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30-09-2014, 04:37 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-09-2014, 04:38 AM da SarriTheBest.)
L'iridato Michal Kwiatkowski: «Per vincere dovevo rischiare, lo sapevo. Stavo bene e ho messo la squadra davanti»
Subito dopo il titolo mondiale conquistato, Michal Kwiatkowski: «Ringrazio la squadra, tutti i miei compagni che hanno lavorato tanto all'inizio. Sapevo in partenza che avrei dovuto rischiare, per forza. Così ho fatto, ho vinto. Avevo visto cos'era successo nella gara degli Under 23, sapevo che transitando da solo sul Mirador si poteva evitare di arrivare con un piccolo gruppo. All'ultima salita, perciò, avevo già un piccolo vantaggio, tutto ciò è incredibile! Avevo detto ai miei compagni di sentirmi bene, gliel'ho confermato a metà corsa, così la squadra è stata davanti. Loro mi hanno aiutato fino alla fine. Dedico questa vittoria alla mia fidanzata, alla squadra ed a tutta la Polonia. Questa stagione è stata qualcosa di incredibile per me». [© cicloweb.it]
Alejandro Valverde alla sesta medaglia mondiale: «Dedicata a tifosi, famiglia e a tutta la squadra»
Ha centrato il terzo gradino del podio Alejandro Valverde nella prova in linea ai mondiali di Ponferrada. È la quarta medaglia di bronzo, dopo quelle di Salisburgo 2006, Valkenburg 2012 e Firenze 2013, la sesta medaglia mondiale della sua carriera (2 argenti li aveva vinti a Hamilton 2003 e Madrid 2005). «Avevo una missione e l'ho conquistata» ha dichiarato a Biciciclismo, poco prima di salire sul podio, il corridore della Movistar: «Mi sentivo bene, avevo buone sensazioni ma era molto complicato. Mi sarebbe piaciuto vincere la medaglia d'oro, però ho conquistato sei medaglie mondiali. La gara si è fatta subito dura, anche se mancava qualche difficoltà in più sul percorso, ma comunque non ci possiamo lamentare». Infine la dedica di questa medaglia: «La dedico ai miei tifosi, alla mia famiglia e a tutti e dieci i componenti della mia squadra». [© cicloweb.it]
Il ct Davide Cassani al termine del Mondiale: «Ragazzi bravissimi, non si sono risparmiati»
Raggiunto dai microfoni di RaiSport, il ct Davide Cassani è dispiaciuto, per non essere riuscito a centrare un obiettivo importante, ma non deluso dai suoi azzurri che ci hanno messo tanto impegno e non si sono risparmiati durante la corsa di oggi. «Lo avevamo detto che non avevamo un finalizzatore e che avremmo dovuto tentare qualcosa prima del finale. I ragazzi comunque sono stati bravissimi. Hanno corso da squadra. Hanno onorato la maglia e hanno onorato Alfredo (Martini, storico ct della nazionale di ciclismo, scomparso lo scorso 26 agosto). Hanno attaccato e non si sono risparmiati. De Marchi è stato bravissimo». Certo il percorso non era dei più entusiasmanti: «Quando ho visto il percorso ho pensato subito a Diego Ulissi. Se avessimo avuto lui sarebbe stato un altro discorso. Purtroppo Ulissi non ce l'avevo». Riguardo alla vittoria polacca, il ct ha dichiarato: «I polacchi hanno tirato tutto il giorno, fino a quando non siamo entrati in azione noi, quindi si poteva immaginare che avrebbero provato ad attaccare e a vincere. E così hanno fatto con Kwiatkowski». [© cicloweb.it]
De Marchi: «Toccava a me rispondere, non ce l'ho fatta»
Alessandro De Marchi ha la faccia più biia della sua Buka: «Peccato non essere riuscito a tenere Kwiatkowski quando è rientrato su di noi. A quel punto toccava a me seguirlo, la reponsabilità era mia. Le gambe però mi hanno tradito e non ce l'ho fatta. Mi spiace per me ma soprattutto mi piace per la squadra. In realtà partendo da lontano si spendono molte energie, confesso che pensavo ci prendessero prima...».
Certo, l'analisi del friulano è spietata, a quel punto toccava a lui cercare di resistere, ma lui ormai aveva speso quel che aveva. Il problema- che vale per l'Italia come per tutti gli altrio avversari battuti - è che qualcuno avrebbe dovuto seguire Kwiatkowski, ma nessuno ci è riuscito. [© tuttobiciweb.it.it]
Purito Rodriguez: "Nessun problema con Valverde"
Prima del via del Mondiale di Ponferrada c’era grande attesa per vedere come si sarebbero mossi gli atleti della nazionale iberica. A tenere banco erano state le incomprensioni e i rancori che, si temeva, sarebbero nuovamente emersi tra Joaquim Rodriguez e Alejandro Valverde.
E invece, alla prova dei fatti, la Spagna è stata una delle migliori nazionali in gara. Spettacolare la progressione finale di Rodriguez che ha avvicinato il gruppo inseguitore a Kwiatkowski e che ha spianato la strada in vista dell’allungo di Alejandro Valverde.
“Abbiamo fatto quello che avevamo concordato: abbiamo controllato l’ultimo giro e abbiamo lanciato Alejandro” ha spiegato in serata, a mente fredda, Purito Rodriguez “Alejandro ci aveva detto che voleva attaccare più o meno dove era scattato ai campionati spagnoli e così è stato. Il lavoro di Dani Moreno e di Jonatha Castrovejo ci ha permesso di riprendere la fuga, poi purtroppo Kwiatkowski ci ha anticipato. Era un circuito difficile da interpretare per noi, personalmente sono contento di come ha corso la Spagna”. [© ciclismoweb.net]
Gilbert: "Al mondiale conta solo il primo posto"
Uno dei delusi dal mondiale di Ponferrada è, senza dubbio Philippe Gilbert. Settimo al traguardo dopo essersi messo al servizio di Greg Van Avermaet, il belga nel dopo gara rianalizza il film del mondiale 2014 e punta il dito contro chi non ha collaborato per andare a riprendere Michal Kwiatkowski. Sul banco degli imputati, per Gilbert, sale soprattutto Tony Gallopin (Francia): “Non ho capito la tattica dei francesi. Non so chi aspettasse” ha sbottato con i colleghi belgi, Gilbert.
“Il mondiale è diverso da una classica dove il podio può essere un risultato decente. Ai mondiali quello che conta è solo il primo posto. Non capisco quelli che corrono facendo i calcoli per arrivare secondi o terzi. Se alla fine sei contento di aver chiuso tra i primi cinque vuol dire che non vali molto. Noi correvamo per Tom Boonen ma quando abbiamo visto che non era nel nostro gruppetto il capitano per me è diventato automaticamente Greg e non ci ho pensato due volte a lavorare per lui” ha concluso l'ex campione del mondo. [© ciclismoweb.net]