Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Giro d'Italia, Triste solitario y final
#1
GIRO D'ITALIA, TRISTE SOLITARIO Y FINAL
Il sorpasso della Vuelta sulla corsa italiana è cosa fatta

TUTTOBICI | È con profondo dolore e sincero cordoglio che si an­nuncia una grave perdita. Ufficiale: il Giro d’Italia non è più la seconda corsa più importante al mondo. È la terza. Per il momento. Quando una discesa comincia, non si sa mai dove finisca.

Purtroppo quello che ci stiamo dicendo da un po’ di anni è puntualmente av­venuto: a furia di osservare, copiare, sognare il Tour, non ci siamo accorti che da dietro stava arrivando con andatura sorniona, ma molto co­stante, la Vuelta di Spagna. Adesso la situazione è sotto gli occhi di tut­ti, spadellata proprio in questa edizione 2015, anno storico del sorpasso: la Vuelta è decisamente più im­portante, più prestigiosa, più spettacolare del nostro Giro. E chi lo ne­ga è in malafede, a meno che non vada in giro con fettone di mortadella davanti agli occhi.

Mentre vado avanti con il discorso, grondo rabbia. Io non sono di quel­li che vogliono vedere il Giro in rovina soltanto perché non sopportano questo o quello dell’organizzazione, o perché hanno interessi inconfessabili, o perché semplicemente sono del genere invidioso di­sfattista. Io adoro il Giro, amo il suo modo di attraversare l’Italia e gli italiani, amo l’umanità e la cultura di questo incredibile miracolo italiano. Farei qualunque cosa per vederlo ai vertici mondiali, con tutti quei campioni e quegli squadroni allineati al via, pronti a dare gomitate per esserci. Purtroppo c’è poco da fare: il disastro è compiuto. Pri­mo Tour, seconda Vuelta, terzo il Giro. La speranza degli italiani fa­talisti e ottimisti è che si tratti solo di una disgraziata coincidenza, però irripetibile. La sensazione molto più ragionata è che purtroppo sia l’inizio di un’era piuttosto lunga. Maledizione.

Per come siamo fatti noi italiani, riusciremo adesso a perderci in interminabili - e sterili - risse per trovare il colpevole. Un colpevole. Ma colpevoli sono tutti. Io ci metto i giornali italiani, visto che ciascuno dovrebbe partire dalla sana autocritica: questi giornali italiani che da Pantani in poi non hanno più saputo raccontare, tenere su, valorizzare il Giro d’I­ta­lia se non con paginate di doping (per essere chiari: doverose, ma se si parla solo di quello diventa inaccettabile). Agli altri addetti ai lavori il compito di trovare le proprie colpe. Però cambia poco: alla Vuelta sono in gara i primi quattro del Tour e il secondo e il terzo del Giro. Tutti i migliori del mondo, con la sola ec­cezione di Contador (al quale spetta un bustino commemorativo nella sede della Gazzetta: non si fosse in­ventato la follia di correre Giro e Tour, la Caporetto rosa sarebbe mo­struosa). C’è qualcuno che ancora si sente di negare la supremazia spagnola sulla corsa italiana? Va bene essere patrioti, ma non possiamo fare rima con idioti. Nomi e cognomi sono lì da vedere. Per chi li vo­glia vedere.

Non conviene sprecare troppo tempo per riassumere tutte le componenti negative che hanno determinato il risultato. Tra le altre: la scelta orgogliosa della Gazzetta di non spostare il Giro da Maggio, i grandi interessi delle grandi squadre che hanno in te­sta solo il Tour, dunque non vo­gliono rischiare niente prima, caso mai lasciano spazio solo per l’eventuale rivincita alla Vuelta. Eccetera, eccetera. Ormai l’andazzo è sempre più radicato: tutti puntano al Tour e snobbano il Giro, poi al Tour vince soltanto uno, allora tutti quanti si ridano appuntamento un mese dopo per salvare la stagione alla Vuelta (per suprema umiliazione, quest’anno c’è pure chi ha già vinto il Tour, cioè Froome: lui in cerca della ri-vincita). Anni fa, se non altro, an­dava alla Vuelta chi voleva preparare bene il Mondiale: adesso proprio è un appuntamento fisso per tutti i Vip, come la spiaggia di For­men­te­ra…

Faremmo male, malissimo, se non aprissimo subito gli occhi e non prendessimo atto della grande sconfitta italiana. Se ci rendiamo conto di quanto grave sia la novità, forse riusciamo a improvvisare qualcosa, a modo nostro, mettendo mano alla nostra fantasia e alla nostra inventiva. Se invece fingiamo che non sia successo niente, se facciamo i presuntuosi e continuiamo a guardare la Vuelta dall’alto in basso, rischiamo la brutta fine di tanta nobiltà finita in mez­zo a una strada, con le pezze al sedere a dire in giro lei non sa chi sono io. Serve subito un segnale, già per il 2016. Forte e chiaro. Di vera riscossa. Altrimenti bisognerà rassegnarsi al declino: il Giro diventerà la Lega Pro del grande ciclismo, una corsa per ragazzini in cerca di un domani e vecchie lenze in cerca dell’ultimo applauso, se sulla strada ci sarà ancora qualcuno ad applaudire.

Cristiano Gatti, da tuttoBICI di settembre


il mio commento e': il successo lo fa la gente e sulle strade della Vuelta non ho visto niente di paragonabile all'Italia.
nb se ho sbagliato sezione per postare, grazie per insegnarmi (sono stagista)
 
Rispondi
#2
Volevo postarlo io sta mattina, per condividere al mondo la follia di un uomo. Qui siamo messi sempre peggio. Anche un neonato argomenterebbe meglio di Gatti
 
Rispondi
#3
Appena ho visto scritto "...[fon‌t=Verdana, sans-serif] più spettacolare del nostro Giro" ho smesso di leggere [/font]

Per me i fettoni di mortadella davanti agli occhi ce li ha lui.
 
Rispondi
#4
Ahah Ahah Ahah

Levategli la testiera ed il fiasco a 'sto svitato.
 
Rispondi
#5
l'unico appunto che si può fare è il lotto dei partecipanti....Visto che chi fa il Tour e va male poi fa la Vuelta e in questo senso ne beneficiano in Spagna...ma francamente per il resto il Giro non ha nulla da rimproverarsi.
 
Rispondi
#6
L'aspetto del marketing e degli sponsor non è però da sottovalutare, in questo senso la direzione del ciclismo è netta.
 
Rispondi
#7
Io ho letto il titolo, ho intravisto nome e cognome di chi ha scritto l'articolo e ho smesso.
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Raffaele Sarnataro
#8
(22-09-2015, 08:19 PM)Danilo Ha scritto: L'aspetto del marketing e degli sponsor non è però da sottovalutare, in questo senso la direzione del ciclismo è netta.

Bella 'sta super cazzola.
 
Rispondi
#9
La prossima volta che qualcuno posta queste cose metta il nome dell'autore all'inizio, così risparmio tempo utile.
 
Rispondi
#10
Tre Valli, Giro dell'Emilia e parecchie altre corse italiane che fine hanno fatto?

Ovviamente il Giro per importanza e per molti altri fattori resterà al vertice, ma se consideriamo l'aspetto economico credo che avere al via i migliori al mondo sia un fattore da tenere in considerazione.
 
Rispondi
#11
(23-09-2015, 11:38 AM)Danilo Ha scritto: Tre Valli, Giro dell'Emilia e parecchie altre corse italiane che fine hanno fatto?

Ovviamente il Giro per importanza e per molti altri fattori resterà al vertice, ma se consideriamo l'aspetto economico credo che avere al via i migliori al mondo sia un fattore da tenere in considerazione.
ma non penso che conti più di tanto avere i più forti per il discorso economico...il Giro ha una copertura televisiva quasi pari a quella del Tour...viene trasmessa da Eurosport,Bein sport,Tve,Espn....non è un problema

Ci sono altre corse italiane che godono di ottima salute....Strade bianche merita il Word Tour,la Tirreno gode di ottima salute,nonostante faccia quasi sempre molto freddo il lotto dei partenti è sempre di primo piano

La fortuna della Vuelta è che chi fallisce al Tour è costretto ad andare in Spagna,ma non esiste che Il Giro sia sotto alla Vuelta...Quintana ha scelta il Giro per vincere la sua prima corona
 
Rispondi
#12
Ovviamente quelli di Gatti sono deliri, avevo intenzione anch'io di condividerlo qua ma poi mi sembrava troppo assurdo.

Secondo me è impossibile e anche un'esercizio inutile decidere quale sia la seconda corsa dell'anno perchè sia Vuelta sia Giro hanno pregi e difetti. Per me è il Giro ma come dicevo non è importante stabilirlo, anzi tutt'altro...

Il Giro ha un fascino, una passione e una bellezza che può essere invidiata perfino dal Tour, ma ha anche dei difetti. La posizione in un calendario Tour-centrico sicuramente è uno svantaggio per il Giro, ma ce ne sono anche altri.
La Vuelta è una corsa che sta crescendo di anno in anno e penso sia indubbia come cosa ma rimane con dei difetti congeniti e con altri che non escludo verranno eliminati in futuro e che magari gli faranno fare un ulteriore salto di qualità.
 
Rispondi
#13
-Al Giro ha partecipato il più forte scalatore degli anni 2000, nonché miglior interprete delle corse a tappe della sua generazione. Lo ha vinto. Lo aveva in programma sin dall'inverno. Alle sue spalle dei giovani molto promettenti come Aru e Landa, appartenenti ad un'Astana veramente in grande spolvero sulle strade italiane.
Alla Vuelta hanno partecipato più campioni affermati, ma il loro livello di preparazione non era soddisfacente: Froome era presente, perché gli rode ancora quanto accaduto nel 2011, c'era un Quintana piuttosto spento (d'altronde il suo obiettivo stagionare non era la Vuelta, ma il Tour), c'era Valverde anch'egli affaticato ed un Rodriguez che ha 36 anni ed è in netto declino. Per tutti questi grandi ciclisti l'obiettivo vero del 2015 era il Tour de France, nessuno a gennaio ha dichiarato: "voglio vincere la Vuelta, perché è la corsa che amo di più", nessuno. Mentre Contador era dall'autunno 2014 che aveva in mente la corsa rosa, così come nel 2013 ad averla in mente era Quintana e nel 2012 Wiggo e Nibali.

-Il Giro non è ovviamente ai livelli della Grande Boucle, ma non ha nulla a che vedere con l'esame di riparazione chiamato Vuelta. Certo anche la corsa rosa ha avuto le sue annati "deboli" , in primis il 2012. Anche il 2013 non fu esaltante, ma lì fu per colpa del meteo, altrimenti avremmo visto da un lato un Nibali che vince con 7' sul secondo classificato ed una bella lotta per il podio per tra il vecchio leone Evans, Scarponi e Uran.

-Poi quello che mi sta sulle balle è affermare che la Vuelta sia più spettacolare.  Are you fucking kidding me? Il Giro di quest'anno è stato forse il migliore del decennio. Il percorso era veramente perfetto, tappe di montagna disegnate al meglio contornate da eccellenti frazioni intermedie, come quella della Spezia, dei Monti Berici o di Verbania.
C'è da chiedersi poi se Gatti abbia visto attentamente l'ultima settimana di spettacolo puro.
Forse mi sbaglio ma le tappe Pizolo- Aprica , Melide - Verbania e Saint Vincent- Sestiere  mi sono sembrate  dei capolavori.

-Alla Vuelta dov'è stato lo spettacolo? Lo spettacolo vero, intendo, non quelle eiaculazioni precoci sugli arrivi gargarismo... In sole tappe. Le uniche disegnate decentemente.
La tappa del Mortirolo si è accesa a 40 km dal traguardo... e non solo quella... almeno 7 tappe mi hanno tenuto incollato allo schermo con interesse. Alla vuelta ha regnato soprattutto la noia di una processione del Venerdì santo.
 
Rispondi
#14
(23-09-2015, 11:38 AM)Danilo Ha scritto: Tre Valli, Giro dell'Emilia e parecchie altre corse italiane che fine hanno fatto?

Ovviamente il Giro per importanza e per molti altri fattori resterà al vertice, ma se consideriamo l'aspetto economico credo che avere al via i migliori al mondo sia un fattore da tenere in considerazione.

Continui a sparare super cazzole vedo.
 
Rispondi
#15
(23-09-2015, 11:51 AM)Italbici Ha scritto:
(23-09-2015, 11:38 AM)Danilo Ha scritto: Tre Valli, Giro dell'Emilia e parecchie altre corse italiane che fine hanno fatto?

Ovviamente il Giro per importanza e per molti altri fattori resterà al vertice, ma se consideriamo l'aspetto economico credo che avere al via i migliori al mondo sia un fattore da tenere in considerazione.
ma non penso che conti più di tanto avere i più forti per il discorso economico...il Giro ha una copertura televisiva quasi pari a quella del Tour...viene trasmessa da Eurosport,Bein sport,Tve,Espn....non è un problema

Ci sono altre corse italiane che godono di ottima salute....Strade bianche merita il Word Tour,la Tirreno gode di ottima salute,nonostante faccia quasi sempre molto freddo il lotto dei partenti è sempre di primo piano

La fortuna della Vuelta è che chi fallisce al Tour è costretto ad andare in Spagna,ma non esiste che Il Giro sia sotto alla Vuelta...Quintana ha scelta il Giro per vincere la sua prima corona

Si esattamente, le entrate di una corsa dipendono da sponsor e copertura televisiva, il marchio Giro d'Italia è il secondo più importante nel mondo del ciclismo, puoi pure avere i peggio scarsi al via che tanto non avrai perdite.

Anche perché probabilmente Duilio, Gatti e compagnia cantanti non si rendono conto che lo spettatore di riferimento del Giro d'Italia non sono gli appassionati come noi che tanto lo seguiamo a priori, ma "l'italiano medio" che lo guarda perché è il Giro e non ha idea di chi siano Frum, Contador e compagnia cantanti.

(23-09-2015, 01:46 PM)Auriga Ha scritto: -Al Giro ha partecipato il più forte scalatore degli anni 2000, nonché miglior interprete delle corse a tappe della sua generazione. Lo ha vinto. Lo aveva in programma sin dall'inverno. Alle sue spalle dei giovani molto promettenti come Aru e Landa, appartenenti ad un'Astana veramente in grande spolvero sulle strade italiane.
Alla Vuelta hanno partecipato più campioni affermati, ma il loro livello di preparazione non era soddisfacente: Froome era presente, perché gli rode ancora quanto accaduto nel 2011, c'era un Quintana piuttosto spento (d'altronde il suo obiettivo stagionare non era la Vuelta, ma il Tour), c'era Valverde anch'egli affaticato ed un Rodriguez che ha 36 anni ed è in netto declino. Per tutti questi grandi ciclisti l'obiettivo vero del 2015 era il Tour de France, nessuno a gennaio ha dichiarato: "voglio vincere la Vuelta, perché è la corsa che amo di più", nessuno. Mentre Contador era dall'autunno 2014 che aveva in mente la corsa rosa, così come nel 2013 ad averla in mente era Quintana e nel 2012 Wiggo e Nibali.

-Il Giro non è ovviamente ai livelli della Grande Boucle, ma non ha nulla a che vedere con l'esame di riparazione chiamato Vuelta. Certo anche la corsa rosa ha avuto le sue annati "deboli" , in primis il 2012. Anche il 2013 non fu esaltante, ma lì fu per colpa del meteo, altrimenti avremmo visto da un lato un Nibali che vince con 7' sul secondo classificato ed una bella lotta per il podio per tra il vecchio leone Evans, Scarponi e Uran.

-Poi quello che mi sta sulle balle è affermare che la Vuelta sia più spettacolare.  Are you fucking kidding me? Il Giro di quest'anno è stato forse il migliore del decennio. Il percorso era veramente perfetto, tappe di montagna disegnate al meglio contornate da eccellenti frazioni intermedie, come quella della Spezia, dei Monti Berici o di Verbania.
C'è da chiedersi poi se Gatti abbia visto attentamente l'ultima settimana di spettacolo puro.
Forse mi sbaglio ma le tappe Pizolo- Aprica , Melide - Verbania e Saint Vincent- Sestiere  mi sono sembrate  dei capolavori.

-Alla Vuelta dov'è stato lo spettacolo? Lo spettacolo vero, intendo, non quelle eiaculazioni precoci sugli arrivi gargarismo... In sole tappe. Le uniche disegnate decentemente.
La tappa del Mortirolo si è accesa a 40 km dal traguardo... e non solo quella... almeno 7 tappe mi hanno tenuto incollato allo schermo con interesse. Alla vuelta ha regnato soprattutto la noia di una processione del Venerdì santo.

Gli unici che ti dicono che la Vuelta è spettacolare sono i Magrini, Aiello e compagnia che te la devono vendere e che ovviamente non possono star là ad affermare che è una corsa del cacchio.

La corsa spagnola non ha tradizione ed è questo il motivo principale per cui nelle strade non c'è nessuno, inoltre non ha nemmeno un organizzazione all'altezza. Alla Rai non saranno delle cime, ma suppongo che il marketing - al contrario di chi usa a cazzum sta parola in messaggi senza senso - sappiano cosa sia e se non mandano in onda la Vuelta dal 2001 sarà perché due conti se li sono fatti.
 
Rispondi
#16
La Vuelta non ha superato il Giro, specialmente quest'anno con un percorso abominevole, ma non si può neanche snobbare quest'idea. Il Giro è solido, ha un'organizzazione quasi perfetta, un pubblico affezionato, sia in tv che in strada, eventi di contorno che la Vuelta si sogna, percorsi e paesaggi meravigliosi che in Spagna non troverebbero neanche a cercarli 100 anni. Ma rimane il fatto che la startlist della Vuelta è migliore e la startlist magari non è per forza indice di qualità e spettacolo, ma la presenza dei grandi campioni crea interesse. A lungo termine, la conferma di questo trend è un rischio per il Giro. In particolare secondo me il Giro dovrebbe puntare a riportare in Italia i cacciatori di classiche e i velocisti, perché per gli uomini di classifica non c'è nessuna possibilità di battere il Tour. Gilbert quest'anno ha fatto un grande Giro e spero che altri lo seguiranno nel 2016 (penso a Kwiatek ad esempio, che al Tour arriva sempre scarico
 
Rispondi
#17
La Sky non manda in onda la Champions, si è fatta due conti.
 
Rispondi
#18
Quest'anno l'ultima tappa di montagna del Giro è stata stupenda e Contador poteva pure perderlo se l'Astana avesse fatto un'altra tattica....
A mio modo di vedere il Giro paga,non per colpe di qualcuno,anche un clima abbastanza sfavorevole....Il Giro vinto da Nibali fu freddissimo ma è dal 2009 che non trovano un Maggio abbastanza caldo(ricordo il tappone appenninico con un caldo notevole)....e questo spaventa tantissimi che con la pioggia e il freddo non vanno avanti
 
Rispondi
#19
(23-09-2015, 08:10 PM)Danilo Ha scritto: La Sky non manda in onda la Champions, si è fatta due conti.

Minkia se sei cretino, mi stai paragonando l'evento sportivo più seguito ad uno che interessa giusto a quattro gatti, insomma ci sarà la stessa battaglia per avere i diritti.
 
Rispondi
#20
Forse il Giro non si sa "vendere" molto bene, sicuro non come il TDF. Da qui a dire che la Vuelta è meglio, ne passa. Anzi, della Vuelta ho seguito poche tappe, e solo l'ultima mi ha appassionato davvero.... Il Giro ha comunque il miglior percorso dei tre Giri, non mi sembra che ci sia sta gran crisi.
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)