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I percorsi dei Grandi Giri
#1
Non mi pare che sia presente nel forum una discussione come questa. Il mio intento è quello di raccogliere le altimetrie di Grandi Giri del passato e magari vedere cosa è cambiato negli anni, scoprire salite che non sono più state inserite e in generale commentare i percorsi.
 
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#2
E da che parte incominciamo?
 
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#3
Su questo sito http://www.ilciclismo.it/2009/?cat=10 sono inserite molte altimetrie dei GT degli anni passati.
 
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#4
Questo è il Giro d'Italia 1984, vinto da Francesco Moser. Era previsto lo Stelvio ma fu cancellato dal percorso causa neve, suscitando polemiche e le ire di Laurent Fignon, che accusò gli organizzatori di favorire Moser.

[Immagine: 1984-race-map.jpg]
[Immagine: altimetria.jpg]

5a tappa: Numana-Blockhaus
[Immagine: 5a%20tappa%2084.gif]

16a tappa: Alessandria-Bardonecchia
[Immagine: 16a%20tappa%2084.gif]

18a tappa: Lecco-Merano (per l'intransitabilità dello Stelvio si scalarono Tonale e Palade per poi scendere verso Merano)
[Immagine: 18a%20tappa%2084.gif]

19a tappa: Merano-Selva di Val Gardena
[Immagine: 19a%20tappa%2083.gif]

20a tappa: Selva di Val Gardena-Arabba (fu la tappa in cui Fignon sfilò la maglia rosa a Francesco Moser)
[Immagine: 20a%20tappa%2083.gif]

22a tappa: Soave-Verona (la cronometro finale in cui Moser guadagnò più di due minuti su Fignon, grazie anche alla bicicletta con ruote lenticolari)
[Immagine: senzatitolo15.jpg]

Insomma, non proprio un Giro dalle difficoltà incredibili: poche salite e ben pedalabili, Moser non era uno scalatore ma proprio fermissimo in salite non dure non lo era.
 
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#5
Forse converrebbe fare una discussione per ogni GT, visto che non è che si sian corse tre o quattro edizioni Asd e che comunque stiamo parlando di corse che in comune hanno solo (o quasi) le tre settimane.

Sì, comunque quello di Moser è passato alla storia come uno di quelli "più di parte". Sarebbe ganzo però rivedere il Blockhaus piazzato nelle prime tappe, chissà cosa combinerebbe...

ps: comunque disegno perfetto: trasferimenti quasi a km 0 e copertura dell'Italia praticamente completa.
 
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#6
Beh, allora usiamo questa discussione per il Giro d'Italia e, se la cosa funziona, le apriamo anche per Tour e Vuelta.

Riguardo alla copertura dell'Italia c'è anche da tenere conto che le tappe erano mediamente più lunghe di adesso. Cronometro a parte, c'erano solo 8 tappe in linea con una lunghezza inferiore ai 200 chilometri.
 
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#7
Topic dalle grandi potenzialità, complimenti.

Sarebbe interessante studiare un attimino l'evolversi dei percorsi.

Comunque ad oggi tutti e tre i GT hanno un'identità diversa: Il Giro è una corsa per fondisti con tappe con dislivelli assurdi, quest'anno rispetto agli anni passati però ci sono più arrivi in salita e meno tappe mosse(l'anno scorso erano ben cinque: Marina d'Ascea, Pescara, Firenze, Ivrea), ma suppongo che dal prossimo anno torneremo al modello classico. Eccetto il periodo di Moser - Saronni penso che la "corsa rosa" sia sempre stato il GT più duro. Il Tour negli ultimi anni si è evoluto, resta una corsa per passisti scalatori con pochi arrivi in salita(quest'anno sono cinque, di solito anche meno), qualche tappa inutile con salite lontano dal traguardo e cronomentro che svolgono un ruolo fondamentale, anche se rispetto a qualche anno fa i km contro il tempo sono stati dimezzati(il Tour "old school" di Wiggo è stata un'eccezione e pure un fallimento anche se hanno raggiunto l'obbiettivo prefissato). La Vuelta per anni è stata una corsa senza arte né parte, ora sta trovando una sua identità come corsa per corridori esplosivi(cosa che non mi entusiasma), molti muri, molte tappe unipuerto, niente tapponi e poca crono. Da notare che rispetto ad i due GT il punto cruciale è spesso situato alla fine della seconda settimana - dove piazzano ben tre arrivi in salita - e non della terza.

Assolutamente contro il fatto di fare tre topic, poi viene fuori troppo incasinato...
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#8
(16-05-2014, 03:48 PM)Paruzzo Ha scritto: 22a tappa: Soave-Verona (la cronometro finale in cui Moser guadagnò più di due minuti su Fignon, grazie anche all'elicottero)
 
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#9
Mio padre mi ha sempre raccontato di quel Giro, come quello che rubarono a Fignon e dettero a Moser. I due episodi cardine sono appunto l'annullamento dello Stelvio e la crono di Verona, dove l'elicottero aiuto "evidentemente" Moser. Giro appunto come ha detto Paglia non durissimo, ancora meno dopo i tagli, e sicuramente infrequente in quanto a percorso per la corsa rosa.
 
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#10
Ragazzi ma mettere una tappa di montagna i primi giorni se non il primo sarebbe una cosa fattibile? Per dire nei giorni successivi in gruppo ci sarebbe meno nervosismo con una classifica più delineata (l'ho pensato guardando il Blockhaus nella quinta tappa del Giro vinto da Moser)..
 
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#11
Lo hanno fatto alla Vuelta l'anno scorso. Ma per dire anche al Giro del 2007 c'era Montevergine alla quarta tappa ed idem a quello del 2009 con San Martino di Castrozza. La verità è che il problema del nervosismo in gruppo è accentuato solo al Tour comunque, mettendo un arrivo in quota all'inizio ti giochi comunque una tappa di montagna che potevi fare più avanti, i big stanno fermi perché mancano ancora una ventina di giorni alla fine del Giro e nessuno vuole sprecare energie così presto ed alla fine risulta essere uno spreco. Considera poi che volente o nolente chi sta ai piani alti preferisce il nervosismo e le cadute ad un arrivo in salita dove non succede nulla perché attirano molto di più l'attenzione. Al Tour non metteranno mai una tappa di montagna all'inizio, perché la prima settimana super confusionaria è una delle tante attrazioni del Tour.
 
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#12
Volutamente ho cominciato da questo perchè gli spunti di discussione ci sono e volevo far partire bene la cosa. La ventesima tappa comunque non era facilissima e infatti fu proprio in quella che Moser ebbe difficoltà.

Come detto da Pagliarini, la caratteristica del Giro sono le tante salite che in quell'edizione furono notevolmente ridotte per favorire il corridore di casa. Magari in futuro vedremo anche i due Giri d'Italia di Saronni, un altro favorito dai percorsi "facili" di quegli anni.
 
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#13
Per vedere come erano i percorsi del Giro negli anni 80 basta andare nelle videoteca dove anni fa postai le sintesi delle edizioni dell'85 e dell'86, vi posto il link:

https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Thr...4#pid39444

Visentini Ave che corridore.
 
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#14
Grazie per la segnalazione Paglia! Le sintesi comunque fanno capire l'andamento della corsa ma la mia idea era quella di discutere più che altro del percorso in sè, delle differenze tra i GT, di aspetti logistici tipo quelli di cui ha parlato Gibo (i trasferimenti praticamente nulli del Giro 1984)...
 
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#15
Visto che è quello che in questi giorni, per ovvi motivi, mi è tornato alla mente, questo è il percorso del Tour de France 1998, con le altimetrie prese dal sito cyclingnews.com

[Immagine: tour1998,route.gif]

[Immagine: 01.gif]

[Immagine: 02.gif]

[Immagine: 03.gif]

[Immagine: 04.gif]

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[Immagine: 17.gif]

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[Immagine: 20.gif]

[Immagine: 21.gif]
 
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#16
Ricordo che nel 2011 Sarri postò un interessante articolo sull'evoluzione del Tour de France. Dopo, dal computer, lo cerco
 
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#17
Iniziò anche una settimana più tardi del solito a causa dei mondiali di calcio in Francia, dunque più tempo per Pantani per recuperare energie dopo la vittoria al Giro d'Italia
 
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#18
Percorso osceno, al di là dei tanti chilometri a cronometro, c'erano in tutto tre tappe serie (Pau-Luchon, Plateau de Beille, Les Deux Alpes) che guarda caso sono quelle in cui Pantani ha fatto la differenza.
 
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#19
Non è che era osceno, era un tipico disegno dei Tour anni '90. Se prendiamo un qualsiasi Tour di Indurain non penso cambi poi tanto...

Almeno c'erano quelle tre tappe dure (comunque un altro paio di interessanti c'erano). Meglio quelle con 200km e 3-4 GPM seri che mezze mille salitelle nel finale.
 
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#20
infatti il tipico disegno dei Tour anni '90 era osceno
 
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