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Giro di Padania 2011
#41
Bah, ogni cosa che a che fare con la Lega mi irrita profondamente, perchè ci sono sempre presunzione e odio, odio che è il più semplice "ideale" da trasmettere alla gente. Spero che vince Visconti o un altro terrone e che sul palco a Verona insieme al sindaco Tosi parli in dialetto stretto
 
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#42
Giro di Padania, la SC Binda pronta a dare la propria collaborazione
La Società Ciclistica Alfredo Binda è al fianco dell’Associazione Sportiva Monviso Venezia pel la gestione tecnico sportiva del prossimo Giro di Padania, in programma dal 6 al 10 settembre: “Siamo onorati di gestire la parte tecnico sportiva di questa nuova gara a tappe inserita nel contesto del calendario dell’Unione Ciclistica Internazionale e proprio in questi giorni, in cui siamo impegnati nella messa a punto degli ultimi dettagli, vorremmo ritrovare la serenità per completare nel migliore dei modi il nostro lavoro” afferma il presidente della “Binda Renzo Oldani “Dobbiamo ringraziare per la collaborazione le 170 amministrazioni comunali toccate dalla manifestazione, così come le Prefetture, le Questure, le Province, e tutte le forze dell’ordine con le quali stiamo interagendo per garantire la sicurezza della competizione che peraltro è stata accolta con entusiasmo negli ambienti sportivi. Lo sport ha bisogno di chi lo valorizzi e i veri sportivi questo lo sanno. Così come sanno quanto sia oggi difficile ed impegnativo trovare chi si occupi di organizzare nuove e classiche gare ciclistiche. Solo un vero appassionato come Michelino Davico, noto nell’ambiente ciclistico, si poteva imbarcare in una nuova sfida così impegnativa. Ma lo ha fatto e noi della Binda – prosegue Oldani - abbiamo accettato la sfida”. “Impegnativa, ma gratificante. Quando l’Associazione Sportiva Monviso Venezia ci ha chiesto di collaborare alla realizzazione del Giro di Padania abbiamo accolto l’invito con grande entusiasmo, lo stesso che mettiamo nell’organizzazione del Gran Premio Regio Insubrica, della Tre Valli Varesine e forti dell’esperienza accumulata in occasione del Campionato del Mondo di Varese 2008”. “La “Binda” interpreta il ciclismo con passione, con l’intento di promuovere i territori toccati dalle gare, senza nessun altro fine e senza nessun altro intento, è stato così fino a questo momento e questi sono i valori che portiamo avanti anche nell’allestimento del Giro di Padania” – spiega il numero uno dei biancorossi del ciclismo -. “Da parte dell’Associazione Sportiva Monviso Venezia non c’è stato nessun condizionamento nei nostri confronti ed è per questo che abbiamo accettato di collaborare con questa nuova Associazione Sportiva”. Il Giro di Padania ha fatto parlare di sè anche al di fuori dall’ambiente sportivo: “ Il Giro di Padania è una manifestazione ciclistica, una competizione ai massimi livelli del ciclismo che è stata collocata nel contesto di un calendario gare nel momento in cui altri organizzatori hanno rinunciato alle loro manifestazioni. E’ un grande impegno organizzativo e si correrà a quindici giorni dal Campionato del Mondo e quindi avrà una valenza tecnica elevata. Non siamo certo noi a volere strumentalizzare la corsa che resta solo e solamente una manifestazione sportiva. Chi probabilmente non ha mai promosso eventi sportivi, non ha mai fatto nulla per la promozione del territorio, non sa le difficoltà ed i sacrifici che una manifestazione di questo spessore implica e non ama lo sport ed i suoi valori, ha tempo per fare altre affermazioni che ci disturbano perché siamo impegnati a realizzare un evento che implica il massimo impegno” . “Quando, alla Tre valli Varesine, alcuni campioni come Garzelli, Visconti, Pozzovivo ed altri, ci hanno confermato la partecipazione al Giro di Padania, la Monviso Venezia ha accolto la notizia con grande entusiasmo. L’entusiasmo che, sin dal primo incontro con Michelino Davico, che per me, Renzo Oldani, prima di essere Senatore e Sottosegretario è ormai un amico ed un grande sportivo appassionato di ciclismo, ho trovato in tutta l’ Associazione Sportiva Monviso- Venezia che ha voluto, e di questo siamo fieri, che fossimo noi della Binda a garantire la buona riuscita tecnico sportiva del Giro di Padania. Mi piace ripetere che mai in nessuna occasione, mai in nessuna riunione si è in alcun modo mescolato lo sport alla politica. Quello che fa la Binda da novant’anni è, da appassionati di ciclismo quali siamo, organizzare corse, ed è quello che intendiamo continuare a fare per ancora novant’anni e oltre. Come Presidente della Binda – prosegue Renzo Oldani - anche a nome dei miei collaboratori, mi sento colpito per essere stato coinvolto in una polemica che pare costruita ad arte, visto che si sta parlando di una denominazione e non di altro. Soprattutto, mi dispiace che, a fronte di tanto impegno, accanto ai tanti comuni, province e regioni che ci hanno accolti con entusiasmo in tutta la fase organizzativa, ve ne sono stati alcuni, pochi per fortuna, che hanno dato adito a polemiche che hanno fatto sì che si parlasse del Giro di Padania ancora prima che esso vedesse la luce. Non siamo interessati alle connotazioni politiche, vere o presunte, e ci offende, come organizzazione, come persone e come amanti dello sport, che ci si riferisca al frutto del nostro impegno con termini a dir poco offensivi”

Tutte le news sul Giro di Padania sul sito www.girodipadania.org

tuttobiciweb.it
 
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#43
Giro della Padania, Piacenza non vuole la corsa
Giro della Padania? “E’ una pagliacciata, da qui non passa”. Ma la Lega non ci sta, ovviamente, visto che in nella kermesse in salsa verde crede come se fosse chissà quale svolta: “Siete contro il progresso”.

Il sindaco di Piacenza, Roberto Reggi scuote la testa e non concede il nulla osta alla corsa ciclistica che, in queste settimane torride, sta infiammando il dibattito politico piacentino a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno politico. Perché, anche se di sport si tratta, il Giro della Padania- 198 chilometri da Lonate Pozzolo Malpensa (Varese) a Salsomaggiore Terme (Parma) - non riesce a mettere d’accordo il mondo politico per la connotazione tutta leghista della competizione.

Piacenza, infatti, sarebbe la terza di cinque tappe del neonato Giro da disputare per l’8 settembre, una corsa che ha avuto la benedizione dell’Uci (l’Unione ciclistica internazionale) e che annovererebbe tra i corridori anche molti big del ciclismo non solo nazionale, ma internazionale.

Nonostante dal punto di vista sportivo in molti guardino con favore all’arrivo di un inedito tour settembrino, la politica si divide, in particolar modo perché é la Lega nord a sponsorizzare il Giro. Se, di primo acchito, il sindaco piacentino di stampo Pd ha bollato come “pagliacciata” l’iniziativa sportiva del Carroccio, oggi mette giù una lista di “costi e benefici” che, a detta dell’inquilino di palazzo dei Mercanti, “per Piacenza sarebbero nulli”, non concedendo il nulla osta per il passaggio dei ciclisti in città.

Da qui all’8 settembre, infatti, ci sarebbero “diversi motivi che impediscono all’ amministrazione di predisporre i necessari provvedimenti per consentire il passaggio”, sostiene il primo cittadino, visto che sarebbe necessario chiudere al traffico via Emilia Pavese, via Einaudi, la tangenziale Sud e via Emilia Parmense.
Ma, prosegue il primo cittadino “per garantire la necessaria vigilanza delle strade lungo il percorso, il personale della polizia municipale in un turno ordinario non è sufficiente”. Non è possibile poi “impiegare il personale in orario straordinario per la mancanza di fondi”.

Non si potrebbe nemmeno contare sull’apporto di volontari, visto il giorno feriale e il fatto che “con largo anticipo a differenza di questa, sono già state organizzate diverse manifestazioni”. Soprattutto, Reggi punta sulle ricadute economiche che il Giro porterebbe a Piacenza “che sarebbero nulle visto che la città è solo di transito”. Così, “oltre all’impossibilità di garantire la sicurezza, Piacenza avrebbe soltanto disagi e costi, senza alcun beneficio”.

Anche Rifondazione comunista, prima a livello nazionale, e ora con Roberto Montanari e Nando Mainardi si scagliano contro il Giro, “roba da propaganda di regime” sostengono, ma ben diversa è, come previsto, la reazione della Lega piacentina: “Quattro nostalgici ancora oggi tentano invano di frapporsi al progresso e hanno il coraggio di bollare il Giro della Padania come manifestazione fascista – si legge in un comunicato diramato dal segretario provinciale, Pietro Pisani- ora che le
polemiche si sono sopite è giusto chiarire che il processo verso la costituzione della Padania come entità politica è inarrestabile e nessun anacronistico profeta della dittatura del proletariato potrà interrompere il corso della storia”.

Contro la gara si stanno comunque muovendo diverse realtà, dalle più istituzionali, come Rifondazione comunista che a Cuneo ha lanciato un appello a boicottare la corsa, a Radio Onda d’Urto, che su Facebook sta mobilitando i propri ascoltatori per contestazioni più spettacolari, con lanci di uova contro i ciclisti.

da www.ilfattoquotidiano.it
 
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#44
(07-08-2011, 12:43 AM)Luciano Pagliarini Ha scritto:
(06-08-2011, 07:47 PM)Gershwin Ha scritto: Se volevano fare una cosa esclusivamente ciclistica non lo chiamavano Giro di Padania.

E come lo chiamavano Giro della Pianura Padana Asd alla fine con tutte le corse che purtroppo stanno morendo(Giro del Veneto e Giro del Lazio su tutte Triste Triste Triste ) questo giro non può essere che un toccasana, e poi la start-list ed il percorso non dovrebbero essere male, perciò freghiamocene della politica(che tanto quasi tutti i politici sono vecchi, nulla facenti e ladri, sia quelli di destra che quelli di sinistra) e godiamoci la corsa...

Sono totalmente d'accordo con te.
 
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#45
Allora, premesso che non sono uno di quelli che vede mega-complotti ovunque, però le manifestazioni sportive organizzate dai partiti sono una cosa che si vede in Iran oppure in Corea del Nord o appunto nell'Italia del ventennio. E poi basta dire che i politici sono tutti uguali, ladri, vecchi e corrotti perchè non è così e questo è un atteggiamento pericoloso da parte di chi deve votare, quindi 1 e 2 vedete di cambiare opinione in merito prima che avrete l'età per votare
 
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#46
(30-08-2011, 11:30 AM)Gershwin Ha scritto: Allora, premesso che non sono uno di quelli che vede mega-complotti ovunque, però le manifestazioni sportive organizzate dai partiti sono una cosa che si vede in Iran oppure in Corea del Nord o appunto nell'Italia del ventennio. E poi basta dire che i politici sono tutti uguali, ladri, vecchi e corrotti perchè non è così e questo è un atteggiamento pericoloso da parte di chi deve votare, quindi 1 e 2 vedete di cambiare opinione in merito prima che avrete l'età per votare

Bah, guarda che secondo me la fai troppo grossa, io semplicemente detto che se viene fuori una bella corsa con una bella startlist, perché no.
Poi penso di sapere benissimo chi votare e chi non ed il perché, non sarà certo una corsa di ciclismo a cambiare la mia idea sulla politica e sull'Italia, per carità.
Solo, invito a cercare di discutere il più possibile la corsa, e non gli organizzatori, a meno che questi ultimi non si producano in atteggiamentei inaccettabili.
 
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#47
Riguardo al discorso politico, a me non me ne frega nulla, perchè tanto, chiunque tu voti, fan quello che hanno voglia, quindi mi interesso poco o nulla. Riguardo al discorso sportivo son proprio curioso di vederla. Tra l'altro arrivano a una trentina di km da casa mia, anche se dubito andrò a vederla, c'è la magica tappa di Noja quel giorno Ave
 
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#48
(30-08-2011, 11:30 AM)Gershwin Ha scritto: Allora, premesso che non sono uno di quelli che vede mega-complotti ovunque, però le manifestazioni sportive organizzate dai partiti sono una cosa che si vede in Iran oppure in Corea del Nord o appunto nell'Italia del ventennio. E poi basta dire che i politici sono tutti uguali, ladri, vecchi e corrotti perchè non è così e questo è un atteggiamento pericoloso da parte di chi deve votare, quindi 1 e 2 vedete di cambiare opinione in merito prima che avrete l'età per votare

Allora spiegami una cosa, perchè dato che non sono tutti ladri e corrotti, quelli "onesti" invece che proporre continuamente d'abbassare le pensioni, non propongo d'abolire le autoblu, non si abbassano lo stipendio ecc... Poi come già detto sinceramente non me ne frega nulla di chi organizza la corsa, a me basta che quest'ultima sia bella, e così son contento; se te sei prevenuto nei confronti di questa corsa, allora non guardarla...
 
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#49
Le autoblu e le pensioni sono discorsi da bar o da facebook ultimamente. La differenza è semplicemente che se abbassi le pensioni risani il debito pubblico, se elimini un paio di autoblu non cambia nulla. Il problema è che se noi rinunciamo al nostro diritto di scegliere da chi farci rappresentare dicendo sbrigativamente che tanto sono tutti uguali non saranno certi i più onesti a prevalere e a sedere in parlamento nei prossimi anni. Dobbiamo essere presenti, vigilare e scegliere perchè altrimenti la democrazia non funziona.
A parte questo, sono convinto che ci sia un conflitto d'interessi nell'organizzazione di un evento sportivo da parte di un partito politico, ma effettivamente ci sono conflitti di interessi ben più gravi dei quali preoccuparsi al momento. Mi chiedo, ad esempio, come sarà gestita la sponsorizzazione della corsa. Poi questa corsa sarà un'occasione di propaganda e già lo è nel nome, ma questo non è illegale, è solo fastidioso, almeno per quanto mi riguarda, quindi facciano quello che gli pare
 
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#50
(30-08-2011, 01:38 PM)Gershwin Ha scritto: Le autoblu e le pensioni sono discorsi da bar o da facebook ultimamente. La differenza è semplicemente che se abbassi le pensioni risani il debito pubblico, se elimini un paio di autoblu non cambia nulla.

Ahah Ahah Ahah Ahah Ahah Dopo questa, spero vivamento tua padre sia un politico perche sennò Facepalm Facepalm Facepalm Comunque le autoblu non sono un paio, sono migliaia...
 
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#51
Ti dico la mia concezione personale. Poi smetto di andare fuori tema. chiedo perdono in anticipo. Da sempre , da quando esiste la democrazia, l'uomo politico, che è un rappresentante, deve poter essere distinto, deve essere un punto di riferimento per la cittadinanza rappresentata, anche nella "forma", cioè nel vestire, nel presentarsi in pubblico. Devono avere uno stile di vita impeccabile. Lo Stato deve fornire i mezzi perchè si possano distinguere. Naturalmente deve anche controllarne l'utilizzo e l'eventuale abuso. L'autoblu è un segno distintivo, ma siccome in Italia non c'è mai qualcuno, qualcosa, che si sappia autogestire, le autoblu, come le scorte e altre robe, ora vengono abusate e sono diventate un simbolo di corruzione. Comunque tagliare le autoblu, due o mille non cambierebbe niente, al massimo si può dire che "sarebbe d'esempio", ma sinceramente non credo che quando la gente si vedrà tagliato lo stipendio prenderà la notizia con un sorriso perchè i politici non hanno le autoblu o si sono dimezzati la busta paga. E' una cosa da risolvere nel tempo, cambiando la mentalità delle persone, perchè tutti noi, con poche eccezioni, nel nostro piccolo siamo avidi, corrotti e ladri. La classe dirigente riflette la cittadinanza.
 
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#52
mio primo e ultimo post di carattere politico, parlo da persona nata al Nord con origini per metà settentrionali ma che ha quasi sempre vissuto in Puglia, che non vota Lega ma se vivesse al Nord lo farebbe sicuramente, abbiamo dunque la Lega che organizza il Giro di Padania con l'obiettivo di rafforzare nella gente del Nord l'idea di Padania, vale a dire il senso di appartenenza territoriale a un'entità distinta dal resto della penisola. E allora? Non ci vedo nulla di male in questo, il diritto di autodeterminazione dei popoli è riconosciuto dall'ONU, gli stati vanno e vengono e come nel 1861 è venuta l'Italia in un futuro, se la maggioranza della popolazione di quel territorio lo vorrà (cosa che oggi non è, ma non significa che non lo sarà mai), allora potrà venire anche la Padania
 
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#53
Dico solo a Gersh che non mi trova d'accordo questa volta, però mi fermo. Questo topic è del Giro della Padania, una competizione ciclistica. Siamo in un forum di ciclismo e quindi si parla della corsa. Se volete parlare di politica l'off topic vi aspetta. Se vedere la corsa vi disturba non guardatela, disconoscetela.

Questa non è una critica nessuno, ma sono un po' stufo del fatto di dover discutere di politica per ogni cosa, questa è una corsa a tappe, come il Giro del Lazio, Giro del Veneto e Giro della Sardegna, e secondo me sarebbe buona cosa se la interpretassimo il più possibile come tale.

Chiedo scusa se ho urtato qualcuno, non era mia intenzione :D
 
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#54
Tralasciando il discorso politico, se davvero qualcuno lancerà delle uova contro i corridori, spero che gli venga riservato un trattamento stile G8.
 
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#55
Giro di Padania, Ecco le 25 squadre al via!
E' l'ultimo giorno di agosto a svelare i nomi delle squadre che saranno protagoniste nella prima edizione del Giro di Padania: 25 i team selezionati dalla Asd Monviso-Venezia in collaborazione con la Sc Alfredo Binda, che andranno a comporre un gruppo di altissima qualità. "Le date che abbiamo scelto sono state apprezzate dall'intero panorama professionistico perchè l'obiettivo mondiale è per tutti un traguardo affascinante” ha spiegato il senatore Michelino Davico, sempre in prima linea nell'allestimento del Giro di Padania “Abbiamo disegnato i percorsi in funzione della settimana iridata di Copenhagen e avere al via delle corazzate come Liquigas, Lampre, Astana, Androni, Colnago Csf e Farnese Neri ci rende orgogliosi. Poi ci saranno anche la Katusha, l'Acqua e Sapone, la De Rosa Flaminia, la Miche e molte altre formazioni che daranno certamente battaglia e che faranno di tutto per mettersi in luce. Stiamo definendo in queste ore anche la lista degli iscritti, nella quale saranno presenti nomi davvero importanti che ci consentiranno di promuovere in tutto il mondo attraverso lo sport i nostri bellissimi territori.”

Non solo squadre italiane, quindi, e non solo team al via, per una corsa che vuole raggiungere anche le parti più remote del globo ciclistico. Sul palco delle presentazioni allestito a Cherasco (Cn) per il 5 settembre, infatti, saliranno anche tre formazioni nazionali in preparazione, proprio sulle strade del “Padania” in vista il campionato del mondo: Polonia, Slovenia e Australia, rappresentano tre nazioni in forte ascesa nel ciclismo mondiale, che faranno esordire dal 6 al 10 settembre la rappresentativa che poi volerà in Danimarca per la gara più importante della stagione.

Queste le 25 squadre iscritte al Giro di Padania:
Liquigas Cannondale
Lampre Isd
Astana
Saur Sojasun
UnitedHealthCare
Landbouwkrediet
Androni C.I.P.I.
Acqua e Sapone Mokambo
De Rosa Flaminia
Colnago Csf
Farnese Vini Neri Sottoli
D'Angelo & Antenucci Nippo
Miche Guerciotti
Voralberg
Vc La Pomme Marseille
Caja Rural
Christina Watches
Katusha
Amore & Vita
Meridiana
Wit Orologi
Ora Hotels Carrera
Nazionale Polonia
Nazionale Slovenia
Nazionale Australia

comunicato stampa - girodipadania.org
 
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#56
Quindi niente nazionale italiana...peccato
 
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#57
Minchia che corazzata la Farnese Asd Comunque nella nazionale australiana ci saranno sicuramente elementi interessanti(Goss e Gerrans dovrebbero esserci)
 
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#58
Io sono veronese ma non me ne frega niente della politica anche se sono orientato verso destra, dico solo che una gara bella come questa non dev'essere interpretata in senso politico ma in senso sportivo se la Lega l'ha organizzata gliene do atto perchè almeno una parte della politica cerca di sostenere il ciclismoSisi
 
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#59
Giro di Padania, Basso: «Sarebbe un onore vincere il primo Giro»
''Vincere il giro della Padania sarebbe un onore''. E' lo stato d'animo di Ivan Basso, a pochi giorni dal via della corsa che ha fatto parlare di se' piu' per le implicazioni politiche che per quelle sportive. Basso sara' uno dei favoriti del giro che scattera' il 6 settembre: ''Poter iscrivere il proprio nome, per primo nell'albo d'oro di una corsa e' un'occasione che non capita tutti i giorni: il Giro di Padania, poi, e' una gara che sento perche' attraversera' anche la mia terra''. (ansa)
 
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#60
Barolo, un galà di lusso lancia il Giro di Padania
E’ nata una nuova stella nel ciclismo: il Giro di Padania, in cinque tappe, una manifestazione importantissima per la nazionale azzurra. E’ importante per il ciclismo poter contare su persone forti e determinate come Michelino Davico, che danno forza e credenza al nostro sport”. Con queste parole è stato Alfredo Martini, Presidente Onorario della Federazione Ciclistica Italiana, a concludere il gala di presentazione del Giro di Padania andato in scena nell’accogliente scenario del Castello di Barolo.

[Immagine: maglia_v.jpg]

Sport e spettacolo sotto le stelle cuneesi al cospetto di una grande e qualificata platea che fino a notte fonda ha espresso entusiasmo verso la gara ciclistica per professionisti che si svolgerà dal 6 al 10 settembre, attraverso 6 Regioni e 176 Comuni. La serata è iniziata con il saluto del Governatore del Piemonte Roberto Cota e d Gianna Gancia, Presidente della Provincia di Cuneo. A seguire, sul palco si sono alternati sponsor e personaggi del ciclismo al fianco del presidente dell’Associazione Sportiva Monviso - Venezia Michelino Davico e di quello della Società Ciclistica Alfredo Binda Renzo Oldani. In passerella Faustino Coppi, Andrea Bartali, Andrea Aimonetto, Pietro Caucchioli, Giancarlo Ferretti, Domenico Cavallo, Alberto Minetti, Matteo Cravero, Italo Zilioli, Paolo Lanfranchi e Ivan Gotti.

La nuova manifestazione che si inserisce nel calendario dell’Unione Ciclistica Internazionale a soli quindici giorni dal Campionato del Mondo si propone di mettere in evidenza i valori del ciclismo, uno sport vero fatto di passione e sacrificio e la promozione turistica dei territori interessati alla manifestazione; questo in una settimana che vedrà la presenza per ogni tappa di circa 700 persone al seguito della gara. Le maglie che individueranno in corsa i leader delle diverse graduatorie saranno quattro. La graduatoria generale sarà contraddistinta dalla maglia di colore verde, che l’organizzazione ha voluto senza sponsor, fregiata con il logo dell’Alitalia, vettore ufficiale del GdP e che reca un fine sociale: la promozione del progetto “Arsenale della Pace”, attraverso il quale il Sermig ( Servizio Missionario Giovani), con l’aiuto del GdP, realizzerà una importante opera missionaria in un paese mediorientale, la Giordania, dove bambini con disagi, di credo cristiano o musulmano, convivono sotto lo stesso tetto e sono curati allo stesso modo. Il Giro di Padania sposa quindi un sogno condiviso da molti: sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, realizzare la solidarietà verso i più poveri ed offrire una nuova possibilità alla pace.
“Forse per la prima volta chi compare su una maglia di leader di una manifestazione sportiva non dovrà offrire nulla, ma riceverà” – come ha evidenziato Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, nel suo intervento sul palco di Barolo. Per contraddistinguere la classifica a punti ci sarà la maglia Ciclamino – Il Melograno, il capoclassifica degli scalatori vestirà la maglia Azzurra – dedicata all’Acqua Eva – Fonti Alta Valle del Po e il migliore tra i giovani avrà la maglia Bianca brandizzata Campiello - Panealba. Il vincitore di ogni tappa riceverà la maglia personalizzata per ogni località di arrivo con le insegne di Giulio Barbieri, mentre il vincitore del traguardo volante riceverà la maglia Blu – Selle Italia. Al più combattivo del Giro andrà la maglia Biancorossa – sponsorizzata da Studio Erde. Ci sarà poi la maglia Nero – Oro Caffè Ghigo che verrà consegnata all’autore di un gesto di Fair Play durante le cinque tappe del GdP.

Nel corso della serata, applausi a scena aperta per la superba soprano - e cicloamatrice - Cecilia Gasdia, che si è autocandidata madrina del Giro di Padania. Svelato anche il trofeo in bronzo dallo scultore toscano Giulio Galgani, presente a Barolo e che con il patron della serata, Michelino Davico, ha donato ai trecento ospiti delle serigrafie autografate e numerate.
Sul palco anche una breve anticipazione di una delle campagne salutiste che accompagneranno il Giro nelle sue tappe, come quella legata al monitoraggio dei parametri vitali durante l’attività sportiva, una sperimentazione nuova e finalizzata alla prevenzione delle malattie cardiache e non solo, e quella, che sarà presentata a Cherasco durante la punzonatura di lunedì 5 settembre, legata al Buon Compenso del Diabete, che avrà poi un seguito alla partenza del Giro a Paesana il 6 settembre, alla presenza del ministro della Salute Fazio, il quale sposerà, con il sottosegretario Davico, la causa della sensibilizzazione del mondo sportivo alla prevenzione del diabete

LE TAPPE :
La prima frazione, martedì 6 settembre, si correrà da Paesana (Cuneo) a Laigueglia (Savona) per km. 170, a seguire Mercoledì 7 settembre la Loano (Savona) - Vigevano (Pavia) di km. 187, Giovedì 8 settembre la Malpensa Lonate Pozzolo (Varese) – Salsomaggiore Terme (Parma) di Km. 198, Venerdì 9 settembre la Noceto (Parma) - San Valentino di Brentonico (Trento) di km. 175 e Sabato 10 settembre la Rovereto (Trento) – Montecchio Maggiore (Vicenza) km 170. Per un totale di 900 chilometri di corsa .

LE SQUADRE PARTECIPANTI:
Queste le squadre partecipanti al Giro di Padania 2011: Liquigas Cannondale, Lampre Isd, Astana, Saur Sojasun, UnitedHealthCare, Lamdbouwkrediet, Androni Giocattoli C.I.P.I., Acqua & Sapone Mokambo,
De Rosa Flaminia, Colnago Csf, Farnese Vini Neri Sottoli, D'Angelo & Antenucci Nippo,
Miche Guerciotti, Voralberg, Velo Club La Pomme Marseille, Cajasur, Christina Watches, Itera
Katusha, Amore & Vita, Meridiana, Team Wit , Ora Hotels Carrera, Nazionale Polonia,
Nazionale Slovenia, Nazionale Australia.

comunicato stampa
 
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