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Giro e Tour: le cronometro
#21
(06-04-2021, 05:51 PM)Spalloni Ha scritto: Anche a me piacerebbero 70/80 km a cronometro. Poi sarebbe bello rivedere le crono di un'ora con percorsi duri che facevano una volta, tipo quelle di Avila alla Vuelta o quelle vinte da Delgado o Ugrumov al Tour

sarebbe pero' come dire a scalatori tipo Bernal,Hindley,Quintana,Landa,Carapaz,Lopez eccetera,cercatevi altro sport o correte per vincere qualche tappa in salita......su una crono di 70km da gente come Roglic,Pogacar,Thomas questi prendono come minimo 8-10minuti
 
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#22
Gente come Hindley, Landa e Lopez quello dovrebbe fare.

Se un corridore è più limitato di un altro, è giusto che paghi i suoi limiti.

Oppure deve trovare il modo di superarli. Pantani ha vinto un Tour con 100 chilometri a crono contro Ullrich.
 
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#23
(06-04-2021, 06:47 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Gente come Hindley, Landa e Lopez quello dovrebbe fare.

Se un corridore è più limitato di un altro, è giusto che paghi i suoi limiti.

Oppure deve trovare il modo di superarli. Pantani ha vinto un Tour con 100 chilometri a crono contro Ullrich.

Va beh era Pantini,in piu' sappiamo che senza la crisi di freddo di Ullrich non avrebbe mai vinto quel Tour.
Oggi poi in salita i distacchi sono ancora piu' minimi,perche' il livello medio si e' alzato ed una bella velocita la fanno pure i gregari.....guadagnare 5 minuti in salita oggi su avversari e' quasi impossibile
 
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#24
Proprio per quello, infatti, dovrebbero esserci dei tapponi a fare da contraltare.

Dopo 200 chilometri e 4/5 colli si possono fare i distacchi, nelle tappine che fanno sovente oggi no.
 
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#25
avevano ridotto le tappe perche' poco spettacolari,quindi non saprei,anche se sono convinto che una tappa dura faccia male piu' di una corta anche se la raccontano in maniera diversa.
 
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#26
(06-04-2021, 06:57 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Proprio per quello, infatti, dovrebbero esserci dei tapponi a fare da contraltare.

Dopo 200 chilometri e 4/5 colli si possono fare i distacchi, nelle tappine che fanno sovente oggi no.

parole sante


(06-04-2021, 06:10 PM)Joe Falchetto Ha scritto:
(06-04-2021, 01:04 PM)winter Ha scritto:
(06-04-2021, 11:40 AM)OldGibi Ha scritto: In anni recenti è stata forte la sensazione che la riduzione di cronometro al Tour fosse attenta ai corridori francesi e a Bardet in particolare. 
Io direi una norma anti froome
per rendere la corsa piu' incerta

come joe falchetto tra i 60 e i 70 km , una distanza congrua (in tre crono , cosi' possiamo allungare le tappe normali)
controbilanciata da due veri tapponi da 7 ore

io in realtà preferirei una crono lunga più di 50 km piuttosto che tre crono di 20. A livello sportivo, tre crono brevi non dicono praticamente nulla. Su una crono lunga cambiano davvero le cose.

però riducono i km giorno
Se hai 21 tappe e 3550 km
Con 20 tappe 3500 più crono da 50
È diverso da
18 tappe 3500 e tre crono con tot 50 km

Uno ha una media di 175 km per tappa
L altro 20 in piu
 
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#27
(06-04-2021, 06:45 PM)jan80 Ha scritto:
(06-04-2021, 05:51 PM)Spalloni Ha scritto: Anche a me piacerebbero 70/80 km a cronometro. Poi sarebbe bello rivedere le crono di un'ora con percorsi duri che facevano una volta, tipo quelle di Avila alla Vuelta o quelle vinte da Delgado o Ugrumov al Tour

sarebbe pero' come dire a scalatori tipo Bernal,Hindley,Quintana,Landa,Carapaz,Lopez eccetera,cercatevi altro sport o correte per vincere qualche tappa in salita......su una crono di 70km da gente come Roglic,Pogacar,Thomas questi prendono come minimo 8-10minuti

Come Paglia non penso che un Landa o un Lopez meritino necessariamente di vincere un GT. Alla fine rispetto a un Roglic o Pogacar sono nettamente inferiori in tutti gli aspetti del ciclismo (anche a muoversi in gruppo o sugli strappi i due sloveni sono di altra categoria) tranne che la salita, dove comunque non è che se siano più forti, al massimo pari.
Bernal, Quintana e Carapaz li ritengo corridori di ben altra caratura, e se si facessero tappe di montagna serie tipo Stelvio lo scorso Giro se la giocherebbero anche con un bel po' di crono. Tipo Carapaz ha vinto un Giro con 60km a crono e non è che ci fossero ste montagne trascendentali.

PS1: poi non per forza bisogna fare 80km di bigliardo si possono mettere anche crono un po' più mosse, tipo quelle che citavo

PS2: all'inizio al posto che Bernal.Hindley ho letto Bernard Hinault e ho guardato lo schermo confuso per un paio di minuti
 
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#28
Comunque i grandi scalatori tipo Landa in salita prendono schiaffi a destra e a sinistra dai malvagi passisti-scalatori alla Roglic. Landa non vincerebbe un Tour neanche con 0 crono e solo tappe di montagna.
 
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#29
Ahah Santa verità

Per me dovrebbero esserci almeno 80 km a cronometro totali. Con almeno una crono di 45/60 km

Magari quella lunga nella prima settimana

E poi tapponi con più salite. Se sei uno scalatore scarso a crono non vedo perché tu debba essere favorito.. Beccati i tuoi 4 minuti e poi attacca alla prima salita e dimostra quello che vali
 
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#30
Con i percorsi dei GT attuali non è necessario aumentare i km a cronometro: il terreno è quello, non offre molto e quindi anche aumentando i km contro il tempo non crescerebbe la spettacolarità della corsa.

Il Giro comunque negli ultimi anni ha sempre tenuto una media di km a cronometro accettabile, anche io ne vorrei di più, ma direi che Vegni ha disegnato spesso e volentieri dei Grandi Giri gradevoli (ci sono le eccezioni, quello è inevitabile).
E' il Tour che ha preso una china assurda. Loro al contrario dovrebbero puntare ancora di più sulle cronometro che hanno sempre caratterizzato la loro storia. Tappe lunghe multi-colle su Alpi/Pirenei e tanti km a cronometro ed uscirebbero ancora tre settimane decenti, pur non potendo contare sulle Alpi italiani che offrono salite migliori.
 
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#31
Tra le cronometro più interessanti di questo secolo c’è sicuramente quella delle Cinque Terre, 12ma tappa del Giro d’Italia 2009, la Sestri Levante – Riomaggore, km. 60,6.

[Immagine: 2009-12.png]

 
(dalla Gazzetta dello Sport del 2 febbraio 2009): “Ivan Basso, Damiano Cunego e Gilberto Simoni, in ordine cronologico, sono già andati a provarla e sono concordi: "Tappa tremenda". Dei primi 17,7 km, cioè dal via alla cima del Bracco, ci sono almeno 15 km con la strada che sale. Dal GPM ci sono 7,5 km vallonati, fino al valico di Guaitarola.
"Sono rimasto impressionato - spiega Basso - perché è una crono veramente difficile, fa paura. I primi 25 km sono tutti da spingere, perché sono in salita sul Bracco o in falsopiano. Poi ci sono 7 km di discesa molto molto tecnica e impegnativa. Il successivo chilometro e mezzo è l’unico in pianura di tutta la tappa, perché dopo inizia la seconda salita della tappa, il passo del Termine (2° GPM al km 43,7 della tappa, ndr). Non si scherza, sono 6-7 km di salita vera che immettono in un altro falsopiano di 10-12 km. A seguire 2 km di discesa veramente pericolosa e il finale in leggera salita".
"Le salite sono toste - conferma Simoni - e le discese sembrano sentierini. Non puoi rilassarti un attimo, non hai il tempo di respirare. Per me questa tappa decide almeno un terzo del Giro". "Mi piace perché non è una crono per specialisti - ha detto Cunego - le due salite sono lunghe, e in più c’è una discesa da studiare attentamente". Ma questa crono è la più lunga nella storia del Giro? No, la più lunga si corse il 25 maggio 1951, da Perugia a Terni per 81 km. Vinse Coppi davanti a Bobet e Koblet. Curiosamente, però, la crono delel Cinque Terre ha la stessa lunghezza della prima prova contro il tempo disputata al Giro. Il 22 maggio 1933, 13ª tappa, nella Bologna-Ferrara vinse Binda in maglia rosa che a Milano festeggiò anche il suo quinto e ultimo successo al Giro.
 
La tappa era attesissima. Di Luca era in maglia Rosa e non era chiaro se l’atipicità del percorso gli avrebbe permesso di difendersi. Come sappiamo, Menchov pose le basi della sua vittoria in quel Giro.  

1. Denis Menchov (Rabobank) 1 ora 34 min 29 sec. 38,482 km / ora
2. Levi Leipheimer (Astana) a 20sec
3. Stefano Garzelli (Aqua & Sapone) a 1min 3sec
4. Janez Brajkovic (Astana) a 1min 14sec
5. Franco Pellizotti (Liquigas) a 1min 27sec
6. Danilo Di Luca (LPR) a 1min 54sec
7. Bradley Wiggins (Garmin-Slipstream) a 1 minuto e 59 secondi
8. Gabriele Bosisio (LPR) a 2min 4sec
9. Jose Serpa (Serramenti PVC-Diquigionvanni) a 2min 13sec
10. Marzio Bruseghin (Lampre) a 2min 17sec
11. Ivan Basso (Liquigas) st
12. Carlos Sastre (Cervelo) a 2min 18sec
13. Lance Armstrong (Astana) a 2min 26sec
14. Michael Rogers (Columbia) a 2min 46sec
15. Giovanni Visconti (ISD) a 2min 48sec
16. Michele Scarponi (Serramenti PVC-Diquigiovanni) a 2min 53sec
17. Gilberto Simoni (Serramenti PVC-Diquigiovanni) a 3min
18. Marco Pinotti (Columbia) a 3min 27sec
19. Tadej Valjavec (Ag2R) a 3min 35sec
20. Konstantsin Siutsou (Columbia) a 3min 54sec
23. Damiano Cunego (Lampre) a 4min 7sec
 
 
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#32
Quella crono fu spettacolare, peccato che non ci fu un vero tappone di montagna a compensarla.
 
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#33
Unica tappa che ricordo di quel Giro. 
Ci sarà un motivo. :D
 
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#34
All'epoca quel Giro fu criticatissimo.

Rispetto a roba recente, però, fu tutt'altro che brutto.

Peccato che la tappa del Blockhaus venne amputata, anche perché quello fu l'unico giorno ove Menchov scoprì un po' il fianco.

La Cuneo-Pinerolo, invece, fu una signora frazione e idem Monte Petrano.

Sono d'accordo con Manuel, ci fosse stato un vero tappone di montagna al posto di una tra la tappa di San Martino di Castrozza e quella dell'Alpe di Siusi, staremmo parlando di un bel Giro.
 
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#35
A me piacerebbe rivederle crono così lunghe. Anche se insieme ci andrebbe pure un bigliardo
 
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#36
A rivederlo adesso percorso molto bello

In pratica se la crono inziale si facesse prima. La Cuneo Pinerolo vera dopo la crono delle 5 terre e la tappa del Blockhaus che non si capisce perché deve essere sempre una unipuerto di 80 km quando puoi farci un tappone con una prima salita + passo lanciano + blockhaus vero fino ai 2000 metri.. Dicevo con ste 3 cose sarebbe il mio Giro ideale che ho già descritto in pratica 100 e passa km di crono nei primi 9 giorni, tappe mosse e almeno due tapponi veri uno a fine seconda e uno nella terza settimana
 
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#37



262 chilometri....praticamente un Giro di Lombardia.

E parliamo di una tappa di dodici anni fa, non del 1950.

Che fenomeno il Killer Wub
 
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#38
Se non sbaglio le intenzioni iniziali furono quelle di ripercorrere la tappa del 1949, ma una frana (forse sul Monginevro) fece optare per questo nuovo disegno.
 
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#39
Giro abbastanza sfortunato con il maltempo, si dovette rinunciare all'Izoard (previsto come Cima Coppi) oltre a fermare il Blockhaus al bivio della Majelletta (400 mt. più in basso della cima).
 
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#40
Tra l'altro quella crono (e in generale quel giro, nel quale una tappa partiva attaccato a casa mia praticamente) è la tappa più vecchia che ricordo distintamente di aver visto in diretta, tornato a casa velocemente da scuola elementare.

Ricordo ancora che rimasi malissimo della sconfitta di Di Luca, quella cronometro mi aveva preso tanto tanto.
 
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