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Johnny Hoogerland
#21
Androni, Hoogerland e l'emozione della maglia nuova
L'olandese non resiste all'autoscatto

Ha trent'anni compiuti e una grande esperienza, ma all'entusiasmo non si comanda... E allora ecco che Johnny Hoogerland non resiste alla tentazione di mostrare la sua nuova maglia, quella della Androni Venezuela, e complice lo specchio del bagno si dedica all'autoscatto. Il tutto in attesa della presentazione ufficiale del team che si svolgerà domani ad Arona e che vi proporremo in diretta web.

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tuttobiciweb.it
 
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#22
Johnny Hoogerland: "2014 tutto da scrivere"
Per descrivere Johnny Hoogerland si dovrebbe cominciare da un aggettivo: combattivo. Vuoi perché non c’è fuga della quale non faccia parte; vuoi perché ha finito un Tour de France, nel 2011, nonostante trentatrè punti di sutura alle gambe; “regalo” ingrato del famigerato tuffo nel filo spinato. Un ribaltone tremendo, quello avvenuto nella nona tappa, che l’aveva costretto a tagliare il traguardo di Saint-Flour a sedici minuti dal vincitore Luis Leon Sanchez, con cui si trovava in fuga (guarda caso) al momento dell’incidente, tra dolori atroci e bende grondanti sangue; tra gli applausi, comunque, di un pubblico che quella cavalcata eroica e tragica, ancora oggi, non l’ha dimenticata.

31 ANNI A MAGGIO - Combattivo e determinato, dunque. E già in rampa di lancio in direzione della stagione che lo aspetta: la prima cosa che balza agli occhi, infatti, trovandoselo davanti, è che è decisamente magro. A pochissimo dall’esordio in gruppo, che avverrà al GP Costa degli Etruschi il 2 febbraio prossimo, l’atleta trentenne (raggiungerà quota trentuno il 13 maggio) appare già in una quasi perfetta forma da gara. Enfatizzata dalla nuova livrea, composta da casacca arancio-bianca-blu su pantaloncino nero, brandizzata Androni Giocattoli-Venezuela. Compagine con la quale ha siglato un contratto annuale.

Dopo aver difeso i colori della Vacansoleil-DCM, dal 2009 sino all’anno passato quando il team nederlandese ha chiuso i battenti, per il Campione Nazionale (titolo conquistato a Kerkrade lo scorso 23 giugno) si è aperta, infatti, una porta italiana, che l’ha condotto ad abbracciare la divisa del Team Manager Gianni Savio. “L’Italia mi piace molto” spiega in un inglese perfetto (per la nostra lingua si sta ancora attrezzando, anche se ogni tanto qualche italica parola nel discorso ce la infila). “Correre qui è come essere in una grande famiglia. L’italiano non lo parlo ancora, ma mi difendo con inglese, francese e spagnolo”.

OBIETTIVO CLASSICHE - Anno nuovo, impegni nuovi, ma sempre prestigiosi: “Certamente il mio calendario quest’anno cambierà, farò molte gare nella Penisola. Sono stato in ritiro con la mia formazione, fino al 20 di gennaio, vicino a Livorno. Ora sono tornato a casa qualche giorno dai miei cari e ritornerò in Italia per correre Donoratico. Quindi, si prosegue con Trofeo Laigueglia e Giro del Mediterraneo”.

Gare in cui animerà l’ennesima fuga? “Vedremo. Quello che mi dirà la squadra di fare, farò. Il mio obiettivo, oltre a supportare il team, sarà certamente quello di fare una buona stagione”.

Tra le prove che la formazione italo-venezuelana si troverà ad affrontare ci saranno anche alcune Classiche del Nord: terreno particolarmente adatto a questo ragazzo nato nell’Olanda del Sud, al confine con il Belgio, che adesso risiede in Spagna con la famiglia. “Certamente si correrà anche in Olanda e in Belgio. Io dovrei fare la Freccia del Brabante e poi speriamo di ottenere l’invito per altre gare”. Invito già arrivato per l’E3 Prijs di Harelbeke, che si è assicurato tramite wild-card la partecipazione dei pluri-campioni italiani, mentre già era una certezza il Giro d’Italia. “L’ho corso nel 2011, ed era stata un’esperienza davvero speciale”.

Al di là dei risultati sportivi, però, per lui un successo bellissimo è già arrivato a dicembre, con la nascita della sua bambina. “Normalmente i bimbi, appena nati, sono bruttini. Lei, invece, era già da subito stupenda”, racconta con la voce colma di orgoglio e di commozione. Anche i combattenti più tenaci, davanti ai propri frugoletti, si sciolgono come neve al sole.

Silvia Tomasoni per ciclismoweb.net
http://www.ciclismoweb.net/index.php?opt...Itemid=108
 
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#23
Cioè, ma l'Androni faceva prima a ingaggiare me. Sweat (ed ero anche più economico! :D) Mai visto mai in questo Giro d'Italia... :-/
 
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#24
Tour de France, dopo tre anni l'assicurazione ha pagato Hoogerland
Ci sono voluti più di tre anni, ma alla fine giustizia è fatta: Johnny Hoogerland ha finalmente ottenuto l'indennizzo da parte della società assicuratrice del veicolo che lo aveva buttato fuori strada nel corso della nona tappa del Tour de France 2011. Ricordate? Hoogerland era volato in un prato riportando ferite ed escoriazioni ovunque a causa del filo spintato ma, nonostante tutto, aveva concluso prima la tappa e poi il Tour.
«Finalmente questa vicenda è chiusa - ha detto il corridore della Androni Venezuela - e posso concentrarmi sul futuro: dopo un anno in cui non sono andato bene, riparto con grandi motivazioni con la nuova Rompoort».

tuttobiciweb.it
 
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#25
LA ANDRONI VENEZUELA PORTA HOOGERLAND IN TRIBUNALE
Calunnia e diffamazione, causa civile per risarcimento danni



Tutto nasce da un tweet di Johnny Hoogerland, che stamane ha interpellato il presidente dell'Uci Brian Cookson chiedendo: "Cosa devo fare per farmi pagare lo stipendio dalla squadra?".
Il tweet, ovviamente, è stato subito ripreso dai siti di matrice olandese e belga con tanto di titoloni e ampio spazio in home page.
Noi abbiamo raggiunto al telefono Gianni Savio per chiedere lumi ed ecco quel che ci ha detto: «Sono letteralmente furioso, bisogna proprio dire che al peggio non c'è mai fine. Il corridore olandese, come tutti gli altri del resto, ha ricevuto ogni mese il suo compenso accompagnato dal cedolino che attesta anche tutti i versamenti fiscali e contributivi. E così è avvenuto anche lunedì 29 dicembre. Quando ha ricevuto versamentoe cedolino, Hoogerland ha scritto subito al nostro responsabile amministrativo, lamentando il fatto invece dei soliti 4300 euro e rotti, aveva avuto un versamento di soli 1910,23 euro. Il nostro consulente fiscale ha risposto spiegandogli che 2327,16 euro sono stati versati a conguaglio Irpef come previsto dalla normativa e che entro il 28 febbraio riceverà il Cud 2014 con il quale conguaglierà le tasse in Olanda, in altre parole recupererà quei soldi».

Quindi voi siete in regola?
«Certamente sì. Al corridore lo stipendio - 90.000 euro lordi - è stato corrisposto nella totalità e senza ritardo. Venerdì 2 gennaio inoltreremo tutta la documentazione relativa tanto all'Uci quanto alla Ernst&Young. E lo steso giorno il nostro legale Giuseppe Napoleone presenterà denuncia in sede penale per calunnia e diffamazione e in sede civile per risarcimento danni d'immagine».

tuttobiciweb.it
 
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#26
Johnny Hoogerland dice stop a fine anno
È stato uno dei beniamini del pubblico internazionale per la sua condotta di gara sempre spettacolare (a volte anche troppo) . Da qualche anno però il suo rendimento era nettamente peggiorato, portandolo ad essere sempre meno all’attacco.

All’età di trentatré anni Johnny Hoogerland annuncia il ritiro a fine stagione: l’olandese, dall’anno scorso fra le fila della Roompot-Oranje Peloton, cita proprio lo scarso rendimento attuale come una delle cause del suo abbandono. Continuerà ad essere presente nel mondo del ciclismo con la formazione batava, in un ruolo ancora da definire.

Per il Toro di Beveland (questo il suo soprannome) il palmares recita un titolo nazionale in linea nel 2013 così come una tappa e la generale della Driedaagse van West Vlaanderen 2009 con la maglia della Vacansoleil (per la quale ha militato dal 2009 al 2013) e una tappa al Clásico Ciclístico Banfoandes 2008.

Rimane però soprattutto in mente la sua caduta al Tour de France 2011 quando, mentre era in fuga, venne buttato a terra assieme a Juan Antonio Flecha da una macchina dell’organizzazione: l’olandese finì la sua corsa nel filo spinato provocandosi ferite su gran parte del corpo.

cicloweb.it
 
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#27
Ciao Johnny Triste
 
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#28
Dalla caduta al Tour non è stato più lo stesso... Triste
 
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#29
Diciamo pure che dopo la querelle con Savio mi è caduto molto in basso.
Non mi mancherai Johnny il bello.

E comunque non critico la classe il palmarés: vincere la Tre giorni delle Fiandre Occidentali ti porta automaticamente nell'olimpo dei migliori corridori della storia.
 
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