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Giro d'Italia, Valverde firma la prima ad Andalo. Crollo Nibali, Kruijswijk ipoteca la rosa?
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Giro d'Italia, Alejandro Valverde firma la prima ad Andalo. Crollo Nibali, Steven Kruijswijk ipoteca la maglia rosa?

Pugno al cielo per Alejandro Valverde - © BettiniPhoto
Pugno al cielo per Alejandro Valverde - © BettiniPhoto


Non poteva mancare un suo successo. Al debutto nella corsa rosa, dopo più di cento vittorie ottenute in carriera, Alejandro Valverde (Movistar Team) ha finalmente riempito anche questa casella del suo palmarès. L'embatido infatti si è aggiudicato la sedicesima tappa di questa edizione del Giro d'Italia, regolando in una volata a due la maglia rosa di Kruijswijk. Colpo doppio per la Movistar: oltre al primo successo parziale, gli spagnoli sono riusciti a riportare il proprio capitano in orbita podio della classifica generale.

Arrivata dopo il secondo giorno di riposo, la Bressanone-Andalo - solo 130 chilometri di corsa - si è dimostrata fin da subito vivace ed esplosiva. Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) si è ritrovato, fin dai primi metri del Passo della Mendola, completamente isolato, costretto a rispondere in prima persona ai molteplici attacchi che giungevano dal gruppo. Che fossero di corridori minori, o del Nibali e del Valverde di turno, poco importava: la sua maglia rosa spuntava subito alle spalle di chiunque provasse ad evadere dal gruppo.

Finché non sono riusciti ad avvantaggiarsi sei uomini: David Lopez (Team Sky), Tanel Kangert (Astana Pro Team), Diego Ulissi (Lampre-Merida), seguiti successivamente da Sergey Firsanov (Gazprom-Rusvelo) e Bob Jungels (Etixx-Quick-Step) ed infine dall'americano Joe Dombrovski (Cannondale Pro). Questa azione risulterà decisiva nello svolgimento della corsa. I fuggitivi infatti rappresenteranno un prezioso punto di appoggio all'attacco di un gruppetto di big, scoccato all'orizzonte del traguardo del Gran Premio della Montagna. Lo scatto decisivo di Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) è presto seguito da Valverde, Kruijswijk e Ilnur Zakarin; ma non da Esteban Chaves (Orica-GreenEdge), secondo in classifica e tagliato fuori dall'azione dei quattro rivali per la generale.

Tra i due gruppi si sviluppa presto un'accanita lotta, con distacchi che si aggirano attorno ai 30 secondi. Finché Esteban Chaves (Orica-GreenEdge), ai piedi di Fai della Paganella, non sfrutta un allungo di Davide Formolo (Cannondale Pro) per potersi muovere in prima persona. L'azione del colombiano, seguito a ruota Rafal Majka (Tinkoff) e Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), permette di ridurre il gap con la testa della corsa fino ad appena 10 secondi.

Davanti però non stanno di certo a guardare. Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), Ilnur Zakarin (Katusha) e Alejandro Valverde (Movistar Team), i più interessati a tener distante il colombiano, aumentano il ritmo; mettendo in difficoltà Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), non in grado di seguire il passo dei tre rivali. Il siciliano crolla fisicamente, ed anche psicologicamente: tanto che, allo scollinamento del GPM di Fai della Paganella, perde, in compagnia di Pozzovivo, pure le ruote del gruppo Chaves.

La strada adesso diventa favorevole ai tre di testa: Zakarin è dotato di grande passo, Valverde è un'ottimo discesista mentre Kruijswijk conferma la sua sfavillante condizioni atletica. Tutti pedalano uniti ed in armonia, con l'intento di dare una mazzata a Chaves e tagliar fuori Nibali dalla lotta per la generale una volta per tutte. Il trio arriva a guadagnare 40 secondi sul primo gruppo, ed oltre 1'30'' sullo Squalo.

Le trenate di Zakarin portano velocemente il gruppo maglia rosa fin sul traguardo di Andalo. A questo punto, per Alejandro Valverde (Movistar Team) è quasi una formalità vincere la volata e porre la prima firma al Giro d'Italia. Ancora una volta Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) deve accontentarsi del secondo posto, anche se ha il sapore di una ipoteca sul suo successo finale del Giro d'Italia. Terzo, pochi secondi più tardi, un esausto Ilnur Zakarin (Katusha). A 37 secondi di distacco un sorprendente Diego Ulissi (Lampre-Merida) vince la volatina per il quarto posto, battendo la maglia bianca di Bob Jungels (Etixx-Quick Step); alle loro spalle chiudono altri due attaccanti della prima ora come David López (Team Sky) e Sergey Firsanov (Gazprom). Poco dopo Esteban Chaves (Orica-GreenEdge), ottavo, paga 42 secondi; Rafal Majka (Tinkoff), 50. A quasi due minuti di ritardo invece giungono Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) e Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), scuro in volto e forse malato.

In classifica generale, aumenta il vantaggio di Kruijswijk su Chaves: adesso l'olandese può contare su ben 3 minuti. Chaves che adesso deve guardarsi dal ritorno di un agguerrito Valverde, distate adesso solo 23 secondi. Nibali scende invece dal podio, e probabilmente è costretto a mettere da parte ogni sogno di maglia rosa: 4'43'' è il suo ritardo da Kruijswijk. Mentre Zakarin sale al quinto posto e si avvicina notevolmente al siciliano: solo 7 secondi di differenza. Rientra nella top ten Pozzovivo, nono a 10 minuti da Kruijswijk; mentre Rigoberto Uran deve dire addio ad ogni velleità di classifica: con i 5 minuti subiti quest'oggi, il colombiano scende in tredicesima posizione con quasi 14 minuti di distacco dalla maglia rosa.



Gli highlights della 16^ tappa del Giro d'Italia 2016

 
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