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Tempo e risorse sono molto limitati, non credo sia stato speso più di tanto. Poi del fatto che sia utile o inutile l'unica cosa da dire è che ovviamente non è del tutto utile e non è una piena giustizia, ma punire uno anche 10 anni è comunque più vicino alla giustizia che non fare nulla. Tutto questo ammesso che ci siano prove sufficienti, cosa di cui non sono per nulla sicuro (la questione del colpevole fino a prova contraria, che detta così suona male, funziona bene per le positività, ma per queste situazioni no, è un disastro totale)
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Pagliarini... SI, penso che sia plausibilissimo che il Savo fosse come tutti i ciclisti dell'epoca.
Il punto, mi ripeto, è che l'ennesimo mostro da sputtanare non serve a nessuno. Un conto è cercare di capire come migliorare l'antidoping e allora ben vengano indagini sul passato e collaborazione coi ciclisti della vecchia guardia; un altro conto è fare show sul doping. E non venitemi a dire che il ciclismo non merita di meglio perché c'è gente che si dopa.. suvvia
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Tu mettiti anche nei panni di chi lavora alla Procura Antidoping, arriva uno, fa una confessione, dice che si dopava anche savoldelli. Che fai, rinunci a prescindere ad intervenire, lasci perdere perché non è utile all'immagine del ciclismo? (Svelare la mafia e la camorra è utile all'immagine dell'Italia? Concettualmente è la stessa cosa). Si può discutere sul metodo, sulle regole, sui modi e sui tempi (perché non sono riusciti a fare nulla prima?) ma non sulla necessità di intervenire
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01-04-2014, 07:54 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-04-2014, 08:51 PM da Hiko.)
Fanno bene ad indagare, però intervenire con un'inibizione di 2 e 8 mesi con uno che non è neanche tesserato è inutile. E' la prassi ovviamente però è una situazione grottesca, che non porta a nessun beneficio, anzi... Dispiace dirlo, ma sono solamente fatica e soldi buttati al vento.
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(01-04-2014, 07:17 PM)Gershwin Ha scritto: Tu mettiti anche nei panni di chi lavora alla Procura Antidoping, arriva uno, fa una confessione, dice che si dopava anche savoldelli. Che fai, rinunci a prescindere ad intervenire, lasci perdere perché non è utile all'immagine del ciclismo? (Svelare la mafia e la camorra è utile all'immagine dell'Italia? Concettualmente è la stessa cosa). Si può discutere sul metodo, sulle regole, sui modi e sui tempi (perché non sono riusciti a fare nulla prima?) ma non sulla necessità di intervenire
che ti devo dire.. hai ragione
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Io credo che indagare sia il dovere e se gli ciclisti o ex ciclisto fanno dei nomi devono ridurre o annulare (soppratutto per gli ex) la pena... La giustizia deve incentivare le confessioni sennò restano sempre al palo...Ma poi io mi chiedo che cosa gli costa agli ex ciclisti a fare dei nomi...
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Non è che uno che smette di fare ciclismo è a posto per tutta la vita a soldi, devono comunque lavorare in questo mondo. Fare nomi non è facile da nessuna parte, confessare è molto più facile altrove che in Italia
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Tribunale Nazionale Antidoping, inibizione di 6 mesi per Paolo Savoldelli
La seconda sezione del TNA ha affermato la responsabilità di Paolo Savoldelli, ex articolo 3.2 della Norme Sportive Antidoping, e per l'effetto gli ha inflitto - ai sensi dell'articolo 5.2 delle NSA, l'inibizione per 6 mesi, a decorrere dal 29 maggio 2014 e con scadenza prevista il 29 novembre 2014. Savoldelli, in relazione all'articolo 39 della NSA, è stato invece assolto dall'addebito a lui ascritto ai sensi dell'articolo 2.2 delle NSA e infine condannato al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in 350 euro.
(comunicato stampa)
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