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Le ruote veloci della corsa rosa
#1
Cycling 
Rispetto agli ultimi Giri in cui alla partenza abbiamo avuto sprinter che almeno sulla carta avrebbero dovuto dominare come Cav e Kittel, quest'anno la situazione è molto più caotica visto che manca uno che spicca sugli altri. Dato che diversi di loro li ho visti fino ad ieri, ecco una breve(più o meno) analisi degli sprinter presenti al prossima "corsa rosa", direi di iniziare con gli stranieri:

- André Greipel: chi il tedescone lo vede da vicino dice che sia addirittura dimagrito di dieci kili rispetto a tre/quattro anni fa, quello che è sicuro è che il gorilla è in formissima. Ovviamente avendo perso peso il suo spunto veloce ne ha risentito almeno in parte, però in salita è cresciuto tantissimo, tanto da poter essere competitivo anche nelle tappe mosse. Non credo possa dominare le volate, però per me è il favorito numero per la maglia rossa;

- Michael Matthews: l'Amstel Gold Race lo ha consacrato come corridore di prim'ordine nonostante non sia riuscito a vincere. L'Orica con lui ha fatto un lavorone recuperandolo e poi lanciandolo dopo i primi anni bui in maglia Rabobank. Come ciclista a 360° è superiore a tutti i nostri sprinter(e probabilmente pure a Greipel), ma in volata è nella norma, probabilmente sarà più pericoloso nelle tappe mosse che nei classici arrivi allo sprint.

- Luka Mezgec: Inizio di stagione un po' sottotono per lo sloveno della Giant, che però col Giro ha un buon feeling e quest'anno avrà un treno a sua totale disposizione. Un cagnaccio che si prende fin troppi rischi, non dominerà, ma può essere pericoloso(in tutti i sensi).

- Juan José Lobato: Un inizio di stagione della madonna(in cui ha bastonato un certo John Degenkolb) aveva illuso i tifosi spagnoli, convinti di aver trovato il nuovo Freire. Invece Lobato aveva probabilmente incentrato la preparazione invernale sui primi mesi dell'anno così da partire fortissimo. Nell'ultimo periodo però è un po' sparito, in volata ci sa fare, ma non è eccelso, tuttavia anche lui può essere pericoloso nelle tappe mosse.

- Tom Boonen: Inizio di stagione travagliato, ma al Turchia ha fatto vedere che la gamba gira ed è stato fondamentale come vagone nel treno di Cav. E' voglioso di riscatto e si chiama pur sempre "Tom Boonen", sottovalutarlo sarebbe da pazzi, anzi non mi sorprenderei se in qualche occasione portasse tutti a scuola.

- Moreno Hofland: Uno di quei corridori che per qualche oscuro motivo piacciono tanto all'utente LordKelvin. Si è appena sbloccato alla Yorkshire ed è un buonissimo velocista, ma se i nostri devono temere questo stiamo freschi.

Passiamo ora ai nostri chiamati ad interrompere un digiuno di vittorie che dura ormai dal 2012(anno in cui con le loro vittorie Guardini e Ferrari furono gli ultimi sprinter nostrani a vincere delle frazioni al Giro), questa volta la concorrenza è più abbordabile rispetto agli anni passati e concludere la corsa rosa a bocca asciutta è inammissibile.

- Sacha Modolo: Dopo un inizio di stagione non brillante Modolo ha fatto una grande iniezione di fiducia in Turchia con una bellissima vittoria su un arrivo suggestivo e complicato, in questi anni Sacha è stato il più vincente tra i nostri velocisti, ma non è mai riuscito a centrare il bersaglio grosso. Il veneto in quanto a talento potrebbe anche tenere testa a Cavendish(e qualche volta ce la fa), ma gli mancano leadership e cattiveria agonistica per passare da ottimo corridore a campione. Tuttavia dalla sua ha un grandissimo apripista(probabilmente il migliore presente a questo Giro) quale Maxi Richeze, veterano scaltro ed abilissimo a destreggiarsi in gruppo, è lui anche che muove i fili della Lampre Merida in corsa. Per me il duo blu - fucsia rappresenta la nostra speranza più grande per una o più vittorie allo sprint.

- Elia Viviani: Altro grandissimo talento fin qui solo parzialmente espresso. Purtroppo l'impressione è che il buon Elia abbia più feeling con il piazzamento piuttosto che con la vittoria. L'inizio di stagione è stato convincente, ma all'insegna del secondo posto. Sarà svantaggiato dal fatto di essere costretto a correre sulle ruote degli avversari dato che la Sky sarà tutta a supporto di Porte con il solo Puccio che potrebbe dare una mano al veronese.

- Matteo Pelucchi: Dopo un ottimo inizio di stagione il velocista da IAM si è un po' defilato. I numeri ci sono, la squadra anche(ottimo treno con Kluge ed Haussler), manca però la continuità di rendimento. Potrebbe fare benissimo o malissimo, con lui non si sa mai.

- Giacomo Nizzolo: Corridore fortissimo con una squadra tutta a sua disposizione, può fare bene sia nelle volate classiche che nelle tappe un po' mosse. Tuttavia lui ha un feeling con il piazzamento superiore anche a quello di Viviani. L'anno scorso arrivava sempre secondo, speriamo che quest'anno sia cambiato qualcosa.

- Nicola Ruffoni: Il più giovane fra i nostri sprinter presenti a questo Giro è fresco di un buonissimo Giro di Turchia con due ottimi terzi posti conquistati. Colbrelli potrebbe essere un ultimo uomo di lusso, ma di solito alla Bardiani ognuno corre per conto suo, inoltre il feeling tra i due bresciani pare essere ancora molto migliorabile visto che in Turchia Sonny ha tirato giù il compagno mentre era alla sua ruota nella tappa vinta da Modolo. Fin qui in carriera ha vinto una sola corsa, speriamo le cose possano cambiare alla corsa rosa.

- Manuel Belletti: L'approdo in Southest pare aver dato nuova linfa al rapper di Cesenatico(soprannome che gli ho dato dopo aver visto come si veste) che quest'anno ha già vinto tre corse(meglio di tutti gli azzurri sopracitati). E' l'uomo di punta dell'ex squadra di Scinto ed è supportato da una squadra attrezzata molto bene per gli sprint. Ai tempi della Colnago ci aveva abituato alle sorprese con le sue volate lunghe e potenti, vediamo se si ricorda ancora come si fa.

- Davide Appollonio: L'approdo all'Androni rappresenta probabilmente l'ultimo treno importante della carriera per un corridore che ha deluso tantissimo le aspettative. La prestazione al Giro di Turchia non promette nulla di buono però e sinceramente io - ad oggi - difficilmente ci punterei qualche spicciolo su una sua ipotetica vittoria di tappa.
 
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[+] A 8 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
#2
Pur non arrivando mai agli epiteti di gershwiniana memoria, Greipel non è mai piaciuto neanche a me. Detto questo, è e rimane il più forte tra questi, anche se lui ha bisogno di essere ben lanciato e quest' anno non sembra ben accompagnato come in altre occasioni.

Tra gli italiani Nizzolo e Viviani sono una certezza di rendimento, ma purtroppo anche di piazzamento alle spalle del vincitore. Modolo e Pelucchi possono toccare picchi più alti ma i devono svegliare bene alla mattina.

Sul mio idolo Juanjo Lobato insisto nel dire che definirlo velocista non è tanto corretto perché le volate di gruppo difficilmente le vince, il suo pezzo forte sono gli arrivi sugli strappi, è un Matthews più scarso in volata. Matthew che se si mette di buzzo buono fin da subito per vincere la maglia rossa la vince senza patemi (o paté) d'animo, altrimenti andrà a un italiano...
 
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#3
Porsev non lo nomini?! Facepalm
 
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#4
Chi l'ha mai detto che mi piace Hofland? Blink

Dei "nostri" mi piace molto Pelucchi, con Haussler come apripista potrebbe avere quel qualcosa in più.
 
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