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Giro d'Italia, Nibali si consacra a Polsa. Risale Scarponi, crolla Evans.
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Giro d'Italia, Nibali si consacra a Polsa. Risale Scarponi, crolla Evans.

Vincenzo Nibali, 18^ tappa
Pugno al cielo per Vincenzo Nibali - © BettiniPhoto/Roberto Bettini 2013

Ed alla fine è scoccata l'ora di Vincenzo Nibali (Astana): dopo dieci giornate passate in Maglia Rosa, per il corridore siciliano è arrivato anche il successo di tappa alla cronoscalata di Polsa, ciliegina sulla torta di un Giro d'Italia corso in maniera pressoché perfetta. Una cronometro da 10 e lode, interpretata fin da subito nel migliore dei modi facendo segnare già un tempone al primo intermedio (20:28) e coronando questa splendida giornata con un 44:29 che ha messo tutto il gruppo (o quasi) ad oltre il minuto di ritardo (in 20 km di ascesa). E' di fatto il sigillo sulla sua Maglia Rosa, visto che tutti i suoi rivali, dopo la giornata di oggi, si sono ritrovati ad oltre 4 minuti di distacco in classifica generale.

Alle sue spalle - con quasi un minuto di distacco (45:27) - si è rivisto l'asturiano Samuel Sanchez (Euskaltel), partito determinato fin dal principio e che ha sfruttato l'asfalto asciutto per pennellare ogni singola curva e rosicchiare diversi secondi su tutti gli altri corridori. Ha completato il podio l'ottimo Damiano Caruso (Cannondale), autore di un particolare trenino insieme a Serpa e a Garate durante lo svolgimento della sua prova, con il tempo di 45:49 (+1'20'').

Rimane un po' di amaro in bocca a Michele Scarponi (Lampre): il marchigiano della Lampre, al primo intermedio, aveva il secondo miglior tempo, dietro al solo Nibali di 32 secondi (21:00). Poi, nella seconda parte, il calo: la pioggia, il freddo, il vento, le energie che piano piano si sono andate perdendo. Il distacco da Nibali è aumentato fino a +1'21'' (45:50, 4°), ma soprattutto è calato il vantaggio accumulato su tutti gli altri avversari.
Ad esempio Rigoberto Uran (Sky), che nella prima parte è partito molto piano e pagava oltre 45 secondi, ha disputato una seconda parte di alto livello, perdendo alla fine solo 5 secondi (45:55, 6°) da Scarponi.

Chi il tonfo l'ha fatto bello pesante invece è Cadel Evans (BMC), che da tutti era indicato come uno dei favoriti di giornata: mai in palla, la sua azione è sempre stata faticosa e pesante, arrivando addirittura a rischiare il sorpasso da parte di Nibali (partito 3 minuti prima). L'australiano alla fine ha chiuso con un altissimo 47:05 (+2'36'', 25°), facendo segnare il peggior tempo tra i primi 10.

Nelle posizioni di rincalzo è stato molto emozionante il duello per la bianca tra Carlos Betancur (Ag2r) e Rafal Majka (Saxo-Tinkoff): i due si sono sfidati sul filo dei secondi, con il polacco che alla fine ha guadagnato i 7 secondi necessari (45:54, 5° vs. 46:01, 7°) per sfilare la maglia al suo rivale. I due però hanno sfruttato un'altra giornataccia di Mauro Santambrogio (Vini Fantini) - 47:02, 24° - e alla fine hanno guadagnato entrambi una posizione in classifica. Si è invece difeso bene Przemyslaw Niemiec (Lampre), 12° con il tempo di 46:25, che ha così mantenuto la sua 5° posizione nella classifica generale.


Il video della 18^ tappa[/align]



Gilberto Cominetti
aka SarriTheBest
 
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