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La New Generation azzurra
#1
Tempo fa aprii un topic su La Nouvelle Vague del ciclismo francese, ma c'è da dire che anche noi abbiamo molti giovani interessanti che potrebbero risollevare le sorti del nostro movimento che negli ultimi anni è stato quasi Nibali - dipendente.

Sicuramente il primo nome che viene in mente è quello di Fabio Aru che dopo le prestazioni a Giro e Vuelta non può che essere considerato una stella. Il sardo già nel 2014 era poco lontano dal livello dei vari Quintana, Contador & co.(deve migliorare un poco sulla continuità di rendimento e sul fondo, dato che in certi giorni era pure al livello dei migliori, mentre in altri pagava dazio. Però un ragazzo di 24 anni che va così forte è una rarità). A mio avviso nel 2015 contenderà il Giro a Contador, e non mi stupirei se lo battesse pure segnando un definitivo cambio generazionale.

Un altro nome che non si può ignorare e quello di Matteo Trentin che negli ultimi due anni ha vinto due tappe al Tour. Dotato di ottimo spunto veloce, il corridore della Etixx non mi sembra però aver ancora raggiunto la totale maturità agonistica, e penso che negli anni a venire potrà fare molto bene anche nelle classiche del pavé.

C'è poi Diego Ulissi di ritorno dalla squalifica, il toscano considerato l'erede di niente meno che Paolo Bettini da quando è passato professionista nel 2010 ha ottenuto ottimi risultati tra cui spiccano le tre tappe vinte al Giro d'Italia. Quest'anno è chiamato a fare il salto di qualità definitivo nelle grandi classiche che restano per ora il suo tabù.

Aspettative alte sono inoltre riposte sul giovanissimo Davide Formolo che al primo anno tra i professionisti ha ottenuto ottimi piazzamenti (tra cui spiccano il secondo posto al campionato italiano dietro a Nibali ed il settimo al Giro di Svizzera) e si candida ad essere in futuro un nome importante per corse a tappe e classiche. In squadra con lui c'è anche il "gemello" Davide Villella, che da dilettante ha fatto fuoco e fiamme e che fin qui non ha sfigurato nemmeno fra i pro (pur non ottenendo risultati al livello di quelli di Formolo).

Vi sono poi i talenti della Bardiani: Edorardo Zardini, promettente corridore per corse a tappe e classiche collinari, che quest'anno si è rivelato al grande pubblico con le vittorie al Trentino ed al Giro di Gran Bretagna, poi Sonny Colbrelli che ha ottenuto tante vittorie e piazzamenti di prestigio nel 2014, Enrico Battaglin che ha vinto due tappe su due arrivi in salita nelle ultime due edizioni del Giro d'Italia e Francesco Manuel Bongiorno il quale anche ha ottenuto tanti buoni piazzamenti tra cui spicca il terzo posto sullo Zoncolan.

Altri nomi interessanti sono: Diego Rosa (che dopo l'ottimo 2013 ha un po' deluso le aspettative), Federico Zurlo (che ricordiamo non riuscì a staccare Danilo però), Valerio Conti, Nicolò Bonifazio, Moreno Moser (reduce però da un pessimo 2014), Andrea Fedi e Gianfranco Zilioli.
 
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#2
Su Aru la penso pure io come te. Quest'inverno ha passato molto tempo in galleria del vento, quindi conto che sia migliorato anche a crono. Mi aspetto il salto di qualità, e sono fiducioso sul fatto che possa battere Contador. Di sicuro ne vedremo delle belle.

Trentin mi piace, e molto. Corridore molto umile, che sfrutta benissimo quasi ogni situazione che gli capita davanti. Purtroppo ha avuto sfortuna con gli infortuni che gli hanno praticamente fatto saltare le ultime due stagioni al nord. Speriamo quest'anno possa dimostrare il suo valore pure là.

Ulissi ha dei mezzi tecnici pazzeschi, deve solo migliorare psicologicamente, e penso che potremmo giocarci tranquillamente tutte le classiche collinari per i prossimi 4-5 anni con lui.

Formolo invece corre come uno che ha accumulato 10 anni di esperienza, nulla da dire oltre a quello che hai detto tu. Quest'anno è partito con il piede giusto, vediamo come affronta il primo GT della sua carriera. Villella un po' sfortunato per l'infortunio dello scorso anno, spero trovi spazio per dimostrare il suo valore quest'anno.

Della Bardiani mi piacciono soprattutto Bongiorno e Colbrelli. L'ambiente per crescere è quello giusto, vediamo se fanno il salto di qualità. Battaglin anche ha grandi qualità, ma deve trovare continuità. Zardini devo ancora inquadrarlo bene.

Degli altri citati mi piace un sacco Bonifazio, nelle volate ristrette può fare davvero molto bene.

Altro nome che ci infilerei è Guardini. Se davvero i problemi che aveva erano di intolleranza al lattosio, quest'anno che li ha risolti deve dimostrare che può essere a livello dei migliori in volata. La vittoria all'Eneco lo scorso anno lo ha un po' rilanciato, però alla Vuelta si è spento. L'Astana ora come ora non è forse l'ambiente ideale per lui, però io ci spero.
 
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#3
Qualcuno che mi ricorda c'è ancora Sisi

Grazie Luca.
 
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#4
Trentin è forte di gambe e di testa, è un corridore abbastanza "entusiasmante" e farà bene. Il problema è che ha 3+1 gare a disposizione per diventare veramente campione, ovvero Sanremo, Fiandre, Roubaix e Mondiale. E di corridori con le sue caratteristiche ce ne sono decine, tra cui Sagan, Degenkolb, Kristoff, non gente qualsiasi insomma. Alla Sanremo me lo aspetto competitivo già da quest'anno, al Nord invece è più complicato se non sei belga. Il Mondiale è buono ma si è già visto che se fa Classiche e Tour a settembre non ci arriva. 

Formolino è già un grande, una stagione così al primo anno non so quanti l'hanno fatta prima di lui. Come risultati Moreno Moser, però in gare diverse. Formolo è andato forte nelle salite vere, al primo anno non succede mai, Aru ci ha messo un po', all'estero Yates quest'anno, prima Quintana (ok lui molto più forte ma non è uno qualsiasi). Poi ha dimostrato di essere competitivo pure a cronometro e di leggere benissimo la gara. Quest'anno immagino che venga al Giro, però deve stare tranquillo, prepararlo con calma senza voler spaccare il mondo e in caso crescere giorno per giorno, se ci arriva tiratissimo crolla prima della fine. 

Ulissi lo vedo avviato su una strada viscontiana, spero di no anche se mi sta antipatico. Degli altri mi piace Puccio, che è un Trentin meno veloce ma con più margine in salita. Alla Sky lo spazio non c'è ma altrove può trovarlo tranquillamente.
 
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#5
Io Puccio devo ancora inquadrarlo bene, quest'anno va per i 26 e non ha ancora combinato nulla. Dici che sia solo perché alla Sky non ha spazio?

Da come se ne parlava io mi aspettavo di più, non dico dovesse vincere anche lui due tappe al Tour, però dare qualche segnale sì. Di lui ricordo solo la rosa presa dopo la cronosquadre al Giro 2013, la caduta alla Sanremo 2013 ed una fuga al Giro di Svizzera.
 
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#6
Nelle Classiche puoi venire fuori anche verso i 30, penso che sia un corridore molto solido, completo, la gavetta serve a tutti, poi chiaramente devi svincolarti ma c'è tempo
 
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#7
Aru è l'unico di quel gruppo che può essere già definito come un corridore affermato, l'unico che già ora può vincere corse importanti, anche se ovviamente ha ancora margini di crescita. Per il Giro 2015 è un po' presto per esprimersi, penso sia difficile vincerlo perchè Contador è Contador e la crono di 60km è dura. Lui in quella specialità andava piuttosto piano l'anno scorso, sarà migliorato molto col lavoro in galleria del vento, ma è difficile in un anno solo riesca a colmare tutto il gap...
Il suo lato positivo è che a 24 anni non ha mai avuto giornate negative, ha avuto giornate migliori e giornate peggiore, ma non è mai naufragato e su questo può costruire il suo futuro.

I ragazzi della Cannondale sono approdati nella miglior squadra possibile, come aveva scritto Gersh da un'altra parte. Formolo è un grande talento, raramente ho visto uno scalatore andare così forte al primo anno (e ricordiamo che è passato un anno più giovane di Aru...). I risultati non dicono neanche tutto perchè ad esempio allo Svizzera è arrivato "solo" settimo ma in salita forse era il più forte del gruppo e al campionato italiano ha combattutto spalla a spalla con Nibali che una settimana dopo avrebbe ridicolizzato tutti al Tour.
Villella si deve ancora ambientare bene, quest'anno andrà meglio, mentre su Moreno Moser non esprimo, è una materia troppo complessa, non si sa da dove vengano i suoi problemi...

Trentin non mi piace, ma sono solo gusti personali. Penso possa diventare un'ottimo uomo squadra, di quelli apprezzati di più dai compagni che dal pubblica, ma dalla sua ha l'ottimo spunto veloce, soprattutto quando la stanchezza si fa sentire per tutti e quando l'occasione è importante. Di sicuro di italiani che vincono 2 tappe al Tour prima dei 25 anni ce ne sono pochi nella storia...
Ulissi non lo inserirei in questo gruppo, non tanto per l'età (alla fine è coetaneo con molti di questi), ma per carriera professionale penso sia già un corridore con pochi margini. Comunque schifo non fa e quando tornerà dalla squalifica lo dimostrerà...

Poi c'è tutto il gruppone di velocisti: Viviani, Modolo, Guardini, Nizzolo, Pelucchi e forse ne dimentico qualcuno. Sono tutti buoni, ma il fatto che nessuno di questi abbia mai vinto nulla di importante, neanche per sbaglio o per colpo di culo penso possa far riflettere su di loro. I due neo-pro' Mareczko e Marini per me hanno delle potenzialità, però non aspettiamoci il nuovo Cavendish...

Tutto sommato non siamo messi male, di giovani con potenzialità ce ne sono a iosa. Il problema è che nessuno da' l'impressione di poter diventare un fenomeno vero, il nuovo Nibali (forse nemmeno Aru...), di cui l'Italia ha bisogno per reggere l'intero movimento.
 
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#8
Che la Garmin sia la miglior squadra possibile per Formolo e Villella non credo di averlo mai scritto, anzi non mi convince molto. Ok avranno un sacco di spazio, magari cresceranno a cronometro, però in Europa i corridori li sappiamo gestire meglio sul lungo periodo
 
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#9
Ecco Aru nemmeno per me reggerà tutto il movimento sulle sue spalle come Nibali. O meglio il siciliano ogni anno oltre ai GT si presenta al via come nostra punta di diamante o presunta tale a classiche e mondiali(con risultati magari non ottimi, ma spesso e volentieri è l'unico azzuro che combina qualcosa in queste corse), mettendosi sulle spalle il peso di un intera nazione. Il sardo non farà così, si limiterà ai GT, senza farsi ogni anno Sanremo e Mondiale da capitano.
 
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#10
Aru ha fatto piuttosto bene anche al Giro di Lombardia ma anche io lo vedo soprattutto come punta del nostro movimento nei GT.
I nomi li hai fatti praticamente tutti, spero che quelli della Bardiani, Colbrelli in particolare, abbiano la possibilità di fare un salto di qualità perchè nella squadra dei Reverberi li vedo un po' frenati. Non aiuta il fatto di avere un solo team nel WT (e a peggiorare le cose il fatto che sia la squadra di Saronni).
 
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#11
(31-01-2015, 02:48 PM)Gershwin Ha scritto: Che la Garmin sia la miglior squadra possibile per Formolo e Villella non credo di averlo mai scritto, anzi non mi convince molto. Ok avranno un sacco di spazio, magari cresceranno a cronometro, però in Europa i corridori li sappiamo gestire meglio sul lungo periodo

Allora ho capito male :D
 
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#12
Deve aver detto che si stava ricredendo sulla Garmin dopo aver visto Formolo a Maiorca e Villella e Moser in Australia Asd
 
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#13
magari mi sbaglio ma i 4 nominati della Bardiani non mi sembrano e neanche in prospettiva troppo vicini ai primi 4 nomi fatti (Aru, Formolo, Trentin........ Ulissi)

ah magari Viviani esplode finalmente alla Sky... non ricordo di che anno è ma più o meno troppo vecchio non sarà
 
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#14
Colbrelli i margini li ha, è velocissimo e ha fondo, alla Sanremo dell'anno scorso ha fatto un numero vero (anche se forse ha buttato il podio). Gli altri saranno buoni riempitivi per le nostre gare. Quest'anno vediamo come crescono Ciccone, Ravasi, Moscon e Velasco, c'è molto potenziale
 
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#15
Colbrelli e Zardini per me hanno il talento per poter competere per corse importanti e il primo lo ha già dimostrato con la Sanremo. Bongiorno e gli altri li vedo capaci di diventare discreti corridori ma niente di più, anche Battaglin può vincere corse di secondo piano ma non lo vedo al livello dei grandi.
 
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#16
A me Zardini con la vittoria al Gran Bretagna mi ha conquistato.

Colbrelli anche devo ancora inquadrarlo bene, non vorrei che finisse per essere un Gatto 2.0 troppo lento per competere coi Kristoff o i Degenkolb e troppo debole in salita per dare filo da torcere ai Gilbert e Valverde. Poi oh, se ci va bene però ci troviamo con un Gerrans de noantri.
 
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#17
(01-02-2015, 04:48 AM)Dayer Pagliarini Ha scritto: ci troviamo con un Gerrans de noantri.

Butta via Asd Che qui Sanremo e Liegi è da un po' che non si vedono, ormai... Triste

Io avevo puntato tanto su Felline: è sempre un '90 e quindi c'è ancora tempo, però mi sa che con lui si sono affrettati un po' troppo i tempi. Speriamo che almeno non mi faccia la fine di Ginanni... :-/

Trentin grande: già mi aveva conquistato al Liberazione di qualche anno fa, adesso ha trovato il posto giusto dove fare tanta gavetta con umiltà ed imparare per bene il "mestiere". In prospettiva penso gli (e ci) farà tanto tanto comodo: non si portetà dietro le stigmate del fenomeno, ma potrebbe raccogliere più di quelli che vengono spacciati per tali.

Sui nomi più grossi inutile perdere altro tempo: Aru si vedeva già dai dilettanti che proprio caratterialmente aveva qualcosa in più degli altri, Formolo davvero ha stupito ma è sempre meglio andarci coi piedi di piombo. Su di Ulissi sono di parte e quindi non mi esprimo Asd E anche Moser... talento assurdo: sarebbe un peccato non tornasse quello di un tempo. Triste

Un altro che mi garba è Zilioli: non un fenomeno, però uno di quei corridori che "piacciono" (alla De Marchi, anche alla Robottino, tanto per capirci) e che se becca la giornata giusta qualcosa di buono lo tira fuori.
 
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#18
Un altro della Bardiani che vi siete dimenticati è Ruffoni, che al Tour of Britian ha mostrato delle belle prestazioni
 
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#19
Felline me lo ero completamente dimenticato. Stranissima la sua parabola, da dilettante andava più forte di Sagan, passa pro alla stessa erà dello slovacco, ma con tutt'altri risultati. È vero che ha solo 25 anni, è anche vero però che sono 5 anni che è tra i pro. Se perde il treno Trek mi sa davvero che finirà con l'essere un buon corridore da corse italiane e nulla più.
 
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#20
Oggi sei italiani nei primi 19 al Fiandre e sono stati tutti protagonisti, quello che si è visto meno era Colbrelli che era pure mezzo rotto.

Tolto Pozzato gli altri hanno tutti i migliori anni della carriera davanti.

Modolo ha 29 anni e tutto d'un tratto pare avere avuto una svolta, già alla Gand e a La Panne aveva fatto vedere belle cose, ma oggi si è superato, è sempre stato nel vivo della corsa e nel finale ha perso lo sprint dei battuti dal solo Kristoff(ma ha messo la sua ruota davanti a quella di Degenkolb).

Colbrelli al primo anno in un team WT sta facendo vedere tutto il suo valore, non aveva mai fatto le classiche del nord prima d'ora e ha concluso in settima posizione ad Harelbeke, in tredicesima alla Gand e in decima oggi. Ne fa 27 il mese prossimo e ha davanti tutto il prime per levarsi le sue soddisfazioni.

Trentin per me oggi è stato l'MVP degli italiani e mi spiace che si sia dovuto accontentare del 13° posto, sui muri è andato fortissimo e un pezzo della vittoria di Gilbert è anche suo. Dall'anno prossimo penso che occuperà uno dei primi tre posti nelle gerarchie della Quick - Step.

Poi c'è Felline a cui l'infortunio pare aver svoltato la carriera dato che da quando è tornato è un altro corridore. Peccato che in questa campagna del nord la Trek lo abbia usato malissimo, lui lo aspettiamo pure alle Ardenne.

Infine Moscon che al secondo Fiandre della carriera chiude 15° e primo degli Sky, il tutto a soli 23 anni. Ovviamente è il più giovane tra i primi venti classificati.

Da segnalare pure Bettiol 24°.

E ora aspettiamo anche Consonni e GANNA.
 
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