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Joaquim Rodriguez
Joaquim Rodriguez: «Mi sento ancora un corridore»
Purito ci spiega perchè "non poteva smettere così"

Al primissimo ritiro della Bahrain Merida a Porec, in Croazia, abbiamo incontrato Joaquim Rodriguez, che a sorpresa pochi giorni fa ha annunciato che proseguirà la sua carriera agonistica nonostante al Tour de France di quest'anno avesse annunciato che a fine stagione avrebbe appeso la bici al chiodo. Purito, con la solita disponibilità e simpatia che ha già contagiato la nuova squadra, ci ha svelato cosa gli ha fatto cambiare idea.

Lo sceicco ti deve aver fatto proprio un'offerta che non potevi rifiutare...
«La realtà è che se chiudo gli occhi e penso a come ho chiuso quest'anno non sono contento, non è il film che mi ero fatto. Mi ero ormai convinto che il momento di dire basta con le corse fosse arrivato, invece le ultime gare non sono andate come volevo e con la squadra c'è stata qualche incomprensione. Dopo aver vinto due Lombardia in carriera non esiste che la mia storia si sia concluda con una partecipazione che non ha lasciato il segno. Volevo finire con una grande condizione, in una corsa importante, come ha fatto Fabian Cancellara ai Giochi Olimpici. Insomma non poteva finire così, ecco perché sono ritornato sui miei passi e ho deciso di continuare».

Perchè la Bahrain Merida?
«Perchè prima di farmi un'offerta mi hanno chiesto: cosa vuoi fare? Si sono interessati a me, mi hanno coinvolto, mi sono sentito valorizzato. Ho capito che mi volevano per la mia immagine, per l'esperienza che posso offrire ai giovani, perchè in questo ambiente ormai mi conoscono tutti e mi stimano. Mi piace molto che non ci sia stress nei miei confronti, ai programmi ci penserò a novembre, nel prossimo ritiro, dopo le vacanze, che prevedono una tappa anche nel vostro paese per un evento benefico (Joaquim sarà tra le stelle dell'Ottobiano Sport Show per la Marina Romoli Onlus in programma il 5-6 novembre a Ottobiano nel pavese, ndr)».

Hai trovato nuovi stimoli?
«Il ciclismo è uno sport difficile, non basta solo la tecnica e la qualità, tornare e restare ad alti livelli non è semplice, serve tanto lavoro, molti sacrifici, ma tanti ex mi hanno fatto i complimenti e mi hanno consigliato di approfittare di questa occasione. Stare a casa dopo una vita in giro per il mondo facendo questo lavoro è complicato. Mollare così da zero è una situazione complessa da gestire. Vedere la presentazione della Vuelta mi ha dato un pugno allo stomaco, assistere alle corse da spettatore mi sembrava assurdo, in poche parole mi sentivo ancora un corridore. Ero convinto di smettere, ma in un mese e mezzo è cambiato tutto. Forse è stato un cambiamento troppo radicale da assimilare, forse non era semplicemente ancora il mio momento. Non ero soddisfatto di come avevo chiuso».

Ultimi obiettivi da raggiungere prima di appendere la bici al chiodo?
«Non voglio prefissarmi una corsa in particolare, le gare a me adatte le conoscete. Mia moglie Yolanda mi ha appoggiato nella scelta, i miei bimbi Pablo ed Elsa si sono lamentati che ripartissi per questo ritiro perché mi vorrebbero sempre a casa ma spero di convincere anche loro portandoli presto su un podio prestigioso come è già capitato in più occasioni».

Dopo che ruolo avrai nel team?
«Mi piacerebbe restare nel mondo ciclismo, diventando testimonial magari di un marchio come Merida o di una stato emergente come il Bahrain. Non mi vedo nel ruolo di direttore sportivo o manager, ma vicino ai corridori dando loro consigli per quello che ho imparato e nell'ambito alle gare, che sono la mia vita».

Giulia De Maio per tuttobiciweb.it
 
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La carriera agonistica di Joaquim Rodríguez è ufficialmente terminata
Il periodo di riflessione è stato lungo, ma alla fine è arrivata la decisione definitiva: la carriera di Joaquim Rodríguez come ciclista professionista è ufficialmente conclusa ed Il Lombardia resterà la sua ultima apparizione in gara. «Dopo essermi preso abbastanza tempo per pensare – ha commentato Purito, che resterà comunque legato alla Bahrain-Merida – ed aver provato a tornare al lavoro classico, mi sono reso conto che non era possibile per me. Così con il supporto della mia famiglia e dei miei amici ho deciso di non tornare alle competizioni agonistiche. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno provato a convincere a tornare, sono onorato e mi avete reso la decisione davvero difficile ma credo che sia meglio non tornare se non sono sicuro di poterlo fare ad alti livelli come meritano i miei tifosi».

cicloweb.it
 
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Ha fatto un bel finale di carriera Ahah Ahah Ahah
 
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Sinceramente non capisco perchè non abbia voluto terminarla l'anno scorso alla Vuelta, almeno avrebbe finito in modo decente e nel suo Paese (anche se vive ad Andorra)
 
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Occhio che da qua a gennaio è lunga, potrebbe ricambiare idea  Sisi Sisi
 
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Ma infatti quei virgolettati che avevo, più o meno, riportato qualche settimana fa erano davvero inquietanti. Il massimo delle aspettative era un ritiro-passerella tipo Simoni. Ma non puoi pensare, oggi, di fare ciclismo professionistico all'acqua di rose, allenandoti quanto e quando ti pare e senza la necessaria determinazione. Sarebbe stato proprio brutto "rubare" un posto in squadra così...
 
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Proprio un signore a lasciare il suo posto vacante e a dare un opportunità a un giovane Sisi Sisi Sisi
 
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Questo tira e molla ha stancato
 
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Purito, nuova vita e nuovo sito
Il campione spagnolo racconta tutte le sue attività

[Immagine: showimg.php?cod=96443&resize=10&tp=n]
 
Nel momento di intraprendere la sua nuova carriera, Joaquim Rodríguez presenta il suo nuovo sito web - puritorodriguez.com - nel quale riunisce tutto ciò che è al centro della sua attenzione e delle sue attività.

Un sito che permette ri respirare puro ciclismo, a cominciare dalla  cicloturista La Purito che si correrà il prossimo 6 sgosto del 2017. C'è poi una nuova collezione di abbigliamento lifestyle che nei prossimi mesi sarà ulteriormente arricchita e che propone al momento le magliette celebrative di alcune delle vittorie più belle del corridore catalano. E in vista delle festività, ogni acquisto sarà accompagnato da una cartolina con autografo dello stesso Joaquim Purito Rodríguez.

Grande spazio per le notizie, per la escuela de ciclismo Purito e per tutto quel che riguarda la storia sportiva di un campione amato da tutti.

tuttobiciweb.it
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
Ogni giorno Garzelli tramite diretta Instagram intervista qualche corridore, ed oggi era il turno di Purito.

Tra i tanti aneddoti ha ricordato il Giro 2012, suo grande rimpianti, e tra le tante cose ha ammesso che nella tappa di Cervinia vinta da Amador, dove Hesjedal scattò nel finale guadagnando 26", lui e la squadra (quandò scattò il canadese in testa al gruppo c'era Moreno) decisero di non forzare e di perdere volutamente la maglia per non stancarsi troppo nei giorni successivi.
 
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In una diretta Instagram ha raccontato qualche retroscena contrattuale.

Purito aveva due fedelissimi e amici fraterni come Vicioso e Losada, importanti per lui perchè si allenava con loro ecc.

Ogni anno la Katusha non voleva rinnovarli, così Purito decise che prima di firmare lui, dovevano aver firmato loro (non si fidava di firmare prima lui).

La cosa simpatica è che a fine 2016 aveva ancora una mezza idea di continuare e convinse la Katusha a firmare ancora per un anno i suoi amici, salvo poi decidere di ritirarsi  Asd
 
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