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Sergueï Soukhoroutchenkov
#1
Aka il corridore che, più di tutti, deve farci riflettere sul metodo con cui analizziamo la carriera di un atleta.

Quando vinci, e vinci tanto, è importante solo il nome della gara che vinci o anche il modo in cui vinci, il percorso su cui vinci e i nomi di quelli che batti?

Il web è pieno di gente per cui conta solo il World Tour, basta leggere i commenti qua e là su VdP che, secondo alcune menti illuminate, dovrebbe lasciare cross e mtb.

I numeri, però, uno se li ha li fa ovunque. Non è il contesto il limite, è la comprensione del contesto di taluni spettatori a essere limitata.

Soukhoroutchenkov ha vinto un'Olimpiade riservata ai dilettanti, che non erano gli attuali U23, e manco gli attuali U23+corridori delle continental, quanto più una dimensione quasi parallela del professionismo, attaccando dopo 30 km con altri due corridori, staccandoli ai -37 e andando al traguardo rifilando distacchi abissali a tutti.

Ordine d'arrivo della gara in questione: http://www.museociclismo.it/content/cors...34565.html

Un trionfo del genere può valer meno di, ad esempio, una Sanremo di Demare?
 
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#2
Vi linko un racconto da leggere assolutamente dell'amico Vivian Ghianni: https://m.facebook.com/story.php?story_f...7833882856
 
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