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Giro delle Fiandre, la prima firma di Peter Sagan. Solo podio per Cancellara.
#1
News 
Giro delle Fiandre, la prima firma dell'iridato Peter Sagan. Solo argento per Fabian Cancellara, terzo Sep Vanmarcke.

L'arrivo in solitaria di Sagan sul traguardo di Oudenaarde - © BettiniPhoto
L'arrivo in solitaria di Sagan sul traguardo di Oudenaarde - © BettiniPhoto


E finalmente arrivò la prima Monumento. Peter Sagan (Tinkoff) si è aggiudicato l'edizione numero 100 del Giro delle Fiandre, in una sorta di passaggio di testimone con lo svizzero Fabian Cancellara (Trek-Segafredo), secondo al traguardo e alla ultima Ronde della sua carriera.

Lo slovacco infatti, in perfetto stile Locomotiva di Berna, aveva già pianificato il primo attacco quando mancavano 32 chilometri dal traguardo, nonostante possa contare su un notevole spunto veloce. Michal Kwiatkowski (Team Sky), come in occasione della E3 Harelbeke, è stato il primo corridore lesto a capire la pericolosità dell'azione di Sagan, ed a catapultarsi sulla sua ruota. Non l'unico, visto che poche centinaia di metri dopo i due sono stati raggiunti dal belga Sep Vanmarcke (LottoNL-Jumbo).

La vera Locomotiva di Berna invece si è ritrovata fin da subito ad inseguire: prima con l'aiuto del suo compagno Devolder, poi direttamente in prima persona. Mentre Sagan si toglieva di ruota uno sfinito Kwiatkowski sull'Oude Kwaremont e Vanmarcke sul Pateberg, Fabian Cancellara (Trek-Segafredo) ha un portentoso tentativo di rientro tra gli ultimi due muri di giornata. Senza successo. Nonostante l'aiuto di Terpstra prima e del ritrovato Vanmarcke poi, Peter Sagan (Tinkoff) è riuscito a mantenere sempre una ventina di secondi tra sé ed i propri avversari, giungendo in solitaria sul traguardo di Oudenaarde.

Alle sue spalle, stremati, Fabian Cancellara (Trek-Segafredo) e Sep Vanmarcke (LottoNL-Jumbo) si sono spartiti i restanti gradini del podio. Quarto e vincitore della volatina di gruppo il norvegese Alexander Kristoff (Katusha), vincitore della passata edizione del Fiandre. A seguire Luke Rowe (Team Sky), Dylan Van Baarle (Cannondale Pro Team), Imanol Erviti (Movistar), Zdenek Stybar (Etixx-Quick Step), Dimitri Claeys (Wanty-Groupe Gobert) e, a chiudere la top ten, Niki Terpstra (Etixx-Quick Step).


Il video del finale del Giro delle Fiandre 2016


La sorpresa - Stavolta è d'obbligo parlare al plurale. In questo Giro delle Fiandre infatti le sorprese si riassumono tutte nell'ordine di arrivo: Dylan Van Baarle (Cannondale Pro Team), Imanol Erviti (Movistar) e Dimitri Claeys (Wanty-Groupe Gobert). Tutti e tre appaiati tra la sesta e la nona posizione, tutti e tre in avanscoperta per buona parte della corsa. Primatista in questa speciale classifica è il navarro Erviti, che era spuntato fuori già nella fuga del mattino, quando ancora mancavano 200 chilometri dal traguardo e i corridori avevano da affrontare sette tratti in pavé e diciotto muri. Inesauribili.

La delusione - Per come si erano messe le cose, la maggior delusione di giornata non può che essere Michal Kwiatkowski (Team Sky). Il polacco, nel momento clou della corsa, era stato l'unico a leggere il primo e decisivo attacco di Peter Sagan, quando mancavano ancora 30 chilometri al traguardo. Solo in un secondo momento era riuscito a rientrare Vanmarcke. Poi però, una volta arrivati all'ultimo passaggio sul Oude Kwaremont, si è completamente perso: probabilmente aveva chiesto troppo a sé stesso, oppure è stato vittima di una crisi di fame. Sta di fatto che, da un posto sul podio praticamente sicuro, è passato ad un anonimo 27° posto, a quasi 2 minuti dal vincitore Sagan. Occasione sprecata.

Gli azzurri - Non c'erano speranze di vittoria né tantomeno di podio, ma un piazzamento nei 10 era un traguardo non così irraggiungibile. Soprattutto quando Van Avermaet, insieme a mezza BMC, è finito a terra, consegnando i gradi di capitano a Daniel Oss (BMC Racing Team). Il trentino non ci è andato poi molto lontano, chiudendo al 16° posto; però nel finale si è lasciato sorprendere, perdendo le ruote del gruppo degli inseguitori. Matteo Trentin (Etixx-Quick Step), 34°, è rimasto ingarbugliato nelle tattiche della sua squadra; mentre Filippo Pozzato (Southeast-Venezuela), 75° ad oltre 7 minuti, era fuori dai giochi già sul Koppenberg, quando si è ritrovato a pedalare fianco a fianco con chi saliva a piedi.

 
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#2
Difficile valutare la prova di Trentin senza poter considerare appieno quanto abbia lavorato per gli altri. Mi era parso con una pedalata più brillante rispetto ad Oss, ad esempio. 
Impressionante la prova di Claeys, ha corso anche con inesperienza, non sempre risparmiando le forze. Forse aveva anche grandi motivazioni per il compagno Demoitiè, una sorta di rabbia / energia quasi a lottare contro quanto accaduto. Ha dimostrato notevoli qualità comunque. 
Moscon ha concluso con Pozzato. per un attimo si è anche intravisto. Chi lo sa se possiamo fissare un appuntamento tra qualche anno tra il nostro giovanissimo e il magnifico Giro delle Fiandre. 
Grande Sagan. Gli scorsi anni ha dato più volte l'impressione di poter fare imprese come questa, oggi l'ha realizzata (e se ci mettiamo il Mondiale e la Gent, forse possiamo ormai parlare di un nuovo e più maturo campione).
 
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#3
In questa campagna del nord Oss sta avendo tante possibilità, visto che sia alla Gent che al Fiandre si è ritrovato subito capitano. Però non le sta sfruttando pienamente. Anzi. Il 16° posto di per sé non sarebbe neanche da buttare, solo che è arrivato rincorrendo: a meno che non abbia avuto problemi meccanici, io nel gruppetto dei Kristoff ecc ce lo volevo Sese

Trentin è in una situazione ben più complicata, visto che lui di possibilità ne ha davvero poche. E ha sempre tanta gente davanti. E' vero che gli anni passano, però le occasioni di poter essere almeno vice-capitano si contano davvero sulle dita di una mano. E' ovvio che se non ti puoi mai per davvero confrontare con i più forti, migliorare sarà sempre più difficile. Probabilmente quest'anno si è giocato parecchia credibilità ad Harelbeke, dove non è riuscito ad entrare nemmeno nei 10... :-/

Parentesi Pozzato solo per dire che, ad inizio stagione, in Southeast auspicavano addirittura il podio al Fiandre. Va bene essere ottimisti e puntare più in alto possibile, però........ Confuso

(03-04-2016, 09:39 PM)OldGiBi Ha scritto: Impressionante la prova di Claeys, ha corso anche con inesperienza, non sempre risparmiando le forze. Forse aveva anche grandi motivazioni per il compagno Demoitiè, una sorta di rabbia / energia quasi a lottare contro quanto accaduto.

Sicuramente Sisi
 
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