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Tirreno-Adriatico, a Nairo Quintana la 50esima edizione
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Tour Down Under, a Nairo Quintana la 50esima edizione
Tirreno-Adriatico, a Nairo Quintana la 50esima edizione



Nairo Quintana sul podio della Tirreno-Adriatico 2015
photo by Luca Bettini/© bettiniphoto 2015

La Tirreno-Adriatico si è imposta negli ultimi anni come una delle corse a tappe più importanti e spettacolari e anche quest'anno la "Corsa dei due mari" non ha deluso le attese. La vittoria finale è andata, per la prima volta nella storia, ad un corridore colombiano, Nairo Quintana (Movistar Team). Il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia ha battuto l'olandese Bauke Mollema (Trek Factory Racing) e il connazionale Rigoberto Uran (Etixx-Quick Step).

A parte Fabio Aru (impegnato alla Parigi-Nizza) e Chris Froome (attacco febbrile) sono presenti tutti i grandi protagonisti dei GT e, come logica voleva, giudice della corsa è stato il Monte Terminillo. Non solo uomini da GT comunque al via: Fabian Cancellara, Peter Sagan, Greg Van Avermaet e Zdenek Stybar sono attesi alla Milano-Sanremo e nelle classiche del nord e hanno cominciato a darsi battaglia proprio sulle strade della Tirreno-Adriatico.

Data Tappa Km Vincitore Risultati
11 marzo 1a tappa: Lido di Camaiore 5,4 km Adriano Malori Risultati
12 marzo 2a tappa: Camaiore - Cascina 153 km Jens Debusschere Risultati
13 marzo 3a tappa: Cascina - Arezzo 203 km Greg Van Avermaet Risultati
14 marzo 4a tappa: Indicatore - Castelraimondo 218 km Wouter Poels Risultati
15 marzo 5a tappa: Esanatoglia - Terminillo 194 km Nairo Quintana Risultati
16 marzo 6a tappa: Rieti - Porto Sant'Elpidio 210 km Peter Sagan Risultati
17 marzo 7a tappa: San Benedetto del Tronto 10 km Fabian Cancellara Risultati
Il riepilogo della Tirreno - Adriatico 2015


Come prima tappa era inizialmente prevista, come da tradizione, una cronometro a squadre di 22 km ma il maltempo che ha colpito la Versilia ha costretto gli organizzatori ad un cambio di programma. Adriano Malori (Movistar Team) ha iniziato l'edizione del 2015 esattamente come aveva concluso quella del 2014: il campione italiano a cronometro ha infatti percorso i 5,4 km del percorso in 6'04", un secondo in meno rispetto a Fabian Cancellara. Il parmigiano si conferma quindi uno degli specialisti nelle prove contro il tempo.
Prima tappa in linea dedicata ai velocisti e il protagonista più atteso era sicuramente Mark Cavendish. Un problema meccanico ha però frenato le sue ambizioni ma anche quelle di Elia Viviani. Il mannese a circa 200 metri dal traguardo ha infatti urtato involontariamente il corridore della Sky che è finito a terra ed ha riportato diverse escoriazioni, costringendolo poi al ritiro nella tappa del Terminillo. Da questa caotica situazione è uscito brillantemente Jens Debusschere (Lotto Soudal), campione nazionale belga che ha messo nettamente la sua ruota davanti a quella di Peter Sagan e Sam Bennett.
La tappa di Arezzo ha visto ancora Peter Sagan protagonista, ma anche stavolta battuto. Ad imporsi sull'impegnativo traguardo (finale in salita con fondo stradale in ciottolato) è stato il belga Greg Van Avermaet (BMC Racing Team) con una lunga volata e grazie anche all'ottimo lavoro di Daniel Oss. A Sagan, partito leggermente indietro, sono mancati pochi metri per raggiungere la vittoria (e la maglia di leader).
L'olandese Wouter Poels (Team Sky), attaccando poco prima dell'ultimo GPM, ha anticipato di 14" il gruppo, grazie anche ad un'ottima discesa con cui ha guadagnato terreno sugli inseguitori. Già in questa tappa si è vista la precaria condizione di Vincenzo Nibali, leggermente staccato dal gruppetto degli uomini di classifica. Poels ha conquistato anche la maglia di leader.
La tappa più attesa della Tirreno 2015 era però sicuramente quella del Monte Terminillo, che non ha tradito le attese, complice anche il maltempo, ormai una costante di molte corse italiane. La tappa si è però svolta in perfetta sicurezza. A 4,6 chilometri dall'arrivo, approfittando di un momento di distrazione di Alberto Contador, Nairo Quintana ha attaccato in maniera decisa facendo quasi subito il vuoto e rilanciando più volte l'azione. Ha ripreso gli ultimi fuggitivi e, sotto una fitta nevicata, ha conquistato una vittoria memorabile e ipotecato il successo finale, avendo 39" di vantaggio su Bauke Mollema, secondo al traguardo.
Nuova occasione per gli sprinter nella penultima tappa: il forcing della Tinkoff-Saxo mette fuori dai giochi Mark Cavendish, rimasto attardato sulla salita di Montelparo. Nel finale la formazione più organizzata sembra essere la MTN, Boasson Hagen lancia la volata a Ciolek ma Peter Sagan (Tinkoff-Saxo) è bravo a togliersi dalla ruota del tedesco e a superarlo, vincendo nettamente sul traguardo di Porto Sant'Elpidio, per la prima volta in questa stagione.
Come da qualche anno a questa parte la cronometro di San Benedetto del Tronto chiude la "Corsa dei due mari". Adriano Malori cerca il bis ma stavolta deve inchinarsi ad un eccezionale Fabian Cancellara (Trek Factory Racing). Lo svizzero è autore di una prova maiuscola e in particolare di un ultimo chilometro a quasi 60 km/h e chiude con 4" di vantaggio su un pur ottimo Adriano Malori. Nairo Quintana si limita ad amministrare, perde 21" da Mollema ma si aggiudica comunque senza difficoltà quest'edizione della Tirreno-Adriatico e lancia già un importante segnale ai suoi avversari in vista del Tour de France. Brutta prestazione di Rigoberto Uran, che non riesce a guadagnare i 9" che lo separavano dalla seconda posizione di Mollema e anzi ne perde altri 4, finendo staccato di 13" dall'olandese e di 35" dal connazionale.

A parte Adriano Malori, nessuna soddisfazione per i corridori italiani: un buon quarto posto di Filippo Pozzato sul traguardo di Arezzo, l'ottavo di Nicola Ruffoni nella confusa volata di Cascina, il quinto di Rinaldo Nocentini a Castelraimondo e la settima posizione finale di Domenico Pozzovivo. La caduta di Modolo, Pelucchi e Viviani nella prima tappa ci ha privati della nostra batteria di velocisti ma ciò non toglie che la prestazione complessiva degli azzurri sia stata insufficiente. Male il nostro uomo più atteso, Vincenzo Nibali, solitamente protagonista in questa corsa ma apparso lontano dal livello dei migliori. La sua prestazione fa pensare ad un'altra stagione focalizzata sul Tour de France.

In ottica Milano-Sanremo buone soprattutto le prove di Peter Sagan e Greg Van Avermaet. Lo slovacco ha interrotto un digiuno di vittorie di ben nove mesi, dimostrando una buona gamba sia allo sprint che su traguardi più complicati come quello di Arezzo, dove forse la squadra non è riuscita negli ultimi chilometri a dargli il supporto necessario. Il belga invece rimane in un cliente scomodo in tutte le classiche, poco vincente ma sembra avere la condizione per essere assoluto protagonista. Lo svantaggio per lui può essere quello di partire leggermente dietro a Philippe Gilbert nelle gerarchie della BMC. Occhio però al solito Fabian Cancellara, sempre protagonista quando si superano i 250 chilometri di corsa, e attenzione a non dare troppo presto per sconfitto Mark Cavendish, anche se ha sorpreso come sia rimasto staccato in una tappa relativamente facile.
 
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