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Jakob Fuglsang
#1
 
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#2
Fuglsang salterà il Giro per aiutare gli Schleck al Tour
Chi aspettava con curiosità il suo esordio al Giro d'Italia deve attendere ancora. In un'intervista video rilasciata a Cyclingnews Jakob Fuglsang ha annunciato che salterà la corsa rosa, inizialmente nel suo programma stagionale, per prepararsi al meglio sul Tour de France che correrà in appoggio ad Andy e Frank Schleck. Dopo la Grande Boucle verrà presa le decisione definitiva sulla sua partecipazione alla Vuelta a España che comunque in questo momento pare auspicabile.

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#3
Ho letto un'intervista a Rasmussen l'altro giorno in cui gli consigliava di andarsene dagli Schleck, visto che, secondo lui, è sprecato a farli da gregario e che al Tour potrebbe esser da podio (sinceramente, non ricordo se stesse parlando al presente o al futuro, se qualcuno riesce a recuperarla...).
 
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#4
Beh, adesso da top 5 secondo me potrebbe esserlo tranquillamente con un po' di fortuna e una squadra per sé. Magari l'anno prossimo gli fanno fare Giro o Vuelta da capitano, ma una cosa è il Giro, un'altra il Tour, specialmente per uno straniero. Però c'è il fatto che il Giro partirà dalla Danimarca...(giusto?) che magari può essere un incentivo
 
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#5
(05-02-2011, 04:40 AM)SarriTheBest Ha scritto: Fuglsang salterà il Giro per aiutare gli Schleck al Tour
Chi aspettava con curiosità il suo esordio al Giro d'Italia deve attendere ancora. In un'intervista video rilasciata a Cyclingnews Jakob Fuglsang ha annunciato che salterà la corsa rosa, inizialmente nel suo programma stagionale, per prepararsi al meglio sul Tour de France che correrà in appoggio ad Andy e Frank Schleck. Dopo la Grande Boucle verrà presa le decisione definitiva sulla sua partecipazione alla Vuelta a España che comunque in questo momento pare auspicabile.

cicloweb.it
Per quello che ha fatto al Tour certo che ne è valsa la pena... Dodgy
 
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#6
Decisamente no,ma vedo delle prestazioni parallele con C.Sorensen,secondo me entrambi potranno far bene alla Vuelta
 
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#7
Si però C. Sorensen se non cambia modo di stare sulla bici fa solo fatica e basta, il suo andare da una parte all'altra gli fa consumare il doppio degli altri, sulla bici più si sta fermi e meno ci consuma, mentre Fuglsang si vede che non era proprio al top, oppure è stato coinvolto in qualche caduta senza che nessuno se ne accorgesse e ha avuto qualche problema fisico.
 
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#8
E che ci fai?!Confuso
 
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#9
a ormai penso nulla, sono forse 4-5 anni che lo vedo andare così e non penso riuscirà a cambiare
 
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#10
Vabbé Contador sulla bici sgambetta e balla da tutte le parti eppure non fa tanta fatica Asd
 
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#11
si ma un conto è farlo quando ti alzi sui pedali, che sai già che fai più fatica, un conto è farlo ongi metro di ogni tappa, tra l'altro ha sempre una faccia che sembra sia sulla bici da 10 mesi consecutivi senza mai scendere
 
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#12
(13-07-2011, 09:23 AM)Gershwin Ha scritto: Però c'è il fatto che il Giro partirà dalla Danimarca...(giusto?) che magari può essere un incentivo

Mah, vediamo com'è il Giro: lo vedo ancora un po' troppo passista per riuscire a tenere bene sulle nostre salite e per 3 settimane.
 
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#13
(26-07-2011, 09:53 PM)Andie88 Ha scritto: si ma un conto è farlo quando ti alzi sui pedali, che sai già che fai più fatica, un conto è farlo ongi metro di ogni tappa, tra l'altro ha sempre una faccia che sembra sia sulla bici da 10 mesi consecutivi senza mai scendere
Lo fa moltissimo anche da seduto Sisi comunque mi sa che hai ragione Asd .
 
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#14
 
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#15
Jakob Fuglsang costretto a dare forfait al Giro
Jakob Fuglsang non ha preso il via nella terza tappa del Tour de Romandie a causa di una infiammazione della capsula articolare e del legamento del ginocchio sinistro. Il team e il medico sociale hanno deciso di escludere il corridore danese dalla squadra per il Giro d'Italia.
«Sono molto deluso - ha commentato Fuglsang a Basilea -: il Giro era il mio grande obiettivo per quest'anno. Ieri ho avuto tanto dolore e mi sono reso conto che poteva essere la fine del mio sogno».
Il dolore al ginocchio è iniziato due settimane fa durante lo stage a Sierra Nevada, Spagna.
«Si tratta di una diagnosi chiara - ha spiegato il dottor Andreas Gösele -: Jakob è un giovane talento ed è nostra priorità tutelarlo. Con una terapia rapida e intensiva, Jakob sarebbe forse in grado di prendere il via al Giro, ma con quale rischio? Da un punto di vista medico, è impossibile garantire che le cose vadano bene».
Per la Radioshack Nissan questa lesione è un'altra battuta d'arresto dopo la sfortuna del team ha già incontrato nelle classiche di primavera con la frattura alla clavicola di Fabian Cancellara.
«Jakob aveva fatto del Giro il suo grande obiettivo - dice Bruyneel - Ha investito un sacco di tempo e anche fondi personali per lavorare in altura e presentarsi nella forma migliore».

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#16
Giro d'Italia, Jakob Fuglsang: «Mi spiace molto non esserci, torno al Luxembourg. Vedo bene Scarponi e Basso; e forse Schleck»
Jakob Fuglsang, grande assente dell'ultim'ora del Giro d'Italia 2012, non ha mancato di passare a fare un saluto alla carovana rosa, alla partenza della seconda tappa, da Herning. Il danese della RadioShack tornerà in gara presumibilmente tra il Tour de Luxembourg e il Tour de Suisse: «Sono ovviamente un po' triste per non poter essere stato sulla linea di partenza del Giro, ma alla fine con i problemi che ho non aveva senso partire e rischiare di peggiorare la situazione; ho dovuto pormi così nuovi obiettivi, e proprio oggi è stato il primo giorno in cui ho ripreso la bici». Fuglsang vede Michele Scarponi («Mi sembra in palla») e Ivan Basso («Ha fatto un buon prologo, forse sta meglio di quanto pensiamo») come favoriti per il Giro, e confida in una buona prestazione del suo compagno Fränk Schleck, che l'ha sostituito: «Ha bisogno di un po' di giorni di gara per raggiungere la miglior forma, nelle ultime tappe potrebbe essere davvero protagonista, sono quelle decisive del Giro e se lui sarà arrivato alla condizione migliore, sarà senz'altro sul podio».




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#17
Fuglsang è stato escluso dalla squadra per ogni corsa World Tour, in seguito alle sue lamentele a causa della non partecipazione al Tour de France; quindi non sarà nemmeno al via della Vuelta.
 
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#18
Direi che lui ha sicuramente sbagliato nel lamentarsi su ogni media dopo l'esclusione dal Tour.Il probelma è che se l'ha fatto in quella maniera,è perchè forse in seno al team,nessuno gli avrà dato delle rassicurazioni o delle motivazioni tali da farlo stare sereno.
Siccome è oramai certo che va via a fine stagione,lo puniscono e gli negano di guadagnare punti che porterà con se in un altro team.
Siamo al limite del mobbing,ma i regolamenti voluti dalle geniali menti di Aigle,lo permettono.
Magari la prossima volta,prima di cambiar squadra ed andare in un pollaio,ci penserà due volte,posto il fatto che ancora non ha dimostrato nulla per far si che qualcuno possa impostare tutti i suoi progetti su di lui.
 
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#19
ci deve esser un bel ambiente in questa squadra Asd
 
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#20
BRUYNEEL. «Non ce l'ho con Fuglsang ma con il sistema»

Ostracismo. E Johan Bruyneel conferma che Jakob Fulglsang non disputerà più prove di WorldTour fino al termine della stagione.
«Voglio chiarire la storia - scrive il tecnico belga della Radioshack Nissan sul suo blog -: non c’è nulla di personale contro Jakob. Si tratta di una decisione presa in base al sistema di assegnazione dei punti voluta dall’Uci. Pensateci: nessuna squadra investirà su un corridore che l’anno dopo porterà i suoi punti ad un’altra squadra. E se io schiero questo corridore in una corsa di World Tour, tolgo ad altri ragazzi del team la possibilità di fare punti e di essere utili alla squadra».
E aggiunge: «Abbiamo chiesto all’Uci di cambiare sistema e di tenere più in considerazione le squadre di appartenenza. Mi sembra una richiesta logica, ma nulla è cambiato. Il mio ruolo è quello di curare gli interessi della mia squadra ed è quello che sto facendo».
Naturalmente Bruyneel si complimenta con Fuglsang per il suo trionfo in Austria. «Sono molto contento per come ha lavorato la squadra. Complimenti a Jakob Fuglsang per la vittoria finale e per aver trascinato la squadra al trionfo nella classifica a tempi. Mandarlo lì ha rappresentato la giusta decisione: al Tour sarebbe stato un corridore d’appoggio, in Austria ha corso da leader e ha vinto».

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