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Ladri in azione: "Mi fai provare la tua bici?" E fugge via...
#1
Ladri in azione: "Mi fai provare la tua bici?" E fugge via...
Ci sarebbe da ridere se non fosse successo per davvero. E invece la notizia, purtroppo, è vera e racconta dell'ennesima truffa accaduta ieri a Mussolente (Vi) a carico di un ignaro corridore diciottenne di Romano d'Ezzelino (Vi).

Lo juniores si trovava in allenamento con la bici fornitagli dalla squadra quando è stato avvicinato da due cicloturisti affabili e apparentemente curiosi. La coppia, composta da un uomo e una donna, con la scusa di chiedere qualche indicazione stradale hanno iniziato a complimentarsi con l'atleta per il perfetto stile e per la bicicletta ultraleggera (nella foto), con fare estremamente amichevole.

[Immagine: bici.jpg]

Quando i due malintenzionati si sono accorti che il ragazzo aveva abbassato la guardia, lui gli ha chiesto di poter sentire quant’era leggera la sua bella bici. In un baleno è salito in sella e ha preso a pedalare come un forsennato, scomparendo all’orizzonte e lasciando l’atleta appiedato e attonito.

La complice, nel frattempo, era già salita a bordo di un’Audi SW blu e stava sgommando verso la destinazione concordata con l’altro ladro facendo perdere le proprie tracce.

Inutili le urla del ragazzo rimasto impotente a guardare i due "furboni" che si dileguavano indisturbati portando con sè un bottino del valore di circa 4.000 euro. Occhi aperti ragazzi, può succedere anche questo!

cclismoweb.net
 
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#2
Dolo: "Bonnie e Clyde" colpiscono ancora!
E’ successo ancora. E adesso l’allarme diventa preoccupante. I “Bonnie e Clyde” delle biciclette hanno colpito nuovamente. Questa volta è accaduto nelle vicinanze di Dolo, in provincia di Venezia, proprio nella zona sfregiata dal recente tornado.

Ieri, un ragazzo, allievo che milita nella storica società dell’Uc Mirano, stava rientrando verso casa dopo il consueto allenamento con i propri compagni di squadra; il tempo di salutarsi, lo spazio di fare poche pedalate, quando, a tre chilometri dalla propria abitazione è stato affiancato da un cicloamatore apparentemente innocuo.

Le modalità sono state le stesse del furto avvenuto a Mussolente (Vi) ad inizio giugno (clicca qui per rileggere la notizia): il malintenzionato ha chiesto informazioni sulla strada da percorrere, poi ha iniziato a chiedere notizie sulla squadra del ragazzo e infine è arrivata la proposta.

“Stiamo aprendo un nuovo negozio di biciclette qui vicino. Se ti fermi ti do il biglietto da visita da passare ai dirigenti della tua squadra, ci piacerebbe fornirvi le biciclette. Anzi, guarda, c’è mia moglie con il furgone e ho anche qualcosa per te, visto che sei così gentile” questo l’invito del galante cicloamatore che ha promesso al ragazzo un gadget pur di invogliarlo a fermarsi.

Il tempo di arrestarsi, l’arrivo della donna con un furgoncino, il ragazzo scende di bici, la appoggia per un attimo, attende con fiducia e poi la fuga dei due ladri con la sua bicicletta. Inutili le urla del ragazzo, inutile anche solo provare ad inseguirli. Tutto si è svolto in pochi attimi tanto da lasciare il povero ragazzo inerme a piangere sul ciglio della strada. Della bicicletta, un mezzo di marca Kuota fornita dalla società di appartenenza del ragazzo, nemmeno l’ombra.

Questa volta, però, fanno sapere i Carabinieri che hanno raccolto la denuncia del ragazzo, ci sarebbero degli elementi in più che permettono di stilare un vero e proprio identikit dei due ladri.

Increduli e preoccupati i genitori del ragazzo: "Siamo stati avvisati subito da nostro figlio attraverso il cellulare. Quando siamo arrivati sul posto, lo abbiamo trovato disperato e in lacrime. Cose come queste lasciano l'amaro in bocca. La società segue i ragazzi in tutti gli allenamenti ed è stato così anche ieri. A cinque chilometri da casa c'è il punto di incontro con la squadra e, al termine dell'allenamento, nostro figlio stava rincasando proprio da lì. E' successo tutto nello spazio di pochi chilometri, siamo senza parole. Vogliamo dare l'allarme perchè non capiti ad altri ragazzi, state attenti, sempre!"

Un uomo e una donna, apparentemente distinti, con fare decisamente affabile, che avrebbero sviluppato una tecnica infallibile per truffare i ragazzi in bicicletta. L’avvertimento, per tutti, è quello di tenere gli occhi aperti: fate attenzione, segnalate ogni “strano” incontro lungo la strada e, soprattutto, non fermatevi e non lasciate incustodita la vostra bicicletta!

Scritto da Andrea Fin per Ciclismoweb.net
 
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