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Giro d'Italia 2019 | La presentazione del percorso
#1
Information 
Dalle 16.40 su Rai Due

 
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#2
Trovo abbastanza anonima la scelta di presentarlo oggi, io da appassionato quasi me ne dimenticavo. Sarebbe stato molto meglio presentarlo come gli anni scorsi subito dopo il Lombardia. Anche la scelta dell'orario la trovo abbastanza anonima, alle 16,40 di un giorno lavorativo molti se la perderanno.
 
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#3
Il Mortirolo finalmente nel finale, di una tappa di 230 km. Per me basta ed avanza.
 
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#4
Che odio queste tappe per velocisti di 230 km.
 
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#5
Seconda settimana orrenda.

2 piattoni a dir poco insulsi e tappa di montagna di 130 km.....eh ma il dislivello.
 
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#6
Cuneo Pinerolo tutta italiana con solo Montoro come gpm e Ivrea Como versione GDL con Ghisallo Sormano Civiglio e San Fermo. Peccato per i 2 piattoni.
 
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#7
Ah, quasi dimenticavo, la Cunego - Pinerolo è una schifezza fotonica.
 
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#8
Giro con giusto due tappe belle.
 
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#9
La tappa di S. Giovanni Rotondo e L'Aquila piuttosto sprecate, si passa in Appennino e si poteva pensare a qualcosa di più mosso.
 
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#10
Mi sembra un giro equilibratissimo, ce n'è letteralmente per tutti i tipi di corridori. Voto molto alto.
 
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#11
Io solo avrei messo una tappa almeno mossa se non di montagna negli appennini che la prima settimana mi sembra troppo vuota
 
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#12
(31-10-2018, 06:40 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Giro con giusto due tappe belle.

Facciamo tre e mezzo via.

Coi chilometraggi andiamo sempre peggio.
 
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#13
La tappa di Courma è ben disegnata (con la combinazione salita dura-finale semplice), peccato per la lunghezza da Giro della Valle d'Aosta. Anzi, a ben vedere, le tappe del VdA sono più lunghe.

La Cuneo-Pinerolo è un rutto cipollato in faccia ai conoscitori della storia del ciclismo.

Bellissima la tappa di Ponte, belle il simil Lombardia e l'arrivo sul Nivolet.

La cavalcata dei Monti Pallidi vuole essere, in sostanza, la riproposizione dolomitica della tappa di Bardonecchia.
Il ruolo che era del Finestre è ora affidato al Manghen, che l'andamento sarà lo stesso, però, non è affatto certo (e dipenderà molto dai futuri protagonisti). Tappa con del potenziale.

San Martino e Anterselva due porcherie, come, del resto, l'intera prima settimana e i due piattoni della seconda.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Albi
#14
I primi 12 giorni sono una tonante martellata nei gioielli di famiglia.

Le crono mi fanno un certo schifo, una dura può andar bene, non tre....dateci un piattone di 60 km, cazzarola.

Anterselva, San Martino e quella roba là in mezzo (peraltro lunghissima) no comment davvero.

Le repliche delle classiche non mi entusiasmano.

Il resto è okay con una tappa, quella di Ponte di Legno, davvero super.

Per fortuna che, almeno, quest'anno non c'è l'Etna.
 
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#15
Rapido commento dopo visione superficiale del percorso:
1) finalmente non c’è la tappa finta alta montagna sugli appennini. Di rutti tipo etna, montevergine ecc ne abbiamo abbastanza;
2) mi sembra manchi una tappa da imboscate nelle prime due settimane, la classica tappa da tirreno-adriatico per intenderci;
3) ottime due tappe nel finale, courmayeur e ponte di legno. In particolare un mortirolo così a ridosso dell’arrivo credo sia la prima volta!
 
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#16
Ci sarà tempo per analizzarlo meglio, ad una prima impressione non è proprio brutto brutto brutto ma insomma, bello non è... 
Inizio troppo soft, si riduce ad una cronometro la seconda domenica, due piattoni tremendi dopo il riposo (e il nulla dei primi dodici giorni) e quell'insulto alla storia del ciclismo che è quella Cuneino - Pineroluccio. 
Gravissima mancanza quella di sabato 18 maggio: è il secondo week end, puoi fare grandi ascolti, "sprechi" la domenica con una crono, hai tanti Appennini a disposizione, non puoi mettere una tappa di fatto per velocisti. E' assurdo, incompetente, privo di logica da audience, inammissibile. 
A parte il prologo e la crono di San Marino (e ferma restando l'assenza di una vera cronometro per passisti, certo, poi da bilanciare con tante salite vere), ben poco, il Giro comincia venerdì 24 maggio... E rischia di finire martedì 28, perché dopo ci sono tre tappe da insulto alle Alpi e agli appassionati. A parte che a me non appassiona il tappone (Gavia Mortirolo) dopo il riposo. 
Sei nella fase appassionante / decisiva del Giro e riduci tutto alla tappa del Croce D'Aune (che non è niente di che)? Tra l'altro, se la logica è quella di conservare l'incertezza fino all'ultimo, che senso ha mettere quattro tappe potenzialmente decisive quasi esclusivamente nel terzo week - end? 
Con due tappe più belle sabato 18 (Pesaro) e venerdì 31 (San Martino di Castrozza) poteva essere un buon Giro, peccato. 
Tra l'altro, 46.500 metri di dislivello complessivo (2.000 in più del 2018 e 3.000 in più del 2017) non ben sfruttati, in parte presumo derivanti da tappe lievemente mosse senza chance di incidere. 

Posso scrivere che il mio è molto più bello?   Cool
 
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#17
E' un Giro abbastanza coraggioso, che però non coincide/coinciderà necessariamente con bello. Di tappe tostissime ce ne sono, ma io nell'anno domini 2019 non rinuncerei a fare almeno 2/3 arrivi in salita di quelli cazzuti.
In generale sono positivo: al Giro di solito ci si diverte e anche quest'anno lo spazio per creare spettacolo tutto sommato c'è.

La Cuneo Pinerolo è un insulto, tanto valeva partire e arrivare in altri siti per evitare delusioni e pernacchiamenti. Il Lombardia bis non mi dispiace, semplicemente perchè è una tappa dura con Sormano e tutto il resto (forse non Muro però...).

I km contro il tempo sono una buona quantità però non mi piace siano diluiti in tre tappe, in pratica un giorno perso. E poi è assurdo che tutte e tre le crono abbiano salite decisive, una prova per specialisti puri ci voleva. Comunque suggestiva la partenza dal San Luca.
 
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#18
Fondamentale mi aspettavo di peggio.

Mi piace molto il prologo a San Luca, mi piace molto meno il fatto che tutte e tre le crono abbiano una salita.

La tappa del Mortirolo è bella davvero, però come avete già detto gli Appennini non sono ben sfruttati.

Da pugliese abbastanza deluso dalla tappa di San Giovanni rotondo, si poteva fare veramente molto di più.

Certo che è un percorso che invita gente come Froome e Dumoulin e resta migliore del tour
 
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