10-08-2020, 12:02 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-08-2020, 12:04 PM da Giugurta.)
Ebbene sì, direi di elencare i nostri 10 album musicali preferiti (1960-oggi) e di darne una motivazione.
Qualora ci fossero molti partecipanti, potremmo poi pensare ad imbastire un torneo.
10. Unknown Pleasures, Joy Division, 1979
Autobiografico e straziante grido di dolore di Ian Curtis (1956-1980) morto suicida neanche 24enne. Uno degli album più cupi mai prodotti, ti ferisce nell'anima in ogni singolo brano. Atmosfere così tanto espressive sono difficilmente replicabili.
I 3 brani migliori: Disorder, Shadowplay, I remember nothing
9. Hosianna Mantra, Popol Vuh, 1972
Un'eterea fusione di suoni, in parte orientaleggianti e mistici, in parte debitori della musica classica ed ecclesiastica europea. Un clima di rilassatezza e pacatezza veramente commovente. La musica qui diventa religione, una religione panteistica che ognuno può percepire dentro se stesso. Florian Fricke (1944-2001) il genio dietro a questa produzione.
I 3 brani migliori: Ah!, Kyrie, Hosianna Mantra
8. The dark side of the Moon , Pink Floyd, 1973
Un classico dal grande successo di pubblico. Concept album diventato metafora stessa dei Pink Floyd. Maggior responsabilità sul prodotto spetta senza dubbio a Roger Water (1943), ma la dolce musicalità di Richard Wright (1943-2008) è forse una delle cose migliori di questo disco.
I 3 brani migliori: Time, The great gig in the sky, Us and Them
7. Astral Weeks, Van Morrison, 1968
Massima perla del nordirlandese Van Morrison (1945), un capolavoro di dolce romanticismo in grado di colpirti l'anima e di rasserenarti quasi in ogni momento della vita, nonostante la vena di malinconia presente. Le migliori canzoni d'amore mai scritte si trovano qui.
I 3 brani migliori: Astral Weeks, Sweet Thing, Cyprus Avenue
6. Third, Soft Machine, 1970
Progetto ambizioso, 4 suite di quasi 20 minuti distribuite su due dischi. 3 delle 4 suite sono quasi inascoltabili da quanto sono ostiche, psichedeliche e, in una parola deliranti. Tuttavia Moon in June, composta ed eseguita da Robert Wyatt (1945) è, secondo me, uno dei più bei brani musicali mai scritti. Vale da solo il prezzo del biglietto
Il brano migliore: Moon in June
5. The Velvet Underground & Nico, Velvet Underground, Nico, 1967
Una malinconica discesa negli abissi del degrado della società degli emarginati. Album nato dal genio di 3 grandi artisti scomparsi prematuramente: Andy Warhol (1928-1987), Lou Reed (1942-2013) e Nico (1938-1988). Antiretorico, cupo, poetico. Crea poesia dalle peggiori deviazioni e aberrazioni.
I 3 brani migliori: Venus in furs, All Tomorrow's parties, Heroin
4. Trout Mask Replica, Captain Beefheart & His Magic Band, 1969
Uno sputazzo in faccia a qualsiasi convenzione musicale, a qualsiasi gradevolezza estetica del suono. Un album quasi totalmente inascoltabile, un blues distorto e deformato per malati mentali. Livello di sperimentalismo tuttora insuperato. E' l'ultima thule delle sperimentazioni possibili in campo sonoro. Don Van Vliet (1941-2010) resta, a 10 anni morte, uno dei più sottovalutati e dimenticati musicisti di ogni tempo.
I 3 brani migliori: Ella Guru, Moonlight on Vermont, Pachuco Cadaver
3. We're Only in It for the Money, Mothers of Inventions, 1968
Una parodia dei Beatles nella copertina che vale da sola il prezzo del biglietto, uno sputazzo in faccia non solo alle convenzioni musicali, sociali e alla poetica dei testi, ma anche a quei giovani che pensavano di trasgredire attraverso la droga. Il mio moralizzatore preferito, Frank Zappa (1940-1993), non risparmia nessuno e manda tutti cordialmente a quel paese. "Flower Power sucks!"
I 3 brani migliori: Concentration Moon, What's the Ugliest Part of your Body?, Absolutely Free
2. Tommy, The Who, 1969
Un grande classico del rock più classico che esista. Concept album che narra la storia di un ragazzo diventato sordo, cieco e muto dopo aver visto un omicidio. In parte spigliato, in parte crudo, in parte commovente, in parte glorioso, nel finale di redenzione. Non smetterei mai di riascoltarlo e di ringraziare Pete Townshend per questo regalo fatto all'umanità (1945).
I 3 brani migliori: 1921, Go to the mirror!, Sally Simpson
1. In the Court of the Crimson King, King Crimson, 1969
Il massimo capolavoro del rock progressivo. Per me è un vortice musicale fatto di dolore, poesia, dolcezza e commozione. Robert Fripp (1946) riesce a condensare diversi umori musicali in una maniera straordinaria. Dal grido lacerante di 21st Century alla dolcezza malinconica di I talk to the wind. Epitaph riesce a commuovermi tutte le volte.
I brani migliori: tutti.
Qualora ci fossero molti partecipanti, potremmo poi pensare ad imbastire un torneo.
10. Unknown Pleasures, Joy Division, 1979
Autobiografico e straziante grido di dolore di Ian Curtis (1956-1980) morto suicida neanche 24enne. Uno degli album più cupi mai prodotti, ti ferisce nell'anima in ogni singolo brano. Atmosfere così tanto espressive sono difficilmente replicabili.
I 3 brani migliori: Disorder, Shadowplay, I remember nothing
9. Hosianna Mantra, Popol Vuh, 1972
Un'eterea fusione di suoni, in parte orientaleggianti e mistici, in parte debitori della musica classica ed ecclesiastica europea. Un clima di rilassatezza e pacatezza veramente commovente. La musica qui diventa religione, una religione panteistica che ognuno può percepire dentro se stesso. Florian Fricke (1944-2001) il genio dietro a questa produzione.
I 3 brani migliori: Ah!, Kyrie, Hosianna Mantra
8. The dark side of the Moon , Pink Floyd, 1973
Un classico dal grande successo di pubblico. Concept album diventato metafora stessa dei Pink Floyd. Maggior responsabilità sul prodotto spetta senza dubbio a Roger Water (1943), ma la dolce musicalità di Richard Wright (1943-2008) è forse una delle cose migliori di questo disco.
I 3 brani migliori: Time, The great gig in the sky, Us and Them
7. Astral Weeks, Van Morrison, 1968
Massima perla del nordirlandese Van Morrison (1945), un capolavoro di dolce romanticismo in grado di colpirti l'anima e di rasserenarti quasi in ogni momento della vita, nonostante la vena di malinconia presente. Le migliori canzoni d'amore mai scritte si trovano qui.
I 3 brani migliori: Astral Weeks, Sweet Thing, Cyprus Avenue
6. Third, Soft Machine, 1970
Progetto ambizioso, 4 suite di quasi 20 minuti distribuite su due dischi. 3 delle 4 suite sono quasi inascoltabili da quanto sono ostiche, psichedeliche e, in una parola deliranti. Tuttavia Moon in June, composta ed eseguita da Robert Wyatt (1945) è, secondo me, uno dei più bei brani musicali mai scritti. Vale da solo il prezzo del biglietto
Il brano migliore: Moon in June
5. The Velvet Underground & Nico, Velvet Underground, Nico, 1967
Una malinconica discesa negli abissi del degrado della società degli emarginati. Album nato dal genio di 3 grandi artisti scomparsi prematuramente: Andy Warhol (1928-1987), Lou Reed (1942-2013) e Nico (1938-1988). Antiretorico, cupo, poetico. Crea poesia dalle peggiori deviazioni e aberrazioni.
I 3 brani migliori: Venus in furs, All Tomorrow's parties, Heroin
4. Trout Mask Replica, Captain Beefheart & His Magic Band, 1969
Uno sputazzo in faccia a qualsiasi convenzione musicale, a qualsiasi gradevolezza estetica del suono. Un album quasi totalmente inascoltabile, un blues distorto e deformato per malati mentali. Livello di sperimentalismo tuttora insuperato. E' l'ultima thule delle sperimentazioni possibili in campo sonoro. Don Van Vliet (1941-2010) resta, a 10 anni morte, uno dei più sottovalutati e dimenticati musicisti di ogni tempo.
I 3 brani migliori: Ella Guru, Moonlight on Vermont, Pachuco Cadaver
3. We're Only in It for the Money, Mothers of Inventions, 1968
Una parodia dei Beatles nella copertina che vale da sola il prezzo del biglietto, uno sputazzo in faccia non solo alle convenzioni musicali, sociali e alla poetica dei testi, ma anche a quei giovani che pensavano di trasgredire attraverso la droga. Il mio moralizzatore preferito, Frank Zappa (1940-1993), non risparmia nessuno e manda tutti cordialmente a quel paese. "Flower Power sucks!"
I 3 brani migliori: Concentration Moon, What's the Ugliest Part of your Body?, Absolutely Free
2. Tommy, The Who, 1969
Un grande classico del rock più classico che esista. Concept album che narra la storia di un ragazzo diventato sordo, cieco e muto dopo aver visto un omicidio. In parte spigliato, in parte crudo, in parte commovente, in parte glorioso, nel finale di redenzione. Non smetterei mai di riascoltarlo e di ringraziare Pete Townshend per questo regalo fatto all'umanità (1945).
I 3 brani migliori: 1921, Go to the mirror!, Sally Simpson
1. In the Court of the Crimson King, King Crimson, 1969
Il massimo capolavoro del rock progressivo. Per me è un vortice musicale fatto di dolore, poesia, dolcezza e commozione. Robert Fripp (1946) riesce a condensare diversi umori musicali in una maniera straordinaria. Dal grido lacerante di 21st Century alla dolcezza malinconica di I talk to the wind. Epitaph riesce a commuovermi tutte le volte.
I brani migliori: tutti.