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I Ritirati 2014
#1
L'elenco dei corridori che hanno concluso la carriera con la stagione ciclistica 2014:
 
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#2
Dopo la Parigi-Roubaix si è ritirato il norvegese della Sky Gabriel Rasch. Alla sua ultima corsa si è piazzato in 117a posizione. Diventato professionista alla Krone Berufsradfahrer, nella sua carriera ha corso per le squadre Ringerike, Sparebanken Vest, Maxbo Bianchi, Credit Agricole, Cervélo, Garmin-Cervélo, FDJ-BigMat e Sky.
 
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#3
MTN, Augustyn annuncia il suo ritiro
I problemi all'anca non sono stati risolti

John- Lee Augustyn lascia il ciclismo professionistico. Dopo aver fatto il suo ritorno quest'anno con il Team MTN - Qhubeka p / b Samsung, il corridore sudafricano ha annunciato il ritiro con effetto immediato .
John- Lee era stato operato all’anca sinistra nel 2011 per riparare i danni causati da una necrosi avascolare della testa del femore, retaggio di un incidente al Giro del Portogallo 2007.
Nel 2013 l’avvicinmento al team sudafricano, attente valutazioni mediche da parte del dottor Jon Patricios e di vari specialisti e infine il via libera per l’accordo.
Augustyn ha iniziato la stagione con con La Tropicale Amissa Bongo a gennaio e ha corso senza problemi fino alal settima tappa del Tour de Langkawi, durante la quale un dolore al ginocchio destro lo ha costretto ad abbandonare.
Dopo diversi consultii sotenuti anche in Italia, si è scoperto che il dolore al ginocchio dipende dalla debolezza dei muscoli che sostengono l'articolazione dell'anca sinistra. Un periodo di riposo, esercizi specifici, una nuova posizione in bicicletta: tutto è stato vano, John-Lee non riesce a ritrovare una condizione che gli permetta di poter correre e quindi ha deciso ritirarsi dalla carriera ciclismo professionistico .

tuttobiciweb.it
 
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#4
Ciao Willems
 
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#5
Willems: «La mia carriera è finita, grazie a tutti»
Il belga operato ieri dopo l'incidente del 3 agosto

Operato ieri per la riduzione di alcune delle fratture riportate nell'incidente del 3 agosto scorso (del quale peraltro nulla ricorda), il belga Fredrik Willems annuncia via twitter la conclusione della sua carriera: «Time to say goodbye my bike!End 2014 I finish my career as pro.proud the way I road it & people I worked with.I wouldn't do it i/a other way».
Classe 1979, Willems ha mosso i suoi primi passi nellaformazione giovanile della Mapei nel 2001 e 2002. Poi ha difeso i colodi di Vlaanderen nel biennio 2003-2004, Chocolade Jacques nel 2005-2006, Liquiogas dal 2007 al 2010, Omega nel 2011 e Lotto dal 2012 ad oggi. Otto in totale i suoi successi nella massima categoria.

tuttobiciweb.it
 
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#6
Si ritirano anche Voigt e Hondo

Mi dispiace per Augustyn, sembrava un corridore che poteva fare buone cose
 
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#7
Sì sì, già scritto nelle rispettive discussioni mi pare. Non meritavano di perdersi in questo topic "generalista". Asd Quando ho tempo poi metto il riepilogo in testa al topic. Sese

Augustyn purtroppo è stato davvero sfigato, ai tempi della Barloworld insieme a Froome veniva indicato come il corridore di maggior prospettiva...
 
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#8
Ai tempi della Barloworld di Duenas, Froome era come Gerrans all'Ag2r. Augustyn invece era il miglior prospetto (e sinceramente Duenas diceva qualcosa solo a Bulbarelli)...
 
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#9
Nooooo Vandousselaere Triste


http://tinyurl.com/kw3tqq2



Ciao
 
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#10
Thomas Lövkvist si ritira dal ciclismo: decisiva una forma di sovrallenamento cronico
Thomas Lövkvist, uno dei talenti inespressi del ciclismo degli anni 2000, dice addio al professionismo all'età di 30 anni. Lo svedese della IAM Cycling è vittima di una forma di sovrallenamento cronico, elemento che gli impedisce ormai di raggiungere una condizione adeguata agli sforzi del ciclismo di vertice. Lövkvist aveva annunciato diversi mesi fa che se non avesse avuto buone sensazioni in estate, si sarebbe ritirato. Saltato il Tour de Suisse, saltato il Tour de France, ugualmente impossibilitato a prendere il via della Vuelta a España, lo svedese ha tratto le necessarie conclusioni, e ha annunciato la fine della sua carriera.

Professionista dal 2004 con la FDJ, Lövkvist è passato poi all'High Road nel 2008, quindi un triennio in Sky (2010-2012) prima degli ultimi due anni con la formazione svizzera nella quale formalmente ancora milita (il contratto con la IAM scade a fine stagione). Per lui le soddisfazioni più grandi sono state la vittoria della Strade Bianche 2009 e il giorno in maglia rosa al Giro d'Italia dello stesso anno. Dopodiché la sua carriera è entrata in una fase involutiva, punteggiata da rari risultati positivi (come la vittoria al Giro del Mediterraneo dello scorso anno davanti a Jean-Christophe Péraud).

Lövkvist ha dichiarato all'edizione svedese di Eurosport che perseguirà altri progetti (sia nel ciclismo che fuori), e che soprattutto si dedicherà ai suoi due figli: «Non sono triste per questo ritiro. Lascio lo sport con tanti bei ricordi, è stata una parte incredibile della mia vita, ma ora è giunto il momento di guardare avanti».

cicloweb.it
 
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#11
Ciao Candelario
 
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#12
Ciao Luperini
 
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#13
IGNAZIO MOSER. «Basta bici, mi dedico al vino»
«I sacrifici hanno senso solo se arrivano risultati»

Ignazio Moser lascia il ciclismo. Il figlio di Francesco ne spiega i motivi in una intervista concessa al quotidiano Il Trentino: «Ho deciso di dedicarmi al'azienda vinicola di famiglia. I sacrifici che richiede il ciclismo hanno senso solo se arrivano risultati» ha detto Ignazio, che in questa stagione difende i colori del Team Develpoment della BMC.

tuttobiciweb.it
 
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#14
Ciao Amorison
 
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#15
Enrico Rossi scende di bicicletta
Esce di scena dal ciclismo professionistico Enrico Rossi (Christina Watches). Dopo sette anni da professionista (dal 2007 al 2014) nel corso dei quali ha raccolto undici vittorie ha deciso, a 32 anni, di attaccare la bici al fatidico chiodo.

Dopo la scelta di Vania Rossi che aveva abbandonato le due ruote lo scorso anno, si conclude in questo modo la lunga storia nel ciclismo dei fratelli Rossi, protagonisti su strada e nel ciclocross.

“Non avrei voluto concludere così la mia carriera" ha spiegato Enrico "Speravo di finirla in maniera molto migliore, ma quest’anno è andato tutto storto. Anzi tutto nella nuova squadra Christina Watches – Kuma non sono mai riuscito ad inserirmi nel gruppo, anche per una serie di difficoltà interne. Purtroppo il mondo del professionismo, non è come quello dei dilettanti, anche se il ciclismo in questi ultimi anni è molto cambiato. Comunque prima o poi arriva per tutti il momento di smettere e io l'ho fatto adesso, anche se avevo ancora un paio di anni per continuare a correre ad un buon livello”.

Che farà adesso? “Di sicuro resto nel mondo del ciclismo. Dopo tutto questo sport è tutta la mia vita. Ho già contatti con una nota azienda di biciclette per andare a lavorare. Ormai sono un ex ciclista e devo guardare avanti, al futuro”.

Ciclismoweb.net
 
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#16
Ciao Sijmens
 
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#17
Ciao Kroon
 
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#18
Si ritira anche il 26enne Giorgio Brambilla, ultima stagione alla Veranclassic Doltcini.
 
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#19
Oggi si è ritirato Laurent Mangel. Nell'ultima giornata da prof ha voluto dedicare l'ultima fuga alla sua bambina...

http://video.eurosport.fr/cyclisme/tour-...ideo.shtml
 
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#20
Tinkoff-Saxo: Karsten Kroon appende la bici al chiodo
Karsten Kroon ha deciso di appendere la bici al chiodo e ritirarsi dopo una carriera che si è sviluppata nel corso di tre decenni.

Passato professionista nel 1997, l'olandese classe 1976 ha trascorso sette stagioni con la Tinkoff Saxo. Il quasi trentanovenne - li compirà il prossimo 29 gennaio - ha preso parte alla sua ultima corsa domenica scorsa, alla Japan Cup e, dopo essere rientrato a casa, ha confermato che quella presa era la decisione giusta.

"Mi sento fortunato. Ho avuto una grande carriera, costellata da tantissimi ricordi. Ho incontrato tanti buoni amici nel ciclismo e questa per me è una cosa preziosa. Onestamente, però, devo dire che mi sento pronto per il ritiro. Dopo 18 stagioni sono stanco e voglio passare del tempo con la mia famiglia, con i miei figli," ha detto Kroon, aggiungendo: "voglio ringraziare Bjarne Riis per aver creduto in me in questi anni e per avermi dato la possibilità di trascorrere le migliori stagioni della mia carriera in questo team. Le annate del 2010 e del 2011 alla BMC sono state funestate da due incidenti che, potenzialmente, avrebbero potuto costringermi a lasciare il ciclismo, ma la squadra mi ha dato un'altra opportunità di ritornare e finire la mia avventura in bicicletta nel modo in cui desideravo. La vittoria in una tappa del Tour è il successo di cui sono più orgoglioso," ha spiegato l'olandese. "E' un qualcosa che tutti i corridori sognano. Era il mio primo Tour de France e ricordo quanto surreale mi era sembrato mentre oltrepassavo la linea bianca. I campionati del mondo di Mendrisio 2009 sono, forse, la mia più grande esperienza. Ero caduto nella parte finale della corsa e ho concluso ventesimo, ma non ho mai avuto gambe migliori di quel giorno in Svizzera. E' stato quasi mitico, per me. Ricordo di essermi sentito come se avessi potuto oltrepassare i miei limiti per ore e ore."

Karsten Kroon ha spiegato, anche, di non aver ancora deciso nulla a proposito del suo futuro. "Credo che mi rilasserò con la mia famiglia e aspetterò un po' prima di decidere quale sarà il prossimo capitolo della mia vita," ha concluso.

Ciclismoweb.net
 
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