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15-05-2016, 02:58 PM
Giro d'Italia, spunta l'accredito del Papa
Presidente del Gs Madonna del Ghisallo, Francesco ha il pass
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Accreditato. Non che ce ne fosse bisogno: uno così non passa inosservato, non ha bisogno di titoli o raccomandazioni o sollecitazioni. Ma il suo pass, regolarmente richiesto alla vigilia via Internet e praticamente emesso e ritirato oggi nel quartier generale di tappa ad Arezzo, c’è. Ed eccolo qui.
Nome e cognome: Jorge Mario Bergoglio. Qualifica: s.s. Papa Francesco, dove s.s. sta per santissimo e non per la più abituale forma giuridica di società sportiva. Nel ruolo di presidente onorario del Gruppo sportivo del Santuario della Madonna del Ghisallo, Papa Francesco è stato accreditato a seguire il Giro d’Italia con la possibilità di accedere dovunque, dal villaggio di partenza a quello di arrivo, dalla sala stampa all’area premiazioni, dal podio firma alla mix zone, insomma, “all areas”, una sorta di onnipotenza e onnipresenza, ma terrestre.
Tifoso di calcio (San Lorenzo de Almagro), cultore del rugby (celebre un suo discorso prepartita alle nazionali italiana e argentina, a Roma, in cui esaltava il gioco di squadra) e appassionato di tanti sport, nei suoi incontri pubblici a San Pietro Papa Francesco ha accolto corridori e “suiveurs”, ricevuto maglie e berrettini (anche rosa), condividendo la dichiarazione d’amore, che appartiene proprio al Santuario della Madonna del Ghisallo, e che recita “poi Dio creò la bicicletta perché l’uomo ne facesse strumento di fatica e di esaltazione nell’arduo itinerario della vita”.
Fra invocazioni al Signore e salite della Madonna, qui al Giro – nonostante il pass prontamente elargito senza tante liturgie – non ci si aspetta l’arrivo del Papa. Ma mai porre limiti alla s.s. Provvidenza. Sempre nel senso di santissima, non di società sportiva.
Marco Pastonesi per tuttobiciweb.it
Presidente del Gs Madonna del Ghisallo, Francesco ha il pass
Accreditato. Non che ce ne fosse bisogno: uno così non passa inosservato, non ha bisogno di titoli o raccomandazioni o sollecitazioni. Ma il suo pass, regolarmente richiesto alla vigilia via Internet e praticamente emesso e ritirato oggi nel quartier generale di tappa ad Arezzo, c’è. Ed eccolo qui.
Nome e cognome: Jorge Mario Bergoglio. Qualifica: s.s. Papa Francesco, dove s.s. sta per santissimo e non per la più abituale forma giuridica di società sportiva. Nel ruolo di presidente onorario del Gruppo sportivo del Santuario della Madonna del Ghisallo, Papa Francesco è stato accreditato a seguire il Giro d’Italia con la possibilità di accedere dovunque, dal villaggio di partenza a quello di arrivo, dalla sala stampa all’area premiazioni, dal podio firma alla mix zone, insomma, “all areas”, una sorta di onnipotenza e onnipresenza, ma terrestre.
Tifoso di calcio (San Lorenzo de Almagro), cultore del rugby (celebre un suo discorso prepartita alle nazionali italiana e argentina, a Roma, in cui esaltava il gioco di squadra) e appassionato di tanti sport, nei suoi incontri pubblici a San Pietro Papa Francesco ha accolto corridori e “suiveurs”, ricevuto maglie e berrettini (anche rosa), condividendo la dichiarazione d’amore, che appartiene proprio al Santuario della Madonna del Ghisallo, e che recita “poi Dio creò la bicicletta perché l’uomo ne facesse strumento di fatica e di esaltazione nell’arduo itinerario della vita”.
Fra invocazioni al Signore e salite della Madonna, qui al Giro – nonostante il pass prontamente elargito senza tante liturgie – non ci si aspetta l’arrivo del Papa. Ma mai porre limiti alla s.s. Provvidenza. Sempre nel senso di santissima, non di società sportiva.
Marco Pastonesi per tuttobiciweb.it
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