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Il grande torneo dei crossisti - FINALISSIMA: Mathieu van der Poel vs Roland Liboton
#1
[Immagine: 7a362a1447dca3ea6ccc6f6f5a9a34f5.jpg]

Eccoci qua col ritorno del format del "Grande Torneo" che tanto ci piace. Questa volta saremo chiamati a scegliere il più grande ciclocrossista di tutti i tempi. 80 partecipanti suddivisi in 8 gironi (ci sono 8 teste di serie stabilite in base alle classifiche all time mie e di 'Bino, così da non avere gironi troppo squilibrati). I primi quattro di ogni girone accedono alla fase a eliminazione diretta.

Chi non sa come funzionano i nostri tornei dia un'occhiata qua: https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Thr...-vs-Merckx

Voteremo due gironi a settimana. Andiamo con calma in modo da dare a tutti la possibilità di documentarsi.

Durante la fase a gironi dovete dare dei punti ai quattro crossisti che ritenete meritevoli di passare il turno. I punteggi da dare sono i seguenti: +7, +5, +3, +1. Per cui non è che potete dare +2 o +6 Sweat

Ovviamente date il +7 a quello che credete sia il migliore del lotto e, poi, andate a scalare. Ma per capire guardate il link che vi ho messo sopra, fate prima.

Ovviamente I VOTI VANNO MOTIVATI.

Se do +7 a Vito di Tano nel Girone x devo scrivere il perché. E così per il +5, il +3 e il +1.

GIRONE A
Albert Zweifel
Miloš Fišera
Marc Janssens
Arne Daelmans
Lars Boom
Toon Aerts
Mario De Clercq
Hennie Stamsnijder
Amerigo Severini
Laurens Sweeck

GIRONE B
Renato Longo
Pascal Richard
Daniele Pontoni
Tom Vannoppen
Michael Vanthourenhout
Bart Wellens
Dirk Pauwels
Henrik Djernis
Frank van Bakel
Kevin Pauwels

GIRONE C
Sven Nys
Erwin Vervecken
Petr Dlask
Vito di Tano
Gilles Blaser
Roger De Clercq
Enrico Franzoi
Rudy De Bie
Danny De Bie
Zdenek Stybar

GIRONE D
Rolf Wolfshohl
Luca Bramati
Robert Vermeire
Christophe Lavainne
Michel Pelchat
Mike Kluge
Paul De Brauwer
Peter Van Santvliet
Norbert Dedeckere
Roger De Vlaeminck

GIRONE E
Eric De Vlaeminck
Bruno Lebras
Klaas Vantornout
Pierre Jodet
Firmin Van Kerrebroeck
Guy Vandijck
Jean Robic
Peter Willemsens
Adrie van der Poel
Albert Van Damme

GIRONE F
Mathieu van der Poel
Beat Wabel
Richard Groenendaal
Claude Michely
Radomir Simunek Sr.
Dominique Arnould
Thomas Frischknecht
Dieter Runkel
Karel Camrda
Beat Breu

GIRONE G
André Dufraisse
Peter Frischknecht
Sven Vanthourenhout
Roger Rondeaux
Eli Iserbyt
Henk Baars
Georges Meunier
Francis Mourey
Hans Bieri
Klaus-Peter Thaler

GIRONE H
Roland Liboton
Paul Herijgers
René De Clerq
André Wilhelm
Niels Albert
Hermann Gretener
Rein Groenendaal
Wout Van Aert
Tom Meeusen
Lars van der Haar

Avete tempo fino al 21 dicembre alle 24.00 (ho posticipato di qualche ora per degli impegni che ho) per votare tutti i giorni dal C all'H.

SEDICESIMI DI FINALE

(1H) Roland Liboton vs Thomas Frischknecht (4F)
(2E) Albert Van Damme vs Mario De Clercq (3A)

(1D) Rolf Wolfshohl vs Peter Frischknecht (4G)
(2D) Robert Vermeire vs Erwin Vervecken (3C)

(1G) Andre Dufraisse vs Paul Herygers (4H)
(2H) Wout Van Aert vs Radomir Simunek Sr. (3F)

(1C) Sven Nys vs Kevin Pauwels (4B)
(2A) Hennie Stamsnijder vs Roger De Vlaeminck (3D)

(1E) Eric De Vlaeminck vs Toon Aerts (4A)
(2C) Zdenek Stybar vs Roger Rondeaux (3G)

(1B) Renato Longo vs Firmin Van Kerrebroeck (4E)
(2G) Klaus Peter Thaler vs Bart Wellens (3B)

(1F) Mathieu Van Der Poel vs Danny De Bie (4C)
(2B) Daniele Pontoni vs Adrie Van Der Poel (3E)

(1A) Albert Zweifel vs Mike Kluge (4D)
(2F) Richard Groenendaal vs Niels Albert (3H)

OTTAVI DI FINALE

Sven Nys vs Roger De Vlaeminck
Eric De Vlaeminck vs Niels Albert

Roland Liboton
vs Zdenek Stybar
Albert Zweifel vs Klaus Peter Thaler

Mathieu Van Der Poel vs Robert Vermeire
Renato Longo vs Albert Van Damme

Rolf Wolfshohl vs Wout Van Aert
Andre Dufraisse vs Daniele Pontoni

QUARTI DI FINALE

Roland Liboton - Daniele Pontoni
Eric De Vlaeminck - Rolf Wolfshohl

Renato Longo - Albert Zweifel
Sven Nys - Mathieu van der Poel

SEMIFINALI

Roland Liboton - Eric De Vlaeminck
Albert Zweifel - Mathieu van der Poel

FINALE

Mathieu van der Poel - Roland Liboton

Tempo fino a domenica 23 alle 23.59.

Poi chiudiamo con Oostmalle.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#2
GIRONE A
Albert Zweifel +7
Miloš Fišera
Marc Janssens
Arne Daelmans
Lars Boom
Toon Aerts +1
Mario De Clercq +3
Hennie Stamsnijder +5
Amerigo Severini
Laurens Sweeck

+7 che non può non andare a Zweifel. Cinque Mondiali vinti con largo margine e altri cinque podi perdendo, in due occasioni, solo in volata da Libton. Sbocciato tardi, ha avuto un prime di oltre dieci anni. Unico nella storia a vincere due Mondiali a un decennio di distanza l'uno dall'altro. Ha vinto anche 9 campionati nazionali svizzeri nel periodo di massimo splendore del cross elvetico. Su percorsi duri è stato probabilmente il migliore di sempre insieme a Renato Longo (anche se MvdP, verosimilmente, è destinato a diventare il primo anche là).

Scegliere tra Stamsnijder e De Clerq mi risulta davvero difficile, poiché sono proprio l'uno il contrario dell'altro come crossista.

Stamsnijder dei fab 4 dell'epoca d'oro del ciclocross (lui, Zweifel, Liboton e Thaler) è l'unico a non aver vinto quattro o più Mondiali, ma, anzi, si è fermato a uno. Però ha comunque sei podi in tutto. La sua forza è stata, più che altro, la continuità di rendimento che lo ha portato a vincere ben quattro Superprestige (meglio di lui solo Nys).

De Clerq, arrivato tardi al cross dopo una carriera su strada, ha vinto tre Mondiali e conquistato sette podi consecutivi nella rassegna iridata. Ha vinto anche due campionati nazionali, ma era uno da gara secca, tanto che nelle Challenge ha conquistato giusto una CDM di appena sei tappe. Poi era uno che poteva vincere su qualsiasi tipo di circuito e se fosse passato prima al cross ora avrebbe un palmares anche migliore. Ciò, però, sarebbe dovuto pure al fatto che non ha affrontato i rivali di Stamsnijder.

E Stamsijnder ha comunque 9 titoli nazionali e ha avuto in patria rivali più che dignitosi.

Premio il neerlandese, perché quel palmares è super se vediamo di chi è stato contemporaneo.

Interessante la lotta per il +1. Sicuramente non è Sweeck. Miloš Fišera è stato un grande dilettante, due volte iridato di categoria contro rivali di livello, ma in entrambi i casi ha vinto in volata.

Severini ha fatto svariati podi Mondiali, vinto tre titoli italiani, il Martini. Lo riprendo dopo.

Boom è durato pochissimo, anche se in quel poco ha vinto roba pesante. Viene da chiedersi, dunque, se quel poco che abbiamo visto di Boom basta per permettergli di trionfare su rivali di livello come Janssens, Daelmans e Aerts. Direi di no.

Janssens e Daelmans erano contemporanei, hanno vinto due DVV a testa, ma Janssens ha anche tre campionati nazionali vinti contro gente come Nys, De Clercq e Vervecken. Dati anche i podi nella generale di CDM e Superprestige direi che il primo è abbastanza chiaramente il migliore tra i due.

Aerts ha una gara per nazionali in palmares che Janssens non ha. Ma il secondo, avendo già concluso la carriera da un pezzo, ha chiaramente, nel complesso, il palmares migliore. Però sicuramente Toon potrebbe, quantomeno, eguagliarlo e ha anche un podio mondiale, mentre Janssens non si è nemmeno mai avvicinato.

Dunque mi prendo Aerts su Janssens e mi chiedo se a fine carriera Toon potrà essere universalmente riconosciuto come un crossista migliore di Severini. La risposta che mi do è no (Aerts è un po' il Severini di quest'era), ma l'aver vinto una challenge contro Van Aert nel prime mi fa leggermente preferire Toon. Via, do a lui il +1.
 
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#3
GIRONE B
Renato Longo +7
Pascal Richard
Daniele Pontoni +5
Tom Vannoppen
Michael Vanthourenhout
Bart Wellens +3
Dirk Pauwels
Henrik Djernis
Frank van Bakel
Kevin Pauwels +1

Questo è un girone veramente di ferro. Sicuri il +7 di Renato Longo e Michael Vanthourenhout, Tom Vannoppen, Dirk Pauwels e Van Bakel non a punti.

Spiegando brevemente il perché: Vanth ha un bell'argento mondiale e un Mondiale U23, ma addirittura zero vittorie nelle Challenge. Dirk Pauwels ha vinto il suo DVV, ma tolto quello poco altro. Van Bakel tanti bei piazzamenti, podio al Mondiale dilettanti, podi nel SP, ma zero vittorie di peso. Vannoppen anche ha tantissimi piazzamenti, qualche successo parziale nelle Challenge, ma zero classifiche, Mondiali e nazionali.

Pontoni, Richard, Wellens, Pauwels e Djernis sono in cinque per tre posti.

Wellens ha due Mondiali tra gli U23 e due tra i pro, una CDM, un Superprestige e un GVA.

Lo ridimensiona il fatto che dopo il magico 2003-2004 abbia raccolto solo le briciole in un triennio in cui tolto Nys c'era poco. E quando sono arrivati Albert, Stybar e Boom lui è finito a fare il figurante.

Non giriamoci intorno, tra il 2003 e il 2007 il livello è molto basso. Tanto che arriviamo a vedere un podio mondiale comprendente Franzoi e Page.

Nys gira veramente due viti nella stagione 2004-2005 e da quel momento Wellens non vede più palla. Prima ha avuto anni un po' così perché c'ha messo un po' a riprendersi da quel Mondiale del 2000.

Vervecken è over 30, non è mai stato un iperfenomeno, e vince due Mondiali passati i 33 anni (anche qua la dice lunga). Groendaal è anch'egli over 30.

Dopo Nys e Wellens chi è il più forte U30 di quel periodo? Vannoppen? Berden? Sven Vanthourenhout?

Al Mondiale di Pont-Château 2004 2° il 38enne Mario de Clerq e 4° il coetaneo Daniele Pontoni.

Insomma, grande palmares Bart, ma mi fermo a valutare se vale il +5 o, addirittura, se vale proprio un +, data la concorrenza.

Pontoni ha due Mondiali, uno pro e uno dilettanti, ma quello dei dilettanti vale giusto poco meno di quello dei pro, vedendo che sul podio con lui, poi, ci sono Runkel e Frischknecht jr.

Poi ha due Superprestige dominati (e 17 vittorie parziali), una CDM, 10 titoli italiani, altre tre medaglie mondiali e una grande longevità. Alla fine ha avuto anche avversari abbastanza forti, anche se i primi anni '90, nel complesso, non valgono i primi anni '80 o l'epoca attuale (e nemmeno quella di Albert, Stybar, Nys, probabilmente).

Pascal Richard era un fenomeno, argento a 22 anni in un Mondiale durissimo e oro a 24 in uno ancor più duro. E anche due titoli svizzeri. Avesse fatto cross per tutta la carriera sarebbe uno dei più grandi di sempre, ma a 25 anni ha smesso per dedicarsi full time alla strada (con risultati di altissimo livello, incluso un oro olimpico).

Henrik Djernis altro fenomeno della multidisciplina, il quale ha vinto ben tre Mondiali nel cross-country, ma anche uno riservato ai dilettanti nel cross, battendo Pontoni, Groenendaal, Frischknecht e Janssens. Tra i pro ha fatto podio nel '98 vincendo la volata per il bronzo proprio su Pontoni. Nel Mondiale dilettanti, peraltro, fu anche sul podio nel '91, vincendo la volata per l'argento su......Pontoni ovviamente, e nel 1988, a soli 22 anni.

Il problema suo è che dal '94 in poi nel cross ha fatto proprio poco. Prima, invece, aveva vinto anche due Trofei Guerciotti.

Kevin Pauwels ha avuto un'incredibile allergia, tra i pro, alle gare che assegnavano maglie. Zero titoli mondiali, ma 5 bronzi, zero Europei (vabbuò, questo è arrivato tardi) e zero nazionali.

In compenso ha vinto due Coppe del Mondo, un DVV, sfiorato più volte il Superprestige e ottenuto 24 successi parziali nelle Challenge.

Poi di Mondiale ne ha comunque uno U23 e uno junior.

Dunque, dopo un'attenta riflessione dico:

- Daniele Pontoni +5
- Bart Wellens +3
- Kevin Pauwels +1
 
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#4
Premessa: a malapena so come funziona il ciclocross, a parte le vostre analisi e qualche video qua e là non ho mai seguito con attenzione particolare però penso che si sappia che questo format mi piace quindi partecipo anche da ignorante.
Provo a documentarmi un minimo prima di votare ma perdonatemi in anticipo per le castronerie. D'altronde ne scrivo anche sul football che invece seguo assiduamente, perlomeno in questo caso sono giustificato. :D

GIRONE A
Albert Zweifel +7
Miloš Fišera
Marc Janssens
Arne Daelmans
Lars Boom
Toon Aerts +1
Mario De Clercq +5
Hennie Stamsnijder +3
Amerigo Severini
Laurens Sweeck

+7 a Zweifel perché l'articolo di Luca su Suiveur mi ha convinto, palmares superiore a tutti gli altri del girone e ammetto che rimango sempre colpito quando un corridore riesce a vincere la stessa gara importante a diversi anni di distanza dalla prima volta.

+5 a De Clercq che, a quanto vedo, è passato al ciclocross un po' più tardi rispetto al suo inizio di carriera ma è stato competitivo per quasi un decennio vincendo anche contro il primo Nys sia al campionato nazionale che al mondiale. Forse l'assenza di vittorie del Superprestige è una lacuna importante ma tre mondiali non sono un brutto bottino.

+3 a Stamsnijder che invece di mondiali ne ha solo uno ma ben quattro Superprestige, con diverse prove vinte contro Liboton e il sopra citato Zweifel, diciamo che sono stato indeciso tra lui e De Clercq ma ho optato per il belga. Piccola nota a margine personale: sono rimasto colpito dal fatto che praticamente sia stato 'unico capace di battere Liboton al Druivencross.

+1 a Aerts: qua si entra in un campo che mi è molto più difficile giudicare, il livello "si abbassa" ed è anche più complicato documentarsi; considerando quello che ha detto Luca e confrontando un po' i palmares mi sembra che Aerts e Janssens siano tutto sommato paragonabili e visto che uno ha 26 anni mentre l'altro ha già concluso la carriera vado con Aerts.
 
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#5
Paruzzo UOTY!

Ho scritto a Morris di fare un salto, speriamo ce la faccia.
 
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#6
Grazie Luca ma già mi avevi parlato di UOTY dopo il post sugli allenatori NFL degli ultimi 30 anni e poi la nomination non è arrivata, io non dimentico Arrabbiato

GIRONE B
Renato Longo +7
Pascal Richard
Daniele Pontoni +5
Tom Vannoppen
Michael Vanthourenhout
Bart Wellens +3
Dirk Pauwels
Henrik Djernis
Frank van Bakel
Kevin Pauwels +1

+7 al grandissimo Longo che non ha bisogno di tante motivazioni, bastano quei cinque Mondiali con l'impresa di Zurigo 1967 come masterpiece.

+5 a Pontoni perché ha corso per quasi quindici anni vincendo Mondiali, CDM e Superprestige, palmares completo contro tanti avversari diversi per quanto il suo picco sia probabilmente solo nella parte centrale degli anni 90.

+3 a Wellens un po' per gli stessi motivi di Pontoni, ma lo metto dietro perché mi sembra che il suo picco sia leggermente inferiore a quello di Pontoni.

+1 a Kevin Pauwels: sono stato molto tentato di dare il punticino a Richard, perché quanto fatto vedere nel ciclocross è tanta roba ma è durato veramente troppo poco, preferisco privilegiare una carriera un po' più lunga.

Mi raccomando, votate tutti che tanto ho già sdoganato io le cazzate, non abbiate paura!
 
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#7
[fon‌t=Verdana, sans-serif]GIRONE A[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Albert Zweifel +7[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Miloš Fišera[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Marc Janssens[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Arne Daelmans[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Lars Boom[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Toon Aerts [/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Mario De Clercq +3[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Hennie Stamsnijder +5[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Amerigo Severini +1[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Laurens Sweeck[/font]


Il primo posto di Zweifel non si discute: 5 titoli mondiali e 9 svizzeri, non serve neanche approfondire il suo palmares. 

Per il secondo se la giocano Stamsnijder e De Clercq.

Il dato numerico parla di una superiorità del belga quanto a mondiali vinti, 3 a 1, e podi totali nella rassegna iridata, 7 a 6 (incluso Saccolongo 1979), ma il contro chi sono stati ottenuti fa tutta la differenza del mondo.

Stamsnijder si è dovuto misurare con due mostri sacri come Zweifel e Liboton, De Clercq contro crossisti ottimi ma non all'altezza dei citati.

Boom è dei rimasti l'unico che ha all'attivo una maglia iridata tra i professionisti, ma nell'arco della sua carriera ha fatto solo due stagioni > 10 cross, in un periodo in cui i suoi avversari viaggiavano dai 30 in su. Sopratutto, non ha mai disputato una challenge nella sua interezza. Mi viene difficile considerarlo un crossista a tutti gli effetti, figuriamoci dargli un punto.

Tolgo dal discorso anche Daelmans, vincitore di due GvA Trofee ma il cui orizzonte è sempre stato limitato al Belgio.

Tra Janssens, Aerts e Severini il primo ha probabilmente il palmares più ricco, grazie al maggior numero di gare degli anni '90 rispetto all'epoca di Severini e al fatto di aver già appeso la bici al chiodo, diversamente da Aerts.

Gli altri due però rispondono alla quantità delle vittorie di Janssens con la qualità delle loro in rapporto agli avversari che hanno trovato sul loro cammino. 

Severini può vantare due GP Martini contro Dufraisse e 3 campionati italiani di cui 2 vinti mettendosi dietro Longo, Aerts un campionato belga e una Coppa del Mondo (+ due prove) davanti a Van Aert e un europeo a Van der Poel.

Janssens non ha mai avuto a che fare con rivali così forti.

Visto che Toon ha già preso due preferenze scelgo Severini.
 
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#8
Peraltro su Stamsnijder faccio notare che in carriera non è mai uscito dai primi due nella generale del SP e solo Liboton è riuscito a batterlo.

Un'epoca con due così, Thaler e Zweifel non può che essere considerata l'età d'oro del cross.
 
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#9
Comunque vi esorto a seguire tutti l'esempio di Paruzzo.
 
Rispondi
#10
[fon‌t=Verdana, sans-serif]GIRONE B[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Renato Longo +7[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Pascal Richard[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Daniele Pontoni +5[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Tom Vannoppen[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Michael Vanthourenhout[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Bart Wellens +3[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Dirk Pauwels[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Henrik Djernis[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Frank van Bakel[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Kevin Pauwels +1[/font]

Longo al primo posto in ciabatte.

Al secondo lotta Pontoni/Wellens. I due hanno vinto lo stesso numero di mondiali e di challenge, nonostante Pontoni non abbia mai corso il GvA Trofee, negli anni '90 pressoché esclusivo feudo dei corridori belgi.

Il numero di vittorie parziali nel SP vede una netta superiorità di Pontoni, tuttora il 5° di sempre e il primo non belga o neerlandese, invece in CdM sono entrambi a quota 7.

Sul discorso del post 2003/04 concordo con Paglia, all'età in cui Pontoni vinceva il suo secondo mondiale Wellens era già bello che passato di cottura. Pontoni +5, Wellens +3.

Richard a 21 anni si toglieva lo sfizio di battere più volte Zweifel ed è stato campione del mondo sul percorso alla radice della regola del 90% di superficie pedalabile, tuttavia la sua carriera come crossista è stata troppo breve e, di conseguenza, incompleta.

Pur essendo rimasto schiacciato tra l'era Nys-Stybar-Albert e quella MvdP-WvA, Kevin Swag ha messo insieme un palmares di tutto rispetto, con la ciliegina sulla torta di un 2011/12 da due challenge vinte nella stessa stagione e in cui ha interrotto il filotto di vittorie di Nys nella classifica finale GvA Trofee.

Non è mai stato in grado di elevare le sue prestazioni nella grande occasione, diversamente dal suo compagno Vantornout, ma ha avuto sempre a che fare con una concorrenza da far tremare i polsi. 

A mio parere 8 stagioni ad alto livello bastano per il +1.
 
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#11
Fino a che giorno si ha tempo per votare?
 
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#12
Venerdì.
 
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#13
Girone A

1. Albert Zweifel +7
2. Hennie Stamsninder +5
3. Mario De Clercq +3
4. Toon Aerts +1

Su Zweifel avete già scritto tutto. Stamsnijder è avanti 4-3 come vittorie nel Superprestige rispetto a Liboton, anche se la vittoria del 1983/84 è bugiarda. In ogni caso s'è messo alle spalle spesso e volentieri il Fiammingo. De Clercq è arrivato tardi al cross ma nonostante ciò ha vinto tanto in un'epoca buona come gli anni 90 e i primi 2000. Ha "solo" 2 campionati Belgi al suo attivo battuto da un Herijgers a fine corsa, Janssens, il primo Nys e il Wellens imbattibile del 2003/04. In ogni caso merita un +3. +1 Aerts, uomo con scalpi importanti in appuntamenti importanti come l'Europeo e il Koppenbergcross contro VdP e la cdm contro Van Aert.
 
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#14
GIRONE B

1. Renato Longo +7
2. Daniele Pontoni +5
3. Bart Wellens +3
4. Kevin Pauwels +1

Longo non ha rivali in sto girone, ma pure Pontoni non ha rivali per il +5. 7 vittorie in cdm e 18 vittorie nel Superprestige in un era di medio livello come gli anni 90 son tanta roba, considerando poi che ha vinto 1 GC in cdm e 2 nell'SP. Bart Wellens superiore ai restanti per il 2003/04 alla Terminator. +1 a Kevin Pauwels per essere stato il collante tra l'era Nys e l'era Van Aert............................Mi state dicendo che c'è pure VdP ? Boh

Bonus di 5000 punti per Michael Vanthourenhout che se fosse nato a Kappelen il 19 Gennaio 1995, avesse avuto come nonno Raymond Poulidor, come madre Corinne Poulidor, come padre Adrie Van Der Poel, si fosse chiamato Mathieu e avesse un fratello di 3 anni più grande chiamato David ora saremmo tutti a celebrarlo Arrabbiato
 
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#15
GIRONE A

Zweifel +7: È uno dei migliori di tutti i tempi e il palmares parla chiaro, superiore a tutti gli altri di questo girone.

Hennie Stamsnijder +5. Ha vinto 4 Superprestige, ha 14 vittorie in questa challenge ( più del doppio rispetto a De Clercq) e 40 podi ( anche qui il doppio rispetto a De Clercq.) E secondo me avrebbe potuto vincere anche di più in questa challenge, dato che il Superprestige nasce nel 1982-1983 e lui inizia a correre tra i professionisti nel '79.

Dal canto suo, De Clercq ha iniziato a correre più tardi, sui 30 anni, contro i 25 di Stamsnijder, e probabilmente se avesse cominciato prima a praticare ciclocross avrebbe potuto avere un palmares ancora più importante.
Ma l'iniziare a correre più tardi, non la vedo come scusante, ma considero quegli anni solamente persi e "non validi" per la creazione di questa classifica.

Infatti penso che anche Lars Boom avrebbe potuto avere risultati migliori se avesse continuato a fare ciclocross seriamente e non come alternativa alla strada, ma proprio per questo non ritengo necessario dargli punti.

Mario De Clercq (+3) dal canto suo ha vinto 3 mondiali contro l'unico di Stamsnijder, ma, mentre cercavo di documentarmi un po', mi ha dato l'impressione di un corridore incostante. Non ha caso ha vinto "solamente" una CDM delle tre challenge e i risultati più importanti li ha ottenuti in gare secche.
E poi Stamsnijder è riuscito a mettersi dietro ( anche nel mondiale) Liboton e Zweifel più di una volta, due che credo siano tra i 5 più forti di sempre.

Inoltre, riguardo quest'ultimo punto, credo che gli avversari di Stamsnijder fossero più forti di quelli sfidati da De Clercq.

Toon Aerts +1. Nonostante il palmarès sia ancora inferiore rispetto ad altri avversari di questo gruppo (anche se come podi nelle challenge è avanti a tutti i rimanenti del girone, a dimostrazione della grande costanza e del fatto che negli scorsi anni è stato spesso "il migliore degli altri") è riuscito comunque a battere 2 volte VDP e non era troppo lontano come livello da Van Aert, due grandissimi del ciclocross.

Poi l'Europeo davanti a VdP e Van Aert, come peso specifico e caratura degli avversari non mi sembra troppo diverso dal mondiale vinto da Stamsnijder davanti a Liboton e Zweifel. (Se ho detto una cavolata avvisatemi...)
 
Rispondi
#16
Diciamo che tecnicamente il Mondiale vinto nei Paesi Baschi da Stamsnijder presentava un percorso di altissimo livello, mentre Aerts ha vinto l'Europeo su quella sputazza di tracciato che è Pontchâteau.

Inoltre Hennie vinse di forza, Toon sfruttando la superiorità numerica del Belgio (poi, chiaramente, c'è un motivo per cui lui è riuscito a sfruttarla e gli altri no).
 
Rispondi
#17
GIRONE A

Albert Zweifel 7
Miloš Fišera
Marc Janssens 
Arne Daelmans
Lars Boom 
Toon Aerts
Mario De Clercq 5
Hennie Stamsnijder 3
Amerigo Severini 1
Laurens Sweeck

Albert Zweifel è stato il ciclocross per un lustro abbondante anche se il sottoscritto gli preferiva per tecnica il vecchio Peter Frischknecht, un eterno secondo che aveva costruito sul terreno circondante la propria abitazione, un percorso d’allenamento. 
Mario De Clercq, sopraffino interprete della specialità, nettamente il più forte al mondo a cavallo del millennio. Paradossalmente questo figlio d’arte valeva di più di quel che s’è visto. Non può stupire il fatto che poi sia diventato un ottimo tecnico. 
Hennie Stamsnijder, bravo ma mai eccellente su ogni versante della specialità è stato il primo olandese da costanti vertici mondiali della storia. Un riferimento per il suo paese ed un bell’esempio di atleta. 
Amerigo Severini era un poeta del cross, l’umanissimo ed empiristico  cross degli anni ’50 e ’60. Longevo, spettacolare, per tanti aspetti unico. “Sfortunato” a trovare sui suoi viottoli, i leggendari Dufraisse, Longo e Wolfshohl.

GIRONE B

Renato Longo 7
Pascal Richard 1
Daniele Pontoni 5
Tom Vannoppen
Michael Vanthourenhout
Bart Wellens 3
Dirk Pauwels
Henrik Djernis
Frank van Bakel
Kevin Pauwels

Renato Longo. I tempi, le esigenze di famiglia che lo portarono nella metropoli, ed il bisogno di dare un senso al fatto di dedicarsi tanto alla bicicletta, hanno creato, modificato e cementato una carriera che è stata leggendaria, ma poteva esserlo anche su versanti più ampi nello sport sul mezzo un tempo spinto con certezza a motore umano.  
Daniele Pontoni. Un peperino di classe con tecnica sopraffina e la capacità di sfruttare il suo essere brevilineo, nel momento in cui, il cross, stava calando in maniera esponenziale i tratti con la bici in spalla. 
Bart Wellens. Bravo, brillante e longevo con la predisposizione verso i grandi appuntamenti. 
Pascal Richard. Il ciclocross è stata la fucina che ha temprato la sua carriera di campione. Su prati, fango e sabbia però, ha corso troppo poco per una posizione migliore in questa rassegna.

GIRONE C

Sven Nys 7
Erwin Vervecken 5
Petr Dlask
Vito di Tano
Gilles Blaser
Roger De Clercq
Enrico Franzoi
Rudy De Bie
Danny De Bie 1
Zdenek Stybar 3

Sven Nys. Un serio candidato al titolo finale della rassegna, pur col neo di aver spesso (forse troppo) sbagliato le gare iridate. 
Erwin Vervecken. Il contrario di Nys ai Mondiali. Qui, Erwin, andava praticamente sempre a podio. Un grande. Il suo neo: non aver mai vinto la classifica finale di una grande rassegna di ciclocross.
Zdenek Stybar. Una garanzia di efficacia a cui manca qualcosa a causa di una carriera “crossistica”, interrotta troppo presto. Voleva vincere….. quella Roubaix che avrebbe probabilmente conquistato, se non ci fosse stato quello spettatore… 
Preferisco Danny De Bie a Vito Di Tano perché più completo, anche se il corridore pugliese è stato probabilmente il più forte sui lunghi tratti da percorrere con la bici in spalla.


GIRONE D

Rolf Wolfshohl 7
Luca Bramati
Robert Vermeire 1
Christophe Lavainne
Michel Pelchat
Mike Kluge 3 
Paul De Brauwer
Peter Van Santvliet
Norbert Dedeckere
Roger De Vlaeminck 5

Rolf Wolfshohl. Una leggenda, senza se e senza ma. Basta il nome.
Roger De Vlaeminck. Il mio amico Roger era fortissimo ed avrebbe potuto fare molto di più nel ciclocross, ma ha lasciato al fratello il compito di difendere al meglio le ambizioni di famiglia. 
Mike Kluge. Non ha vinto molto, ma è stato in particolare lui, ad aprire le strade per i moderni passaggi tecnici del ciclocross. È poi diventato il compagno-tecnico della grande Hanka Kupfernagel.
Robert Vermeire. Carriera lunghissima, vissuta all’insegna di una classe che, pur non essendo pari a quella dei grandi, era comunque evidente. È rimasto troppo tempo fra i dilettanti.  


GIRONE E

Eric De Vlaeminck 7
Bruno Lebras
Klaas Vantornout
Pierre Jodet
Firmin Van Kerrebroeck
Guy Vandijck
Jean Robic 1
Peter Willemsens
Adrie van der Poel 3
Albert Van Damme 5

Anche se mi duole (ero un tifoso di Van Damme), la graduatoria è limpidamente questa. Eric De Vlaeminck si giocherà fino all’ultimo il titolo di questa rassegna. Adrie, si sta rifacendo col figlio….. “Testa di vetro” non avrebbe potuto nulla contro gli altri tre.


GIRONE F

Mathieu van der Poel 7
Beat Wabel
Richard Groenendaal 3 
Claude Michely
Radomir Simunek Sr. 5
Dominique Arnould
Thomas Frischknecht 1
Dieter Runkel 
Karel Camrda
Beat Breu 

Il “ragazzino” Mathieu van der Poel è già sui vertici della storia ciclocrossistica. Al momento si tratta di stabilire in quale posizione, ma vederlo primo nella rassegna, non è per nulla scandaloso. 
Radomir Sr. Ha contribuito come pochi all’affermazione del moderno cross.  
Richard Groenendaal. Un grande atleta in tutti i sensi che merita questa posizione.
Thomas Frischknecht. Corridore completo nel fuoristrada. Per gli appassionati del ciclocross il rimpianto di averlo visto scegliere, di fatto, la mountain bike.

GIRONE G

André Dufraisse 7
Peter Frischknecht 1
Sven Vanthourenhout
Roger Rondeaux 3
Eli Iserbyt
Henk Baars
Georges Meunier
Francis Mourey
Hans Bieri
Klaus-Peter Thaler 5

I quattro scelti in ordine di punteggio, si fanno preferire per come sono stati protagonisti nella loro epoca, più che per le vittorie ottenute.  


GIRONE H

Roland Liboton 7
Paul Herijgers 1
René De Clerq
André Wilhelm
Niels Albert 5
Rein Groenendaal
Wout Van Aert 3
Tom Meeusen
Lars van der Haar

I quattro scelti in ordine di punteggio, si fanno nettamente preferire e la graduatoria è palpabile. Albert, il cronoman del ciclocross, purtroppo, ha dovuto chiudere anzitempo, mentre era nel pieno della sua maturità atletica. 


Saluti a tutti!
Vi ho sempre nel cuore, ma ho una quotidianità "infernale". Spero, a prestissimo!
 
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#18
Girone C
Sven Nys +7
Zdenek Stybar +5
Danny De Bie +3
Erwin Vervecken +1

Nys non ha bisogno di presentazioni, anche se il suo soffrire Stybar era palese e ha subito tante cocenti sconfitte dal Ceco negli ultimi anni di carriera. Do il +7 a Sven per la longevità.
Danny De Bie davanti a Vervecken per aver rotto l'egemonia di Liboton ai campionati del Belgio. Vervecken +1 per il palmares ai mondiali.
 
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#19
I conteggi dei primi due gironi arriveranno alla deadline, li fa Alberico che io stasera non posso.

Direi, però, di fare una cosa del genere da adesso in avanti: avete tempo da oggi fino al 21 dicembre alle 20.00 per votare tutti gli altri gironi.

GIRONE C
Sven Nys +7
Erwin Vervecken +3
Petr Dlask
Vito di Tano
Gilles Blaser
Roger De Clercq
Enrico Franzoi
Rudy De Bie
Danny De Bie +1
Zdenek Stybar +5

Il +7, ovviamente, non può che andare a Sven Nys. Quasi 20 anni al top, 13 Superprestige, 9 DVV/GVA, 7 CDM, 9 campionati nazionali, 2 Mondiali e una serie infinita di altre vittorie. Della sua allergia alle rassegne iridate parleremo a tempo debito.

Franzoi, Dlask, Blaser gente che ha fatto dei buoni exploit, ma non meritevole di punti in questo girone. Il babbo di Mario de Clerq è stato forse il miglior crossista belga nel peggior momento della storia del ciclocross belga. Comunque un ottimo esponente di questa disciplina, ma non al livello dei più forti.

Rudy De Bie ha vinto il primo GVA, ma chiaramente non può prendere punti in un girone in cui a stento li prende il più forte fratello Danny.

Di Tano è stato il più forte crossista italiano tra Renato Longo e Daniele Pontoni. Ha vinto due Mondiali dei dilettanti di cui il primo battendo Stamsnijder sul circuito durissimo di Saccolongo. E Stamsnijder era uno specialista dei circuiti duri, ma Di Tano si dimostrò superiore anche al neerlandese. Si ripeté a Lambeek, altro circuito durissimo, anche se quella volta la concorrenza era di livello inferiore (anche se Messelis non era uno che passava da quelle parti per caso). Avesse fatto il tris ad Hagendorf, dato anche il livello dei partecipanti tra i dilettanti quell'anno, probabilmente gli avrei dato il +1. Ma, ormai, era troppo vecchio. Pur non avendolo mai visto tra i pro, penso che siamo tutti d'accordo che rientri tra i migliori specialisti dei percorsi duri della storia.

Erwin Vervecken è uno dei crossisti più difficili da collocare nella storia di questo sport. Stybar e Danny De Bie hanno toccato punte più alte, ma in due non fanno la longevità di Vervecken. Erwin era uno da gara secca, a cui le gambe non tremavano mai. Nelle Challenge ha vinto solo due GVA prima dell'era Nys, zero CDM e, soprattutto, zero Superprestige, la mancanza più grave. Primo podio Mondiale nel '94 a 22 anni, ultimo nel 2007, a 35 anni.

C'è da dire che nei campionati nazionali ha un successo al fronte di sei secondi posti e ha anche solo un successo nei suoi primi sei podi al Mondiale. Poi, a carriera quasi finita, si è aperta una finestra in cui, complici i pastrocchi di Nys, è riuscito a vincere due maglie iridate a tempo quasi scaduto contro una concorrenza non granché qualificata.

De Bie e Stybar erano più forti, ma sono durati a stento un lustro. Però Stybar ha vinto praticamente tanto quanto e, dunque, lo prendo prima di Erwin.

De Bie tra il 1989 e il 1991 ha toccato livelli che forse solo Nys in questo girone. Però il resto della carriera non è neanche lontanamente paragonabile a questo triennio e ciò va tenuto presente.
 
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#20
Nel GRUPPO A passano ai sedicesimi Zweifel (42 punti), Stamsnijder (26 punti), Mario De Clercq (22 punti) ed Aerts (4 punti).

Nel GRUPPO B, Longo (35 punti), Pontoni (25 punti), Wellens (15 punti) e Kevin Pauwels (4 punti).
 
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