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Giro d'Italia, sull'Abetone fuga vincente di Polanc. Contador nuova maglia rosa, ma Aru e Porte sono lì
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News 
Giro d'Italia, sull'Abetone fuga vincente di Polanc. Contador nuova maglia rosa, ma Aru e Porte sono lì

[Immagine: 2_0207840_1_thumb2.jpg]
Jan Polanc esulta sul traguardo dell'Abetone - © bettiniphoto

Dopo quattro giorni il Giro d'Italia saluta la Liguria e approda in Toscana con il primo arrivo in salita, sullo storico traguardo dell'Abetone. Come nella tappa de La Spezia ad esultare è uno dei componenti della fuga iniziale ed è di nuovo un giovane (classe 1992) a farlo, lo sloveno Jan Polanc che regala il primo successo in questo Giro alla Lampre. Nel finale è riuscito a resistere al ritorno del gruppo o per meglio dire al ritorno del trio: i protagonisti di questo Giro d'Italia sono ancora Fabio Aru, Alberto Contador  e Richie Porte. Lo scatto del corridore spagnolo a poco meno di cinque chilometri dalla fine ha trovato la risposta solo del sardo e del tasmaniano; i tre sono arrivati al traguardo insieme e Alberto Contador ha conquistato la maglia rosa ai danni di Simon Clarke, staccatosi già prima dell'attacco di Contador.

La fuga buona parte dopo 16 chilometri: oltre a Polanc ci sono Sylvain Chavanel, Silvan Dillier, Axel Domont e Serghei Tvetcov e raggiungono ben presto un vantaggio di 11' tirato dalla squadra della maglia rosa, l'Orica-Greenedge. Nessuno dei fuggitivi preoccupa in ottica classifica generale e, dopo le fatiche di ieri, il gruppo preferisce un'andatura più blanda. Quando il gruppo si avvicina alla salita finale si mettono però in testa le squadre dei favoriti, Astana e Tinkoff e il gap si riduce sensibilmente, ai piedi dell'Abetone i fuggitivi hanno poco meno di cinque minuti sul gruppo.

Tra i battistrada il primo a rompere gli indugi è Chavanel che prova a scattare un paio di volte e a farne le spese sono prima Tvetcov e poi Domont. Poi è Polanc ad andarsene deciso, mentre Chavanel rimane con Dillier (per poi staccarlo successivamente). Anche il gruppo imbocca la salita finale e, complice l'andatura sostenuta dell'Astana e della Tinkoff, perde gradualmente pezzi per strada, compresa la maglia rosa Simon Clarke. Nel tratto più duro, a 4,5 chilometri dal traguardo è Alberto Contador ad attaccare: sia Aru che Porte in un primo momento rimangono sorpresi ma si riportano sulle ruote del madrileno ed entrambi provano due timidi attacchi, più per dimostrare di non essere affatto in difficoltà che per staccare gli avversari. Come ieri non riesce a rispondere Rigoberto Uran, mentre a rimanere con i "tre tenori" è l'ottimo Mikel Landa, compagno di Aru, che si piazza in testa a dettare il ritmo. Jan Polanc corona il suo tentativo con una grande vittoria, con 1'31" di vantaggio su Chavanel, che mantiene per un soffio il secondo posto, dopo la lunga volata di Fabio Aru, che guadagna i 4" di abbuono regolando Contador e Porte. Alberto Contador dopo quattro anni torna ad indossare la maglia rosa. Domani tappa di 181 chilometri da Montecatini Terme a Castiglione della Pescaia e torneranno in azione i velocisti.
 
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