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Giro d'Italia, a Vittorio Veneto si sblocca Stefano Pirazzi
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Giro d'Italia, a Vittorio Veneto si sblocca Stefano Pirazzi


L'esultanza di Pirazzi all'arrivo di Vittorio Veneto - © bettiniphoto

E finalmente arrivò il giorno di Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF). Dopo 5 anni di fughe, di chilometri e chilometri passati con il vento in faccia, di fatica e delusioni, di attacchi più o meno scellerati. Fino ad oggi, quando nello scenario di Vittorio Veneto, con un attacco da finisseur purissimo, è andato ad anticipare la volata che i suoi quattro co-attaccanti stavano oramai pregustando. Alle sue spalle Tim Wellens (Lotto-Belisol) anticipa il giovane australiano Jay McCarty (Tinkoff-Saxo), i due uomini più veloci nel drappello di testa.

La tappa, dopo le fatiche del tappone del Val Martello, si prestava perfettamente alle voglie degli attaccanti di giornata. Dopo una prima ora tiratissima, si avvantaggiano la bellezza di 25 corridori: si tratta di Malacarne (Europcar), Geschke (Giant Shimano), Losada e Vorganov (Katusha), Deignan (Sky), Petrov e McCarthy (Tinkoff Saxo), Felline (Trek), Gasparotto (Astana), Montaguti (Ag2R La Mondiale), Pirazzi, Boem e Canola (Bardiani), Van Emden (Belkin), Oss (BMC), Gatto (Cannondale), Le Bon e Veikkanen (FDJ.fr), Cunego e Bono (Lampre-Merida), Bak e Wellens (Lotto-Belisol), Anton (Movistar), De Gendt e Pauwels (Omega Pharma). Quasi tutte le squadre rappresentate, nessun uomo minimamente pericoloso per la generale: la buon riuscita della loro azione è praticamente certa.

Il primo a rompere gli indugi è Thomas De Gendt (Omega Pharma), quando mancavano ancora 30 chilometri al traguardo. Sull'ultimo passaggio dal Ca' del Poggio, Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF) si riporta sul belga, seguito da Matteo Montaguti (Ag2R La Mondiale), Jay McCarty (Tinkoff-Saxo) e Tim Wellens (Lotto-Belisol). I cinque riescono a trovare velocemente l'accordo e a mantenere una trentina di secondi sul resto del drappello, che si affanna alla rincorsa in maniera però per nulla organizzata. Proprio nei pressi dell'arco dell'ultimo chilometro, la svolta: Pirazzi, sfruttando il marcamento tra McCarty e Wellens, si lancia all'attacco con un scatto secco e deciso. De Gendt da solo non riesce a rispondergli, e senza ricevere collaborazione dai tre compagni non può che alzare bandiera bianca. Stefano Pirazzi taglia così il traguardo a braccia alzate: anzi, a braccio alzato, in risposta alle numerose critiche ricevute in questi anni di professionismo. Alle sue spalle Wellens batte di un soffio McCarty per il secondo posto, poi De Gendt e Montaguti. Trenta secondi e si assiste all'esultanza di un altro corridore: Jussi Veikkanen (FDJ.fr) anticipa la volatina per il sesto posto pensando che fosse quella per il primo, e la frittata è fatta. In classifica generale ovviamente tutto rimane invariato, con i big che arrivano all'arrivo con quasi un quarto d'ora di ritardo.

Il video del finale della 17^ tappa del Giro d'Italia 2014


Gilberto Cominetti
aka SarriTheBest
 
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