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Greg Van Avermaet
#41
BMC: Van Avermaet, recupero ok
Il belga è tornato oggi sui rulli dopo l'intervento

Greg Van Avermaet si sta riprendendo bene dopo l'intervento chirurgico subìto alla caviglia sinistra fratturata: lo ha confermato oggi ufficialmente la BMC Racing Team.

Van Avermaet ha incontrato il Dottor Tim Leenders, che ha eseguito l'intervento chirurgico il 14 novembre scorso, ed ha avuto il via libera per iniziare la preparazione sui rulli.

«Greg è stato a riposo il più possibile e il suo recupero sta procedendo secondo i piani. Ora che può riprendere a pedalare sui rulli, Greg inizierà ad aumentare il suo carico di lavoro giorno dopo giorno - ha spiegato il dottor Max Testa, capo dello staff medico del team -. Saranno necessari altri 7-10 giorni prima che possa tornare a pedalare su strada e quindi nel ritiro che inizia il 9 dicembre potremo valutare le sue condizioni generali».

Van Avermaet è impaziente e non vede l'ora di ripartire: «Sono salito sui rulli e tutto sta andando bene. Non ho sentito alcun dolore,ma non coglio correre il rischio di esagerare. Per questo, dopo la bici sono andato a nuotare».

Van Avermaet guarda già al futuro e in particolare alla Ronde van Vlaanderen il suoi percorso è stato presentato oggi: «È molto diverso dal solito nella prima parte, passa anche dalla mia città e io voglio essere della partita per la vittoria. ono contento che si torni ad affrontare il Muro di Grammont, una salita che mi piace. Mi piace anche il fatto ce non siano cambiati gli ultimi 80 km, che sono decisamente spettacolari».

tuttobiciweb.it
 
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#42
l'altro giorno era ad Hamme-Zogge per la prova del DVV Trofee (da spettatore naturalmente), che -e questa è una curiosità- in precedenza si chiamava GVA Trofee, dove però GVA non sta per Greg van Avermaet ma per Gazet van Antwerpen
 
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#43
Van Avermaet ha il mondiale nel mirino
«È il grande obiettivo, insieme a Fiandre e Roubaix»

Dopo aver archiviato la stagione più bella della sua vita - «Pur avendo saltato tutte le classiche, ho vinto grandi corse, ho conquistato l'oro olimpico e a 31 anni sono dove volevo essere, al top del ciclismo mondiale» - Greg Van Avermaet mette altri traguardi nel mirino.

«Se dovessi scegliere una sola corsa, direi il Giro delle Fiandre. È la corsa più bella per un fiammingo, per un belga. E mi piacerebbe vincere in seguito la Roubaix e l'Amstel, anche se so che è molto difficile mantenere la condizione migliore per tutta la primavera. E quindi il mondiale: il percorso di Bergen è adatto a me».

Sulla sua strada ci sarà sempre Peter Sagan: «È normale che sia così, d'altra parte è proprio battendo lui a Rodez, nel 2015, che nella mia testa è scattato qualcosa. Quella vittoria, il prestigio che ne è seguito e il fatto di aver battuto un grande campione mi ha dato maggiore fiducia, è stato un vero momento di svolta».

tuttobiciweb.it
 
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#44
(19-10-2013, 03:01 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Comunque quest'anno ha perso volate contro: Bozic, Jense Van Rensburg, Gesink e Terpstra.

A cui possiamo pure aggiungere volate perse in altre stagioni contro gente che sulla carta ha un po' meno spunto di lui tipo quella con Gerrans al Quebec nel 2012, quella con Simon al GP de Wallonie 2011, quella con Stannard alla Het Volk 2014 o ancora quella con Cancellara al Fiandre 2014.

Il miglioramento avuto in tarda età nelle volate ristrette è veramente notevole e, insieme a una discreta dose di fortuna, gli ha girato la seconda parte di carriera.
 
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#45
Stagione sulle pietre alla Eddy Merckx, roba che se la faceva Cancellara lo si inneggiava già al soglio Pontificio al posto di Papa Francesco.

1° Het Volk
7° Kuurne
1° Harelbeke
1° Gand-Wevelgem
2° Fiandre
1° Roubaix

Ci mancava giusto la classica monumento.
 
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#46
Cancellara l'avrebbe fatta in modo un tantino più spettacolare, per questo se ne sarebbe parlato di più.
 
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#47
Segan è riuscito a far diventare vincente pure Van Avermaet Asd
 
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#48
Non vedo cosa c'entri Sagan visto che la maggior parte delle vittorie non son venute a discapito dello slovacco.

Una primavera da campionissimo per Greg. Numeri che fanno impressione e che saranno ricordati per anni, come solo le grandi stagioni di Boonen e Cancellara nel nuovo millenio. E se quei campioni avevano un pedigree che poteva far presumere quegli exploit, quello di GVA non era tale e per questo fa ancora più sensazione. Ora invece è entrato definitivamente nell'elité del grande ciclismo e per questo le corse si faranno un po' più dure per lui.

Quello che mi impressiona di più è la sicurezza e autorevolezza con la quale vince. Io seduto sul divano per come si mette la corsa capisco già km prima che vincerà lui.

E non è finita, domenica c'è l'Amstel....
 
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#49
Peraltro all'Amstel di due anni fa finì così:




Piantato negli ultimi 50 metri.

Per il discorso sull'allenare la volata, oggi quei 50 metri che gli mancavano due anni fa li ha.
 
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#50
Con Gilbert che gli tirava la volata.

Però secondo me conta molto che veniva dalla massacrante campagna del pavé mentre tutti gli altri erano molto più freschi.
 
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#51
(10-04-2017, 07:19 PM)Hiko Ha scritto: Non vedo cosa c'entri Sagan visto che la maggior parte delle vittorie non son venute a discapito dello slovacco.

Solo il gusto di stuzzicare Segan Asd

(10-04-2017, 07:54 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Piantato negli ultimi 50 metri.

Per il discorso sull'allenare la volata, oggi quei 50 metri che gli mancavano due anni fa li ha.

Ad inizio carriera era un quasi velocista.
Quindi, più che allenare la volata, penso abbia allenato il fondo. O meglio, vuoi allenamento specifico, vuoi maturazione fisica, adesso riesce ad arrivare più fresco in volata e quindi a spingere un rapporto più lungo/fare uno sprint più incisivo.
 
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#52
A inizio carriera era uno che si buttava in volata (e le volate di gruppo sono proprio tutt'altro mondo).

Il fondo di per sé è un concetto abbastanza labile (se uno ha poco fondo non ci arriva neanche a giocarsele le volate) e come dici giustamente è una cosa che comunque matura col passare dell'età, ma non guadagni 50 metri in volata tra i 30 e 32 anni così.

Nel 2012/2013/2014 perdeva volate piantandosi negli ultimi 50 metri in corse molto più brevi della Roubaix, ha migliorato la potenza allo sprint negli ultimi due anni, facendo immagino dei lavori specifici per questo.
 
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#53
L'evoluzione di Greg ha davvero dell'incredibile. Non so cosa gli sia scattato nella mente ma a 32 anni ci ritroviamo un fenomeno. Ha buttato una carriera a correre in maniere indicibile e poi ti affila vittorie su vittorie. Chapeau
 
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#54
Mai tifato GVA, ma un Fiandre se lo meriterebbe. Ormai, però, è durissima.

Oggi ha corso alla grande, purtroppo per lui il livello era più alto di quello che si ipotizzava.

Stybar e Van Aert dovevano essere i rivali principali e li ha schiantati.

Ha chance di bis alla Roubaix, tuttavia.
 
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#55
Se attaccato da lontano non capisce più nulla.

Fiandre 2017, Roubaix 2018, Roubaix 2019.

Per sua fortuna alla Roubaix 2017, almeno, Sagan ha forato.

Però, a quasi 34 anni non puoi farti mettere nel sacco sempre in questo modo.
 
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#56
Intelligentemente Greg ha scelto di correre anche la Liegi. Bene così, perchè in questo 2019 sta andando abbastanza forte ma i risultati non sono granchè per uno delle sue qualità (i migliori: 2° Het Volk, 3° Harelbeke, 6° Strade Bianche e una sola vittoria di tappa alla Valenciana). Si merita un'ultima chance, ben consapevole che la Doyenne non è che sia proprio la sua corsa...
 
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#57
Fare tutte le classiche gli fa onore. I campioni dovrebbero fare tutti come lui. Poi è chiaro che i risultati finora non sono stati eccezionali, ma almeno c'è dappertutto. Basta con sta cosa che se corri le pietre non puoi correre le Ardenne.
 
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#58
Oggi orribile.

De Clerq a tirare con Gilbert staccato mi sa di bastardata.

Poi compagni usati messi tutti a tirare per?

Troppo egoista.
 
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#59
Nella delusione per Trentin la soddisfazione è che non abbia vinto lui.

Che corridore irritante
 
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#60
Strade Bianche a dir poco disastrosa.

Mi sa che non siamo troppo lontani dal fine corsa.
 
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