Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Il più grande classicomane di tutti i tempi
#41
Quindi è proprio il termine che dà fastidio, non che siano state raggruppate insieme e spacciate per migliori di altre?
 
Rispondi
#42
Lungi da me suscitare alcun tipo di polemica.

Diciamo che per come la vedo io, che non sono assolutamente uno storico del ciclismo, ma che vivo in qualche modo la storia contemporanea, mi sembra palese che sia invalsa da un certo momento in poi l'abitudine a considerare di fascia superiore 5 classiche. Colpevoli di questa usanza, penso siano figure all'interno del mondo ciclistico, non certo gli storici. Magari sono colpevoli figure che uno storico considera a buon diritto deplorevoli.

Che oggi in molti parlino di C.M. a me sembra un fatto innegabile, poi possiamo criticare la cosa quanto vogliamo, considerarla sbagliata, sperare che il numero di corse di un giorno di prima fascia aumenti, che la Paris-Tour entri nel World Tour, che il Calendario World Tour attribuisca pari punti a tutte le corse di un giorno sopra un certo kilometraggio, eccetera eccetera.

Per me è sbagliato definire "monumentale" a priori una gara che si deve ancora svolgere: la Liegi di Poels mi ha sfiancato le gonadi, la Gand di Paolini mi ha esaltato. Ma chiaramente sono giudizi individuali, e non esiste un metro in grado di misurare le emozioni che regala una corsa ciclistica.

Detto questo, mi va benissimo abolire da questa piattaforma la parola Classica M*n*m*n*o, che mi prometto di non utilizzare più. Posso benissimo schierarmi anch'io con chi combatte questa terminologia ormai di uso comune.
 
Rispondi
#43
(14-04-2019, 01:33 PM)melo21 Ha scritto: Quindi è proprio il termine che dà fastidio, non che siano state raggruppate insieme e spacciate per migliori di altre?

Oggi sono le classiche più imporanti insieme a Gand e Amstel. Per chilometraggio e parco partenti.

Storicamente non hanno più prestigio di altre, per cui elevarle usando il termine "monumento" è sbagliato.

(14-04-2019, 01:33 PM)Giugurta Ha scritto: Lungi da me suscitare alcun tipo di polemica.

Diciamo che per come la vedo io, che non sono assolutamente uno storico del ciclismo, ma che vivo in qualche modo la storia contemporanea, mi sembra palese che sia invalsa da un certo momento in poi l'abitudine a considerare di fascia superiore 5 classiche. Colpevoli di questa usanza, penso siano figure all'interno del mondo ciclistico, non certo gli storici. Magari sono colpevoli figure che uno storico considera a buon diritto deplorevoli.

Che oggi in molti parlino di C.M. a me sembra un fatto innegabile, poi possiamo criticare la cosa quanto vogliamo, considerarla sbagliata, sperare che il numero di corse di un giorno di prima fascia aumenti, che la Paris-Tour entri nel World Tour, che il Calendario World Tour attribuisca pari punti a tutte le corse di un giorno sopra un certo kilometraggio, eccetera eccetera.

Per me è sbagliato definire "monumentale" a priori una gara che si deve ancora svolgere: la Liegi di Poels mi ha sfiancato le gonadi, la Gand di Paolini mi ha esaltato. Ma chiaramente sono giudizi individuali, e non esiste un metro in grado di misurare le emozioni che regala una corsa ciclistica.

Detto questo, mi va benissimo abolire da questa piattaforma la parola Classica M*n*m*n*o, che mi prometto di non utilizzare più.

Buona parte delle grandi classiche ha oltre 100 anni. Il termine monumento ne ha si e no 20.

È un termine inventato dagli organizzatori per elevare alcune corse. Gli stessi organizzatori che hanno ridotto la Freccia Vallone a una barzelletta, che hanno fatto abolire la Tre Giorni di La Panne e che parlano di Ballan come se fosse uno Zaugg qualsiasi.

Direi che non ascoltarli non solo è giusto, ma è pure un dovere.
 
Rispondi
#44
Cmq la mia era solo una battuta per evidenziare come sia in atto un cambio generazionale. Se non avessi chiamato in causa quelle 5 il discorso sarebbe caduto per colpa della gand di kristoff e deĺla freccia di alaphilippe :)
 
Rispondi
#45
Gilbert uno dei più forti di tutti i tempi
 
Rispondi
#46
E Gilbert vince anche la Roubaix
 
Rispondi
#47
Gilbert aggiunge un ulteriore argomento alla sua candidatura come miglior classicomane di questo secolo.
 
Rispondi
#48
Bisogna riaggiornare la classifics
 
Rispondi
#49
Game over
 
Rispondi
#50
Gilbert primo del secolo e giusto uno scalino sotto i grandissimi del primo post.

Ha vinto tutto.

E in quelle poche classiche che non ha vinto, ovvero Gand e Sanremo, ha comunque fatto podio giocandosi la vittoria.

Che gli vuoi dire.

Poi vincere una Roubaix così, schiantando Sagan.....ciliegina su una carriera magnifica.

Grazie Phil Applausi
 
Rispondi
#51
Speriamo comunque che corra almeno altre 2 stagioni
 
Rispondi
#52
Una dimostrazione che la classe nel ciclismo conta ancora. Una completezza al pari dei più grandi.

Se proprio gli si deve trovare un difetto è che non ha saputo ripetersi più volte e che in alcuni anni è stato evanescente. Ma forse se avesse avuto un'altra continuità non sarebbe stato Gilbert, non avrebbe trovato gli stimoli di cercare sempre un obiettivo diverso...
 
Rispondi
#53
Si è vero, gli è mancata sempre un po' di continuità.

Escluso il periodo che va da fine 2009 a fine 2011. In quell'arco temporale è stato il corridore più forte al mondo e ha ottenuto gran parte delle sue vittorie più importanti.

Negli ultimi anni in Quick-Step, pur avendo vissuto un'autentica seconda giovinezza, ha avuto anche qualche problema fisico che lo ha rallentato.
 
Rispondi
#54
Infatti l unico che avrebbe qualche argomento per strappargli il titolo di primatista del millennio sarebbe Cancellara, non tanto per il palmares ma per la sensazione di superiorità nei confronti degli altri che rispetto a Gilbert ha mantenuto per un periodo ben più lungo
 
Rispondi
#55
Ma perché prima di oggi c'erano dubbi su chi fosse il miglior classicomane, e con migliore intendo il più forte a tutto tondo, degli anni 00?

1 mondiale, 1 Fiandre, 1 Liegi, 2 Lombardia, 2 Parigi Tours, 2 Het Volk, 1 Freccia Vallone, 4 Amstel, 2 Frecce del Brabante, 2 campionati belgi (l'unico campionato nazionale equiparabile a una grande classica), più SB, Vallonia, Samyn...

Si può discutere semmai sulle punte dei vari corridori analizzati nelle classiche a loro più congeniali, qual è stata l'impresa più grande (e anche qui Phil non parte di certo battuto). A livello di completezza già non c'era storia.
 
Rispondi
#56
No, però la vittoria di oggi lo eleva più di un eventuale seconda tripletta alle Ardenne, perché ha vinto su quel terreno in cui ancora non era risultato competitivo ai massimi livelli. Pure un secondo posto in volata lo avrebbe elevato tanto quanto, peraltro.
 
Rispondi
#57
Gilbert é nell'olimpo dei grandissimi. Io lo metto a livello Kelly, a cui manca il mondiale. Ripeto, solo per le classiche, perché Kelly era un corridore completo, capace di vincere una Vuelta e di fare top 5 al Tour, nonché vincere 4 maglie verdi, 7 Parigi Nizza e tante brevi corse a tappe.
Nelle classiche però sono allo stesso livello.
 
Rispondi
#58
Per me Kelly comunque sopra per un discorso di continuità ad altissimi livelli.

Come completezza siamo là, anche se Kelly era un po' più veloce.

Diciamo che con oggi Gilbert entra nell'alta top-10 all-time. Numero uno dal 1990 a oggi.
 
Rispondi
#59
Il ciclismo delle corse di un giorno e delle classiche in particolare, assieme al ciclocross, è quanto di meglio questo sport possa offrire oggi. Trattasi degli unici versanti della disciplina della bici (senza motore elettromeccanico), dove è ragionevole e congruo discutere di grandezze di rilievo storico. Già, perché sul resto, in specie quello dei GT, si vive il fanalino di coda di un romanzo lungo ormai 130 anni.
È un giorno importante questo 14 aprile 2019, perché la vittoria nella Roubaix di Philippe Gilbert, azzera ogni obiezione sul suo essere, ad oggi, il corridore da classiche più completo del nuovo secolo, ed uno dei più grandi nella storia di quel paese dove il ciclismo è religione. Per me era già il migliore prima delle vittorie nel Fiandre e nell’odierna Parigi-Roubaix, tanto è vero che provai a dimostrarlo con la sintesi (molto estrema) di uno studio che ho fatto (e che aggiorno) sui più grandi corridori di tutti i tempi e che pubblicai in un thread da me aperto su Cicloweb. Ciò mi valse le ultime derisioni ed altro non proprio simpatico, in pubblico ed in pvt, su quel sito, dove poi me ne andai. Se volete quindi, e perdonatemi per questo, c’è una forma di ulteriore soddisfazione nell’aver visto Pippo vincere. Così come, sono sicuro, sarà contentissimo Roger De Vlaeminck, col quale ho passato giorni di condivisioni su approcci, contenuti e valutazioni sui protagonisti di questo sport. Bene, il “Gitano di Eeklo, con ben altra credibilità rispetto al sottoscritto, ha sempre esaltato le qualità atletiche ed umane di Gilbert, fino al punto di definirsi suo tifoso.

P.S. Ragazzi, siete bravissimi! Se avessi poco più di venti anni vorrei essere come voi. Mi scuso per l’assenza così prolungata, ma avrei fatto volentieri a meno di tutti quegli impedimenti che m’hanno deviato programmi e passioni. Ho quindi debiti con voi, ma prima o poi riuscirò a postare qual che ho in mente….: un sacco di “prime” sulla storia ciclistica e non solo.
 
Rispondi


[+] A 4 utenti piace il post di Morris
#60
Su quel sito c'è gente che mette Bettini davanti a Gilbert perché ha vinto l'Olimpiade (gli stessi che mettono in discussione VdP, peraltro). 'Sta cosa mi fa morire dal ridere. Certa gente, incluso chi gestisce, dovrebbe darsi al cricket o al polo.

Comunque ciao Morris, bello rivederti Ciao
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 2 Ospite(i)