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Inchiesta Le Iene: come eludere il passaporto biologico
#1
Le Iene tornano sul tema: "le incertezze dell'antidoping"



Link al servizio completo: http://www.video.mediaset.it/video/iene/...25946.html
 
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#2
Ho visto per caso il servizio.

Di fondo hanno ragione, e a differenza delle altre volte dove intervistavano un ex ciclista che correva 10 anni fa tra le continental ( Facepalm ), stavolta il servizio ha una base scientifica. 

Il discorso che l'antidoping è in ritardo di qualche anno rispetto al doping lo sappiamo bene, e si sa che il passaporto biologico ha le sue falle, inutile far finta di nulla, ed è un problema di qualsiasi sport professionistico.
Per come è stato confezionato il servizio, e considerando che il target del programma per lo più è di gente piuttosto "ignorante" in tema di sport e doping, mi sembra sia più l'ennesimo servizio delle Iene " gne gne ciclisti tutti dopati!11! " . 

La mia opinione è che in qualsiasi sport professionistico si faccia uso di sostanze illecite, ma questo accanirsi specie dopo che per lo meno il ciclismo prova a ripulirsi il più possibile non lo capisco e mi sembra non porti a nulla di utile.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Jussi Veikkanen
#3
Infatti l'ho spostato in una discussione a sé, visto che poteva essere interessante.

Anche perché non conoscevo questo studio.

Resta tanta superficialità: ad esempio, maggior precisione sui miglioramenti. E' ovvio che un amatore, seppur di buon livello, dovrebbe avere miglioramenti più incisivi; discorso diverso per un - per dire - Froome, che già è al massimo delle sue possibilità.
Così come bisognerebbe soffermarsi sull'esito pratico dei miglioramenti. Lì si parla solo dell'atletica, di un miglioramento di 30 secondi (mi pare) che ti portebbe dal 40° posto al 3°. Però non ho capito se l'esperimento è stato fatto su quell'atleta che stava 40°: sennò già devi pensarci ad arrivare ed essere 40°.
Magari vorranno approfondire nelle prossime puntate... Boh
 
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#4
E' chiaro che cosi rwcxontata non riesci a capire se sia una bufala o uno studio serio. Pero' rispetto alla solita testimonianza di un ex dopato direi che siamo gia' un passo avanti.

Poi personalmente non ho dubbi che i corridori usino aiutini per stare al massimo dei valori che gli sono consentiti, ma tant'e.
 
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