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Il ritorno di Mapei
#1
[Immagine: MAPEI_4d4923c4c3619.jpg]

Col ritiro della sponsorizzazione da parte della Lampre assistiamo al ritorno in gruppo di Mapei, che nel ciclismo manca dal 2002. Ammiraglia affidata a Roberto Damiani, che guiderà la squadra per le prossime stagioni con l'obiettivo di tornare ad essere competitivi in ogni classica entro un paio d'anni, tenendo d'occhio anche le grandi corse a tappe.
I primi corridori ad essere annunciati sono i reduci della Lampre:

Damiano Cunego, che sarà l'uomo immagine della squadra. Correrà le classiche e il Giro, quest'ultimo in appoggio a Scarponi.
Michele Scarponi, che proverà a conquistare la maglia rosa. Ma da un corridore così generoso ci si aspetta qualcosa anche in altre corse.
Adriano Malori, uomo su cui si punta forte per il futuro. Obiettivi, campionato italiano a cronometro e vittoria di tappa al Tour de France.
Diego Ulissi, il predestinato, che sarà al via delle classiche delle ardenne per aiutare Cunego e per cercare di capire come si fa a vincerle.
Grega Bole, uomo veloce e forte in salita. Può essere di grande aiuto per i capitani in varie situazioni di gara.

Ecco anche la maglia:

[Immagine: mapeimaillotnv0.png]
 
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#2
Altri corridori, questi "scippati" alla Quick Step:

Tom Boonen, che si deve rilanciare dopo alcune stagioni opache. Obiettivo: far bene al Fiandre e alla Roubaix
Dries Devenyns, uomo su cui puntare sin da subito. Sarà schierato alla Liegi e al Tour de France
Guillaume Van Keirsboulck, destinato a dominare il pavè nei prossimi anni. Per ora aiuterà Boonen e farà esperienza
Davide Malacarne, altro ragazzo in grande ascesa. Il suo obiettivo è essere al top al Giro d'Italia dove sarà un uomo importante per Scarponi
Zdenek Stybar, due volte campione del mondo di ciclocross approdato alla strada con grandi ambizioni
Kristof Vandewalle, buon cronoman, uomo designato a lavorare nei primi chilometri delle varie corse
 
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#3
In squadra anche alcuni giovani italiani, a partire dai due velocisti del team:

Elia Viviani, strappato alla Liquigas, che per la prima volta dovrebbe partecipare al Giro d'Italia. Dopo le prime ottime stagioni nel professionismo quest'anno si misurerà con i maggiori velocisti mondiali.
Andrea Guardini, il ragazzo-prodigio, protagonista di una prima stagione da pro fantastica. Ora punta a ripetere quei risultati e a migliorare nei terreni a lui non congeniali.
Matteo Trentin, campione italiano nella categoria dilettanti nel 2010, viene dal ciclocross e punta a far bene sulle pietre della Roubaix.
Salvatore Puccio, vincitore del Fiandre baby nel 2010. Nei prossimi anni proverà a ripetersi in quello vero. Per ora aiuterà i capitani e farà esperienza.
Sonny Colbrelli, probabilmente il più pronto dei neoprofessionisti. Velocista capace di tenere alla grande nelle salitelle. Farà parte del treno di Viviani e cercherà gloria personale nelle classiche italiane
 
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#4
La squadra sarà completata da alcuni giovani stranieri, scelti tra i più promettenti di ogni paese:

Ricardo Garcia, spagnolo ex Orbea. Bravo in salita e a cronometro. Può diventare un uomo da corse a tappe. Per ora sarà lasciato crescere senza troppe pressioni
Jetse Bol, ottimo velocista e finisseur. Lo aspettiamo nella seconda parte di stagione, specialmente all'Eneco Tour, la corsa di casa per lui.
Tom Dumoulin, molto bravo a cronometro, capace di tenere bene anche nelle salite più brevi. Anche lui uomo da classiche in futuro, per ora prezioso gregario.
Ben Hermans, il più conosciuto tra i nuovi stranieri. Già pronto per lottare coi migliori nelle cotes della Liegi - Bastogne - Liegi. Farà il Tour con velleità di classifica.
Michael Van Staeyen, velocista belga, fiammingo. Sarà un vagone importante nel treno di Elia Viviani.
Toms Skujins, giovanissimo lettone tutto da scoprire. Lo vedremo spesso all'attacco.
Stake Vegard Laengen, considerato in patria l'erede di Boasson Hagen. Non esploderà da subito come EBH ma ci sono buone possibilità che in futuro possa raggiungere quei livelli.
Ian Boswell, l'unico americano della squadra. Anche lui giovanissimo. Forte a cronometro e con ampi margini di miglioramento in salita.
Mathieu Boulo, viene anche lui dal ciclocross. E' francese e potrebbe essere il prossimo talento ad esplodere dopo Pinot, Rolland e Coppel.
 
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#5
Primo appuntamento stagionale: il Tour Down Under in Australia.
Nel Down Under Classic posso schierare 8 corridori, uno dei quali non potrà prendere il via il giorno seguente visto che al Tour possono partecipare solo in 7.
Porto Viviani, velocista di punta, Malacarne, uomo per la classifica, Puccio, Colbrelli, Dumoulin, Bol, Boulo e Van Staeyen.
Nel Down Under Classic metto tutti gli uomini intorno a Viviani, con Puccio e Dumoulin liberi di provarci da lontano. Nella prima fuga di giornata c'è Puccio, mentre Dumoulin prova un attacco ai meno venti, insieme ad altri corridori. COmunque verrà ripreso prima della volata. Nella quale Viviani parte da molto indietro e non riesce a recuperare sui primi, concludendo comunque al terzo posto. Vittoria di Gerald Ciolek davanti a J.J.ROjas. Viviani batte Sulzberger al fotofinish. Tante cadute e vari ritiri. Tra i miei cade Bol, che così non sarà schierato al Tour Down Under

Prima tappa molto semplice, con un solo gpm. Volata scontata. Ci sono Farrar, CIolek, Rojas, Bos e Sutton. Io punto su Viviani per la vittoria di tappa. Mando in fuga Puccio, col compito di guadagnare punti per la classifica dei gpm. Obiettivo riuscito, ma la maglia va a Cummings del Team Sky. La volata, a sorpresa, è un testa a testa tra Mondory e Lorenzetto, con l'italiano che ha la meglio sul francese e su Freire.Sesto e un po' deluso Viviani, che puntava a fare meglio. Solo nono Tyler Farrar.

Seconda tappa simile alla prima, con un gpm e un arrivo in volata ampiamente pronosticabile. In maglia arancione c'è Lorenzetto, con la maglia dei giovani il nostro Viviani. Stavolta in fuga ci va Boulo, ma anche per lui ci sono poche possibilità. Volata che non vede un treno vero e proprio, alla fine la spunta Gerald Ciolek, altro nome a sorpresa. Viviani secondo e soddisfatto, la viottoria non è lontana.

La terza tappa è per i velocisti sulla carta ma presenta un arrivo molto complicato, con pendenze anche piuttosto elevate. Il nome da seguire sarebbe Rojas se non si fosse ritirato, quindi occhi puntati ancora su Ciolek e su un possibile tentativo di Philippe Gilbert. Il gruppo si fraziona per via del vento e davanti rimangono in 25, tra cui Davide Malacarne. Ci prova Igor Anton Facepalm che guadagna più di un minuto in pochi chilometri grazie alle varie salite e alla disorganizzazione del gruppo, col solo Gilbert che tira. Al traguardo Anton ha 46'' di margine, ma non diventa il leader della generale perchè era rimasto attardato nella prima frazione. Malacarne si piazza sedicesimo e ora è decimo in classifica. Leader sempre Ciolek, davanti ai nostri Lorenzetto e Marcato. Puccio intanto indossa la maglia di leader della classifica dei gpm.

Con la quarta frazione si dovrebbe tornare ad assistere ad una volata di gruppo. La fuga parte presto, con dentro Tom Dumoulin, che ha dimostrato di essere tra i più in forma nella squadra. Il gruppo insegue trascinato da Quick Step e Garmin, riuscendo a rientrare. Colbrelli lancia la volata a Viviani, che però viene rimontato da CIolek e chiude al secondo posto.

La quinta tappa è la più dura. Due gpm, arrivo a Willunga. Qui si decide la classifica, anche se una volata rimane probabile. Difficile staccare Ciolek, in grandissima forma. Ci proveranno in tanti, a partire da Malacarne. Viviani va in fuga per prendere i punti negli sprint intermedi e conquistare la maglia della classifica a punti. Nella seconda ascesa si scatena Davide malacarne, autor di un tentativo in solitaria. Resiste all'inseguimento di un Gilbert ancora non in forma e guadagna nel falsopiano dopo il gpm. Il suo tentativo dura fino all'ultimo chilometro quando viene ripreso dal gruppo. Oscar Freire in testa, alla sua ruota Sonny Colbrelli che lo affianca e lo passa, ma a sua volta è superato da CIolek, che ipoteca la vittoria nella generale.

Ultima tappa che è poco più di una passerella. Altra volata e altro successo di CIolek davanti a Viviani, ancora una volta rimontato negli ultimi metri.

[Immagine: Amgen+Tour+California+Stage+1+xkk_B5n3Z61l.jpg]

Davide Malacarne chiude al settimo posto nella generale, ma si porta a casa la maglia di leader dei giovani. Per Viviani tre secondi posti, tutti dietro a CIolek, ma una condizione in grande crescita che fa ben sperare per i prossimi appuntamenti, a partire dal Gp Costa degli Etruschi.
 
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#6
Per il Gp Costa degli Etruschi formazione quasi tutta italiana, con gli esordi di Cunego, Scarponi e Ulissi, il ritorno in gara di Viviani, Colbrelli e Malacarne, più Bole, Malori e Trentin. Ovviamente il leader è Elia Viviani, Colbrelli sarà l'ultimo uomo, mentre Malori e Bole faranno parte del treno. Per gli altri previsto un esordio soft, magari con la possibilità di inserirsi in una fuga nei primi chilometri. In fuga va un solo uomo, allora metto Trentin a tirare il gruppo, tutti gli altri dietro, a risparmiarsi per i chilometri finali. Nessuno cerca di evitare la volata, il mio treno è nettamente più forte degli altri. Prima Ulissi e Malacarne, poi Malori, Bole, COlbrelli e infine Viviani, che si lancia in volata e annienta la concorrenza di Da''Antonia, Sagan e Belletti. Prima vittoria stagionale per la squadra e prima per Elia Viviani.

 
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#7
In Qatar il leader della squadra è Tom Boonen, plurivincitore della corsa. COn lui una squadra forte, capace di vincere la cronometro a squadre iniziale, con la maglia di leader che viene indossata proprio da Boonen. Gli altri sono Dumoulin, Vandewalle, Bole, Hermans, Malori, Bol e Boswell.

Nella prima tappa protagonista è il vento, col gruppo che si fraziona. In testa rimangono tutti i miei, con tanti Quick Step, garmin e Htc, tra cui Cavendish. La Rabobank insegue e rientrano tutti. Haussler vince il traguardo volante, ma i più forti aspettano il traguardo. Il gruppo si spezza nuovamente, Cavendish rimane indietro. La volata viene vinta da Ciolek, la sorpresa di inizio stagione. Boonen non puù far nulla contro questi velocisti e si piazza ottavo, persdendo la maglia di leader.

Seconda tappa ancora con vento forte. Ai meno venti si crea un gruppo in testa con Boonen, Ciolek e Gilbert più i rispettivi gregari. Ma il tentativo viene annullato, così Boonen, sentendosi battuto in volata, ci prova da solo, riuscendo ad arrivare al traguardo con qualche metro di vantaggio su Freire e McEwen. In volata si rivedono Cavendish e Boasson Hagen. Boonen torna in testa alla classifica generale.

Nella terza frazione la sfida è tra Greipel e Cavendish, col tedesco che riesce a tenere sulla rimonta dell'inglese e a vincere. Terzo hushovd, quarto Boonen.

Nella quarta tappa c'è ancora gloria per Tornado Tom, che in maglia di leader riesce a vincere la tappa con una bellissima volata conclusa davanti a Ciolek e Bennati. Appena fuori dal podio Boasson Hagen. Vittoria nella generale quasi in tasca.

Come previsto l'ultima tappa non presenta pericoli e Boonen vince il Giro del Qatar. La tappa va a Robbie McEwen, che batte Haussler e Ciolek.

[Immagine: Tom+Boonen+Qatar+gold+jersey.jpg]
 
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#8
Al Giro del Mediterraneo c'è l'esordio di Andrea Guardini, mentre per la classifica porto Devenyns e Trentin. Anche qui si parte con una cronosquadre. I miei perdono 30'' dalla Rabobank di Luis Leon Sanchez. Oltre ai capitani, in squadra ho Van Keirsbulck, garcia, Skujins, Stybar e Laengen.

Prima tappa destinata concludersi in volata. Così è. Devenyns e Trentin provano ad aiutare Guardini, che però si fa battere ina una bellissima sfida dal tedesco Kittel. Terzo posto per Romain Feillu.

Il finale della seconda tappa è mosso, così rinuncio a priori a fare la volata con Guardini. La squadra lavora per Devenyns. in particolare con Stybar, che fa l'andatura sui vari gpm di giornata. Tuttavia non riesco a staccare aclun velocista, così in volata la spunta Romain Feillu davanti a Kittel. Quarto Devenyns, che comunque dimostra un'ottima forma e sarà uno dei favoriti sul Mont Faron domani.

La tappa regina della corsa è quella con l'arrivo in cima al Mont Faron. Già nei primi chilometri ci sono vari attacchi. Io mando il giovane Garcia in avanscoperta, ma viene ripreso prima del penultimo gpm. Sul Mont Faron il primo scatto è di Kern, seguito da Moncutiè a dal mio Devenyns. In seguito rientrano anche Luis Leon Sanchez e Niemiec. Quest'ultimo si mette in testa a fare l'andatura e al traguardo riesce a spuntarla sullo spagnolo e su Devenyns. Ora in classifica comanda Sanchez, davanti a Kern e Devenyns. Più indietro Casar e Voeckler.

Quarta tappa quasi completamente pianeggiante, un'occasione per Guardini per rifarsi. In volata però non trova lo spunto dei giorni migliori e non riesce a fare melgio di un terzo posto, alle spalle di Bonnet e Kittel.

Il finale dell'ultima tappa ricalca quella della Milano - Sanremo, allora decido di provare con Devenyns sulla Cipressa. Lo scatto è ottimo, gli resiste Roy, che si stacca prima del Poggio. Devenyns guadagna un ampio vantaggio, che gli permette di arrivare al traguardo con 26'' sul gruppo. Non sufficienti, però, a sorpassare Sanchez nella classifica generale. Secondo posto con 7'' di ritardo.

[Immagine: luis-leon-sanchez_2008646.jpg]
 
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#9
Vado in Oman con la stessa squadra che ho portato in Qatar. Ancora Boonen per le volate, con Malori che punta a fare bene nella crono finale. La prima volata se la aggiudica Thor Hushovd davanti a Greipel e Cavendish. Quarto posto per Boonen.

Seconda tappa infuocata per via del forte vento. I primi ventagli si vedono a cento chilometri dal traguardo. Boonen prova da solo ma viene ripreso ai meno venti. In testa rimane un gruppetto di 5 corridori: O'Grady, Hushovd, Ciolek, Greipel e Oss. Oss sembra il più in forma, scatta ai meno quattro, ma viene ripreso da O'Grady, che anticipa lo sprint e vince.

Nella terza tappa si impone Gerald Ciolek, che batte un ottimo Tom Boonen e il vincitore di ieri Stuart O'Grady. Solo quinto Cavendish, lanciato all perfezione da Eisel, ma ancora molto in ritardo di condizione.

La quarta tappa vede la doppietta di CIolek, che batte al fotofinish il rimontante Boasson hagen. Sul podio Boonen, che domani, nell'ultim tappa in linea proverà a lasciare il segno prima della crono finale. Ciolek si candida seriamente al successo nella classifica generale.

La quinta frazione vede un gruppo di nove uomini, senza nessun mapei, avvantaggiarsi fino a toccare un vantaggio di undici minuti. Tra questi Van Avermaet, Hioogerland e Elmiger. Ma solo quest'ultimo riuscirà a resistere al ritorno del gruppo, andando a vincere in solitaria davanti a CIolek e Bennati. Non posto per Boonen. Corsa nelle mani di Ciolek, che nella crono finale potrà difendersi.

Senza sorprese la crono finale va a Cancellara, che batte di 35'' un grande Adriano Malori. La sorpresa è che Thor Hushovd riesce a rimontare Gerald CIolek e a vincere il Tour of Oman. Terzo in classifica Daniel Oss. Boonen è settimo, Malori ottavo. Proprio l'azzurro è la nota positiva di questa Tour of Oman per la mia squadra, mentre Boonen ha dimostrato una volta di più di non esser più competitivo in volata. Ora entrambi saranno al via della Tirreno - Adriatico. Obiettivo: arrivare al top della forma alla settimana di Fiandre e Roubaix.

[Immagine: 81903576-480-90-480-70.jpg]
 
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#10
Al Trofeo Laigueglia schiero una formazione forte, con Cunego, Hermans, Malacarne, Trentin, Puccio, Malori, Boswell e Ulissi. Tra i favoriti Evans e Sagan, ma posso dire la mia con tutte le carte che ho a disposizione. Cunego e Hermans li tengo per il finale, mentre Trentin, Puccio e sopratutto Ulissi sono incaricati di entrare nelle fughe. Dopo vari tentativi da lontano, tra cui quelli di Malacarne e Trentin, sull'ultima ascesa si avvantaggiano sette corridori, tra cui Damiano Cunego e Ben Hermans. Durante la salita il tentativo viene annullato dla gruppo, trainato dalla Liquigas che tira per Sagan, ma Cunego e Garzelli partono in contropiede, guadagnando parecchi secondi di vantaggio. Garzelli è scatenato e va a riprendere i corridori che facevano parte della fuga iniziale staccandoli uno per uno e alla fine arriva al traguardo in solitaria con 19'' su Cunego. Terzo hivert, poi il gruppo.

[Immagine: ap_10489900_47050.jpg]
 
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#11
Ultima corsa a tappe prima di Nizza e Tirreno: la Volta ao Algarve. Porto Scarponi, con Viviani, Colbrelli, Garcia, Van Keirsbulck, Stybar e Skujins.

La prima tappa è adatta ai velocisti. Mando in fuga Van Keirsbulck, ma il tentativo viene annullato facilmente dal gruppo. La volata è dominata da Oscar Freire, che si impone davanti a Boeckmans e Bandiera. Vedendo Viviani in difficoltà tento la carta COlbrelli, che disputa una buona volata e si piazza nono.

Seconda tappa vede la doppietta di Oscar Freire, sempre più dominatore della corsa. Nessuno dei velocisti ha mostrato di poter impensierire lo spagnolo, neanche i miei Viviani (ottavo) e Colbrelli. Domani la tappa più dura della corsa, ma per Freire c'è ancora la possibilità di tenere. Io farò la corsa con Scarponi (oggi in fuga) e sopratutto Garcia, il più in forma del team.

La terza tappa sulla carta è la più dura. Un gpm di prima categoria è posto ai meno 50 dal traguardo, troppo lontano per attaccare, ma almeno proverò a fare l'andatura con Scarponi, cercando di eliminare i velocisti, Freire su tutti. Colbrelli può rimanere coi primi, ma il capitano oggi è Ricardo Garcia. Scarponi forza il ritmo sulla salita, ma Freire resiste senza problemi, mentre i miei vanno in difficoltà. Garcia non riesce a rispondere agli attacchi. Uran scollina in testa e si lancia in discesa, dove guadagna diversi secondi. E' proprio il colombiano del Team Sky che trionfa sul traguardo di Lagos. Visconti vince la volata del gruppo battendo Stybar che aveva provato all'ultimo chilometro. Ora Uran comanda la classifica e difficilmente potrà essere superato visto che le prossime due tappe sono ancora per i velocisti.

Nella quarta tappa mando in fuga Ricardo Garcia, che riesce ad aggiudicarsi tutti i traguardi dei gpm e ad indossare la maglia di miglior scalatore. Vista la presenza di un gpm nel finale decido di puntare su Colbrelli per la volata e su Stybar per un tentativo nel finale. Il ceco ci prova ai meno venti, passa in testa all'ultimo gpm, ma viene ripreso prima della volata. Leezer tira la volata a Freire, che toglie di ruota Oscar Gatto e va a vincere la terza tappa. Colbrelli si piazza in quinta posizione con una buona volata.

4/5 per Freire, che però non riesce a vincere anche la classifica generale, che va a Rigoberto Uran. Nella volata finale Sonny Colbrelli si piazza terzo. Un Viviani opaco, ma ottime prestazioni di Stybar e Colbrelli. In più la maglia di miglior scalatore conquistata da Garcia e tanti chilometri in fuga e in testa al gruppo per Scarponi, determinato ad arrivare al top della condizione al Giro d'Italia.

[Immagine: RigobertoUran_2623056.jpg]
Il weekend belga si apre con la (ex) Het Volk. Schiero Tom Boonen, tra i grandi favoriti della corsa, insieme a Gilbert e Cancellara, Boulo, Puccio, Bole, Trentin, Van Keirsboulck, Stybar e Viviani. Oltre agli obiettivi immediati, sarà di grande interesse vedere quali sono le possibilità dei giovani in una corsa del genere, sia in prospettiva-Fiandre, sia in prospettiva futura. Osservati speciali Trentin e Van Keirsbulck, mentre a Stybar si chiede di far bene e di stare accanto a Boonen il più possibile. Viviani corre senza grandi ambizioni, mentre domani nella Kuurne - Bruxelles - Kuurne può far bene. Fuga a due con Van Keirsbulck e Bellis, senza grandi possibilità. Sui muri non succede granchè. Così mando in avanscoperta Trentin, ripreso dopo pochi chilometri. Ad un attacco di Thor Hushovd risponde Boonen, che se ne va in contropiede insieme a Hoste. Dietro si forma un gruppetto con tutti i migliori, che però non riesce a ricucire lo strappo. Tornado Tom attende la volata, dove batte senza problemi Leif Hoste. Al terzo posto si piazza Hushovd. Poi Boasson Hagen e Ballan.

Alla Kuurne il capitano è ancora Boonen, con Viviani che potrebbe fare la volata e tutti gli altri pronti ad entrare in una fuga. Condizioni atmosferiche pessime, ma i miei corridori ci sono abituati. Il vento potrebbe essere decisivo, quindi tutti nelle prime posizioni già dall'inizio. In fuga vanno Stybar e Trentin, insieme a Galymzianov e Thomas. Stybar si sacrifica per Trentin, che viene ripreso ai meno 25. Davanti il gruppo è formato da una trentina di corridori, Cancellara prova un paio di allunghi, ma viene stoppato da Hushovd e Boonen. Tom battezza la ruota del campione del mondo, ma i due si controllano troppo e si lasciano sfuggire Bernard Eisel che va a vincere davanti a Pozzato.

[Immagine: eisel-wins-gent-wevelgem-300x200.jpg]
 
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#12
Prima di Tirreno e Nizza decido di partecipare al Giro delle Fiandre occidentali, per dare l'occasione ad alcuni corridori di affinare la condizione e di provare a cogliere qualche piazzamento importante. Porto Viviani e Trentin come capitani, affiancati da Ulissi, qui solo per mettere chilometri nelle gambe, Van Keirsbulck, Puccio, Laengen, Skujins e Van Staeyen. La prima tappa è molto lunga, completamente piatta. Punto su Viviani, che però arriva molto stanco alla volata e riesce a cogliere solamente un sesto posto. La tappa se la aggiudica Philippe Gilbert, che tra i corridori in gara è il più adatto a corse oltre i duecento chilometri. La condizione del belga è in grande crescita e ora arrivano le classiche. Matteo Trentin chiude in gruppo dopo aver tentato un allungo nel finale, mentre tutti gli altri perdono diversi minuti. Ulissi aveva tentato la fuga nei primi chilometri ma era stato stoppato dal gruppo, che invece aveva dato il via libera a Van Keirsbulck.

La seconda frazione è più breve della prima, adatta ai velocisti, così metto la suqdra a tirare per Viviani. Ripresi i fuggitivi, Viviani rimane senza gregari, così si mette a ruota di Sieberg. Sono in tre a giocarsi la vittoria: Viviani, Gilbert e Pavarin. Il belga è il primo a piantarsi, Viviani è in testa a 100 metri dal traguardo ma viene superato all'ultimo da Pavarin, che vince la tappa e si porta in testa alla lassifica generale.

Si riparte senza Vegard Laengen, arrivato fuori tempo massimo nella tappa precedente insieme a una trentina di altri corridori. Altra tappa piatta, frazione conclusiva di questa corsa. Parte una fuga a 8 con Diego Ulissi, ma anche Thomas De Gendt. Il tentativo acquisisce consistenza, fino a raggiungere il quarto d'ora di vantaggio. Il gruppo lascia fare e i fuggitivi si giocano la tappa e la corsa. In classifica i meglio piazzati sono De Gendt e Cassidy, a pari tempo. All'arrivo Ulissi non ha più le energie per fare la volata, così De Gendt si aggiudica la tappa oltre alla classifica generale
 
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#13
Anche se la formazione migliore è schierata alla Tirreno - Adriatico, l'obiettivo è far bene anche sulle strade francesi della Parigi - Nizza. Capitani Devenyns e Hermans, il velocista è Grega Bole. Insieme a loro anche Vandewalle, Malacarne, Garcia, Boulo e Boswell. Il prologo viene vinto da Cancellara. Un eccezionale Larsson arriva con soli 2'' di ritardo dallo svizzero, poi Vladimir Gusev. Benino i miei, con Hermans diciassettesimo, mentre Devenyns ha perso troppo, quasi cinquanta secondi. Discrete le prove di Garcia e Boswell. L'obiettivo in questa corsa è vincere una tappa. Hermans e Devenyns terranno d'occhio la classifica generale.

La prima tappa in linea si conclude in volata come previsto. In fuga mando Garcia, che si prende la maglia a pois prima di essere ripreso dal gruppo. In volata me la gioco con Grega Bole, che però non riesce a far meglio di un undicesimo posto. La tappa va a Samuel Dumoulin, davanti a Daniel Oss e Allan Davis. Cancellara conserva la maglia di leader.

Seconda frazione tranquilla. Tre gpm, tutti lontani dal traguardo. In fuga c'è Ian Boswell, che passa per primo sui primi due gpm conquistando la maglia a pois. La fuga viene annullata e il gruppo si prepara per lo sprint. Bole è il primo a partire, ma troppo presto, così si pianta e viene superato da vari velocisti, tra cui Thor Hushovd, che torna a vincere una volata di gruppo. Cancellara è ancora leader, ma da domani si comincia a fare sul serio e entrano in gioco Devenyns e Hermans.

Si comincia a salire nella terza frazione in linea. In fuga oggi c'è Davide Malacarne, anche lui lotta sui traguardi della montagna e riesce a conquistare la maglia a pois. Ma la corsa inizia a dieci chilometri dal traguardo sull'ultima salita. Posso contare su Dries Devenyns e su Ben Hermans. Quest'ultimo scatta per primo, viene immediatamente raggiunto da Samuel Sanchez, che si mette alla sua ruota. Dietro Devenyns chiude su Moncutiè, Pidgorny e Joly, così la coppia al comando può giocarsi la tappa. In volata Hermans riesce ad avere la meglio sull'asturiano, conquistando anche la maglia gialla.

Molto mossa la quarta tappa. Io penso solo a difendere il primato di Hermans, controllo la fuga e provo a giocarmi il successo di tappa con Bole. Tutto rischia di andare male perchè la fuga assume un vantaggio considerevole e solo l'aiuto di altre squadre mi permette di conservare la maglia. In più Hermans è vittima di una caduta ai meno quindici e deve rientrare da solo, cosa che gli riesce solo ai meno tre. In volata Bole prova a partire in anticipo, ma viene nettamente superato da un ritrovato Matti Breschel. Lo sloveno chiude comunque al secondo posto. Ora arrivano le tre tappe decisive. Domani l'arrivo in salita, sul quale Hermans dovrebbe soffrire molto. Più abbordabile invece per Devenyns, ma il favorito è Samuel Sanchez.

Arrivo in quota sulla Montagne de Lure. I favoriti sono i baschi Sanchez e Anton, ma io posso giocare le mie carte con Hermans e Devenyns. L'obiettivo principale è difendere la maglia gialla di Hermans, ma probabilmente è un'impresa impossibile visto il pochissimo vantaggio (3'') su Sanchez. L'Euskaltel e la Leopard tirano tutto il giorno. AI piedi della salita finale i miei arrivano senza energie, così metto Devenyns in testa al gruppo per tenere alta l'andatura ed evitare gli scatti. Prima ci prova Peraud ma lo vado a riprendere, così scatta Gerdemann, che lascia tutti sul posto e si invola verso il successo di tappa. Devenyns lotta, Hermans cerca di resistere. L'andatura dei due belgi fa sì che non ci siano altri scatti. Hermans cede solamente all'ultimo chilometro, perdendo qualche secondo dal resto del gruppo. Devenyns chiude al quarto posto, a 1'16'' da Gerdemann, ma a soli 6'' da Anton e a pari tempo con Moncutiè. In classifica comanda Gerdemann, con Hermans secondo a 51'' e Devenyns settimo a 1'47''.

A questo punto il capitano è Hermans, che deve recuperare 51'' a Hermans. La penultima tappa presenta un gpm impegnativo a una trentina di chilometri dal traguardo e l'arrivo in leggera ascesa. Sul penultimo gpm attaccano Devenyns e altri uomini di classifica, Gerdemann è costretto a rispondere in prima persona, mentre Hermans rimane in gruppo. Il tentativo viene annullato e il gruppo si avvicina al traguardo. Devenyns si mette in testa e Hermans attacca ai meno tre. Rispondono Vanendert e Boom ma non Gerdemann. Vanendert vince la tappa, Hermans secondo davanti a Boom e Gadret. Gerdemann perde 25'' e ora Hermans lo incalza in classifica a 22''.

L'ultima frazione è quella classica col Col d'Eze. Attacco da lontano con Devenyns, come nella tappa precedente. Comincio il Col d'Eze con un minuto di vantaggio. Gerdemann esce dal gruppo e da solo raggiunge Devenyns, mentre Hermans non riesce a reagire. Persa la possibilità di vincere la corsa, provo a giocarmi la tappa. Devenyns non tira in testa, ma le energie sono poche e viene battuto in volata. Hermans si piazza ottavo, a chiudere un gruppo di 6 corridori tra cui Sanchez e Vanendert. Gerdemann vince la corsa. Hermans è secondo a 1'02''. Devenyns recupera quattro posizioni e chiude al quarto posto dietro Smauel Sanchez.
[Immagine: linusgerd1-280-75.jpg]
La Tirreno - Adriatico è il primo grande appuntamento dell'anno. Schiero una formazione molto competitiva, con Damiano Cunego e Michele Scarponi per la classifica, Tom Boonen ed Elia Viviani per le volate, Ulissi, Trentin, Malori e Colbrelli per aiutare i capitani e provare ad entrare nelle fughe.

Prima frazione con conclusione a Civitavecchia. Il mio capitano è Boonen. Nel finale Damiano Cunego si mette a disposizione del belga, il quale battezza la ruota di Filippo Pozzato, trovandosi in terza posizione quando la volata viene lanciata. Pozzato parte bene, ma Boonen lo affianca e lo supera, vincendo la tappa. I favoriti rimangono indietro, mentre Cunego si piazza decimo in volata. Michele Scarponi perde tre minuti e mezzo dai primi, rinunciando già alle ambizioni di classifica.

La seconda tappa si conclude a Marsciano, altra occasione per i velocisti. Doveroso puntare su Boonen, anche se terrò comunque valida la carta Viviani. Verso metà tappa un ventaglio fa sì che un gruppetto con Cavendish e Ballan si avvantaggi. Metto tutta la squadra in testa, ma non ricevo aiuto e Ballan si invola da solo, guadagnando fino a sei minuti sul gruppo. Ai meno trenta in testa arrivano anche le altre squadre ma ormai il veneto è lontano. Ballan vince la tappa, secondo Maaskant, che aveva sfruttato lo stesso ventaglio. Poi il gruppo, regolato da Boonen. La nuova classifica vede Ballan in testa con 1'57'' su Maaskant e 3'32'' su Boonen.

Si arriva a Macerata. a cento metri da casa mia, quindi la squadra è chiamata a fornire una buona prestazione (Asd) Capitani Cunego e Ulissi, con Scarponi in ritardo di condizione. Tre passaggi sulla linea del traguardo prima dell'arrivo. Per attaccare Ballan bisogna sbilanciarsi già nel penultimo passaggio. Ci provo con Ulissi, mi segue Filippo Pozzato, che stacca Ulissi (raggiunto anche da Hoogerland) e riprende Kuschinsky, che lo aiuta nei chilometri di pianura prima della salita finale. Dietro nel frattempo metto Boonen a tirare e ai meno quattro parte Damiano Cunego, autore di una slaita finale strepitosa. Nessuno gli resiste, ma Pozzato è troppo lontano e vince con 24'' di vantaggio. Cunego è secondo davanti a Boasson Hagen e Chavanel. Ballan, quinto, perde 1'23''. Ottimi segnali dal veronese in vista dell'arrivo di San Giacomo. Ma la vittoria nella classifica generale rimane lontana per via della cronometro.

Quarta tappa da Pievebovigliana a Offagna. Arrivo adattissimo a Gilbert, in ombra nella tappa di ieri. Non c'è spazio per attaccare Ballan, così mi concentro sulla tappa con Cunego e Boonen. Scarponi va in fuga con De Greef, Montaguti e Hesjedal. Ripresi i quattro, ci si prepara per lo sprint sulla salitella di Offagna. Cunego mette in fila il gruppo. Dietro di lui Boonen prova a partire ma viene superato da Boasson Hagen e Devolder mostrando di soffrire le pendenze del 5-6% di questa salita. Si piazza comunque al quarto posto davanti a Cunego. Nono Diego Ulissi, anche lui in crescita.

La quinta tappa è una cronometro individuale di 20 km, da Civitanova a Civitanova Alta. Qui Cunego deve difendersi e sfruttare al massimo i chilometri in salita. Possibilità di vittoria, invece, per Adriano Malori, sul quale punto forte. La prestazione di Malori è molto inferiore alle attese. Bene, invece, Ulissi e sopratutto Tom Boonen, autore di una prova straordinaria. Arriva al traguardo in prima posizione provvisoria, davanti a Cadel Evans, prima di essere scalzato da George Hincapie. La crono va a Boasson Hagen. Anche Damiano Cunego si difende molto bene, nonostante il lungo tratto iniziale in pianura perde solamente un minuto dagli specialisti.

Sesta tappa con arrivo in salita a San Giacomo. Il finale non è durissimo, per staccare Ballan bisogna attaccare, così metto tutta la squadra a disposizione di Cunego. Ulissi e Scarponi hanno il compito di tenere alto il ritmo sul penultimo gpm mentre sulla salita finale Damiano proverà a fare il vuoto. Il tempo da recuperare è tanto, ma davanti in classifica non ci sono scalatori e tutto può succedere. Ulissi e sopratutto Scarponi forzano l'andatura, ma Ballan non va mai in difficoltà. All'inizio della salita di San Giacomo ci sono gli attacchi. Prima Devolder, poi Garzelli e Cunego. Inizialmente il veronese non riesce a stare coi primi, ma poi rientra insieme a Chavanel. All'ultimo chilometro Chavanel cede, mentre Cunego raccoglie le energie e batte Garzelli in volata. Niente da fare, però, per la classifica generale. Ballan perde solamente 1'25'' e conserva il primato. Cunego ora è terzo, dietro anche a Chavanel. Domani San Benedetto. Tom Boonen chiude in quattordicesima posizione.

La passerella finale di San Bendetto è una prova generale in vista della Sanremo. Io mi gioco la carta Viviani, ma alla Classicissima sarà Boonen il capitano. Qui è Francesco Chicchi a vincere. Sconfitti Andrè Greipel e proprio Elia Viviani. Cunego chiude sul podio un'ottima Tirreno - Adriatico. Ora un periodo senza corse, poi Paesi Baschi e classiche. Per Boonen, invece, comincia il momento clou della stagione. Viviani sarà alla Milano - Sanremo prima di staccare per un po'. Scarponi farà Catalogna, Trentino e Liegi prima del Giro d'Italia. Per Ulissi invece lo stesso programma di Cunego.

[Immagine: AlessandroBallan%5B1%5D.JPG]
 
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#14
La Milano - Sanremo, una volta tanto, viene decisamente realistica. Io punto forte su Boonen, in grande forma dopo la Tirreno - Adriatico e metto tutta la squadra a sua disposizione. Malori, Devenyns e Hermans dovranno aiutarlo negli ultimi chilometri. Così fanno. Sul Capo Berta partono Hoogerland e Gerrans. Devenyns si inserisce, collabora, costringendo le squadre dei favoriti a tirare. I tre scollinano sul Poggio con qualche secondo di vantaggio, allora metto in testa Hermans e Malori per andarli a riprendere. Heramsn è straordinario: riprende i fuggitivi e si mette in testa fino ai meno tre. A questo punto i velocisti sono tutti davanti. Boonen è in seconda posizione, troppo avanti probabilmente. Prova ad anticipare la volata perchè ci sono velocisti più forti di lui. Lo scatto è ottimo, si leva di ruota Boasson Hagen. Dal gruppo però esce Cavendish, che con una rimonta molto simile a quella del 2009 su Haussler riesce ad affiancare Boonen e a batterlo al fotofinish. Terza piazza per Hushovd, poi Farrar e Sagan.

[Immagine: Mark-Cavendish-001.jpg]
 
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#15
richiesta, puoi mettere le foto del vincitore in spoiler che se no rovini la sorpresa? Rolleyes
 
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#16
Ma soprattutto l'ultimo comandamento del forum dice

Citazione:Quando viene riportato un articolo o una foto, è necessario citare la fonte e (se presente) l'autore del testo/della foto.

http://www.ilnuovociclismo.it/forum/anno....php?aid=1

Occhiolino :D
 
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#17
Chiedo perdono...però le prendo da google, non so dove cercarlo l'autore...ma mi adopererò :D

Comunque le metto in spoiler Sisi
 
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#18
Il calendario italiano prosegue dopo la Milano Sanremo con la Settimana Internazionale Coppi e Bartali. SI apre con una tappa mossa, adatta agli attacchi, con conclusione a Riccione. Schiero Colbrelli, Bole, Ulissi, Guardini, Bol, Dumoulin, Malori e Puccio. Avendo degli ottimi velocisti provo a tenere la corsa chiusa con Bol e Puccio, così si arriva ai meno dieci col gruppo compatto. Il mio treno è perfetto. Decido di far fare la volata a Colbrelli visto che Guardini si era staccato in precedenza. Dietro di me si posizionano i Colnago con Belletti. Bole lancia Colbrelli che non ha la forza di sorpassare il compagno. La forza, invece, ce l'ha Belletti, che va a vincere la tappa.

La cronosquadre me la aggiudico io, grazie sopratutto al grande lavoro di Adriano malori, tra i corridori più in forma del momento. In questo modo Bole si porta in testa alla classifica davanti a Colbrelli e sopratutto Ulissi, che sarà il mio uomo per la classifica.

La terza frazione è ancora mossa, con tante possibilità aperte. Non è una tappa per Ulissi, punto su Bole e Colbrelli, mentre difficilmente Guardini reggerà il ritmo del gruppo nei vari strappi. E' il vento a fare la selezione. Si forma un gruppetto di una ventina di corridori, con Ulissi, Bole e Colbrelli più Garzelli, Visconti e a sorpresa anche Pozzovivo. Ripresi i fuggitivi rimangono in 15 a giocarsi la vittoria di tappa. I miei sono stremati dopo l'inseguimento per rientrare su Garzelli e Visconti. Ulissi parte all'ultimo chilometro, ma viene ripreso da Garzelli che vince la volata davanti a Visconti e Bole.

La tappa di Serramazzoni deciderà la classifica. Tutto si decide nei tre chilometri finali. Bole e Ulissi si dovranno difendere dagli attacchi di Garzelli e Visconti. Non mi preoccupo della fuga, se andasse in porto toglierebbero dal tavolo gli abbuoni. I fuggitivi sono Colex, Girardi e Dall'Antonia che sono molto distanti in classifica. Ma l'Acqua e Sapone e la COlnago (per Pozzovivo) chiudono. Il gruppo si frazione. Io oltre a Ulissi e Bole ho Malori e Colbrelli, che metto a tenere alta l'andatura. Appena inizia l'ascesa finale c'è l'attacco di Garzelli. Bole non riesce a reagire, Ulissi gli va dietro. Riesce a tenere la sua ruota ma non a superarlo. Garzelli prende 20'' di abbuono, Ulissi 12''. Alla vigilia Garzelli aveva solamente 7'' da recuperare a Diego, che così viene superato dal varesino per un solo secondo. Proverò a rifarmi nella tappa di Sassuolo, nella quale, però, sarà molto difficile attaccare Garzelli.

L'arrivo di Finale Emilia sembra fatto apposta per Guardini. Non ci sono insidie altimetriche, nulla di cui preoccuparsi. Il velocista ex-Farnese è ancora a secco in stagione. Anche in questo caso, però, deve accontentarsi di un piazzamento. Un quinto posto nonostante l'ottimo lavoro del treno. La vittoria va a Michele Merlo davanti a Ponzi e Belletti.

L'ultima tappa va da Casalgrande a Sassuolo. Diversi gpm, tra cui uno la cui cima è posta a pochi chilometri dal traguardo. Ulissi deve provare a staccare Garzelli o quantomeno a soffiargli i secondi di abbuono all'arrivo. La squadra è tutta per il toscano, ma l'impresa è comunque ardua. Nei primi gpm di giornata non succede nulla e io non ho gli uomini per fare corsa dura. Anche andare a riprendere i fuggitivi è dura. Bole, che era quarto in classifica, si sacrifica. Ulissi attacca sull'ultimo gpm, Garzelli stranamente non risponde subito, ma poi si riporta sul mio corridore e lo stacca insieme a Pozzovivo. In discesa provo a rientrare, ma i due al comando sono troppo lontani. Garzelli vince anche questa tappa da dominatore e si porta a casa la classifica generale. Ulissi vede sfumare anche la seconda posizione che va a Pozzovivo. Comunque sul podio il giovane toscano che potrà rifarsi nei prossimi anni. Quarto Bole, ottavo Colbrelli, quattordicesimo Malori.
 
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#19
Dopo Nizza e Tirreno l'appuntamento è con la Volta a Catalunya. Punto forte su Scarponi, in crescita. Accanto a lui Skujins, Vandewalle, Malacarne, Stybar, Laengen, garcia e Boswell. Nella cronosquadre iniziale perdo 39'' dall'HTC.

Nella prima tappa in linea mando in fuga il solito Garcia, che anche in questa corsa punta alla maglia di miglior scalatore. Obiettivo raggiunto per la prima giornata. Nel finale mosso è la Movistar che prende in mano la situazione, prima con Gutierrez, poi con Intxausti. Alla fine la volata la fa Francisco Perez Sanchez che vince la tappa davanti a Scarponi. Più indietro Champion, Palomares e Riblon. I secondi posti in questa stagione cominciano ad essere tanti ma le gare importanti devono ancora venire.

Nella terza tappa non succede nulla di importante. Il percorso piatto doveva favorire una volata, ma i velocisti in gara sono pochi, così va via una fuga con Cataldo, Reynes e Nordhaug. E' lo spagnolo che riesce a spuntarla avvantaggiandosi insieme al norvegese ai meno dieci.

Arrivo in quota a Vallnord, con Scarponi che vuole dire la sua nonostante una forma ancora lontana dall'essere perfetta. I principali avversari sono Anton e Le Mevel sulla carta, col basco che potrebbe sfruttare le pendenze della slaita finale per fare il vuoto. Ai èiedi dell'ultima ascesa arriva un gruppetto di circa quaranta corridori. Scarponi è isolato, così si mette in testa a fare l'andatura nei tratti più duri della salita. Nell'ultimo tratto, con pendenze al 9% gli resistono solo Gadret, Moreno e Anton. Il basco si mette in testa, Scarponi forza, riesce a tenere per un istante e poi va in crisi. Anton trionfa seguito da Moreno e Garate. Quinto posto per Scarponi. Domani la cronoscalata che deciderà la corsa, che comunque sembra saldamente nelle mani di Anton.

Cronoscalata di Arcalis con Anton ancora nettamente favorito. Scarponi proverà a salire sul podio visto che questa è l'ultima tappa utile. Cerco il miglior piazzamento possibile anche perchè tengo d'occhio la classifica Pro Tour, dura però vincerla senza i punti della Tirreno - Adriatico. Le altre carte che mi posso giocare sono Boswell e Garcia, alla ricerca di un buon piazzamento. Garcia arriva al traguardo in quarta posizione provvisoria, ma poi viene superato praticamente da tutti. La tappa se la giocano gli ultimi cinque. Soler fa segnare un ottimo tempo battendo Intxausti. Scarponi taglia il traguardo con 2'' di ritardo dal colombiano. Garate perde quasi un minuto (e tre posizioni in classifica). L'ultimo è Anton, che ha il miglior tempo all'intermedio, ma va in crisi nell'ultimo chilometro e arriva terzo, alle spalle anche di Scarponi, ma conservando la maglia bianca di leader della generale. Ora Scarponi è secondo in classifica, con 1'08'' da recuperare.

sesta tappa adatta alle fughe. Se ne vanno Gardeyn Howard e Possoni. Il gruppo non ha interesse a recuperare. L'uomo della Vacansoleil riesce a battere Howard in una volata a tre, mentre Possoni chiude al terzo posto. I miei rimangono in gruppo in attesa della tappa di domani con arrivo a Barcellona.

La corsa si conclude sull'Alto de Tibidabo, salita di tre chilometri con pendenze fino all'11% nel tratto finale. Scarponi ha troppo tempo da recuperare per sperare di sorpassare Anton in classifica, ma prova comunque a vincere la tappa scattando all'inizio della salita. Su di lui si porta subito Inxausti, con dietro Moreno, Bernabeu, navarro e Kessiakoff. E' Intxausti il più forte e vince alla grande la tappa. Al secondo posto si piazza Navarro, più indietro Scarponi, che guadagna dieci secondi su Anton. Gli stessi dieci secondi che permettono a Dani moreno di superare SOler e salire sul podio al terzo posto. Col successo di oggi Intxausti si porta al quinto posto in classifica, soffia la maglia a punti a Scarponi, che si porta a casa insieme a quella dei giovani. Per Igor Anton un successo meritato, costruito sull'unico arrivo in salita della corsa.

 
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#20
I grandi del pavè disertano la Gent - Wevelgem. Io mi presento al via con un Tom Boonen in grande condizione, Matteo Trentin che sarà la seconda punta, poi Van Staeyen, Van Keirsbulck, Viviani, occhio a lui, Boulo, Hermans e Devenyns. COndizioni meteo pessime. Un'eventuale fuga può arrivare, così mando all'attacco Van Staeyen e Van Keirsbulck. Li seguono Nys, Kriit, Engels, Kennaugh e McConvey. Nessuno insegue, allora la Quick Step di Gilbert si mette in testa, frazionando il gruppo. Boonen è molto attento e rimane coi primi. Con lui anche Trentin e Boulo. Viviani rimane indietro inizialmente ma rientrerà nel finale. Davanti Van Staeyen tira il gruppetto dei fuggitivi a tutta. Sulla salita (non mi ricordo il nome :D) Trentin tenta un allungo, mettendo a dura prova i gregari di Gilbert, che rientrano nel tratto in pianura. Intanto i fuggitivi guadagnano secondi. Van Staeyen esaurisce le forza, rimangono Nys e Van Keirsbulck. Nys si stacca molto presto e il giovane belga si invola in solitaria. Dietro rimangono Gilbert, Bandiera, Boulo, Boonen, Trentin e Viviani. Più tardi rientrano Klostergaard, Sijmens, Scheirlinckx, Ista e Hayman. Ma intanto Van Keirsbulck è vicinissimo al traguardo con un vantaggio incolmabile. Va a vincere in solitaria a 20 anni la Gent - Wevelgem con quasi tre minuti sul secondo. Boonen e Viviani, in volata, completano un podio tutto Mapei.

 
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