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La maledizione della maglia iridata
#1
Gilbert e la maledizione della maglia iridata
Sono tanti i campioni che sono strati frenati da quella maglia

Ieri alla Vuelta era in programma una tappa con finale alla... Philippe Gilbert. E invece ha vinto Chris Horner, nuova maglia di leader, davanti ad Alejandro Velverde. E Gilbert? Anonimo, abulico, ancora deludente. Stiamo parlando del campione del mondo in carica, un corridore che nella sua carriera da pro ha vinto tra l’altro una Liegi, due Lombardia, una Freccia Vallone, due Parigi-Tours, due Amstel, una San Sebastián, una tappa al Giro, una al Tour e quattro alla Vuelta, per un totale di 52 successi. Poi, nell’autunno scorso, Gilbert è diventato campione del mondo a Valkenburg. E da allora sono iniziati i problemi, perché a tutt’oggi il vallone è ancora a zero successi in questa stagione. Che sia la maledizione dell’iride? Stupida superstizione? Si legga ciò che segue, dopodiché ognuno sarà libero di pensarla come vuole, ci mancherebbe altro...

STORIA Iniziamo una breve carrellata storica dal tedesco Heinz Muller, primo nel ‘52: l’anno dopo vinse solo il campionato nazionale. Terribile la sorte di Stan Ockers, belga dalla classe purissima: vinse l’iride a Frascati ‘55 ma il 29 settembre ‘56 cadde in pista durante una riunione ad Anversa: morì due giorni dopo per la frattura del cranio; nel 1963 l’impertinente belga Benoni Beheyt disubbidì al suo capitano Rik Van Looy, anticipandolo nello sprint di Renaix e ciò lo rese un emarginato in gruppo, al punto tale da essere costretto a ritirarsi due anni dopo, a soli 26 anni; l’inglese Tom Simpson fu primo nel ‘65 a San Sebastian e due anni dopo, sul Ventoux durante il Tour ‘67, morì per un collasso; nel ‘69 ci fu il trionfo dell’olandese Harm Ottembros sul circuito di Zolder: ebbene, da quel giorno il tulipano si aggiudicò solo una corsa, una tappa del Giro del Lussemburgo, oltre a modeste kermesse; andò assai peggio a Jean Pierre Monséré: primo a Leicester ‘70 ma nel marzo ‘71 perse la vita perché investito da un’auto che procedeva in senso contrario durante una kermesse dove preparava la Sanremo: quattro anni dopo anche suo figlio Giovanni morì dopo essere stato falciato da una vettura mentre pedalava. Un altro belga, Rudy Dhaenens, fu iridato nel ‘90 a Utsunomija: fu quella l’ultima vittoria della sua carriera. il fiammingo perì il 6 aprile ‘98, a neppure 37 anni, in un incidente stradale.

TRANSALPINI E i francesi? Luc Leblanc primo ad Agrigento ‘94 non vinse mai nel ‘95; il suo collega Laurent Brochard, iridato a San Sebastian ‘97, l’anno dopo fu squalificato sei mesi per doping nello scandalo Festina: in mezzo ai due, ecco il belga Johann Museeuw, iridato nel ’96 a Lugano, ma rimasto senza classiche nel ‘97 pur essendo un mago di quelle corse storiche. Nel 2000 a Plouay toccò al lettone Romans Vainsteins, il cui estro nella stagione successiva emerse solo in due tappe (una alla TA e l’altra al Catalunya). Nel 2003 ad Hamilton toccò allo spagnolo Igor Astarloa, che nel 2004 raccolse solo una tappa del Brixia Tour! Nel 2008 Alessandro Ballan vinse a Varese, ma l’anno dopo fu debilitato dal cytomegalovirus: l’inizio di un calvario senza fine. Adesso Philippe Gilbert, simpatico vallone, che oltretutto dice di avere problemi seri a un ginocchio.

da «Tuttosport» del 27 agosto 2013 a firma Paolo Viberti
 
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#2
Mah solo coincidenze...
Dove lo mettiamo Freire, che dopo il 99 è divenuto un drago?
 
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#3
Per non parlare di Evans che ha vinto il Tour dopo il Mondiale, Hushovd che ha vinto una tappa Pirenaica, Cavendish che ha vinto 15 corse da iridato, Bugno che ha vinto sull'Alpe, Lemond che ci ha vinto il Tour 1990 e Armstrong che ha poi vinto il cancro e 7 Tour de France, nonchè una tappa al Tour du Languedoc-Roussillon.

Gilbert è semplicemente finito. Per amore della maglia iridata non deve vincere da qui a fine stagione. Sarebbe una presa per il culo non indifferente, oltre che un calvario un'altra annata con il Belga in maglia arcobaleno.
 
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#4
Si potrebbe allo stesso modo fare un articolo sulla "benedizione" della maglia iridata: Hinault che vince Tour e Parigi-Roubaix, Argentin che vince Liegi e Giro di Lombardia, Moser che vince Roubaix e Lombardia, Maertens che vince Parigi-Nizza e Catalunya, Raas che vince Amstel e Harelbeke, Saronni che vince Giro d'Italia e Milano-Sanremo, Criquielion che vince Freccia Vallone, Bettini che vince il Mondiale...
 
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#5
Bettini non ha vinto il Mondiale in maglia iridata... Mmm
 
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#6
Va bè, nel senso che ha vinto il Mondiale da campione mondiale in carica... E comunque quell'anno vinse una tappa alla Vuelta e la classifica a punti del Giro
 
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#7
La stagione no dopo l'anno del Mondiale secondo me si può spiegare (ovviamente soltanto in parte) con il fatto che vincere il Mondiale a settembre ti compromette la preparazione invernale. Arrivi a fine stagione con una vittoria così importante e non è semplice ritrovare subito le motivazioni, anche perché immagino che gli impegni siano molti. Poi è anche una questione di coincidenze, ogni anno c'è qualche campionissimo che ha un passaggio a vuoto. Quest'anno Gilbert, Boonen, Contador. L'anno prossimo capiterà ad altri (spero ancora Contador XD )
 
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#8
Rui Costa: maledizione dell'iride? Non è vero, ma ci credo...
Cinque secondi posti per il portoghese

Sulla sfortuna e sulla scaramanzia, ognuno ha le proprie teorie, i propri riti e i propri magheggi. Nel ciclismo, per esempio, si parla spesso di "maledizione della maglia iridata", vale a dire quel processo strano che porta chi indossa il simbolo del campione del mondo a non raccogliere risultati importanti.
Liberi di crederci o no, la maledizione sembra aver preso di mira Alberto Faria Rui da Costa, per tutti Rui Costa, campione del mondo in carica.
Che oggi a Blot Sophia Antipolis ha raccolto il suo quinto secondo posto in questo inizio di stagione. Tre volte gli è accaduto alla Volta ao Algare (battuto nell'ordine dal compagno di squadra Modolo, dal polacco Kwiatkowski e dallo spagnolo Contador) e due volte alla Parigi-Nizza, dove è stato battuto ieri da Betancur e oggi da Slagter.
E chissà se mentre cercava di riprendere fiato dopo lo sforzo della volata, con la testa china sul manubrio, il buon Rui Costa ha pensato anche alla maledizione della maglia iridata...

tuttobiciweb.it
 
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#9
gli altri con la maglia iridata non arrivavano neanche a fare 5 secondi posti in 1 mese
 
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#10
Due cadute su tre alle Ardenne Confuso Confuso
 
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#11
Tanto nel finale di ieri non sarebbe comunque stato competitivo per la vittoria
 
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#12
Non è che quello che l'ha persa la maglia iridata ha avuto tanta fortuna in più, eh...
 
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#13
Vabbè, di sicuro è sempre meglio vincere un Amstel (anche fosse solo la lattina, eh Sese Asd ) che cascare due volte in una settimana Sese
 
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#14
No, intendevo Rodriguez...
 
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#15
Ma Rui Costa ha sempre iniziato a vincere a partire dal Tour de Suisse, quindi non c'è problema
 
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#16
È colpa dell'avatar di Hiko che da quando lo ha messo non ha più vinto Asd
 
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#17
Ma io veramente l'ho messo per Modolo (che infatti le sue corsette le ha vinte...), di Rui me ne fregava zero. Domani o dopo lo cambio così vediamo cosa combina al Romandia...
 
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#18
E fu così che vinse il Tour de France... Sese Sese Asd
 
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