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Giro d'Italia, Colombia-time sul Panarotta: Julian Arredondo la spunta su Duarte.
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Giro d'Italia, Colombia-time sul Panarotta: Julian Arredondo la spunta su Duarte, Nairo Quintana sempre in Rosa. Fabio Aru sale al 4° posto.


L'arrivo a zig-zag sul Panarotta di Arredondo - © bettiniphoto

Con l'arrivo della terza settimana e delle salite vere, i colombiani sono saliti prepotentemente sul palcoscenico di questa 97a edizione del Giro d'Italia. Nella tappa con San Pellegrino, Rebus e finale al Rifugio di Panarotta a spuntarla è stato Julian Arredondo (Trek Factory Racing), prevalendo nel duello contro il connazionale Fabio Duarte (Team Colombia). Presenti già nella fuga del mattino, insieme a Wellens (Lotto-Belisol), Cataldo e Deignan (Team Sky), De Gendt (Omega Pharma), Pellizotti e Sella (Androni-Venezuela), Zardini (Bardiani-CSF), Keizer (Belkin Pro), Rovny (Tinkoff-Saxo), Basso (Cannondale Pro), Rabottini (Neri Sottoli) e Losada (Katusha), partita sul San Pellegrino, i due, una volta rimasti soli in testa alla corsa, se ne sono date di santa ragione: Arredondo attaccava, e Duarte rispondeva sempre brillantemente. Sperando poi di bruciare in volata il rivale. Speranze vane: con un altro terribile allungo, Arredondo fa il vuoto, senza che Duarte possa più rispondere. Gli ultimi 3 chilometri sono un testa a testa in stile cronoscalata: Julian Arredondo (Trek Factory Racing) dà fondo alle energie rimaste nell'ultimo terribile chilometro di salita, percorrendo il lungo rettilineo d'arrivo a zig-zag per alleviare il più possibile le pendenze del Panarotta. Fabio Duarte (Team Colombia) chiude a 17 secondi di distanza, mentre terzo è l'irlandese Philippe Deignan (Team Sky) a 37 secondi. Franco Pellizotti (Androni-Venezuela), primo italiano al traguardo, è 4°, a 1'20'', precedendo di pochi secondi il giovane Edoardo Zardini (Bardiani-CSF).

Per Arredondo, leader della classifica dei Gran Premi della Montagna da oramai dieci tappe, si tratta del primo grande successo in carriera, in una stagione che già lo aveva visto tra i protagonisti sia alla Tirreno-Adriatico che al Trittico delle Ardenne.

Tra i big solo delle leggere scosse di assestamento: Nairo Quintana (Movistar) pare al limite dell'inattaccabile, e così ci si scanna per le posizioni di rincalzo. Se l'attacco ai -3 di Pierre Rolland (Europcar) viene vanificato dall'ottimo lavoro di Wout Poels (Omega Pharma) in favore del capitano Rigoberto Uran (Omega Pharma), nessuno riesce a rispondere all'attacco di Fabio Aru (Astana) scoccato nell'ultimo chilometro. Il sardo dell'Astana non guadagna moltissimo (3 secondi su Uran e Quintana, 6 sugli altri), ma tanto basta per fargli risalire la Generale: adesso è 4°, a soli due secondi dal francese Rolland. Crolla invece Cadel Evans (BMC Racing Team), sceso quest'oggi definitivamente dal podio dopo esser arrivato al traguardo con più di un minuto e mezzo sul groppone.

Il video del finale della 18^ tappa del Giro d'Italia 2014


Gilberto Cominetti
aka SarriTheBest
 
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