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I ritirati 2013 - Arrivederci ingegner Pinotti
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I ritirati 2013 - Arrivederci ingegner Pinotti


Marco Pinotti in maglia rosa al Giro 2011 - © Spaziotorino.it


Oggi, al termine del Giro di Lombardia, ha definitivamente appeso la bici al chiodo Marco Pinotti, per tutti "l'ingegnere" in gruppo, perché, appunto, laureato in ingegneria gestionale. In quest'articolo ne ripercorreremo la quindicinale carriera.

Marco Pinotti nasce ad Osio Sotto, in provincia di Bergamo, il 25 febbraio 1976. Comincia a correre in bicicletta a 15 anni nel 1992 e nella categorie minori raccoglie 28 vittorie prima di passare professionista nel 1999 con la Lampre, dopo essere stato stagista al Team Polti l'anno precedente.

I primi anni sono difficili, nel 99 prende parte al Tour de France dove però non ce la fa a mettersi in mostra pur riuscendo a concludere la corsa(cosa non facile per un neoprofessionista). Nel 2000 arrivano i primi piazzamenti importanti, "l'ingegnere" infatti fu 9º al Grand Prix des Nations e 10º nella prova a cronometro nel campionato del mondo di Plouay. Tuttavia il bergamasco non riuscì a dare seguito a quei risultati incoraggianti ed i due anni seguenti per lui furono piuttosto anonimi.

Nel 2003 arriva finalmente la prima vittoria tra i professionisti, attesa ben quattro anni. Nella quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi il bergamasco va in fuga a ben 130 km dall'arrivo e riesce ad arrivare al traguardo a braccia alzate con soli 3" di vantaggio sul gruppo. L'anno seguente riesce per la prima volta a ad arrivare sul podio del campionato italiano a crono e nel 2005, dopo essersi trasferito alla spagnola Saunier Duval, fece finalmente sua la maglia tricolore della specialità.

Nel 2007 passa alla T - Mobile e nella sesta tappa del Giro d'Italia di quell'anno, da Tivoli a Spoleto per 181 km, avviene uno degli episodi più significativi della carriera dell'ingegnere. In fuga sin dal mattino con il colombiano Laverde il bergamasco s'invola verso la maglia rosa, al traguardo, sicuro di indossare il simbolo del primato a fine tappa, Pinotti decise di lasciare la vittoria ad il compagno di fuga. In quello stesso anno conquista la sua seconda maglia tricolore a crono(in totale saranno sei) mentre dal 2008 comincia a conseguire i primi piazzamenti nelle corse a tappe e vince anche la cronometro finale del Giro d'Italia.

Il bergamasco, nonostante l'età, diventa più forte ogni anno che passa, nel 2008 è terzo al Romandia, nel 2009 quarto al campionato del mondo a crono e nel 2010 quinto ai Paesi Baschi e settimo al Romandia dove vince anche il prologo. Forte di questi risultati si presenta al via del Giro d'Italia 2010 con ambizioni di classifica. Autore di una splendida prova a Montalcino, dove deve arrendersi solo al trio Evans - Cunego - Vinokourov, il bergamasco si difende bene in salita nell'arco delle tre settimane, addirittura attaccando sul terribile Zoncolan e nonostante la fuga bidone nella tappa dell'Aquila riesce a concludere il Giro con un onorevole 9º posto, compiendo di fatto la missione che si era prefissato.

Nel 2011 ci riprova, conquista la maglia rosa dopo la cronosquadre iniziale(stavolata - al contrario di quanto successo nel 2009 - il compagno Cavendish gli lascia l'onore di vestire il simbolo del primato), ma il Giro quell'anno è troppo duro ed il bergamasco deve arrendersi. Prova allora a conquistare una tappa andando in fuga, ma sul traguardo di San Pellegrino Terme viene beffato da Eros Capecchi. Il giorno dopo è ancora più sfortunato, cade, si fa male, ed è così costretto ad abbandonare il Giro. L'infortunio inoltre lo costringe a saltare il campionato italiano a crono che aveva dominato negli ultimi quattro anni.

Il bergamasco però non si scoraggia e nel 2012 torna al successo nella cronometro conclusiva del Giro d'Italia. È poi quinto nella prova contro il tempo alle Olimpiadi di Londra e prende il via alla cronometro mondiale di Valkenburg con ambizioni di medaglia. Durante la prova però cade e si frattura la clavicola, venendo così costretto ad abbandonare la corsa.

Veniamo così ai giorni nostri, il 2013 del caro Pinotti comincia un po' in sordina, ma l'ingegnere ha ancora qualche cartuccia da sparare e così al campionato italiano a cronometro riesce a vincere la sua sesta maglia tricolore battendo il favorito Adriano Malori. A pochi giorni dalla fine della stagione il bergamasco annuncia il suo ritiro dal ciclismo pedalato, ma non sarà un addio, bensì un arrivederci, dato che il buon Marco l'anno prossimo salirà sull'ammiraglia BMC.

Luca Saugo "Pagliarini"
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#2
Ma quindi non vedremo la maglia di campione nazionale a cronometro o passa al secondo ???
p.s. Grazie di tutto Marco Ave Ave Ave
 
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#3
Ovviamente nessuno la indosserà fino al prossimo campionato nazionale Occhiolino
 
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#4
Ok grazie.
 
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#5
Ciao Ing. Ciao
 
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#6
Grande Ing! Vediamo se finalmente con lui in ammiraglia la BMC riuscirà a vincere qualcosa
 
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#7
allena già Linda Villumsen, quindi le premesse non sono troppo incoraggianti
 
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