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"Il Gladiatore" Mathieu van der Poel
(28-09-2019, 08:52 AM)Young Signorino Ha scritto:
Tanto per spammare Asd

ma non era WVA quello del taglio di capelli prima del mondiale :/ 

Sto maledetto non riesce ad agguantare Szymon Rekita e toglie pure il privilegio della tradizione agli infortunati
 
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Guardando questa foto non riesco a capire come sia possibile che Canyon e Alpecin non abbiano insistito per formare una WT con Mathieu centrale nel progetto e un buon roster di contorno (Politt su tutti), rilevando la licenza della Katusha di cui erano già sponsor entrambi.

Forse non ha voluto lo stesso Matt perchè giudicava impossibile essere il capitano di una squadra WT già nel 2020 e continuare a fare il calendario che ha sempre fatto, con obiettivo la preparazione per Tokyo...
 
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Oggi poco da recriminare.

Ha fatto quello che doveva fare, ha messo uno per angolo tutti i big che non si chiamano Trentin. Purtroppo 'ste crisi improvvise sono il suo unico limite, su strada non era mai realmente capitato quest'anno, è successo nell'occasione peggiore.

La sua storia ci insegna che dopo una sconfitta si rialza sempre alla grande. Ora sotto con il cross, anche se mi piacerebbe, prima, vederlo alla Parigi-Tours.
 
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mi viene da dire "meno male".
comunque un fenomeno assoluto. tutti sapevano che dovevano andargli dietro ma nessuno (a parte trentin ma a quale prezzo) lo ha seguito.
 
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Crisi così sono praticamente imprevedibili, infatti gli si è proprio spenta la luce da un momento all'altro.

Però, può secondo voi aver pagato un po' tutti i passaggi tra le varie discipline? E' umano anche lui
 
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Ma la Corendon non è invitata alla Parigi Tours
 
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(29-09-2019, 06:26 PM)Lambohbk Ha scritto: Crisi così sono praticamente imprevedibili, infatti gli si è proprio spenta la luce da un momento all'altro.

Però, può secondo voi aver pagato un po' tutti i passaggi tra le varie discipline? E' umano anche lui

No, sono crisi che ha sempre avuto.

Nell'ultima stagione nel Koppenbergcross e a Les Gets in CDM di XC.
 
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(29-09-2019, 06:29 PM)Tommeke23 Ha scritto: Ma la Corendon non è invitata alla Parigi Tours

Beh, peccato.

Pensavo non ci fosse ancora la startlist.
 
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Comunque farsi quei 20 e più minuti supplementari di freddo e fatica dopo che ti si è spenta la lampadina non è una bella cosa. Non vorrei che questa "cazzata" possa precludergli in qualche modo la stagione del cross, anche perchè Zonhoven non è lontana.
Parlo per esperienza personale, a fine Agosto ho avuto anch'io una crisi di fame e freddo simile a quella che ha avuto lui. Apparte aver fatto tutta la giornata al pronto soccorso, non ho avuto più le stesse sensazioni in bici per almemo un mese (ieri già qualcosina meglio).
Poi io non sono Dio, lui invece lo è, però.......

Certo che amarezza  Triste Triste Triste
 
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Per smaltire la delusione di Valkenburg 2018, una botta psicofisica che oggi levati, si è ubriacato, ha saltato il cross del mercoledì per smaltire e nel fine settimana successivo ha bastonato tutti.

Per far capire il personaggio.

Comunque è stata una crisi diversa dalle solite: di solito si vede dal primo metro che non va, oggi fino al momento del crollo stava andando benissimo. Aveva staccato tutti i favoriti tranne Trentin ed era quello dei 5 di testa che tirava più a lungo e più forte.

Prima volta sotto 6 ore d'acqua, ci può stare.
 
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Lui dice che non se lo spiega, che si è sentito vuoto tutto d'un colpo.

S'è visto sul passaggio sul traguardo che, di tratto, era venuto meno il colpo di pedale.

Peccato, perché questo era un Mondiale vero, non Bergen, Ponferrada e cazzatine varie.

Non lo baratto comunque con una Roubaix o con un Fiandre, però sarebbe stata una grandissima vittoria.

Ora sotto con il cross, ma penso che da adesso in poi qualcosa in Mathieu cambierà. Non credo che continuerà a considerare la strada come ha fatto fino ad ieri.
 
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"I don't know what happened," said van der Poel. "All of sudden I had no strength anymore in my legs. I don't think that I made any mistakes today. I was in the right group but all of a sudden the tank was empty.

"That's not happened before but this is also the first time that I've raced this distance in the rain. It was raining all day, it was very cold and it was a very hard race."


"It's a world championship that I'll remember for a long time. Every rider who rode it will remember it for a long time. I was in a good group and I did everything right but all of a sudden I had nothing more.

"When I let the group go I was really dizzy and empty but in the last few kilometres, I felt good again. It was really strange.""


"I wanted more today," said van der Poel. "It's not that I was close to the title. It's a missed opportunity but it's like I was close to the title."


Io l'ho detto e lo ripeto: questa è la sua crisi. Perché il freddo, la distanza, la pioggia ecc... okay, tutto giusto, sono sicuramente le cause che hanno portato a tutto ciò, ma a nessun altro corridore si spegne la luce così. Invece a lui, qualche volta, capita. Anche se non era mai successo su strada.

Quando ha dei momenti in cui non si sente superman va nel panico totale, basti guardare che rapportino tirava nel momento in cui si è staccato. In quel momento aveva totalmente perso la bussola. Di quel passo la gara non la finiva nemmeno.

Ad ogni modo, si rialzerà, come sempre, si capisce anche dal modo in cui parla. Ma questa è la lezione più grande della sua carriera (più di Valkenburg) e credo proprio che sarà un turning point importante.

Carattere molto particolare, peraltro. Sto pensando se mi viene in mente qualcuno simile a lui. E' come se per lui sia più onorevole farsi battere da sé stesso piuttosto che dagli altri.
 
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Ho riguardato gli ultimi km e poco prima della crisi ho notato un van der Poel con qualche problema, non a livello di pedalata ma guardando l'espressione sembrava sofferente per freddo/pioggia.
Effettivamente 260 e passa km con queste condizioni meteo erano ancora troppo per lui.
 
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Mi viene in mente in tempi recenti Sagan alla Roubaix di quest'anno che sembrava il più forte e poi s'è spento improvvisamente allo stesso modo di vdp ieri. Ovviamente con le dovute distinzioni.
 
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Pur non seguendo spesso il ciclocross, sapevo anch'io di queste "famose" giornate no di Vdp in cui si spegne totalmente.

Di base non è assolutamente che patisce il freddo (penso sia l'unico di quelli di ieri che corre regolarmente con la neve) o la distanza (se no non vinci un Amstel di 265 km), però penso che prendere pioggia per 7 ore abbia sicuramente accentuato la sua debacle.

Penso c'entri anche un discorso di inesperienza: è alle prime gare di un certo livello su strada e non conosce ancora il suo corpo come lo conoscono i suoi colleghi.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Hiko
[Immagine: EFu_J8HXoAAjEx0?format=jpg&name=small]

Vorrei vederlo sempre vincere perché una tal meraviglia di corridore quello si merita.

Ma è anche un grande nella sconfitta.

Non come chi fa la pecora in gara e, poi, il leone davanti ai microfoni.

Ora facci divertire con un po' di cross, poi andiamoci a prendere le classiche e un oro olimpico.

Ah, ha commentato anche Schurter, comunque.
 
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Stavo un attimo pensando a lui Wub

E riflettendo sul fatto che mi sembra Manuel ha scritto qualche giorno fa sul gruppo una cosa tipo che palle che non fa tutta la stagione del cross ma secondo me c'entra poco la strada con questa scelta... secondo me essendo Tokyo il suo obiettivo da quanto? Da 3 anni si sapeva che voleva l'oro a Tokyo? Ci sta accorciare e snellire la stagione invernale per arrivare meglio in estate.

Posto che quindi fino a Tokyo la sua carriera è focalizzata su quello per il dopo Tokyo cosa vi auspicate per la carriera del nostro ammmmore? Wub

Io penso... che con lo spunto che ha, MA senza sacrificare le classiche, se fisicamente è usuale perdere un po di spunto veloce con l'avanzare dell'età guadagnandone in resistenza.. e SE questo valesse davvero per tutti compreso LUI posto che a lui non interessa doversi mettersi in mostra nei GT sarebbe un peccato non provare ad attentare ai record di tappe nei GT di Merckx Asd dico almeno per gioco correndo un Giro o una Vuelta o un Tour o qualche settimana/2 qua e la in preparazione di qualche mondiale.. diciamo che se si ponesse questo obiettivo non primario ma almeno secondario la finestra migliore sarebbe iniziare subito

MA obiettivo primario alle classiche ovviamente però sarebbe davvero una spasso vederlo vincere 6-7 tappe a GT giocando superando Merckx o quantomeno issandosi nelle prime posizioni dietro il cannibale


Però sperando che si conservi così come natura ce l'ha dato fino in tarda età alla Gilbert/Valverde posso dire che il sogno più grande oltre che vederlo vincere ogni corsa in cui attacca il numero dietro la schiena è un giorno vederlo vincere UN Tour de France con Poulidor ad investirlo della maglia gialla? Ragazzi per me questo è IL SOGNO. Senza dedicarsi ai Gt eh un giorno più in la nel tempo, un anno o due prepara il Tour, lo corre, sbaraglia la concorrenza in qualche tappa di pianura mettendo gli altri a 10 minuti nei ventagli e poi tenendo testa agli scalatori in salita. Podio di Parigi, un Poulidor che vince la maglia gialla, una chiusura del cerchio... una favola

Ma poi vi immaginate i fegati spappolati degli skylovers? Confusobavaallabocca: si ma ha vinto in pianura non ha dato spettacolo in salita (negli ultimi 300 m al gpm)
 
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Secondo me c'entra con la strada e c'entra con la mtb, ma soprattutto c'entra col fatto che non ha più tanto da chiedere al ciclocross, al di là di altre vittorie al mondiale.

Per raggiungere i record di Nys dovrebbe fare per una decina di stagioni un calendario completo di CdM, SP e DVV, cosa che evidentemente cozza con le sue mire su strada (o fa il mondiale su strada o la CdM di ciclocross).
Gli mancano 6 CdM, 9 SP e 7 DVV, più rispettivamente 29, 37 e 28 vittorie parziali.

Io credo che, tenendo fermo l'obiettivo oro a Tokyo 2020, adesso voglia correre e vincere su strada.

Mi auguro che provi a vincere tutte le classiche che vale la pena vincere, dalla Sanremo alla Parigi-Tours.
I grandi giri sono roba di Remco, Bernal e Pogi, al massimo potrebbe fare il guastatore come ha fatto Alan. Buttalo via...
 
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[+] A 1 utente piace il post di Albi
Albi lo "conosce" sicuramente meglio di me ma anche io spero che lasci da parte le mire sui GT perché non è roba sua, è troppo portato per le corse di un giorno e sarebbe un peccato "snaturarsi" per quello.

Spero sinceramente (ma almeno per ora non vedo il rischio) che non lo portino a specializzarsi su un certo tipo di gare ma che possa spaziare tra pavè, classiche vallonate, muri, eccetera. Ma sono discorsi che abbiamo fatto più volte.
 
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Sono d'accordo con Albi.

Fosse nato qualche decennio prima, magari, poteva puntare a vincere una Vuelta come fece Maertens.

Ad oggi, però, tutti i GT richiedono che lui si snaturi.

Ci fossero, almeno, delle belle crono lunghe.

Spero, piuttosto, di vedergli fare delle stagioni à la De Vlaeminck.
 
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