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L'Équipe pubblica l'elenco UCI dei sospetti a luglio 2010
#1
[Immagine: 11listaucidopage.jpg]

Se non siamo alle liste di proscrizione, poco ci manca. L'Équipe ha pubblicato stamattina un documento confidenziale dell'UCI, in cui i corridori che hanno partecipato al Tour de France 2010 vengono messi in classifica in base a un indice di sospettabilità. Tale indice (10 il valore massimo, 0 il minimo) si baserebbe sui dati del passaporto biologico dell'immediata vigilia dell'ultima Grande Boucle e della prima settimana di gara, e sarebbe il punto di partenza da cui l'Unione Ciclistica Internazionale stabilisce i controlli a sorpresa su questo o quel corridore. Secondo l'elenco, che come ogni elenco di questo tipo è affetto da una certa sommarietà, i ciclisti più a rischio nel periodo di luglio 2010 erano Barredo, Popovych (indice 10) e Menchov (indice 9). Però, se non si relativizza questa sorta di classifica a dati assoluti (per dire: l'indice 10 potrebbe comunque essere lontanissimo da valori passibili di positività), al contesto (tutti i ciclisti presenti hanno ricevuto lo stesso numero di controlli per il PB, nel periodo?) e allo stato di salute di ogni singolo corridore presente in elenco, non si va troppo lontano e si rischia - come al solito ai danni degli atleti - di incappare nella più totale arbitrarietà.

cicloweb.it
 
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#2
In effetti visto così senza una contestualizzazione generale e una spiegazione chiara di quello che questa tabella sta ad indicare (che spero sia ben dettagliata e legittima nell'articolo che la riguarda) sembra quasi una classifica dei più dopati, e anche in questo caso può sembrare tale al lettore distratto
 
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#3
Mah, comunque è strano che l'Uci si faccia scappare un documento come questo...
 
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#4
Non è che ci voglia molto a far trapelare documenti per quanto riservati essi siano, Wikileaks insegna
 
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#5
Scusate ma nn ho capito a che cosa possa servire questa tabella?? a me sta cosa fa una brutta impressione sembra una caccia al Boss Asd
 
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#6
Serve a vendere il giornale
 
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#7
Uci: la lotta continua, ma questa lista...
L'Uci ha emesso un comunicato sull'articolo pubblicato oggi da L'Equipe e ripreso da tuttobiciweb.
«Per consentire la giusta valutazione delle informazioni pubblicate, l'UCI ricorda che prima di ogni grande giro tutti i corridori sono obbligati a sottoporsi ad un controllo sanguigno. Il Servizio Antidoping dell'UCI stabilisce quindi, sulla base dei risultati dei controlli e del passaporto biologico, un «testing plan» che definisce le priorità, la frequenza e la tipologia dei controlli che saranno effettuati dopo la corsa.
Va sottolineato che la lista pubblicata da L'Equipe e intitolata «Indice di sospetti» può essere interpretata in modo sbagliato e controproducente: non rappresenta altro che la valutazione sommaria e a prima vista dei risultati delle analisi della vigilia, con il solo scopo di stabilire un ordine di priorità, ben sapendo che questi indici non rappresentano in alcun modo un indizio di colpevolezza.
Questa procedura sommaria è diventata possibile grazie all'adozione del passaporto biologico del
quale il "ciblage" rappresenta uno degli assi principali. Naturalmente, le informazioni pubblicate dal quotidiano francese sono ben lungi dall'essere state valutate dagli esperti del passaporto biologico.
Condannando le possibili strumentalizzazioni della intuizione che si è creata, l'UCI vuol sottolineare alcuni punti fondamentali presenti nell'articolo in questione.
Sulla base del "sospetto non è colpevolezza", è evidente come il sistema permetta di rendere ancora più efficace la lotta al doping.
Riconosciuta come "un documento unico che non ha eguali in alcuno sport" questa lista "rivela una realtà molto lontana dal "tutti dopati" e taglia la testa ad un presunto doping di squadra.
Grazie al formidabile lavoro compiuto dall'UCI in questi anni, il numero dei corridori che "oltrepassano il limite" è decisamente diminuito.
Questo non significa che non esista il problema. Ma è evidente che i responsabili antidoping dell'UCI hanno in pugno la situazione e che il monitoraggio dei corridori si fa sempre più efficace.
Nonostante questo, l'UCI deplora e condanna la falla nell'organizzazione che ha portato alla trasmissione dei dati al quotidiano. Una fuga dio notizie che va considerata irresponsabile e inammissibile. Al punto che l'UCI si confronterà con la Wada per coordinare un'inchiesta a riguardo».

tuttobiciweb.it
 
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#8
Sarà poi un caso che esca durante il Giro? Mmm
 
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#9
Scambio di sfavori,visto che durante il Tour di solito escono le positività del Giro...Mmm
 
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#10
LISTE UCI. Millar: devono cadere delle teste...

L'eco della pubblicazione delle liste Uci pre-Tour 2010 continua a farsi sentire. Tra i più decisi nel chiedere chiarezza e giustizia c'è David Millar che a L'Equipe ha detto: «Questa lista non avrebbe mai dovuto essere resa pubblica. E in seno all'Uci qualche testa deve cadere... Non sarebbe dovuta uscire una lista che non ha una base scientifica e che può essere male interpretata da chiunque. E che non si capisce bene su cosa sia fondata. Io posso solo pensare che il mio indice sia 4 a causa del mio passato, perché sono più pulito di un bambino, i miei compagni altrettanto e ho il 100% di fiducia nel lavoro che svolgiamo. Quel che è successo è scandaloso...».
Di rilievo anche il pensiero di Christian Prudhomme: «Non ci sono liste segrete, ma una valutazione operativa fatta da una delle sole tre federazioni al mondo che hanno adottato il passaporto biologico, uno strumento operativo per chi deve e vuol continuare a lottare contro il doping. Il ciclismo ancora una volta precorre i tempi e segna la strada, anche attraverso quella che è una lista di lavoro. Solo chi ha il passaporto biologico, può avere un alista di questo genere, non dimentichiamolo».
(TUTTOBICIWEB.IT)
 
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#11
(13-05-2011, 01:47 PM)BidoneJack Ha scritto: Non è che ci voglia molto a far trapelare documenti per quanto riservati essi siano, Wikileaks insegna

E secondo te davvero l'UCI non voleva che 'sta tabella uscisse..?! Non so, ho questo dubbio.
 
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#12
CASO "LISTA". Barredo pensa di fare causa all'Uci

Carlos Barredo e la "Celio Sport & Image", società che cura i suoi interessi oltre a quelli di altri corridori, stanno dopo valutando la possibilità di una azione legale nei confronti dell'UCI dopo la pubblicazione della famosa "lista" relativa al Tour 2010. In un comunicato diffuso dalla Agencia EFE la società in questione sostiente che «la lista è basata esclusivamente su criteri personali, mentre né i corridori né le squadre hanno modo di difendersi, spiegare o chiarire alcunché».

(TUTTOBICIWEB.IT)
 
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#13
McQuaid scrive ai corridori
Cari corridori, vi scrivo a seguito della fuga di notizie riservate pubblicate dal quotidiano francese L'Equipe, con il titolo "La lista segreta dell'UCI". Capisco le vostre reazioni e vi dico che anch'io sono molto arrabbiato. Posso confermare che l'Unione ciclistica internazionale si sta attivando per avviare un'indagine giudiziaria che stabilisca l'origine della fusa di notizie. Allo stesso modo, l'UCI ha dato il suo pieno sostegno alle indagini indipendenti lanciate dalla WADA e credo che sapremo presto quanto è accaduto. Inoltre, i nostri servizi anti-doping stanno esaminando le procedure legali e di sicurezza per garantire la riservatezza delle informazioni attualmente in nostro possesso e per far sì che non si abbiano a ripetere simili episodi.
Detto questo , veniamo alla domanda: perché stilare un elenco del genere? Che cosa significa? Come interpretare le informazioni che contiene?
E 'importante capire che questa non è una lista che indica il grado di sospetto di doping, ma un documento di lavoro che stabilisce una priorità per l'attuazione dei controlli. Questo elenco di priorità è stato stabilito sulla base di diversi componenti che possono essere utili per individuare le priorità quando si tratta di guidare un programma di test per un gruppo di 200 corridori. Poiché non è possibile testare tutti dieci volte, una lista di priorità deve essere preparata sulla base di una serie di informazioni come i dati del profilo ematologico contenuto nel passaporto biologico, se il corridore è stato recentemente controllato e con quale frequenza e considerazioni sportive (risultati, classifiche, ambizioni) . La sintesi di questi dati ha portato alla lista.
Noi tutti abbiamo spesso riconosciuto il valore del passaporto biologico. Tutte le persone impegnate nella lotta contro il doping hanno accolto con favore le straordinarie opportunità che offriva il "targeting" rispetto ai controlli tradizionali. La comunità sportiva mondiale ha accolto con favore questa nuova impostazione, che ritiene la migliore e la più avanzata. Alcuni di voi hanno addirittura sostenuto che il passaporto del sangue viene utilizzato solo come strumento per il targeting.
Io comprendo la vostra frustrazione nel vedere pubblicata questa lista, ma non capisco la sorpresa di voi corridori e dei team manager, perché ognuno di voi conosce bene i valori del proprio passaporto biologico. Anche i team manager conosco bene i meccanismi di un programma che sostengono finanziariamente. Ho introdotto tali elementi di discussione, perché sono profondamente convinto che la responsabilità individuale di ciascun corridore e la responsabilità collettiva di ogni squadra siano il fondamento di un programma di successo innovativo, come il passaporto biologico.
Il nostro obiettivo non è quello di creare liste di sospetti, ma di dar corpo ad uno strumento che sia il più efficace possibile per ottimizzare le nostre risorse - che non sono illimitate - e l'efficacia del nostro dispositivo.
Vi assicuro che l'UCI continuerà a prendere tutte le misure possibili per proteggere i propri corridori e il nostro obiettivorsta quello di liberarci dal doping. Spero che queste spiegazioni vi possano aiutare a giudicare obiettivamente una situazione che è senz'altro sgradevole e inaccettabile.
Pat McQuaid

tuttobiciweb.it
 
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#14
LISTE SOSPETTI. Iban Mayoz ha denunciato l'Uci
Iban Mayoz ha presentato una denuncia contro l'UCI davanti al giudice di prima istanza di San Sebastian. L'accusa è quella di aver permesso la pubblicazione della lista "dei sospetti" riguardante i partecipanti al Tour de France 2010. Mayoz, che lo scorso anno correva per la Fuji Servetto, accusa l'Uci di avergli procurato danni di immagine e di onore.

tuttobiciweb.it
 
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#15
Male, queste liste sono segrete...
 
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