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Grote Prijs Marcel Kint 2021
#1
Categoria 1.1 
[Immagine: 3838_2021.jpg]
Startlist
 
#2
Chi è stato Marcel Kint

...dal ritratto che scrissi. 

Marcel Kint
Nato a Zwevegem il 20 settembre 1914, deceduto a Courtrai il 23 marzo 2002. Professionista dal 1935 al 1940 e dal 1942 al 1951, con 62 vittorie. Un campione maiuscolo, per completezza, inventiva, consistenza fisica e mentale. Capace di correre dappertutto e sempre con la possibilità di essere protagonista. Aldilà della strada, che gli ha dato i massimi onori, si cimentava nel cross, anche se allora le rassegne mondiali ancora non c'erano e, soprattutto, su pista, dove le sue esibizioni erano autentiche prove d'amore. E per capire quanto fosse di scorza dura, e quanto amasse la pista, basti citare la sua caduta durante la Sei Giorni di Parigi del 1947. A causa dello scoppio di un tubolare, rovinò pesantemente sul fondo del velodromo procurandosi la frattura del cranio, ma lui seppe ritornare vincente sia su strada che, soprattutto, su quel terreno di gara che gli aveva fatto sfiorare la morte. Lo chiamavano "Aquila nera" per il suo profilo e per quel suo comportamento distaccato, spesso ombroso, pronto ad entrare nelle fasi dure della corsa come fossero prede da portare al proprio lontanissimo nido. Lottò con Bartali nei Tour d'anteguerra e vinse classiche con costanza fino all'ultimo anno di carriera. Senza la guerra avrebbe ottenuto un palmares di eccezionali dimensioni, anche perché all'insorgere del conflitto lui era il Campione del Mondo. All'uopo gli restò, tuttavia, la soddisfazione di essere stato l'iridato che ha mantenuto più a lungo il titolo. Dopo averlo vinto, infatti, nel '38 a Valkenburg, rimise in palio la maglia arcobaleno nel '46, a Zurigo, dove, anche a causa di uno spettatore, perse la volata nei confronti dello svizzero Knecht. Predestinato ad un grande futuro fin dagli esordi, fu Campione nazionale fra i dilettanti nel 1933 e da professionista entrò subito fra i vertici mondiali. Fra le sue vittorie, oltre al Mondiale del 1938, il Campionato nazionale nel '39, la Parigi-Bruxelles '38, la Parigi-Roubaix '43, la Freccia Vallone '43, '44 e '45 la Gand Wevelgem '49 e sei tappe del Tour de France. Su pista, fra gli altri successi, vinse in coppia con Van Steenbergen, le Sei Giorni di Bruxelles '48 e '49.
 


[+] A 5 utenti piace il post di Morris
#3
 
#4
Comunque quello che fa la Deceuninck con gli sprinter ha dell'incredibile.
Quest'anno hanno recuperato tre velocisti che sembravano persi.
 
  


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