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Inchiesta: gare, ecco i numeri del tracollo
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INCHIESTA: Gare, ecco i numeri del tracollo

La crisi c'è e si sente. Mentre in tutta Italia si tagliano province ed enti statali, anche per il mondo delle due ruote è giunto il momento di guardare ai numeri e fare due conti. In attesa dei verdetti delle elezioni federali che nelle prossime settimane usciranno dalle urne di tutti i comitati provinciali e regionali d'Italia, ciclismoweb.net è pronto a presentare i risultati dell'indagine condotta sui numeri del ciclismo giovanile italiano.

CALENDARI A DIETA - Che i calendari fossero "in dieta" già da qualche anno se ne erano accorti tutti gli addetti ai lavori ma, ancora una volta, la freddezza delle cifre non lascia spazio a dubbi: basta andare a bordo strada per sentir parlare di organizzatori in crisi, gare che spariscono, squadre che proseguono la propria attività con sempre maggiori difficoltà. Una goccia dopo l'altra, però, forma l'oceano: allo stesso modo, il calo delle organizzazioni, può diventare un autentico tracollo.

Dal 2007 ad oggi allievi, juniores ed elitè-u23 hanno perso infatti 429 gare: in appena sei anni, il mondo giovanile italiano ha detto addio a poco più del 30% delle proprie manifestazioni; una autentica valanga di defezioni che scendendo a valle aumenta di volume e velocità. La categoria più colpita è quella degli juniores, che segna addirittura un -36% con appena 269 gare rimaste sul suolo italico, mentre gli allievi perdono il 31% e i dilettanti "appena" il 25%. Una drastica riduzione che sta ridisegnando gli equilibri tra le categorie: nel 2012, per la prima volta in assoluto, gli elitè-under 23 hanno avuto a disposizione più gare rispetto agli juniores

Un primo drammatico calo si era registrato esattamente un quadriennio fa, a cavallo tra le stagioni 2008 e 2009 (addirittura -50 gare per gli juniores!) purtroppo pareggiato nella stagione appena conclusasi. Nel 2012 abbiamo perso 64 gare allievi, 45 gare juniores e 23 gare elitè-under 23.

A sparire sono soprattutto le gare regionali, quelle "più povere" ma anche quelle che sono indispensabili per portare il ciclismo nei paesi più piccoli, per permettere ai ragazzini di ogni località di appassionarsi e scegliere di salire in sella piuttosto che mettersi a calciare un pallone: il numero delle prove internazionali, infatti, dal 2010 ad oggi è rimasto praticamente invariato (quelle per elitè-U23 sono addirittura aumentate da 45 a 48 mentre quelle per juniores da 25 sono scese a 22).

CAMBIO DI RITMO - Difficile individuare una sola giustificazione a questa perdita così clamorosa, oltre ai fattori esterni legati all'andamento dell'economia, alcune responsabilità toccano anche a chi compone il mondo delle due ruote. L'età media degli organizzatori che si alza, le scelte dettate dalla struttura tecnica federale (con gli stop forzati della 2^ domenica per allievi e juniores) ed una minore appetibilità delle manifestazioni ciclistiche, infatti, sono fattori che hanno aggravato le condizioni di quello che ormai appare un malato terminale.

Serve una inversione di rotta, bisogna cambiare direzione, si deve trovare il modo per fare sistema e pedalare tutti nella stessa direzione per non essere costretti ad assistere, tra poche stagioni, alla morte del ciclismo italiano. Se l'emoraggia di gare non sarà fermata, dopo le olimpiadi di Rio 2016, ci ritroveremo a parlare di un movimento ridotto ad una quindicina di appuntamenti all'anno.


Stagione Gare Allievi Gare Juniores Gare Elitè-U23 Totale
2007 609 419 370 1398
2008 604 410 369 1383
2009 555 360 330 1245
2010 492 345 314 1151
2011 484 315 303 1102
2012 420 269 280 969

[Immagine: grafico_corse12.jpg]


Andrea Fin - www.ciclismoweb.net
 
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