Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Lo stato attuale delle cronometro e dei cronoman
#1
Per me la disciplina più bella che c'è.

La sublimazione del binomio uomo e bicicletta.

Purtroppo sempre più bistrattata.

Ci sono solo quattro gare per cronoman l'anno...un Mondiale che non ha mai veramente attecchito fino in fondo (il GP delle Nazioni era un'altra roba), la Crono delle Nazioni e il Duo Normand, ormai confinati ai margini del ciclismo e i neonati Europei.

Nei GT si fanno sempre meno crono.

Il record dell'ora è sempre più snobbato.

Dumoulin.....gli atipici Dennis e Roglic...e poi?

E anche Dum, bravo è, ma uno scalino abbondante sotto i cronoman più forti della storia.

10, 20, 30 anni fa...tutt'altra cosa.

Più gare, più specialisti.

Speriamo, come sempre, nei giovani.

Però alcune nazioni, inclusa l'Italia, curano proprio poco la disciplina.

E tante squadre, anche importanti, lavorano male.
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#2
Qualche tempo fa parlavamo anche del Trofeo Baracchi, ricordi? 
E mentre si chiacchierava dell'idea fantasiosa di una crono sulle Alpi abbiamo anche annotato, come tante altre volte, la forte diminuzione dei chilometri a cronometro nei grandi giri. 
Hai ragione, l'uomo e la bicicletta per antonomasia. La cura della posizione, l'eleganza e potenza della pedalata. Ciclismo, non solo pestare sui pedali su una rampa di 500 metri al 18%. 
Certo, poi ci vogliono anche i tapponi da oltre 200 km. in montagna. Queste, come le crono, in via di estinzione... Boh...
 
Rispondi
#3
anche a me piace molto. mi piacerebbe rimettessero il trofeo baracchi (a coppie) e in qualche forma la 100 km a squadre di 4, quella che fino a metà anni 90 era il mondiale
 
Rispondi
#4
La cronometro la curano meno perché, provando a mettermi nei panni di un corridore, deve essere frustrante andare forte solo a cronometro e non avere altra gloria. Consequenzialmente vedo anche meno azioni da finisseur nelle grandi corse.
Cioè, un Tony Martin non ha più senso di esistere nella crono d'oggi, devi saper fare anche altro e tutti quelli che hai citato qualcos altro lo fanno.

Perché in Italia si lavori poco sulle crono non lo so. Avevamo una perla rara come Malori, ma gli è andata male
 
Rispondi
#5
Penso a gare come la Firenze - Pistoia, la Bologna - San Luca, il Memorial Fausto Coppi, i Millemetri del Corso di Mestre, il Memorial Gastone Nencini (che era cronoscalata).

Per rimanere in Italia.

Poi, ovviamente, le cronocoppie...di cui il Baracchi è la più famosa, ma non l'unica.

E' il ciclismo della specializzazione, ma anche della standardizzazione.

Tutte le gare "diverse" non vengono valorizzate e vengono lasciate morire.

Corse di un giorno con arrivo in salita ormai non esistono più...la Spagna ne era ricca un tempo, signore classiche come l'Escalada a Montjuich o la Subida a Urkiola che ormai da un decennio non si corrono più.

Non parliamo, poi, di una corsa prestigiosissima e unica nel suo genere come la Bordeaux-Parigi, che meriterebbe di tornare in vita seduta stante.

Che desolazione.

E in questo contesto sono, soprattutto, cronometro e cronoman a farne le spese.
 
Rispondi
#6
Però mi permetto di dire che se Indurain correva con questi percorsi credo che anche lui qualcosina a crono doveva perdere per essere competitivo...tappe di montagna mediamente sempre più corte,più esplosive, e sostanzialmente 9 volte su 10 crono mai piatte come invece le affrontava lui oltre ad avere un chilometraggio totale praticamente dimezzato..ergo anche lui doveva cercare un compromesso tale da non destare l'impressione che invece ha destato ai suoi tempi secondo me.
Voglio dire magari dal punto di vista tecnico e di dettagli oggi si è superiori a qualche anno fa,ma non credete che ormai i percorsi dei grandi giri abbiano dato un certo inpunt su come deve essere il cronoman dei nostri tempi?difatti la prova mondiale strizza sempre più l'occhio a corridori atipici.
 
Rispondi
#7
(20-05-2018, 11:48 PM)melo21 Ha scritto: Cioè, un Tony Martin non ha più senso di esistere nella crono d'oggi, devi saper fare anche altro e tutti quelli che hai citato qualcos altro lo fanno.

Molti dei più grandi specialisti delle crono della storia erano corridori ben più forti di Martin in tutto il resto.

Ma senza scomodare i nomi grossissimi...corridori come Knut Knudsen o Gonchar hanno fatto cose che Martin può solo sognare.

Senza parlare di quelli che erano grandi cronoman, ma anche grandi pistard, tipo Bordman, Ekimov o lo stesso Knudsen.
 
Rispondi
#8
(20-05-2018, 11:56 PM)Italbici Ha scritto: Però mi permetto di dire che se Indurain correva con questi percorsi credo che anche lui qualcosina a crono doveva perdere per essere competitivo...tappe di montagna mediamente sempre più corte,più esplosive, e sostanzialmente 9 volte su 10 crono mai piatte come invece le affrontava lui oltre ad avere un chilometraggio totale praticamente dimezzato..ergo anche lui doveva cercare un compromesso tale da non destare l'impressione che invece ha destato ai suoi tempi secondo me.
Voglio dire magari dal punto di vista tecnico e di dettagli oggi si è superiori a qualche anno fa,ma non credete che ormai i percorsi dei grandi giri abbiano dato un certo inpunt su come deve essere il cronoman dei nostri tempi?difatti la prova mondiale strizza sempre più l'occhio a corridori atipici.

Se oggi Dumoulin vince i grandi giri, non oso immaginare cosa potrebbe fare Indurain.

Anche perché bisogna considerare pure altre cose.

Oggi vanno forte da inizio a fine tappa, le frazioni vengono corse a medie incredibili.

Basti vedere il Giro...gli scalatori arrivano a inizio salita già belli spremuti.

Indurain certi sforzi li recupererebbe un po' meglio di Pozzovivo e Miguel Angel Lopez...ma anche di Froome e Dumoulin.

In salita sarebbe perennemente il più forte e non penso che le pendenze elevante gli darebbero grossi problemi. Il peggior Indurain del prime, al Giro '94, sul Mortirolo andò più piano solo di Pantani.

In definitiva Miguel con i corridori da GT di oggi (molto scarsi...bisogna essere onesti, Bernal 21enne li sta facendo a brandelli) farebbe un po' quello che vuole senza bisogno di adattarsi al ciclismo odierno.
 
Rispondi
#9
Al di là delle sue doti in salita, quello che voglio dire è che non avrebbe senso curare la crono come ai suoi tempi...posto che comunque in quegli anni le fughe arrivavano con minuti e minuti...e che il gruppo spesso e volentieri pascolava fino a che non si alzava l'elicottero del segnale TV,con medie altissime credo che anche lui inevitabilmente doveva per forza di cose magari essere un paio di chili più magro secondo me con 30-40km soli di crono e con tappe di montagna diverse sia nella costruzione che nell'andamento...poi è ovvio che avrebbe vinto lo stesso.
 
Rispondi
#10
Non penso che Dumoulin curi meno la cronometro di quanto la curava Indurain.

O stesso discorso per Froome.

Non è un ciclismo dove alla riduzione di km a cronometro non ha corrisposto una riduzione dei tapponi.

Con tappe di montagna in cui è sempre più difficile fare una differenza marcata anche 30 km di crono restano pesantissimi.

E, infatti, allo scorso Tour Froome ha vinto grazie alla poca crono che c'era.

Dipende dal contesto...c'è chi, ancora oggi, è ben conscio che la crono va curata in modo maniacale.

Squadra a caso....LottoNL Jumbo.

Certo se Indurain corresse oggi per Vaughters, magari andrebbe a crono come Hugh Carthy.
 
Rispondi
#11
però non è un caso se Cronoman per così dire puri come l'olandese sono "costretti" ad esse un pò più tirati...cosa che secondo me anche Indurain doveva fare se avesse corso oggi,poi è ovvio che anche 30-40km fanno la differenza e che comunque sarebbe stato lo stesso il punto di riferimento di questi anni ma dubito che con medie elevate,percorsi esplosivi e crono di 30-40km potesse permettersi il peso di 80kg
 
Rispondi
#12
Ma Dumoulin deve essere così tirato perché, banalmente, non ha il motore di Indurain (ma manco lontanamente).

Anche ai tempi di Indurain gli Zulle e i Riis pesavano decisamente meno di Miguelon.

Roglic non è certo tirato come Dum, ad esempio....eppure in salita mi pare che vada anche più forte.

Uno che fa robe tipo La Plagne veramente avrebbe bisogno di essere più magro per contrastare i Pozzovivo e i Bardet di turno su certe salite? Io crono proprio di no.
 
Rispondi
#13
Sarebbe andato più forte anche a crono, faccio un esempio: Wiggins non è stato mai magro come nel 2012 e volava letteralmente contro il tempo quell'anno.
 
Rispondi
#14
Ripeto nessuno sta mettendo in dubbio le doti dello spagnolo in salita,ma se è vero che il ciclismo di oggi ha delle sfumature diverse credo che di base un preparatore atletico consiglia ad uno come Indurain di essere un pò più magro proprio perchè i percorsi e le medie sono leggermente diversi da quelli anni 90...un fisico del genere può essere sollecitato in maniera tale da soffrire di più,il mio è un discorso avulso da avversari che si poteva ritrovare
Wiggins certo che volava ma in questo ciclismo negli anni è stato costretto anche lui a perdere peso( e comunque quel Tour è anacronistico rispetto ai disegni degli ultimi anni per km a crono,quasi 100km di crono,e tappe di montagna)...io sto parlando di cronoman puri,lasciamo stare gli atipici.
 
Rispondi
#15
Beh, ma Indurain è l'atipico per eccellenza.

Quanti altri corridori così pesanti hai mai visto andare così forte in salita? Ullrich forse.

Gli altri grandi passisti-scalatori dei 90s....Riis, Zulle, Rominger, Berzin, Olano....pesavano si e no 70 kg.

Dati ufficiali di passisti-scalatori dell'epoca di Indurain:

Miguel Indurain 188cm x 80kg
Zenon Jaskula 183cm x 77 kg
Alex Zulle 186cm x 69 kg
Abraham Olano 181cm x 70kg
Bjarne Riis 186cm x 69kg

Zulle misure di Tom Dumoulin al Giro dell'anno scorso...per dire.

Magari questi, al giorno d'oggi, peserebbero un paio di kg in meno.

Indurain, con quel motore, starebbe bene così. Poi qualche preparatore atletico somaro magari proverebbe farci chissà cosa.

E, insisto, chi è che dovrebbe far soffrire Miguelon? Pozzovivo? Dumoulin? Bardet? Uran?

Svariando...a me pare chiaro che quest'evoluzione tecnica del ciclismo...annessa al culto dei preparatori e dei picchi di forma...ha solo impoverito il ciclismo a livello tecnico.

Alejandro Valverde corre e vince a quasi 40 anni senza essere anoressico e senza passare mesi sul Teide. Ma siam veramente convinti che la strada indicata da certi personaggi sia quella giusta?

Probabilmente è ottima per far rendere oltre le loro normali possibilità corridori con un talento solo normale...tipo Aru...che dopo un po' sbarellano anche.

Ma i campioni quelli veri non hanno bisogno di adeguarsi a certi dettami.
 
Rispondi
#16
Però stiamo ragionando sempre su corridori in grado di vincere grandi giri (più di un grande giro eh) non a caso ho nominato Indurain...adesso però andiamo fuori O.T troppe cose hai messo a cuocere....
Lascia stare gli avversari,ma partendo da dati di fatto:medie e percorsi diversi possono mettere in difficoltà un corridore che pesa 80km nell'arco di 3 settimane rispetto a quando correva nei suoi anni?quanto meno togliergli un pò di brillantezza...è un semplice ragionamento di base...poi nessuno toglie ad Indurain nulla,avrebbe vinto lo stesso,tutto quello che vuoi...
Stesso ragionamento quell'antipatico di Chiappucci che a mio modo di vedere non avrebbe fatto nessuna impresa del cazzo con queste medie e questi percorsi,posto che sono due corridori di stoffa e per caratteristiche dicotomici.
 
Rispondi
#17
Credo che stiate parlando due lingue differenti ora. Il talento di Indurain lo farebbe vincere contro chiunque oggi, mi sembra ovvio. Così come mi sembra ovvio che Miguelon lo avrebbero fatto dimagrire perché oggi non è il ciclismo degli anni '90.

Riassunto: Indurain vincerebbe ora anche con quel fisico che pero nel 2018 non avrebbe mai avuto
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Gallagher
#18
Secondo me le medie stellari giocherebbero a suo favore.

E' uno dei tanti controsensi del ciclismo attuale.

Fisici portati al limite per esplodere sulla salita finale...solo che alla salita finale poi ci arrivano già spompi.

Per uno con le doti di Miguel, invece, tappe fatte a velocità folli come quelle di questa 2a settimana di Giro sarebbero comunque una passeggiata di salute.

Al Tour, comunque, si è sempre andati forte e una volta si facevano tapponi di 230 km con 5/6 colli...che Indurain digeriva senza problemi. Non vedo come potrebbe soffrire in tappe come quella odierna di Sappada, ad esempio.

Se dobbiamo parlare di plurivincitori di GT lo possiamo paragonare solo a Froome dell'epoca attuale.

Riprendendo il discorso che facevo oggi su Aru: Froome è un grandissimo motore...ma non un grandissimo talento.

E' costruito, meccanico...basta guardarlo in bici, o guardare il gesto...è tutto così innaturale.

Indurain, invece, era un inno al ciclismo.

Dunque, alla fine, non mi riesce nemmeno di confrontarli. Perché uno è totalmente fuori dagli schemi...l'altro è gli schemi.

Indurain è Indurain ed è quel corridore là ovunque lo metti, non è lui che si deve adattare. Come i Valverde e i Sagan, per citare i grandi della nostra epoca (pur non grandi come Indurain...e neanche vicini a Miguel).

Se vogliamo analizzare le epoche semmai dobbiamo farlo tramite quei corridori che stanno un gradino sotto i grandissimi.

Perché gente come Indurain, Merckx, Coppi, Bartali....trascende tutto quanto.

Ma oggi il livello è talmente basso che qualsiasi confronto sarebbe impari. Mettiamo uno come Tony Rominger a correre nel ciclismo odierno...dominerebbe in lungo e in largo senza bisogno di snaturarsi molto (e, per quanto fortissimo sul passo, qua parliamo di un corridore di 65 kg, non 80 come Miguel...che è un unicum già nella sua epoca).

Su Chiappucci....bisognerebbe fare discorsi di tutt'altro tipo...in tutt'altre sezioni, peraltro.


(21-05-2018, 01:41 AM)Gallagher Ha scritto: Credo che stiate parlando due lingue differenti ora. Il talento di Indurain lo farebbe vincere contro chiunque oggi, mi sembra ovvio. Così come mi sembra ovvio che Miguelon lo avrebbero fatto dimagrire perché oggi non è il ciclismo degli anni '90.

Riassunto: Indurain vincerebbe ora anche con quel fisico che pero nel 2018 non avrebbe mai avuto

[Immagine: 1647076-34939455-2560-1440.jpg?w=1050]

Questo era il fisico di Miguelon, non vedo proprio dove avrebbero dovuto metterci mano.

Era perfetto così com'era.

Solo qualche somaro, di cui purtroppo il ciclismo abbonda, si sognerebbe di andare a rovinare Indurain provando a snaturarlo.
 
Rispondi
#19
A margine....per il solito discorso dei contesti.

Indurain si fa tutta la carriera da Unzue....avesse corso oggi là, non avrebbe certo corso il rischio di essere anoressico.
 
Rispondi
#20
Capisco il discorso che fai ma dobbiamo anche contestualizzare e per me lo avrebbero portato 2kg sotto con o senza Unzue secondo me
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)