Bar in chiusura. Il Giro si è concluso e Rosina, la nostra bartender, ha già fatto le valige. Domani ti telefono, ha detto, sarà una sorpresa! E chiudi tu... Da tempo ho smesso di cercare di intuire cosa si muove nell'altra metà dell'universo. Più facile per me capire cosa è una stella di neutroni... Quindi, eccomi qui con le chiavi.
C'è ancora della birra alla spina, però, e abbiamo delle pizzette buonissime. Ne ho appena scaldate un paio. Pizzette e birretta prima della chiusura (così mi date una mano a tirare su le sedie e giù la saracinesca, che c'ho na certa)?
Non un bel Giro ma pur sempre il Giro d'Italia! Forse lo amiamo tanto che il rischio di restare un po' delusi c'è sempre. Certo, Vegni in questo ci ha aiutato molto...
A Sestola eravamo ancora con la tavola intatta, perfettamente imbandita. Landa ottima gamba, Ciccone sorprendente, Bernal convincente, Carthy sul pezzo, Vlasov con i primi a fatica. Almeida in grande difficoltà (verrà fuori che era una crisi di fame), Hindley e Masnada subito staccati. Remco a pochi secondi, al rientro e su una salita breve, vedremo ci siamo detti.
Avevamo Masnada e Bilbao attesi in grande forma, e forse anche Hindley. Progressivi problemi di salute, però, per Fausto e Jay, che presto si ritireranno. E Pello non ha trovato la gamba giusta. Sempre un diesel, però, e capace di fare un lavoro pazzesco per la vittoria di Caruso.
Anche Sivakov poco brillante a Sestola. Non sapevamo che era caduto. Purtroppo cadrà di nuovo e sarà sipario per il suo Giro. Come per Landa, con ovvio rammarico allora e ancor più rammarico oggi, forse avrebbe avuto lo spazio per dire la sua e il Giro sarebbe stato leggermente diverso. Certamente diverso per Caruso, ma le occasioni non basta averle, bisogna saperle cogliere: grande Damiano!
Yates arrivato con Remco, strano, un colle come il Passerino sembra cucito su misura per lui. Soffre il freddo? Già in calo dopo il TotA? Si risparmia? Tutto sommato, Simon è ora un ciclista molto meno misterioso: non è detto che cali sulle tre settimane, specialmente se evita di spendere a ripetizione, come fece nell'onnipotenza del Giro 2018, ma non è tipo da tappone con tante salite e con freddo e pioggia soffre abbastanza. Niente maltempo e una bella unipuerto con salita tosta e stiamo tranquilli, Simon sarà lì a giocarsela anche con Pogi e Primoz (e Egan, se fosse della partita). Nelle altre tappe no.
Ma non voglio fare una "disamina completa" della corsa rosa, solo chiacchiere da bar, per accompagnare la mia birretta scura. Le pizzette sono ottime, non favorite? Ultima sera, offre la casa!
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