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pagelle Giro 2012 (mie personalissime)
#1
HESJEDAL 9: già dal prologo di Herning fa capire le sue intenzioni e da allora è sempre davanti, si salva con la grinta nei momenti difficili come quello di Lago Laceno e poi si esalta sulle grandi montagne e disputa la miglior crono della carriera a Milano
RODRIGUEZ 8,5: difficile dire dove abbia perso il Giro e forse semplicemente gli sono mancati gli abbuoni nelle tappe di montagna, oltre a vincere due tappe e la maglia rossa corre tatticamente bene ed è resistente come mai in passato, e inoltre così come Hesjedal è protagonista già da aprile
DE GENDT 8: la fortuna aiuta gli audaci e il suo che sarebbe dovuto essere al massimo un 5° posto diventa un podio insperato però sullo Stelvio ha fatto comunque un numero impressionante anche dal punto di vista atletico, inoltre è stato continuo lungo tutte le tre settimane come mai in passato
SCARPONI 7: non gli si può imputare granchè e anzi nelle due tappe di montagna conclusive è l'unico a provarci, magari non ha avuto una giornata super come al Gardeccia quando costruì il suo vantaggio su Nibali però andava come l'anno scorso, ha trovato un Rodriguez più forte di allora e un Hesjedal che non c'era oltre a De Gendt che ha comunque beneficiato di 3' di bonus
BASSO 5: fino a Cortina illude anche con l'atteggiamento della squadra di essere nel 2010 e invece non è così, peggio del Tour 2011 perchè allora aveva pagato le discese e la tappa corta dell'Alpe d'Huez non adatta a lui mentre qui a Pampeago e Stelvio è mancato proprio nel fondo che è il suo punto di forza
CUNEGO 7: dal punto di vista atletico la sua prestazione è stata mediocre il che è normale visto che è competitivo già dalla Parigi-Nizza ed era al top delle Ardenne dove la sfortuna gli ha precluso di ottenere risultati, però ottiene il massimo che poteva andando all'attacco, dando spettacolo in discesa, lottando sempre e si esalta sullo Stelvio dove emergono le doti di fondo per le quali è a tutti gli effetti un corridore da corse a tappe
URAN 7: corre sempre sulla difensiva però per la prima volta in carriera tiene tutte le tre settimane senza avere giornate negative e si merita la maglia bianca
POZZOVIVO 7: paga una giornata no a Piani dei Resinelli e la desuetudine a disputare un grande Giro però da spettacolo a Lago Laceno e anche in seguito rimane comunque accanto ai migliori, forse avrebbe dovuto osare un po' di più
HENAO 7,5: mezzo voto in più rispetto a Uran in quanto più giovane e meno conosciuto, non ha grandissimi picchi però ha un rendimento costante come non sempre accade ai sudamericani specie considerando che era al debutto in un grande Giro
NIEVE 7: non riesce a ripetere l'impresa del Gardeccia per situazioni tattiche contingenti però è il solito combattente e va a conquistarsi una top ten che rischiava di perdere immeritatamente per via della cronosquadre
GADRET 5: non andava molto più piano di un anno fa ma se si eccettuano gli ultimi km dello Stelvio corre in modo del tutto anonimo ed è per questo che non è entrato nei 10
CATALDO 6: mezzo voto in più per averci provato verso Pampeago e poi verso lo Stelvio dove ha perso l'attimo fuggente, mezzo voto in meno perchè dal punto di vista atletico non è migliorato rispetto a un anno fa come invece ci si aspettava, la media è la sufficienza
BRAMBILLA 7: lui invece è migliorato parecchio in particolare nella continuità di rendimento e può crescere ancora
TSCHOPP 6,5: un po' meglio rispetto alla passata stagione anche se non essendo uomo di altissima classifica avrebbe dovuto provarci più spesso e non solo tra il Mortirolo e lo Stelvio
KREUZIGER 5,5: il solito Kreuziger vicino ai migliori ma non al loro livello prima di avere la sua peggiore giornata della carriera in un grande Giro a Cortina, si riscatta parzialmente con una bella azione verso Pampeago
DUPONT 5: vale il discorso fatto per il suo compagno Gadret
BRUSEGHIN 5: l'impegno come al solito non manca e lo fa essere il migliore in classifica della Movistar ma il rendimento è lontano non solo da quello degli anni migliori ma anche da quello dell'ultima Vuelta
PARDILLA 6: regge bene fino a Cortina per poi pagare dazio ma evidentemente i suoi limiti sono questi e può far bene in brevi corse a tappe come il Giro del Trentino e simili
DE GREEF 5,5: quarto Giro consecutivo terminato nei primi 25 ma zero attacchi così come nelle tre precedenti edizioni
MORENO 6: naufraga sullo Stelvio ma fin lì è dove doveva essere vale a dire subito dietro ai migliori, lo si vede poco anche in supporto a Rodriguez ma non per sue colpe ma per via della tattica di squadra
ULISSI 6,5: formalmente gregario ma di fatto corre come un uomo di classifica ottenendo un più che discreto 21° posto alla luce della giovanissima età, l'impressione però resta che sia più un corridore da corse in linea che da grandi Giri
VANDEVELDE 6,5: valida spalla per Hesjedal nelle ultime due tappe di montagna, siamo chiaramente lontani dall'atleta che sfiorò il podio al Tour 2008 ma l'età inizia a essere quella che è
TIRALONGO 7: quella di Rocca di Cambio è un'azione di grande spessore e fino a Cervinia da l'impressione di poter puntare anche al podio poi giorno dopo giorno si spegne ma quello che ha fatto in precedenza rimane
CARUSO 7: sicuramente il miglior gregario di Basso, avesse corso per sè difficilmente avrebbe conquistato la maglia bianca però avrebbe chiuso nei 15 e forse nei 10
CASAR 6,5: nella tappa di Sestri Levante che avrebbe dovuto vincere manca un po' di acume tattico però è il solito combattente e peraltro questo Giro non presentava tantissime altre occasioni per atleti dalle sue caratteristiche
SZMYD 5: a differenza di un anno fa non ha problemi fisici ma arriva al Giro con una condizione in calo dopo gli ottimi Catalogna, Trentino e Romandia e non da l'apporto atteso a Basso
AMADOR 7: non solo la vittoria di Cervinia ma anche prima e dopo è protagonista e fa vedere anche bei numeri in discesa, una delle più belle novità di questo Giro
SLAGTER 6: si fa vedere nelle tappe intermedie mentre paga dazio sulle grandi montagne, rispetto a Mollema e Kruijswijk sembra atleta più da corse di un giorno e meno da corse a tappe
LAGUTIN 4,5: del tutto anonimo e brutta copia dell'atleta protagonista all'ultima Vuelta
CAPECCHI 5,5: così come Szmyd anche lui non combina granchè in supporto a Basso
INTXAUSTI 6,5: atleta ottimo per corse come il Giro dei Paesi Baschi e meno per le grandi montagne della corsa rosa, regge comunque bene fino a Cortina poi la febbre lo toglie da una top ten in cui probabilmente non sarebbe comunque arrivato
NIEMIEC 5: vedi Szmyd ma lui non andava forte neppure nelle corse precedenti al Giro
DE CLERCQ 5: non solo va più piano di un anno fa quando vinse a Montevergine ma non lo si vede mai neppure all'attacco
PINOTTI 7: straordinario nella crono conclusiva, in precedenza si era visto pochino e non era riuscito a fare classifica pur essendo nelle sue intenzioni alla vigilia
SELLA 5: l'impegno non manca ma il rendimento è lontano non solo da quello del 2008 ma anche da quello degli anni dal 2004 al 2007
PIRAZZI 6,5: lui di impegno ce ne mette sempre tantissimo ma a Piani dei Resinelli e a Pampeago dimostra anche doti di scalatore non trascurabili, purtroppo è molto discontinuo tra una tappa e l'altra
IZAGIRRE 7: oltre alla vittoria di Falzes in alcune frazioni rimane anche vicino ai migliori e può avere un futuro nelle gare a tappe
FELLINE 7: lui la vittoria l'ha solo sfiorata ma per il resto vale il discorso di Izagirre
ZAUGG 4,5: mezzo voto in più per l'azione sul Mortirolo ma senza Schleck sarebbe dovuto essere l'uomo di classifica della RadioShack
AGNOLI 6,5: l'unico gregario di Basso veramente all'altezza della situazione oltre a Caruso
RABOTTINI 7,5: splendida l'azione di Piani dei Resinelli ma si fa vedere anche prima e dopo e viene ripagato dalla conquista della maglia azzurra
RUBIANO 6,5: l'azione di Porto Sant'Elpidio rimane anche se in seguito non lo si vede più
GASPAROTTO 6: comprensibilmente in calo dopo le Ardenne e comunque ha dovuto fare da gregario senza spazi per sè
MALORI 6,5: a cronometro non fa grandi cose però si regala un giorno in rosa, si dimostra migliorato anche in montagna così come aveva fatto nelle corse precedenti ed è molto utile alla sua squadra
BAK 7: non solo combattività in tutto il Giro ma anche sagacia tattica nel portarsi a casa il successo a Sestri Levante
THOMAS 7: due ottime crono e un fondamentale supporto a Cavendish, nei prossimi anni lo vedremo competitivo anche per la classifica generale
FRANK 4,5: qualcosina nell'ultima settimana ma troppo poco per un atleta che al Trentino sembrava competitivo
CARRARA 4,5: non basta l'azione in supporto a De Gendt verso Bormio a salvarlo, brusco passo indietro rispetto a un anno fa
BALLAN 5,5: Giro da Chi l'Ha Visto ma obiettivamente non c'erano tappe adatte ai suoi mezzi e comunque il suo nelle classiche del Nord l'ha fatto
GATTO 5: vedi Ballan con la differenza che lui il Giro l'aveva preparato
BOARO 6: inizio di Giro ottimo poi comprensibilmente cala non essendo abituato a una corsa di tre settimane, è comunque l'unico atleta della Saxo Bank che si fa vedere
MODOLO 5: un po' sfortunato ma dopo lo scoppiettante Giro di Turchia ci si attendeva ben altro
CAVENDISH 7: mezzo voto in più per essere arrivato fino a Milano, tre vittorie sono abbastanza anche se lui probabilmente si attendeva di ottenerne 6, certe uscite verso Ferrari e Guardini avrebbe comunque potuto risparmiarsele
FERRARI 7: al di là dei fatti di Horsens si dimostra nell'insieme delle tappe il principale rivale del britannico
PHINNEY 7: gran numero a Herning poi le cadute lo condannano a un Giro di sofferenze che è bravo a concludere
CHICCHI 6: impressionante quando ha fatto a Montecatini dove ha sfiorato la vittoria ma per il resto si vede poco
FARRAR 5: brusco regresso in volata per lui in questa stagione non compensato da progressi in altre componenti del ciclismo
GOSS 7: grande protagonista finchè c'è stato
GUARDINI 7: mezzo voto in più per la giovane età e mezzo per la caparbietà con cui ha cercato di raggiungere Milano al di là della squalifica, deve migliorare ancora moltissimo in salita e nel trovare la posizione giusta nelle ultime centinaia di metri oltre ad avere una squadra più competitiva
RENSHAW 4,5: nel Giro deludente della Rabobank è lui il peggiore rispetto alle aspettative
RUJANO 4: ha avuto problemi fisici ma non ha mai reso al meglio fin dall'inizio del Giro malgrado le corse di preparazione fossero andate bene e rimangono discutibili le modalità del suo ritiro
SCHLECK F. 2: quella della spalla sembra una messinscena, appena si è reso conto di aver completato il lavoro per il Tour se n'è tornato a casa malgrado fosse pienamente in classifica, da censura
VISCONTI 5,5: possono succedere nella carriera di un corridore situazioni estreme come quella che l'ha costretto al ritiro, per il resto sbaglia i tempi ad Assisi e nelle altre tappe si vede poco
 
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