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Il bar del Giro d'Italia 2019: favoriti, analisi e chiacchiere!
#61
Sono molto curioso di vedere come se la caverà la coppia Androni nei prossimi giorni.
 
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#62
A questo punto fino al secondo giorno di riposo credo che cerchino di stare in classifica...tanto la tappa l'hanno vinta.
 
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#63
Comunque Carapaz zitto zitto...
 
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#64
Secondo me Masnada sa che non riesce a tenere i primi in salita e proverà delle fughe per perdere il meno possibile e provare semmai a centrare una vittoria di tappa.
Cattaneo prova la top 10 a mio avviso
 
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#65
Ho un domandone da farvi :
Roglic ha dimostrato di essere il più forte, ma fino ad ora non ci sono state salite, e il percorso è stato totalmente favorevole a questo bravissimo passista scalatore. Considerando il Tour 2018, unico precedente di classifica dello sloveno, dove a parte la tappa dell'Aubisque, non particolarmente dura, si è sempre difeso, anche bene, come lo vedrete su un terreno impervio come quello dell'ultima settimana?
Io prendo come precedenti, la tappa dell'Alpe d'huez, che veniva dopo tre giorni di salita e che ha visto il nostro un po' in affanno e la crono del penultimo giorno, che nonostante fosse adattissima a lui, l'ha visto autore di una prestazione opaca, che gli è costata il podio.
Ulteriore precedente su cui i rifletto è l'ultima tappa dei Paesi baschi 2018 da lui dominato. Va bene il grande vantaggio da amministrare ma sulla salita di Arrate andò in difficoltà.
La mia domanda sulla tenuta di Roglic é dettata dal fatto che non ci sono riscontri su tappe così dure cone quelle che troverà quest anno.
 
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#66
Credo che sia legittima la tua domanda...a Roglic va data a priori,secondo me, l'attenuante di essere ancora alle prime armi come uomo classifica...è solo il secondo giro che fa classifica.
 
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#67
Roglic prima di Arrate cadde e la Movistar lo attaccò. Rientrò e iniziarono ad attaccarlo ai -65. Peraltro a fine tappa aveva una strappo sulla maglia e si vedeva che aveva mal di schiena.

Al Tour è andato in crescendo in montagna. Sia sull'Aubisque che a Saint Lary Soulan staccò gente come Froome, Landa e Bardet.

La crono può averla sbagliata per mille motivi, non la prenderei come riferimento.

Una che va così agile avrà sempre meno problemi di altri a recuperare.
 
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#68
Per la crono del Tour mi sono sempre chiesto se potesse essere possibile che Roglic avesse dato tutto ma proprio tutto nella tappa di Laruns per staccare Thomas e quindi è arrivato cotto
 
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#69
Roglic non ha mai fatto una crono superiore a 15 km fino al 2015.

Uno come Dumoulin, invece, fa crono over 30 km da quando ha 20 anni.

E' normale che nelle cronometro un po' più lunghe, ove non basta spingere, ma bisogna anche saper distribuire lo sforzo, abbia fatto prestazioni un po' opache negli ultimi tre anni.

Se andiamo a vedere, prima di San Marino, l'unica crono over 30 km che aveva vinto fu quella del Giro 2016 (escludo il campionato nazionale sloveno). Ove secondo arrivò Brandle e terzo Laengen.

E ne aveva vinte solo altre due over 20 km. Di cui una, peraltro, è quella dei Paesi Baschi 2017, dove, se qualcuno si ricorda, Roglic partì piano, ma riuscì a battere Valverde con un grande finale.
 
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#70
(15-05-2019, 12:05 AM)Luciano Pagliarini Ha scritto: ...
Il fatto che Roglic andasse forte all'UAE e alla Tirreno non vuol dire nulla, perché in altura ci è andato dopo, per cui non è che sta trascinando la forma da febbraio.

La Jumbo, dall'anno scorso, lavora con un software che si chiama INSCYD, con il quale possono gestire la VLamax (produzione massimale di lattato, più è bassa e più un corridore è performante) dei loro atleti. Roglic ha una Vo2Max molto alta, però, a inizio 2018, ancora non era pronto per fare classifica in un GT e, infatti, loro progettavano di aspettare il 2019 e concentrarsi solo sulle brevi corse a tappe. Era già super negli sforzi di 10/15 minuti, ma in quelli più lunghi pativa. Tuttavia, grazie a INSCYD, sono potuti intervenire sulla sua VLamax, riuscendo a ridurla senza intaccare la Vo2Max. In questo modo Roglic ha bruciato le tappe ed è riuscito a fare classifica già al Tour 2018.

Al giorno d'oggi non si inventa nulla. Se Roglic corre così è perché può permetterselo. Nibali, quando era più giovane, vinceva Tirreno, Trentino e Giro nello stesso anno. Non aveva certo problemi di forma. Banalmente, nel tempo, ha dovuto iniziare a gestire in modo diverso le sue energie per prolungare la sua carriera ad alti livelli. Tirreno e Trentino corse a tutta prima del Giro non ti compromettono la Corsa Rosa. Ma Tirreno e Trentino corse a tutta ogni anno per 10 anni poi ti presentano il conto, motivo per cui Nibali, ma pure Froome per dirne un altro, passati i 30 ha iniziato a gestire il suo calendario in maniera totalmente diversa. Roglic è ciclisticamente molto giovane e il suo fisico non è logoro, può permettersi di fare una stagione diversa rispetto allo squalo.

D'altronde, non dimentichiamo che pure Lopez è a tutta da febbraio.

L'anno scorso a Yates non è mica venuta a mancare la forma di punto in bianco. Semplicemente non era forte abbastanza per reggere tutti quegli sforzi su tre settimane.

Se Roglic perderà il Giro o crollerà non sarà perché è calato di condizione, ma perché, al momento, ancora non è pronto per certi sforzi.


Questo post di Luca, alla prima pagina di questo topic, è un riferimento molto interessante, unitamente alla valutazione sul fatto che Roglic, pedalando in modo agile, dovrebbe avere meno problemi a recuperare. 
Tuttavia i dubbi di Giorgio ci stanno tutti, anche considerando che la pioggia sta inasprendo questo Giro e che le tappe che aspettano la corsa non sono proprio comuni, ovviamente in particolare i 226 km. del Gavia - Mortirolo. 

Personalmente non mi aspetto un calo di Roglic (lo consideravo il favorito per la vittoria finale anche prima delle assenze di Bernal e Dumoulin) ma, ovviamente, giornatacce o crolli nella seconda metà di un GT sono per tutti o quasi un fattore imponderabile, solo meno probabili per chi ha doti di fondo, come Nibali, MAL e Carapaz.
 
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#71
Astana con Bilbao e Scott con Chaves potrebbero, anzi dovrebbero, inventarsi qualcosa da Sabato.
 
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#72
Con Trek, Bora, Katusha, Quick-Step tutte pronte a correre sulla difensiva.

Non sarà facile.
 
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#73
In ogni singola stagione da quando è nel WT, Roglic ha sempre aggiunto un tassello mostrando continui miglioramenti.

Proprio per questo, è quasi impossibile prevedere cosa potrà fare perchè i suoi limiti ancora non li conosciamo
 
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#74
Le ultime previsioni del tempo (ancora tanta pioggia in questo fine settimana, e non farà caldo, ma tutte le tappe dovrebbero potersi svolgere – cfr. Italbici! ) e la cronometro di ieri permettono qualche analisi un po’ più centrata sulla situazione effettiva.
 
San Marino ha promosso Roglic, Nibali, Carapaz, Mollema, Hugh Carthy, Kangert, Majka e Bilbao.
Rivedibili Zakarin, Landa, Chaves, Formolo, Sivakov, Geoghegan Hart, dubbi per MAL (1’ e 33” da Primoz nel tratto in salita è davvero tanto ma tra foratura, strade bagnate e ansia, non è detto che indichi particolari difficoltà di Lopez sulle prossime montagne) e bocciatura pesante per Yates.
I 2’ e 23” rimediati da Simon nell’ascesa a San Marino sono una enormità, difficili da spiegare anche con la cattiva distribuzione derivante da una prima fase a tutta. Molto curioso il fatto che si sia presentato così in anticipo alla partenza e così palesemente teso. La condizione di inizio Giro sembrava ottima e non è che finora si siano affrontati sforzi enormi, logorio della pioggia a parte. Sembra più una questione di testa ed è possibile che il giorno di riposo e due tappe piatte piatte gli permettano di resettare, con le minori ansie di chi ha meno da perdere. Naturalmente, potrebbe non tenere la tensione e svanire dai radar.
 
La squadra di Roglic non sembra bene attrezzata per supportarlo (persi Gesink e poi, soprattutto, De Plus), da verificare se Tolhoek e/o Kuss riusciranno a dare una mano. Per come si è messa la classifica la corsa potrebbe aprirsi, senza squadre in grado o interessate a controllarla, ponendo rebus tattici non facili da risolvere. Astana, Mitchelton e Movistar hanno diverse chance per lanciare i dadi e vedere cosa succede.
D’altra parte, diversi corridori cominceranno a tenere d’occhio la top ten, difficile considerare i possibili sviluppi (come ha scritto Paglia, con Trek, Bora, Katusha, Quick-Step tutte pronte a correre sulla difensiva…).
 
Nella tappa di Pinerolo ci si testerà sulla salita di Montoso, piuttosto aspra. Pioggia probabile a rendere pericolosa la discesa. Difficile immaginare bagarre sulla salita, a parte eventuali crisi, nella mente gli sforzi richiesti dalle tappe successive. Poi probabili fiammate sul muro a 2 km. dalla fine, specialmente se si dovesse correre per la tappa.
 
L’arrivo a Lago Serrù dovrebbe essere la chiave di volta. Potrebbe essere più interessante rendere molto dura la corsa ma è probabile che si lancino all’avanguardia uomini per far lavorare la Jumbo e cercare di isolare Roglic. Non è tattica adatta alla Bahrein però, che non ha alternative a Nibali, maggiormente interessata a rendere tosta la gara.
In ogni caso, mi sembra l’occasione migliore per un attacco negli ultimi chilometri di Miguel Angel Lopez ed, eventualmente, per Yates se fosse ancora della partita. Che riescano a farlo è altra cosa.
Si correrà ancora con la pioggia e con un discreto freddo, tra due pareti di neve sulle rampe del Nivolet, oltre quota 2000 e con 188 km. che richiederanno tenuta.
A parte i tanti se, quello che mi aspetto è un ottimo Nibali, un Roglic prudente, un Carapaz che potrebbe puntare la tappa e scalare posizioni, data la gamba notevolissima che sembra avere.
 
Comunque si sviluppi la tappa, tanta fatica da smaltire e il giorno dopo si raggiunge Courmayeur con un percorso duro. La brevità (131 km.) potrebbe favorire l’esplosività della gara (energie permettendo…).
Tanta strada da fare, difficile spingere oltre le chiacchiere. Filtrate quanto ho scritto attraverso la fantastica caipirinha che mi ha accompagnato!
Comunque, mi aspetto / spero spettacolo ciclistico vero, sperando di non restare deluso tra trenini prudenti e scattini finali.
 
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#75
Io qualche schermaglia sul Montoso me l'aspetto, niente di grosso ma per testare la gamba degli avversari e verificare la tenuta delle squadre su pendenze dure e magari trovare qualcuno che va in crisi subito. È la prima salita veramente dura che affrontano e perciò io non la "sprecherei" rischiando di arrivare alla tappa successiva che ancora non si conosce bene la condizione degli avversari e delle loro squadre.
 
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#76
Bouwman, Kuss e Tolhoek bastano su singola salita.

Nelle tappe di Courmayeur e Ponte di Legno, invece, ho dei dubbi.
 
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#77
Giovedì o passa in cavalleria  totalmente, oppure i vari Chaves, Formolo, Bilbao attaccano per una vittoria di tappa e per sparigliare le carte in classifica. Non è nemmeno campata in aria l'idea che essendo la prima salita, qualche squadra decida di farla a blocco fino al Gpm per vedere se qualche grosso nome sia in una giornata no.
 
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#78
Se Formolo e Bilbao attaccano giovedì, tempo un paio di giorni e li tiriamo su col cucchiaio.
 
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#79
Io fossi Nibali metterei la Bahrain a fare un ritmo non troppo forte ma neanche troppo piano, giusto per vedere entro quanto si squagliano (e se si squagliano) la Jumbo e le altre squadre.
 
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#80
Giovedì è da fuga. Va bene che ci arrivano "riposati" per le due tappe precedenti ma c'è davvero troppa strada dal Gpm all'arrivo.

Anche in un'eventuale fuga bisogna vedere come la gestiscono gli attaccanti visto che rimanere soli non mi sembra questo grande affare
 
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