Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Rai per il Giro d'Italia: Martinello e Garzelli commentatori, cambia il Processo
#21
Bhè almeno questo Processo è divertente, sparano quattro cacchiate non credendoci tanto neanche loro. Non è un programma da prendere sul serio e poi le prime tappe (escluso ieri) non hanno offerto grandi spunti.
 
Rispondi
#22
Manca Giggi però dai, cos'ha meno di quelli?
 
Rispondi
#23
qualche consonante
 
Rispondi
#24
Lui abbonda invece... "E' un gran ritttimo"
 
Rispondi
#25
Ma che bello il "Processo" che processa ... qualche romantico però rimpiange le ospitate di Tony Santagata
Il “Processo alla Tappa” edizione 2014 ci piace. Finalmente dopo anni di bulbarellica gestione contraddistinta da noia e buonismo, la nuova proposta di Alessandro Fabretti punta a trasformare la storica trasmissione ad un moderno talk. Come avevamo scritto l’anno scorso, il “Processo” era solo di nome e non di fatto. Quest’anno ci sono sempre due tesi contrapposte: Beppe Conti da una parte e Stefano Garzelli dall’altra e gli ospiti decidono se sposare la tesi dell’uno o dell’altro. Non è un caso che gli ascolti siano cresciuti superando addirittura il numero di spettatori della prima parte della tappa.

Il telespettatore moderno è sempre più abituato alle contrapposizioni, basta guardare un qualsiasi talk su qualunque emittente per capire che il mondo di fare tv è cambiato, il mondo è cambiato. Con i social network la contrapposizione di tesi è all’ordine del giorno. Sembrava dunque fuori dal tempo avere un “processo alla tappa” che non processava nessuno in cui non c’era contrapposizione di idee e in cui c’era un buonismo da carie ai denti.

Qualcosa da correggere c’è, ma il prodotto televisivo ci pare più che buono. Alessandra De Stefano, pur con tutti i suoi difetti, sembra ben inserita nel meccanismo anche se deve capire che quando due persone dibattono, come accaduto oggi a Quinziato e Conti, vanno lasciate in pace senza che intervenga la solita maestrina.

Qualche purista del ciclismo povero e romantico non apprezza questo taglio moderno, peccato che siano gli stessi che l’anno scorso criticavano l’assenza di argomenti interessanti. Purtroppo si deve capire che il Giro non sta dando il minimo spunto tecnico (è passata una settimana e, cadute a parte, non è accaduto nulla), che parlando di rapporti e di volate lo share precipita e che solo trattando argomenti pungenti in modo pepato si tiene viva l’attenzione dello spettatore medio.

Nei normali talk la gente litiga, a volte si insulta anche, ma quando si spegne la luce rossa della telecamera si dà una pacca sulla spalla andando magari a cena insieme perché sanno di essere tutti parte del “giocattolo”. Nel ciclismo i corridori se la prendono per ciò che dice Beppe Conti (che nella tappa di Bari non era poi così diverso da ciò che ha detto l’ex corridore Martinello) non riuscendo a capire che è assolutamente funzionale al meccanismo del talk che giova anche a loro e soprattutto ai loro sponsor.

Forse a chi non piace questo “nuovo” processo preferisce le ospitate di Tony Santagata, preferisce i servizi sull’unità d’Italia o sulla geologia. Contenti loro …

ciclismo-online.it
 
Rispondi
#26
"Mamma la corsa, passa la corsa, una ventata di colori rosso e blu, mamma la corsa, passa la corsa Merckx sei anche tu.........!!!"

Preferisco il processo con Giggi... Asd
 
Rispondi
#27
Processo-farsa: oggi, per non far fare la figura del fesso per l'ennesima volta a Beppe Conti, hanno attribuito a Garzelli l'idea del "Basso da podio". Comunque è chiaro già da un po' che lo "scontro" sia deciso a tavolino
 
Rispondi
#28
Si ho quest'impressione anch'io.
Beppe Conti che mette Rolland sul piano di Quintana ed Evans ma dai....

Troppo schematico con le due parti, specie quando l'argomento è, come oggi, forzato...
 
Rispondi
#29
Sì, vogliono intrattenere il pubblico trattando degli argomenti che vengono in testa ai tifosi da poltrona comuni.
Ogni tanto sembrano sforzarsi
 
Rispondi
#30
(17-05-2014, 08:20 PM)The Gunslinger Ha scritto: Processo-farsa: oggi, per non far fare la figura del fesso per l'ennesima volta a Beppe Conti, hanno attribuito a Garzelli l'idea del "Basso da podio".

Vabbè, se qualcuno doveva dirlo questo era proprio il Garzo... Eheh Asd
 
Rispondi
#31
Chiaro, l'impostazione generale dev'essere questa ma il modo è totalmente sbagliato. Gli argomenti su cui dibattono sono preistorici, poi un minimo di spontaneità ci deve essere, così è evidente che tutto viene deciso prima della trasmissione, magari fanno pure il copione. Che rivogliamo Tony Santagata l'ho scritto io ieri su facebook Asd
 
Rispondi
#32
Io dico troppe parolacce, non posso stare in televisione
 
Rispondi
#33
Il bello é che hanno fatto fuori Sgarbozza per fare 'sto scempio...
 
Rispondi
#34
Sarò ripetitivo, ma quest'anno davvero è un edizione del processo pietosa.

Innanzitutto la location buia, poi la stucchevole nonchè forzata contrapposizione tra Beppe Conti e Garzelli con giudice di turno. Ma basta, va bene se c'è un argomentazione, ma cosi sembra forum, ma dai.........................

Pure TGiro, il più povero degli ultimi anni...........................

Si salva solo la trasmissione della mattina coi mitici!
 
Rispondi
#35
Le ricognizioni con Garzelli decisamente meglio che con Lelli, almeno questo...
 
Rispondi
#36
TGiro in streaming con Maxxxxx Lellllllllllllliiiiiiiiiiiii! Cool

La voce di Lelli comunque è la grossa novità del 2014 Asd
 
Rispondi
#37
Il commento di Grasso:

[Immagine: BpNjKrcCUAINBow.jpg]
 
Rispondi
#38
È stucchevole altro che fragile.
 
Rispondi
#39
Giro d'Italia: Lettera del Sindaco di Rossano contro giornalisti Rai

Citazione:Gentili Signori,

sono Morena Martini, sindaco di Rossano Veneto, un piccolo paese ai confini con Bassano del Grappa. Rossano Veneto è famoso nel mondo per essere il luogo di nascita delle marche più prestigiose di selle e componentistica per la bicicletta. Selle Italia, Selle San Marco, Cicli Wilier sono solo 3 delle numerosissime fabbriche che ruotano attorno al mondo del ciclismo. Attorno al mio Comune insiste una realtà che, possiamo dire, vive per il ciclismo. Tutta l’area bassanese è area di fabbriche per la bicicletta e l’abbigliamento ciclistico. Abbiamo tutti aspettato con ansia l’arrivo del Giro d’Italia nella nostra Bassano del Grappa. Eravamo tutti incredibilmente felici di poter promuovere il nostro territorio e la laboriosità della nostra gente. Non voglio polemizzare sul fatto che nessuno di noi sindaci è mai stato invitato a partecipare a nessuna delle manifestazioni correlate al Giro. Posso capire che sia stato giusto dare la preferenza ai sindaci delle città ospitanti. Molti miei colleghi hanno seguito la tappa accanto alle tantissime persone che affollavano le vie del tragitto Bassano-Monte Grappa. Altri, come la sottoscritta, hanno seguito la tappa da casa, guardandola sulla RAI.

Nella parte che precede la tappa, nel corso della rubrica “Viaggio nell’Italia del Giro” il mio cuore ha smesso di battere per un attimo! Fuor di metafora, questa mia è una lettera di assoluta indignazione rispetto quanto è stato detto della nostra città. Il vostro giornalista Edoardo Camurri ci ha descritto utilizzando i più biechi stereotipi che riguardano i “veneti ubriaconi”; stereotipi degni delle Commedie all’Italiana degli anni ’70. Parlando della Bottega Storica NARDINI che insiste sul Ponte Vecchio, Camurri la definisce “presidio alcolico” dove “sin dalla mattina” i bassanesi si recano a bere la grappa! Il Leit Motiv della “grappa” e dei “bassanesi bevitori” fa da cornice a tutta la presentazione anche quando ricorda che lo scrittore Hemingway soggiornò durante la guerra in quella che ora è Ca’ Erizzo. Naturalmente il giornalista fa intendere non velatamente che sulle sponde del Brenta gli americani bevevano grappa e, ubriachi, andavano a donne. Non pago della quantità di cose ignobili che si stavano dicendo, Camurri intervista la giornalista Monica Zornetta che utilizza preziosi minuti del servizio pubblico RAI per parlare di Felice Maniero, capo storico della “Mala del Brenta”. L’associazione del nostro fiume alla figura di Maniero è infelice ed inappropriata. Maniero nacque a Campolongo Maggiore in provincia di Venezia e non a Campolongo di Brenta in provincia di Vicenza. Il fiume che sfocia in laguna è lo stesso ma le distanze che separano i luoghi delle rapine e degli omicidi di Maniero da quelli di Bassano e della “nostra Brenta” sono diversi e distanti decine e decine di chilometri. Cito esattamente le parole del vostro impreparato giornalista: “Su queste rive nacque la Mala del Brenta”…è inaudito quanto avete fatto ed il danno di immagine che avete arrecato a questa parte del Veneto. Nulla si è detto sulla Ceramica, nulla sul Museo Civico che ospita le meravigliose tele del Da Ponte.

Ho apprezzato i pochi minuti dedicati al grande evento delle Celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra che non sono bastati, purtroppo, a togliermi l’amarezza dal cuore.

Visto quanto erroneamente detto sul nostro territorio che, tra l’altro, non è famoso per il baccalà ma per l’asparago a differenza di quanto affermate nel corso del collegamento video, chiedo con veemente insistenza che ci venga restituita la DIGNITA’ che ci avete tolto dipingendo il Bassanese e la nostra gente in modo equivoco ed inappropriato.

Aspetto una cortese risposta e saluto con rispetto.

IL SINDACO

Dott.ssa Morena Martini

http://www.lapiazzaweb.tv/cronaca-bassan...alisti-rai
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)