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La Nouvelle Vague del ciclismo francese degli anni 10
#1
Dopo dieci anni e più di magra, dopo la fine dell'era Jalabert - Virenque è forse arrivato il momento della rinascita del ciclismo francese.

Gli anni 2000 sono stati un incubo per i cugini transalpini, di vittorie importanti nemmeno l'ombra, e corridori mediocri come Moreau o Moncoutié a simboleggiare il movimento, che appariva in netto declino, schiacciato dalla prepotente intromissione della globalizzazione nel ciclismo. Dal 2011 però qualcosa sta cambiando, pian piano infatti nuovi talenti francesi hanno cominciato a sbocciare.

Il capostipite della nuova dinastia è senza dubbio Pierre Rolland, esploso al Tour 2011 in cui fu il miglior gregario dell'intera "Grande Boucle" oltreché maglia bianca e re dell'Alpe d'Huez in cui vinse un duello contro niente meno che Contador e Samuel Sanchez. Quest'anno il capitano dell'Europcar potrebbe diventare il primo corridore da tre anni a questa parte a finire nei dieci sia Giro che Tour.

Il più atteso tra tutti era sicuramente Thibaut Pinot, professionista già a 20 anni dopo che a 19 aveva vinto il Giro della Valle d'Aosta(la corsa probabilmente più dura del panorama dilettantistico). Il corridore della FDJ - pur avendo già finito due grandi Giri nei primi 10 e gravitando in orbita podio in questo Tour de France - non ha ancora fatto il salto di qualità tanto atteso, ed ad oggi pare più debole dei coetanei Aru e Quintana.

La FDJ è senza dubbio la miglior fucina di talenti francesi in questo momento, oltre al già citato Pinot infatti ci sono i velocisti Bouhanni e Demare che già hanno ottenuto grandi risultati, il primo ha vinto tre tappe al Giro d'Italia quest'anno, mentre il secondo è stato campione del mondo U23 ed ha vinto la Classica di Amburgo nel 2012. E gli scalatori Geniez ed Elissonde vincitori l'anno scorso dei principali arrivi in salita alla Vuelta a Peyregudes ed Angliru. Mentre il primo pare non avere più margini di crescita ed è destinato ad essere al massimo un Moncoutié del nuovo decennio, il secondo è tra i nomi più interessanti per quanto riguarda le corse a tappe in un prossimo futuro.

Tra i corridori delle altre squadre i nomi più interessanti sono tre:
- Romain Bardet: scalatore dell'Ag2r messosi in luce per la prima volta all'Amstel di due anni fa e rivelazione di questo Tour de France, il nativo dell'alta Loira è senz'altro un corridore destinato ad ottenere ottimi risultati sia nei GT che nelle classiche negli anni a venire.
- Warren Barguil: Scalatore delle Giant vincitore nel 2012 dell'Avenir e nel 2013 di due tappe alla Vuelta, pare essere il più completo tra gli scalatori visto che ha in dote un ottimo spunto veloce. Oltre che per i grandi giri è portatissimo per le Ardenne ed il Lombardia.
- Brian Coquard: Rivelazione della scorsa stagione, sprinter proveniente della pista che nei prossimi anni contenderà a Demare e Coquard la palma di miglior sprinter di Francia.

Oltre ai corridori già citati ce ne sono molti altri di interessanti come Lecuisinier, Alaphilippe e Senechal.

Dopo aver fatto una panoramica piuttosto ampia di un movimento (ri)nascente direi che di spunti per una discussione ce ne sono molti. Secondo voi i francesi torneranno a vincere un GT, una monumento o un Mondiale? Chi manterrà le attese e chi fallirà? Chi sarà il miglior scalatore e chi il miglior sprinter? E la squadra migliore?
 
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#2
Non ho la sfera di cristallo, ma proviamo.

-Rolland un domani potrebbe fare podio, magari alla vuelta, ma vincere non penso.
-Pinot non so come vada a cronometro (male?), sicuramente deve imparare a stare nel gruppo e ad andare in discesa, poi forse un GT lo vince (più probabilmente Vuelta o Giro)
-Elissonde sinceramente l'ho visto solo all'Angliru, prima era un Carneade, e poi è sparito Boh
-Geniez magari vincerà la maglia a pois/blu/pois bianchi un giorno.
-Bardet comincio a conoscerlo da questo Tour, prima era un Carneade qualsiasi
-Barguil me lo ero sognato vincente a firenze sotto il diluvio Sese . Le cose non sono andate così, ma l'anno scorso alla Vuelta mi era piaciuto molto. Lo vedo bene come vincente del Lombardia
-Coquard e Demare potrebbero cominciare vincere tante volate nei GT, la Sanremo non la vinceranno mai, visto che ci mettono la pompejanaZzz
 
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#3
Pinot e Bardet > Quintana
 
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#4
Diventeranno grandi corridori, difficilmente i migliori ma hanno le carte in regola per fare molto bene. Sopratutto Pinot e Bardet. E anche Barguil che ha fatto vedere grandi cose alla scorsa Vuelta. Qualcosa vinceranno...
 
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#5
se pensiamo già alla prossima generazione LaBoud in rampa di lancio, mentre gli scalatori o presunti tali non riesco ancora ad immaginarmeli al livello Rolland Giro 2014 Bardet Pinot Tour 2014 Barguil Vuelta 2013 (Elissonde e Geniez giudizio sospeso.)
 
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#6
Geniez è un classe 88, giovane, ma non più giovanissimo, direi che il giudizio ormai è quello che è, a parte due exploit al Criterium International non è mai sembrato un iradiddio in salita. Un corridore adatto a lottare per le maglie dei GPM nei vari GT ed all'ultimo Giro ha dimostrato di poter orbitare in zona top - 10 in una grande corsa a tappe, però più di così la vedo dura. Tra l'altro soffre terribilmente il caldo.

Elissonde invece sì è giovanissimo, classe 91 ancora tutto da scoprire, al di là del fatto che vincere sull'Angliru a 22 anni non è roba da tutti. Dovrebbe fare la Vuelta con ambizioni di classifica se non sbaglio.
 
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#7
Infatti sull'Angliru ha vinto a 22 anni.
Però mi chiedo nel 2014 quali corse ha fatto? Se ne ha fatta qualcuna, ha corso da fantasma.

Comunque vi siete dimenticati Alexis Vuillermoz
 
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#8
Vuillermoz è un buon gregario nulla più...
 
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#9
Come gregario fa la differenza. Buon gregario può essere Longo Borghini, non Vuillermoz...
 
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#10
(22-07-2014, 08:37 PM)Auriga Ha scritto: Infatti sull'Angliru ha vinto a 22 anni.
Però mi chiedo nel 2014 quali corse ha fatto? Se ne ha fatta qualcuna, ha corso da fantasma.

Comunque vi siete dimenticati Alexis Vuillermoz

Si è fatto vedere al Delfinato in salita ed è arrivato nei dieci alla Route de Sud. Comunque è un ventitreenne che ha nel finale di stagione l'obiettivo principale, puoi capirlo pure te che è normale che si sia visto poco fin qua.

Vuillermoz gregario di alto livello, e per me può diventare uomo da top - 10 in tutti i GT.
 
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#11
Direi che è arrivato il Tour in cui i giovani francesi dovranno diventare grandi.

- Pinot in primis che come detto se è speciale deve arrivare sul podio di un Tour in cui due dei primi tre favoriti non si ritirano.
- Bardet ha fatto vedere al Delfinato di essere cresciuto ancora ed ora l'obiettivo può essere anche qualcosa in più di una top-10, inoltre visto il suo modo di correre sempre all'attacco potrebbe pure puntare alla pois, anche se col regolamento attuale è dura. Mi ricorda un po' Virenque Mmm

- Rolland deve scegliere tra l'ennesima alta top-10 oppure darsi alle fughe ed alla pois.

- Barguil ed Alaphilippe sono due dei favoriti per la bianca, il primo in particolare dopo il 14esimo posto dell'anno scorso può puntare seriamente ad entrare nei dieci.

Intanto sono curioso di vedere in Svizzera un altro scalatore francese promettente: Pierre-Roger Latour.
 
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#12
(22-07-2014, 08:47 PM)Tommeke23 Ha scritto: Vuillermoz è un buon gregario nulla più...

Vuillermoz può ambire agli stessi successi di Diego Rosa. Sono due ciclisti equipollenti, IMO.


(22-07-2014, 09:35 AM)Giugurta Ha scritto: Non ho la sfera di cristallo, ma proviamo.

-Rolland un domani potrebbe fare podio, magari alla vuelta, ma vincere non penso.
-Pinot non so come vada a cronometro (male?), sicuramente deve imparare a stare nel gruppo e ad andare in discesa, poi forse un GT lo vince (più probabilmente Vuelta o Giro)
-Elissonde sinceramente l'ho visto solo all'Angliru, prima era un Carneade, e poi è sparito Boh
-Geniez magari vincerà la maglia a pois/blu/pois bianchi un giorno.
-Bardet comincio a conoscerlo da questo Tour, prima era un Carneade qualsiasi
-Barguil me lo ero sognato vincente a firenze sotto il diluvio Sese . Le cose non sono andate così, ma l'anno scorso alla Vuelta mi era piaciuto molto. Lo vedo bene come vincente del Lombardia
-Coquard e Demare potrebbero cominciare vincere tante volate nei GT, la Sanremo non la vinceranno mai, visto che ci mettono la pompejanaZzz

Cosa è cambiato in 2 anni

-Rolland non vincerà mai niente di importante. Neanche podi significativi
-Pinot è migliorato a crono. In discesa ha forse ancora dei limiti. Finché continua a correre il Tour campa cavallo
-Elissonde... non mi ricordavo nemmeno della sua esistenza
-Geniez confermo
-di Bardet non conosco i limiti precisi. Sicuramente deve ancora crescere
-Barguil... Boh
-Coquard... rimane un discreto velocista
-Demare ha vinto la Sanremo Asd . Io scrissi che non l'avrebbe mai vinta, ma ipotizzavo il debutto della Pompejana
 
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#13
Devo essere sincero su Pinot,non pensavo che avesse ancora 26 anni,gli davo almeno due anni in più...non so se sia pronto per il podio quest'anno,però se arriva nei cinque con tutti i più forti avanti ed è un quinto posto non anonimo ma di sostanza,allora il futuro per lui lo vedo roseo.
 
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#14
Comunque Elissonde ha avuto un sacco di problemi fisici, l'anno scorso ha fatto 16esimo alla Vuelta che per un 24enne non è brutto piazzamento.
 
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#15
Ho diversi dubbi sul "carattere" di Pinot, al di là del problema delle discese (attenuato ma non credo risolto), mi sembra un corridore che rischia sempre la giornata storta, con quel pizzico di discontinuità che potrebbe impedirgli i massimi traguardi. 
Il Bardet visto al Delfinato è apparso in ulteriore crescita (se non si tratta di un picco di forma troppo anticipato) e mi sembra più interessante, più garibaldino, con il limite delle crono (l'organizzazione del Tour le può sempre eliminare  :D ) ma in prospettiva in grado di lottare con i migliori, anche se da qui a vincere un Tour... (ultime parole famose?). 
Finché Froome sarà in grado di mettere sul tappeto l'accoppiata frullate / cronometro sarà dura per tutti. Quintana appare l'unica alternativa per le doti di fondo e il possibile maggior rendimento sulle salite più dure della terza settimana (se ci sono nel percorso...), doti di fondo e di super - scalatore che Bardet deve ancora dimostrare (potenzialmente potrebbe anche averle, ma ai livelli di Quintana?).
 
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#16
Anche a me piace più Bardet rispetto a Pinot, però il secondo è indubbiamente più talentuoso. Sono curioso di vederlo contro Aru al quale imho ha poco da invidiare.

Comunque è allucinante l'abbondanza di talenti francesi nati nei primi anni 90.

1990: Pinot, Bardet, Bouhanni
1991: Barguil, Demare
1992: Alaphilippe, Coquard
1993: Latour

Se si pensa a come erano messi male qualche anno fa Rolleyes
 
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#17
Se non la smettono di fare solo il Tour temo che le loro bacheche rimarranno vuote per parecchio tempo...
La fortuna di Aru è proprio quella di non essere francese, il che gli ha consentito di vincere una Vuelta e fare due podi al Giro. E in futuro, mentre Pinot e Bardet continueranno a sperare che a Quintana gli venga l'influenza a Luglio, lui potrà vincere ancora tanti altri GT fuori dal territorio francese.

Più o meno, il problema di Pinot e Bardet è lo stesso di Ulissi: corrono in squadre miopi, con direttori sportivi ancor più miopi.
 
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#18
Sono d'accordo in parte.

Aru avrebbe già dovuto fare il Tour de France almeno una volta, è una corsa diversa, che ti fa crescere, passare i primi anni a fare Giro e Vuelta nella stessa stagione secondo me non è il modo giusto di crescere un corridore. Preferisco gli si faccia fare il Tour più una delle altre due.

È giusto che Bardet e Pinot abbiano passato i primi anni a prendere feeling con una corsa unica, molto più complessa di Giro e Vuelta. Chiaro che sta arrivando il momento in cui dovranno porsi altri obiettivi, perché il Tour non sembrano in grado di vincerlo.
 
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#19
Quest'anno non credo che vedremo un Aru pronto al Tour, vuoi perché non l'ha mai corso e vuoi perché credo non ci arriverà preparato come avrebbero voluto, però penso che in un futuro faccia a faccia tra i tre al Tour non ci sarà storia. Aru è fatto di un'altra pasta, ripeto facile che toppi il Tour quest'anno ma non credo che se i due francesi avessero corso Giro e Vuelta in questi anni avrebbero fatto altrettanto bene.
 
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#20
Pinot al netto dei suoi fantomatici problemi psicologici direi proprio di si invece.

L'anno scorso Aru ha fatto podio al Giro davanti ad un suo gregario e ad Amador, ci sarebbe riuscito tranquillamente anche Thibaut.

Sono meno convinto su Bardet, che sta maturando lentamente, ma pare avere qualcosina in meno rispetto agli altri due.
 
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