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Ladies Tour of Qatar, Armitstead si traveste da Wild: due tappe e trionfo finale per l'inglese
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Ladies Tour of Qatar, Armitstead si traveste da Wild: due tappe e trionfo finale per l'inglese. Hosking e Van Dijk sul podio, per Cucinotta una vittoria di tappa

Ladies Tour of Qatar, Armitstead si traveste da Wild: due tappe e trionfo finale per l'inglese
Hosking e Van Dijk sul podio, per Cucinotta una vittoria di tappa



Armitstead, Hosking e Van Dijk sul podio del Ladies Tour of Qatar - boelsdolmanscyclingteam.nl

Assente Kirsten Wild impegnata a preparare i Mondiali su pista, il Giro del Qatar quest'anno parte senza una dominatrice annunciata. Ci pensa allora la Boels Dolmans a prendersi strada facendo il posto lasciato vuoto dalla forte velocista olandese andando a cannibalizzare quasi completamente la corsa con l'accoppiata Armitstead - Van Dijk che lascia alle avversarie solo la prima tappa -vinta da Annalisa Cucinotta con una grande volata- e il secondo posto finale a una tenace Chloe Hosking -al terzo podio consecutivo- che ci prova fino alla fine a contrastare l'egemonia della squadra olandese.

La prima giornata è stranamente priva di vento e la velocità è elevatissima, la fuga solitaria della cinese Jiang non rimarrà negli annali dello sport ma la citiamo perché non c'è molto altro da raccontare. La corsa è in diretta tv e un amico generoso si mette a disposizione per consentire ai tanti appassionati in giro per il mondo di approfittare di quella che per il ciclismo femminile è una rarità, certo la telecronaca è in arabo e la qualità delle immagini è quella che è ma ci si accontenta: così tra una signorina russa che offre la propria simpatica compagnia e un tizio in mutande che ha perso sessanta chili in due ore si riesce a scorgere una maglia YellowOrange che alza le braccia sul traguardo, il pur bravissimo telecronista arabo ci mette un po' a capire di chi si tratta ma poi annuncia la vittoria di Annalisa Cucinotta. Un lavoro importante per la Alé Cipollini nel finale portato a compimento dalla friulana che parte forse col compito iniziale di lanciare lo sprint a Tagliaferro (terza all'arrivo) ma che finisce poi col mettere la propria ruota davanti a tutte le altre. Con Bronzini seconda si completa un podio tutto tricolore ad onorare il nuovo Presidente della Repubblica che proprio in questa mattinata si è insediato sul Trono di Spade al Quirinale, il settimo posto di Arianna Fidanza dà ulteriore risalto alla giornata trionfale della Alé.

Quello che più ci piace del Giro del Qatar sono i selfie coi cammelli, immediatamente dopo c'è senza dubbio il vento, mancato nella prima tappa fa la sua comparsa al secondo giorno di corsa. Evidentemente le ragazze non aspettano altro, bastano infatti pochi chilometri e il gruppo è già sfasciato, sono in sedici al comando e quelle che hanno perso il treno non rientreranno più, tra queste la leader di classifica Cucinotta, Shelley Olds e Giorgia Bronzini. La Wiggle nonostante l'assenza della piacentina conta comunque tre elementi davanti (Hosking, D'hoore, Longo Borghini), le più numerose sono le Orica (Johansson, Scandolara, Elvin, Gunnewijk), ci sono anche Tagliaferro e Bartelloni, rimangono tutte fuori invece le ragazze della Bigla probabilmente distratte dall'oscena tonalità di rosso delle proprie bici nuove. Il nostro amico che ci forniva le immagini purtroppo è stato arrestato e per seguire la corsa siamo costretti ad affidarci agli aggiornamenti su twitter, la situazione di corsa non piace troppo alle Boels che sono solo in due e allora Ellen Van Dijk che nel vento si trova a proprio agio come una papaccella nell'insalata di rinforzo opera una ulteriore selezione, restando al comando con la compagna di squadra Armitstead, Johansson, Worrack, Hosking e Longo Borghini. L'ornavassese si mette a disposizione della compagna di squadra che nel frattempo grazie agli abbuoni conquistati ai traguardi volanti è al comando della classifica virtuale, si arriva al rettilineo finale dove è lei a condurre ma è ormai al limite delle forze e l'andatura rallenta, Papaccella Van Dijk che non aspetta altro parte dall'ultima posizione e piazza la stoccata vincente ai -700m arrivando a tagliare il traguardo di Madinat al Shamal a braccia alzate tre secondi prima di Worrack e Armitstead.

La terza frazione si conclude ad Al Khor, si riparte con Van Dijk in maglia di leader ma siamo tutti molto preoccupati per la sorte del nostro amico: a quanto pare però dopo una nottata in gattabuia fortunatamente è tornato in libertà e si è subito rimesso al lavoro, non si fida tuttavia a trasmettere da casa sua e utilizza un baracchino montato sul retro del proprio furgone con il segnale che non sempre risulta ottimale. Diversi sono i tentativi di fuga, ci provano pure Cucinotta e Ratto ma il gruppo non lascia mai spazio, gli sprint intermedi fanno troppa gola particolarmente a Chloe Hosking che se li aggiudica entrambi collezionando sei secondi di abbuono. Purtroppo il furgone del nostro amico si è schiantato contro un palo e la trasmissione resta congelata sull'immagine dello striscione d'arrivo dunque per seguire gli ultimi trenta chilometri è necessario anche oggi ricorrere a twitter. Le Calippo Girls più volte provano a far mangiare l'erba, anzi la sabbia (questa battuta l'avevo già fatta un anno fa e credo proprio che la riproporrò anche nel 2016), a buona parte del gruppo, nel finale restano in quattordici poi arrotondate a trentacinque al comando tra le quali manca Elisa Longo Borghini caduta (in stato confusionale dopo l'arrivo sarà portata in ospedale, fortunatamente niente di grave per lei). Tanti gli attacchi, molto attive le Boels alle quali evitare l'arrivo allo sprint per difendere il primo posto di Van Dijk non dispiacerebbe, alla fine il volatone c'è lo stesso e tutto sommato la formazione olandese non è che si possa lamentare visto che a tagliare il traguardo davanti a tutte è Lizzie Armitstead. Olds e Brand precedono Hosking che col quarto posto non prende abbuoni, la maglia oro resta allora in casa Boels ma a vestirla è adesso l'inglese vincitrice dell'ultima Coppa del Mondo, Confalonieri e Guarischi si piazzano nella top ten e Bartelloni - oggi ventiduenne, tanti auguri a Beatrice che ci legge da lassù - veste la maglia di miglior giovane conquistata nella tappa di ieri.

La quarta e ultima tappa arriva come da tradizione sul circuito di Doha Corniche con Longo Borghini che resta a riposo dopo la caduta nella terza frazione, ci fa estremamente piacere scoprire che il nostro amico sta bene dopo l'incidente di ieri e possiamo tornare a usufruire delle immagini dalla corsa, la qualità ancora una volta non è delle migliori ma almeno lo squadrettamento dei pixel ci evita il rischio di crisi epilettiche quando vengono inquadrate le Cervélo S3 su cui corrono le Bigla. La prima parte di gara è caratterizzata da un forte vento contrario che inibisce tutti i tentativi di attacco, Armitstead guadagna un nuovo secondo su Hosking al primo sprint intermedio dopo di che all'attacco solitario va ancora una volta la cinese Jiang, ogni giorno in fuga ad eccezione della seconda tappa quando le big avevano iniziato a scannarsi già scendendo le scale dell'albergo. Si entra nel circuito finale e dopo un paio di giri ad andatura tranquilla il gruppo inizia ad allungarsi tirato da Emilia Fahlin la cui bionda chioma è una delle poche cose che si riescono a individuare distintamente in mezzo ai quadretti dello streaming; parte il carosello di attacchi tipico di questi finali, protagonista tra le altre anche Valentina Scandolara una per la quale è impossibile dire se faccia divertire di più quando è in sella a una bici oppure giù dalla stessa, non c'è però modo di evadere dal gruppo. Ai meno dieci chilometri c'è il secondo sprint con abbuoni, la Wiggle se la gioca come meglio non potrebbe con Hosking che si prende i 3" e D'hoore seconda a toglierne uno ulteriore ad Armitstead, non che cambi qualcosa tra gli eventuali nove secondi e gli otto che con questa mossa invece effettivamente separano l'australiana dalla leader della classifica però è sicuramente da apprezzare il bello spirito di squadra. Non c'è un attimo di respiro nel finale, il sempre più bravo telecronista arabo esaltato dal susseguirsi di scatti non riesce più a parlare e inizia a pronunciare solo dei suoni incomprensibili, anche Trixi Worrack ci prova ma è distante soltanto 19" dal primo posto in classifica e non la lasciano andare, come da previsione si arriva pertanto alla volatona finale. È un lungo testa a testa di quelli belli ignoranti che piacciono a noi tra Armitstead e Hosking, viaggiano su due corsie parallele con l'inglese in vantaggio e l'australiana che sembra in rimonta ma alla fine resta dietro per un pugno di centimetri, mentre al terzo posto si piazza Barbara Guarischi con Cecchini che chiude ottava.
È il secondo successo di tappa per Lizzie Armitstead che soprattutto si aggiudica anche la classifica finale accumulando così in quattro giorni di gara tante vittorie in corse UCI quante ne aveva conquistate nel 2014, con Van Dijk terza in classifica alle spalle di Hosking le Calippo Girls saranno per le classiche di primavera anche quest'anno una coppia davvero difficile da battere. Valentina Scandolara è la migliore italiana in classifica dove termina undicesima appena davanti a Beatrice Bartelloni che vince la classifica delle giovani con altre quattro azzurre piazzate tra le prime venti , oltre all'acuto di Annalisa Cucinotta diversi altri piazzamenti importanti per le italiane che sono sempre state protagoniste in questo prologo della stagione che tra qualche settimana entrerà nel vivo.

Giovanni "BidoneJack"




CLASSIFICA GENERALE
1   ARMITSTEAD Elizabeth Boels Dolmans 9:59:25
2   HOSKING Chloe Wiggle Honda +0:12
3   VAN DIJK Eleonora Boels Dolmans +0:22
4   WORRACK Trixi Velocio - SRAM +0:29
5   JOHANSSON Emma Orica - AIS +0:30
6   D'HOORE Jolien Wiggle Honda +2:26
7   CROMWELL Tiffany Velocio - SRAM +2:29
8   JEULAND Pascale Francia st
9   PIETERS Amy Liv - Plantur st
10   ELVIN Gracie Orica - AIS +2:37
11   SCANDOLARA Valentina Orica - AIS st
12   BARTELLONI Beatrice Alé Cipollini +2:48
13   BRAND Lucinda Rabo Liv +2:51
14   GUNNEWIJK Loes Orica - AIS st
15   TAGLIAFERRO Marta Alé Cipollini +4:39
16   OLDS Shelley Bigla +11:30
17   BRONZINI Giorgia Wiggle Honda +11:33
18   GUARISCHI Barbara Velocio - SRAM +11:37
19   DRUYTS Kelly Topsport Vlaanderen +11:41
20   CECCHINI Elena Italia st


il riepilogo della corsa


 
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#2
Il link a De Luca Facepalm

Quasi quasi potevi usare imageenlarger per i link alle foto Sese Comunque davvero solo un daltonico poteva accozzare quei colori alla Bigla, tra bici e maglie... Facepalm Sese Sese
 
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