[SarriTheBest]

Olimpiadi, per vincere Cavendish si è messo a dieta
Mark Cavendish si è messo a dieta. «Il sogno di vincere i Giochi Olimpici val bene qualche sacrificio - spiega il campione del mondo a Sporza - : sono già quattro chili in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ho eliminato caramelle e dolcetti, le bevande gasate e i piatti elaborati. Non è facile adattarsi a questo regime, ma non posso fare altro. Il percorso olimpico, infatti, è interessante ma non adattissimo alle mie caratteristiche, quindi ho dovuto adattarmi e mettermi a dieta per essere più performante».

tuttobiciweb.it

[Joe Falchetto]

il potere delle virgole: "Per vincere, Cavendish si è messo a dieta" o "Per vincere Cavendish si è messo a dieta". La sostanza cambia parecchio: nel primo caso abbiamo Cavendish che per vincere le Olimpiadi si è messo a dieta; nel secondo caso (che è quello del titolo dell'articolo) abbiamo un tizio di cui non si fa il nome che, per battere Cavendish alle Olimpiadi, si è messo a dieta.

Questi giornalisti sempre più incompetenti mi fanno venire il nervoso.

[Gershwin]

A parte che vincere transitivo non si usa, a parte che la punteggiatura in un titolo va limitata e a parte che è ovvio il significato, il buon Cavendish si è messo a dieta in realtà perchè la cara Peta cucina da schifo così ha una scusa per non mangiare.

[Manuel The Volder]

Si, in effetti il senso dell'articolo è ovvio, virgole o non virgole...

[BidoneJack]

La mia immediata interpretazione del titolo è stata di un tizio che si è messo a dieta per avere Cavendish in premio

[Joe Falchetto]

Vincere transitivo si usa eccome e non è sbagliato. E' ovvio che il significato sia ovvio, ma a volte basta poco per fare un lavoro fatto bene o per fare la solita "pecionata".

Comunque è 'na notizia demmerda, virgole o non virgole

[Gershwin]

Vincere transitivo non è sbagliato ma siccome ci sono battere, sconfiggere, superare e altri tremila sinonimi a cui dovrei pensare non si usa. L'interpretazione giusta è quella di Bidonejack, c'è una gara in cui alla fine vinci uno di quei pupazzi con la testa traballante di Cavendish