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Sport Invernali 2020/2021 (Biathlon, Sci Alpino, Salto con gli Sci, Sci di Fondo, Combinata Nordica)
SAGAN ! 
Ora che ho la vostra attenzione comunico cambiamenti dell'orario delle gare odierne.

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S'è conclusa oggi la Coppa del Mondo di Biathlon con le tradizionali mass start di fine stagione.

DONNE
https://www.realbiathlon.com/races.html?...RLCP10SWMS

L'ultimo poligono di Wierer è un po' il sunto della sua disgraziata stagione negli ultimi poligoni. In lotta per la vittoria in una gara ancora condizionata dal vento, arriva al poligono, ma nel mezzo di una raffica, esita tantissimo, sbaglia 3 volte e chiude la sessione di tiro in 2'15", credo il record negativo per distacco nella storia del Biathlon. Triste
Peccato, un finale agrodolce di una stagione ancor più agrodolce. Ora urge riposo e distacco momentaneo perchè la prossima stagione sarà importantissima, uno perchè ci sono le Olimpiadi e due perchè probabilmente sarà l'ultima della sua carriera.
La gara la vince quella simpaticona di Tandrevold, abile nell'ultimo poligono a sparare veloce e a sbagliare solo una volta. Essa si porta a casa anche la coppetta di specialità in maniera clamorosa dato che prima della gara era nona nella classifica.
Chi invece si porta a casa il terzo posto nella classifica generale è Franziska Preuss, autrice di una stagione solidissima con 4 podi e sempre in zona punti.
Qui la classifica finale.

Il piatto principale del menù odierno era tuttavia la mass start maschile.

UOMINI

https://www.realbiathlon.com/races.html?...RLCP10SMMS

Doveva essere una stagione in cui avrebbe dovuto riscrivere il libro dei record, una stagione di dominio e perfezione, però Johannes Boe ha sofferto fino all'ultimo poligono, ma gli enormi attributi, già mostrati nel poligono finale della scorsa Coppa del Mondo con lo zero nel vento di Kontiolahti da antologia (e fin troppo poco ricordato), gli hanno permesso di vincere la sfera di cristallo per il terzo inverno consecutivo.
Il duello con Laegreid comincia subito male per il più titolato Norvegese dato l'errore a terra nel primo poligono. Laegreid si porta addirittura davanti nell'affrontare il secondo poligono, tuttavia sbaglia, cosa che comunque fa anche Johannes Boe. Mentre davanti ci si gioca la vittoria della gara con un Latypov sontuoso, i duellanti si sfidano a distanza, con Laegreid che continua a rimanere davanti a Johannes Boe anche nel terzo giro, anche se Giovannino ricuce piano piano il gap. Nel terzo poligono Laegreid sbaglia ancora una volta, mentre JTB è pulito. Si ribalta nuovamente la situazione ed ora Johannes Boe è terzo, a 15 secondi dal duo Guigonnat-Doll, mentre Laegreid, che ha sparato comunque più veloce del rivale, è quarto, ma con distanza.
Si gioca tutto all'ultimo poligono. I due davanti sbagliano tantissimo, quindi Johannes ha il match point sulla racchetta. Nella solita bufera di Ostersund è preciso sui primi 4, ma sbaglia sull'ultimo, proprio mentre Laegreid è al secondo bersaglio colpito. Un istante per capire cosa succede e Sturla sbaglia 2 volte e si arrende.
Dal poligono esce primo Latypov, seguito a 6 secondi da Simon Desthieux (che lo andrà a prendere e vincerà la gara) e a 12 secondi di Johannes Boe, che si limita a controllare dietro, veleggiando tranquillo sino al traguardo, conquistando il podio numero 85 in carriera, ma soprattutto la tanto agognata sfera di cristallo dopo una stagione difficile. La sua è comunque la vittoria del fuoriclasse, di colui che è più forte di tutto e tutti, di un uomo che oggi ha vinto prima contro i suoi fantasmi che contro il pur valoroso avversario.

Qui la classifica generale.

Complimenti all'IBU per essere riuscita, in un'annata difficile, a garantire tutte le prove previste ad inizio stagione. Non è stato facile data l'improvvisa rinuncia di Oslo per la tappa finale, ma con un lavoro di prevenzione maestoso, sono stati capaci di ricollocare la tappa in tempo record ad Ostersund. Un lavoro certosino che altre federazioni dovrebbero imparare a fare.

E' stata una stagione lunga, cominciata a Kontiolahti, continuata ad Hochfilzen per poi andare ad Oberhof, Anterselva, culminata col mondiale di Pokljuka e poi proseguita con le tappe di Nove Mesto ed Ostersund.
La Coppa del Mondo di Biathlon 2020/2021 si conclude qui, una stagione senza pubblico, quel pubblico che sono SICURO (si, non è una speranza, è una sicurezza) ritroveremo il prossimo fine Novembre quando questo meraviglioso sport ritornerà nelle nostre case per infiammare il freddo inverno.

Fino ad allora, un saluto e W il biathlon. Ciao
 


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https://medias3.fis-ski.com/pdf/2021/NK/...249ROF.pdf

Oggi è stato anche l'ultimo giorno di scuola per la Combinata Nordica.

Vittoria numero 36 in Coppa del Mondo per Jarl Magnus Riiber, che chiude la stagione con 9 primi posti e 3 secondi posti su 12 gare disputate, più 1 primo e 1 secondo posto ai mondiali.
Oggi pure abbastanza fortunato nel segmento di salto, o meglio, sfortunato Akito Watabe a ricevere l'ok per la partenza quando c'era solo mezzo metro di vento frontale, in una gara in cui hanno più o meno tutti saltato con un metro e mezzo frontale. Soliti errori della direzione gara. Boh 
Senza Watabe, Riiber comunque s'è accompagnato con Espen Bjornstad, autore del miglior salto dell'inverno proprio oggi, fino agli ultimi 500 metri, quando ancor più facilmente di ieri s'è sbarazzato del connazionale chiudendo questo ennesimo e trionfale inverno (il migliore dei tre precedenti) in grande stile. Bjornstad s'è accontentato del secondo posto al culmine di una stagione difficile, mentre il terzo posto è stato appannaggio di Fabian Riessle che ha battuto, anzi infinocchiato, in volata Johannes Lamparter, reo di aver lasciato troppo spazio a Riessle quando poteva chiuderlo alla corda. Quinto posto di Ryota Yamamoto che conferma come a traino possa tenere anche il passo dei migliori e come nel finale sia comunque competitivo (fino a metà gara era a rimorchio di Riiber e Bjornstad), lui che è stato l'anti-riiber sul trampolino e che è migliorato sugli sci stretti ed in alcuni contesti di gara riesce a difendersi egregiamente. Il Nipponico ha battuto in volata nientepopodimenoche Vinzenz Geiger, forse il più forte finisseur del circuito. Geiger tuttavia, grazie alla debacle di Watabe sul trampolino, mantiene il secondo posto in generale. Settimo Oftebro in volata su Herola, mentre Watabe chiude nono, a conferma di una condizione comunque ottima sugli sci stretti visto il terzo tempo. Chiude la top 10 Faisst.

Qui di seguito la classifica generale completa.


[Immagine: Immagine.png]

E' dunque il momento di chiudere il sipario su questa stagione 2020/2021 di Combinata Nordica, stagione difficile per i tanti cancellamenti e rinvii, ma che comunque continua a premiare una disciplina meravigliosa, che nonostante tutto e tutti continuerà per anni ad appassionare.

E' il momento dei premi della stagione.
MVP dell'anno: Jarl Magnus Riiber
Junior dell'anno: Johannes Lamparter
Atleta più migliorato: Ryota Yamamoto

Premio Fabian Riessle per il miglior piazzato: duello Herola-Riessle fino all'ultima gara. Fino a ieri avrei preso Herola, ma con l'ennesimo terzo posto odierno, Fabian Riessle bissa il successo di due anni fa e si porta a casa il trofeo che prende il suo nome. Applausi

Bene, direi che è tutto. W la vita, W la Combinata Nordica Heart
Ci vediamo a Ruka, buona estate. Ciao
 


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Ah, per inciso, la stagione degli sport invernali non si conclude oggi.
Infatti settimana prossima si chiuderà la stagione del salto con una super tappa a Planica, dove saranno previste 3 gare individuali di volo e una gara a squadre.
Si parte da Mercoledì se non vado errato. Sbav
 
Si è conclusa la stagione di sci alpino con le gare di gigante per le donne e di slalom per gli uomini.
Il gigante è stato vinto da Alice Robinson, prima stagionale per lei, grazie a una seconda manche spettacolare e grazie a un muro iniziale affrontato in maniera impavida. Sul muro ha praticamente recuperato tutto lo svantaggio che aveva su Shiffrin e poi nel finale non è riuscita la controrimonta all'americana (unica a non perdere nell'ultimo settore) che si è dovuta accontentare ancora una volta del secondo posto. Ultimo gradino del podio per la slovena Hrovat, in crescendo nel finale di stagione. Nel giro di pochi decimi troviamo Brignone, Gisin, Liensberger e Bassino che ha sbagliato un paio di volte e quindi perso la possibilità di salire ancora una volta sul podio.
Si è ritirata dopo poche porte della prima manche Lara Gut, ha detto di essere veramente esausta e ha reputato il gigante (straordinariamente con tracciatura obbligata dalla FIS) troppo duro. In effetti la prima manche era fin troppo complicata, un po' meglio la seconda che, a mio parere, nonostante il muro con porte troppo strette, ha avuto una tracciatura più onesta di quelle della gara del Mondiale. Spenta quindi qualsiasi polemica sui motivi del ritiro della campionessa ticinese.
Parlando della coppa di specialità, vinta da Bassino in anticipo, il secondo posto (a 66 punti di distanza) va a Shiffrin mentre a Gisin non riesce la rimonta su Tessa Worley e chiude quarta.
Nella giornata precedente abbiamo vissuto l'addio di Irene Curtoni, purtroppo lascia con un movimento pressochè allo sbando nella sua specialità. Speriamo nei rientri di Rossetti, Dalla Mea (che ha riguadagnato il posto fisso nella startlist) e in una Peterlini che risolva i problemi alla schiena. L'impressione è che all'infuori di Vhlova, Liensberger, Gisin, Shiffrin si possa competere per arrivare prime tra le "normali", chissà che Lysdahl non possa aggiungersi a quella lista.
Nella generale, vittoria di Vhlova su Gut e Gisin che, almeno qui, si prende un podio meritato. A Liensberger la coppa di slalom, diciamo che ha bruciato le tappe e il botta e risposta di inizio stagione con Cigolains non è invecchiato bene...
La notizia bomba è che Federica Brignone potrebbe non disputare la prossima stagione. Ha sempre avuto un carattere introverso e quando il risultato non arriva, come quest'anno, è comprensibile che arrivi ad odiare il tuo lavoro, la tua passione. Spero che si prenda tutto il tempo necessario prima di decidere


Ultimo slalom maschile che mi ha dato belle sensazioni, soprattutto per la tracciatura. Partiamo dalla fine, anzi da una fine. L'addio di Grange, due volte campione del mondo di slalom, plurimedagliato , è stato un bel momento. Il francese, ultimo dopo la prima manche, è sceso andando a salutare addetti di pista, allenatori e staff che ha trovato mano a mano nella discesa (ovviamente senza seguire il tracciato) per concludere con alcuni compagni di squadra che lo hanno accolto al traguardo (idem per l'addio di Irene Curtoni) e hanno stappato dello champagne.
La gara è stata vinta da Feller, seconda stagionale, bravo soprattutto a non inforcare o cadere, anzi direi una prova priva di sbavature se non per l'ingresso nell'ultimo settore. Dietro di lui un Noel felice ma con dei rimpianti per non aver vinto una gara in cui aveva abbastanza vantaggio ma l'ha dilapidato subito sul muro senza riuscire a recuperare niente prima dell'ultimi settore. Terzo, senza pressioni dopo la doppia vittoria, Alexis Pinturault, solita sciata elegante come il giovane connazionale, ma non veniva da una grande prima manche. Quarto, ma stavolta con rimpianto, Alex Vinatzer, ottimo sul muro dove ha limitato i danni su Pinturault per poi guadagnare nel terzo settore (forse il migliore), ma poi ha mancato il lancio per il finale. Sesto il fresco campione di specialità Marco Schwarz, piuttosto deludente ma probabilmente non aveva voglia di rischiare. Fuori Foss Solevag, male Kristoffersen, uscito anche Manfred Moelgg però trapela la notizia che lui possa essere al cancelletto di partenza anche il prossimo anno.
Slalom maschile con luci ed ombre, Moelgg continua ad essere il più continuo, Vinatzer ha avuto un mese da incubo, purtroppo per lui era il mese degli slalom e oltre a un podio e tre quarti posti, ha collezionato anche quattro inforcate. Razzoli e Gross sembrano difficili da recuperare, Sala e Liberatore non spiccano mai. E' ancora tutto sulle spalle di Vinatzer, speriamo che le abbia grosse, per ora mi sembra ancora piuttosto scanzonato per subire la pressione, i problemi grossi sono stati tecnici prima che mentali.
Per la prossima stagione spero in un ritorno di tutti quelli che sono stati vittima di infortunio e sono dei nomi pesanti per le coppe. Kilde, Cochran-Siegle, i giovani Mcgrath e Braathen, Ford, tutta gente che può dare tanto alla competizione e, onestamente, i superG senza di questi erano quasi inguardabili, con tutto il rispetto per Kryechmayer che ha disputato una grandissima stagione.
 


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Visto che la stagione delle gare su sci stretti e bastoncini è appena finita, oggi, una delle giornate più noiose della mia carriera lavorativa, 8 ore passate a inserire numeri al computer come non m'è mai capitato.
Dicevo, oggi mi son chiesto: chi è il più grande piazzato della storia del Biathlon ? In particolare al maschile.
Innanzitutto, cos'è un piazzato ? Uno che si piazza sul podio spesso ma non vince mai ? Ni, secondo me un piazzato è che si piazza spesso nelle primissime posizioni, ma che poche volte in percentuale riesce a vincere e che soprattutto si piazza spesso in gare di primissimo livello come mondiali, olimpiadi o classifiche generali di coppa del mondo, senza però mai arrivare sul gradino più alto.
In sostanza per me è più piazzato uno come Fabian Riessle che vince 9 volte su 52 podi totali (+1 argento e 1 bronzo olimpico) più che un Ilkka Herola che arriva 9 volte sul podio (+1 argento mondiale) senza mai vincere.

Fatta questa precisazione, mi son ronzati subito dei nomi in testa.
Il primo di tutti è Ricco Gross, atleta scuola Ruhpolding classe 1970 che ha gareggiato tra il 1991 e il 2007. Per lui 9 vittorie su 52 podi, ma di queste 9 vittorie , 4 sono arrivate in una gara di campionato del mondo ed in più il suo palmares di vittorie pesanti si completa con una coppetta di specialità nell'individuale, stagione 1996/97. Tra l'altro la sua collezione di medaglie individuali è infinita: 4 ori, 3 argenti e 3 bronzi ai mondiali a cui vanno aggiunti 2 argenti e 1 bronzo alle olimpiadi.

Allora il secondo nome che ho pensato è quello più accreditato: Quentin Fillon Maillet.
Tra i biathleti con più di 30 podi, è l'unico a non aver mai vinto nulla a livello individuale. Ne ori mondiali, ne ori olimpici, ne coppe del mondo generali, ne coppette di specialità. Il suo ruolino di marcia è eloquente: 6 vittorie, su 34 podi e 76 top 10. Tra l'altro ieri ha raggiunto per il terzo anno di fila, la terza posizione nella classifica generale di Coppa del Mondo, ma non solo, andando a vedere il suo ruolino di marcia nelle classifiche delle coppette di specialità abbiamo:
- 4 secondi posti (Sprint 2019/20, Inseguimento 2018/19, Mass Start 2015/16 e 2019/20);
- 5 terzi posti (Individuale 2017/18 e 2019/20, Inseguimento 2019/20, Mass Start 2018/19 e 2020/21);

Se andiamo a vedere i grandi appuntamenti, apparte lo ZERO ai giochi olimpici, ai mondiali abbiamo:
- 2 argenti (Sprint e Mass Start 2020);
- 3 bronzi (Sprint e Inseguimento 2019, Mass Start 2021);
Le più grandi soddisfazioni della carriera le ha avute nelle gare a squadre, con un oro ai mondiali 2016 nella staffetta mista e l'oro nella staffetta maschile ai mondiali 2020, dove fu davvero determinante.

Essere contemporaneo di leggende come Martin Fourcade e Johannes Boe non è certamente facile, ma è davvero rarissimo trovare un palmares così.
 


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E' cominciata oggi la supertappa finale della Coppa del Mondo di Salto 2020/2021 sul trampolino di volo di Planica.
Ritorna Granerud dopo il Covid, ma giocoforza non è più nelle condizioni celestiali di questo inverno.
Da segnalare una brutta caduta di Daniel Andre Tande in allenamento, il quale è piombato a terra per un errore di valutazione da un'altezza siderale. Ora è ricoverato all'ospedale di Ljubljana in condizioni stabili, speriamo bene.

La gara: https://medias1.fis-ski.com/pdf/2021/JP/...3090RL.pdf

Domina Ryoyu Kobayashi che dopo la parentesi non felice dei mondiali di Oberstdorf, vince la terza gara delle ultime quattro e porta il bottino personale di successi in Coppa del Mondo a quota 19, record Giapponese ex aequo con Akito Watabe nelle due discipline con il trampolino. Visto la grande forma dimostrata tra ieri ed oggi il record verrà probabilmente migliorato nei prossimi giorni. Per lui salti da 235.5 metri e 244.5 metri (!) con vento alle spalle. Semplicemente ingiocabile, nonostante Eisenbichler abbia fatto segnare il miglior punteggio nella seconda serie con un 238.5 metri da stanga 12 (magata di Horngacher che gli ha abbassato la stanga).
Diciamo che se Eisenbichler azzecca tutto, dallo stacco all'atterraggio, domani e Domenica sarà l'unico a poter impensierire il Nipponico, ma trattandosi di Eisenbichler è un grosso "se". Terzo colui che a Dicembre, su questo trampolino, è diventato campione del mondo di volo, ovvero il solito Karl Geiger, autore di una seconda serie maestosa con 238 metri. Un altro protagonista dei mondiali di volo di Dicembre come Hayboeck chiude quarto, come allora. Fuori dalla zona punti uno spento Granerud e anche Stoch.
Con la vittoria odierna Kobayashi passa dal nono al sesto posto nella generale, a solo 51 punti dal quarto posto. Tra l'altro vista la condizione di deficitaria di Stoch, il sogno di chiudere la classifica generale al terzo posto è flebile, ma possibile.

Domani gara 2, un pensiero a Daniel Andre Tande, speriamo di rivederlo presto a saltare.
 


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Le prime notizie sulle condizioni di Tande

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Pare abbia anche un polmone perforato. Triste
 
Oggi gara 2 a Planica. La gara s'è svolta su serie secca in quanto il vento ballerino ha costretto alla cancellazione della qualificazione e alla dilatazione dei tempi di esecuzione della gara data la partecipazione di 67 atleti.
Ecco i risultati: https://medias1.fis-ski.com/pdf/2021/JP/...3161RL.pdf

Oltre alla serie secca, che già di per se è una variabile impazzita, ci si è messo anche il vento, delle volte frontale e delle volte alle spalle, a sovvertire il pronostico della vigilia che voleva Kobayashi vincitore. Vento da dietro a Planica coincide con un solo nome in questa stagione 2020/21: Karl Geiger. Il 28enne di Oberstdorf ha avuto anche in dote una delle classiche magate Stefan Horngacher che gli ha abbassato la stanga di partenza nonostante il vento alle spalle che, tuttavia, stava calando e stava rendendo il trampolino nuovamente performante su grandi misure. Questo, unito alla grande propensone di Geiger con vento da dietro, ha fatto si che Karl atterrasse a 232 metri con telemark leggendario, pacchetto, unito alla compensazione, che gli ha permesso di raggiungere un punteggio che Kobayashi, autore anch'egli di un ottimo salto dalla stessa stanga, ma di un metro più corto e con vento più favorevole, non ha eguagliato.
Vittoria numero 8 in Coppa del Mondo per Karl Geiger, in una stagione altalenante quanto vincente dal punto di vista sportivo, sia personale: campione del mondo di volo, diventato papà subito dopo, poi s'è preso il Covid, è tornato giusto in tempo per vincere la tappa di Oberstdorf della Tournèe, per poi calare e ritornare in grande forma nei mondiali casalinghi dove ha vinto medaglie in tutte le gare a disposizione, compresi i miracoli nelle gara a squadre maschili e mista.
Nella pur importante classifica di Coppa del Mondo del Volo ora Kobayashi ha 20 punti di vantaggio su Geiger e questa "coppa di specialità" verrà messa in palio Domenica con la gara finale della stagione aperta ai 30 migliori in classifica generale presenti in loco.
Terzo arriva Bor Pavlovcic, a conferma di un 2021 di grande livello in cui è stato autore di 3 podi.
Per quanto riguarda la classifica generale, Kobayashi non potrà più arrivare terzo perchè Stoch (oggi senza punti per la seconda gara di fila) è irraggiungibile. Ora occupa il quinto posto a soli 16 punti da Johansson quarto, pertanto Domenica ha credenziali per chiudere in posizione di "medaglia di legno" questa stagione cominciata male ma finita alla grande.
Domani prova a squadre.


Notizie su Tande: "no news, good news" nel senso che la nottata è passata tranquilla e domani verrà risvegliato dal coma farmacologico.
Sempre forza Daniel Andre Groupwave
 


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Oggi niente prova a squadre, spostata domani mattina alle 9 prima della gara individuale.

Allora ne aprofitto per postare le mie tigelle (si, avete letto bene) sulla stagione di Combinata Nordica. Ho dato i voti in base alle aspettative della vigilia e ovviamente al rendimento stagionale.

- Jarl Magnus Riiber 9,5: non gli do 10 perchè in concomitanza con la seconda settimana del mondiale ha avuto un calo fisico sia sul trampolino che sugli sci stretti, fondamentale per non vincere la gara su trampolino grande e la Team Sprint, successi che avrebbero reso ancor più leggendaria la stagione di questo fuoriclasse assoluto;
- Vinzenz Geiger 7: ha cominciato male la stagione a Kuusamo, poi s'è rifatto subito a Ramsau battendo in due occasioni re Riiber, per poi veleggiare in zona podio sino a Klingenthal I dove, in contumacia dell'assente JMR, ha vinto entrambe le gare. Questo sembrava un buon viatico per i mondiali di casa dove, tuttavia, non ha inciso in quanto spesso e volentieri in crisi sugli sci stretti. Avrei potuto dargli 9 per essere stato l'unico a battere Riiber due volte, ma gli tolgo due voti per il fallimento totale ed inopinato nei mondiali;
- Akito Watabe 8,5: alzi la mano chi dopo la scorsa stagione se lo aspettava ancora a questi livelli alla soglia dei 33 anni. Eterno Akito Watabe, spesso piazzato, ma sempre un venerabile maestro con cui fare i conti. La medaglia di bronzo su trampolino grande la ciliegina sulla torta dell'ennesima stagione ai vertici della disciplina.
- Fabian Riessle 7: un'altro veterano, eterno piazzato, ma che è sempre lì, anzi, si permette il lusso di alzare l'asticella sul trampolino (grazie al cambio dello staff tecnico) a 30 anni dopo due lustri di Coppa del Mondo;
- Eric Frenzel 7: è l'ombra dell'atleta dominante che fu, ma vale lo stesso discorso di Akito Watabe: highlander dopo stagioni difficili. In questa stagione anch'egli torna a saltare bene grazie ad Heinz Kuttin e come per incanto tornano i podi, più due quarti posti di grande onore ai mondiali. Non è più il cannibale di qualche anno fa sugli sci stretti, ma mai sottovalutare il cuore di un campione;
- Johannes Lamparter 8,5: devo essere sincero, alla vigilia della stagione mi aspettavo potesse essere competitivo in contesti di gara favorevoli, ma la consistenza dimostrata, unita a ciò che ha fatto nella gara iridata su trampolino grande dove ha bullizzato Riiber e Watabe non me li aspettavo di certo. Mondiali junior dominati, titolo mondiale senior a neanche 20 anni. Che dire di più. Per fare l'ultimo step in avanti per poter lottare con Riiber, ha bisogno di un tecnico che possa sgrezzare la sua sciata;
- Ilkka Herola 7,5: unica luce nel buio Finlandese. Il migliore sugli sci stretti (anche se è sempre un titolo da verificare per le varie dinamiche di gara) e finalmente continuo sul trampolino, tra il Triple di Seefeld e la gara sul piccolo dei mondiali, dimostra grandi cose nonostante non riesca ancora a vincere una gara al livello di sopra. Comunque auspico per lui un'estate tranquilla in cui non deve perdere la sua efficacia sul trampolino perchè i suoi risultati sono troppo importanti per il movimento Finlandese;
- Jens Luraas Oftebro 6: comincia bene a Kuusamo dove vince la terza gara per la squalifica di Riiber nel salto, poi si smarrisce completamente sul trampolino, entrando in un loop negativo dal quale esce giusto in tempo per conquistare il bronzo su normal hill ai mondiali, per poi tornare il solito Oftebro, tanto da non venire neppure schierato nella Team Sprint dei mondiali. Inquietante il suo regresso avuto sul trampolino, per il quale non bastano i miglioramenti sugli sci stretti;
- Lukas Greiderer 7,5: una delle sorprese della stagione, nella quale sfodera un pacchetto trampolino/sci stretti che gli permette di raggiungere due podi e di vincere clamorosamente il titolo mondiale nella Team Sprint con Johannes Lamparter;
- Manuel Faisst 6,5: solita carta Tedesca da top 10, una puntata sul podio, ma solito rendimento sul trampolino che lo tiene a galla nelle gerarchie Tedesche, facilitato dal poco traffico tra i giovani Tedeschi nati nella seconda metà degli anni '90;
- Johannes Rydzek 4,5: l'ombra dell'atleta che fu per colpa dei guai cominciati con i problemi avuti nell'estate 2019. Quando salta bene ed è in lotta per il podio, clamorosamente crolla nel finale. Unica gara competitiva, il quarto posto a Lahti dove però non riesce a riprendere Ryota Yamamoto, non certo un signor fondista, per il podio;
- Jorgen Graabak 4: l'anno scorso secondo in generale con 11 podi (0 vittorie) e tanta qualità sul trampolino. Quest'anno togli il trampolino e lo ritrovi clamorosamente senza podi. Delusione maggiore della stagione;
- Ryota Yamamoto 6,5: alterego di Riiber sul trampolino, ovviamente non può reggere il confronto col più nobile Norvegese in quanto sugli sci stretti non è al suo livello. Tuttavia su questo fondamentale è migliorato tantissimo, tanto che a rimorchio riesce ad essere efficace e con una grande gara a Lahti riesce ad agguantare il primo podio in Coppa del Mondo, mentre nell'ultima gara di Klingenthal si concede il lusso di battere Geiger nella volata per il quinto posto;
- Espen Andersen 7: comincia la stagione in Coppa del Mondo perchè Bjornstad salta la gara di Kuusamo per paternità, ma non è incisivo e viene dirottato in Coppa Continentale. Torna in Coppa del Mondo a Seefeld, dove trova una top 10 insperata guadagnandosi di fatto la convocazione per i mondiali di Obestdorf. Sul piccolo salta male, ma sul grande è il secondo miglior Norvegese, tanto da essere preferito a Oftebro nella Team Sprint, gara dove archivia un argento insperato solo a inizio stagione. Grande stagione di resilienza;
- Eero Hirvonen 4: non ci siamo sul trampolino. Qualche top 10 fino alla Val di Fiemme, poi il buio totale;
- Laurent Muhlethaler 6,5: dopo un estate tormentata dagli infortuni, riesce a Gennaio ad attestarsi tra i primi 5 saltatori del circuito, migliorando anche sugli sci stretti e diventando il faro del movimento Francese. Bravo;
- Alessandro Pittin non giudicabile: la sua stagione comincia a Ramsau causa Covid. In allenamento salta bene, ma in gara sottoperforma e sugli sci non è quello migliore per via delle settimane di allenamento buttate per l'infezione. Nella seconda gara della Val di Fiemme trova un saltone, ma la gara si trasforma in una tonnara di 15 atleti per la vittoria e da un possibile podio arriva quinto. Poi tanta tanta fatica e la conclusione della stagione anzitempo ai mondiali. Con una preparazione classica sarebbe potuta essere una stagione migliore, ma la carta d'identità recita 31 e un calo fisiologico sugli sci stretti, da sempre il piatto forte della casa, può anche esserci. Giudichiamolo nella prossima stagione, quella olimpica;
- Samuel Costa 6: solito Costa dal post infortunio, senza infami e senza lode;
- Aaron Kostner 7: torna dopo il grave infortunio di Dicembre 2019, a Kuusamo si difende, ma tra Dicembre e Gennaio è impresentabile sul trampolino perchè non riesce a staccare, per poi tornare improvvisamente competitivo nel finale di stagione con il quindicesimo posto nella gara mondiale sul piccolo e il ritorno in zona punti nelle ultime tre gare di Coppa del Mondo;

- FIS 3: errare è umano, perseverare è diabolico. Ancora una volta inseriscono Otepaa nel calendario di Coppa del Mondo ed ancora una volta la tappa salta. Ok, il Covid non era preventivabile, ma per la terza volta negli ultimi quattro inverni la tappa Estone salta. Stessa cosa Schonach, ormai punto fisso nel calendario di fine Marzo, ancora una volta la tappa salta per mancanza di neve e perchè gli organizzatori non riescono a produrla. Fortunatamente hanno ricollocato la tappa finale a Klingenthal. Poi parliamo dell'atavico problema delle mancate alternative qualora salti una tappa, e quest'anno le tappe Norvegese saltate sono state due, Lillehammer e Oslo, ovviamente non ricollocate, quindi andate perse per la gioia delle donne che a inizio stagione si aspettavano di gareggiare per 5 volte (3 volte a Lillehammer e 2 a Otepaa), ma che hanno avuto solo una gara di Coppa del Mondo perchè Ramsau s'è presa l'onere in tempo di Covid di ospitare gare di Combinata Nordica maschile e femminile più l'opening del Salto femminile. Sempre i soliti problemi, mai risolti.
 


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Applausi per le tigelle! Applausi
 


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Si è conclusa oggi la stagione 2020/2021 degli sport invernali con l'ultima giornata di gare a Planica.
Ecco come è andata la gara individuale.

https://medias3.fis-ski.com/pdf/2021/JP/...3163RL.pdf

Ancora Karl Geiger, che si porta a casa vittoria e coppa del mondo di volo. Dopo il primo salto svoltosi in condizioni di vento pressochè frontali, in testa Kobayashi con un salto di 242 metri da stanga 10, mentre Geiger inseguiva a 10 punti. Da segnalare salti da 245 metri e 249.5 (!!!) di Hayboeck e Pavlovcic da stanga 13 e 12.
Nella seconda serie il vento gira e nel suo habitat Geiger si trasforma saltando 232.5 metri, mettendo pressione a Kobayashi che, complice anche un vento alle spalle più forte, atterra a solo 217 metri perdendo gara e coppa di volo. Al terzo posto Eisenbichler, affossato da un primo salto difficile da stanga 9 per scelta di Horngacher (ha saltato 221 metri e per raggiungere il bonus per la stanga più bassa, dato che la scelta è stata dell'allenatore, doveva arrivare al 95% dell'HS, ovvero 228 metri). Quarto pure oggi Domen Prevc che chiude bene la stagione.
Segnali di ripresa per Granerud, quinto dopo la prima serie e sedicesimo alla fine.

Ecco la classifica generale

[Immagine: Immagine.png]

Tra le donne invece il successo della Coppa del Mondo è andato alla Slovena Nika Kriznar per 9 punti su Sara Takanashi ed 11 su Marita Kramer. Coppa del Mondo che però è stata decisa dal tampone sospetto di Marita Kramer a Rasnov, la quale non ha potuto prendere parte a nessuna delle due gare.
 
E anche qua le tigelle di fine stagione.

- Halvor Egner Granerud 9: vincitore della Coppa del Mondo, a tratti dominante, a tratti favorito dalle situazioni. E' stato indubbiamente il migliore della stagione dati i suoi 11 successi, tuttavia nelle gare più importanti ha totalizzato solo un argento ai mondiali di volo a soli 5 decimi dall'oro. Alla Tournèe non è stato un fattore, nella gara su trampolino piccolo dei mondiali di Oberstdorf sembrava il netto favorito dopo gli allenamenti, ma in gara è stato sfortunato col vento nella prima serie, mentre nella seconda ha fatto segnare il punteggio migliore che l'ha portato al quarto posto, senza però dimostrare quella superiorità vista in allenamento. La sua stagione è poi finita con la positività al Covid pochi giorni prima delle gare su trampolino grande;
- Markus Eisenbichler 8: ha cominciato la stagione dominando le prime due gare, poi dopo il salto abortito a Nizhny Tagil qualcosa s'è rotto e non s'è più espresso ai livelli delle prime tre gare, nonostante abbia raccolto a piene mani nei grandi appuntamenti e abbia concluso la stagione in seconda posizione in Coppa del Mondo, conquistando 8 podi;
- Kamil Stoch 8: l'highlight della sua stagione è stata sicuramente la vittoria alla Tournèe, dalla quale tutti pensavano avrebbe posto le basi per una rincorsa a Granerud anche in ottica sfera di cristallo. Tuttavia dopo quel trionfo e la successiva vittoria a Titisee-Neustadt grazie alla quale ha raggiunto Adam Malysz per numero di vittorie in Coppa del Mondo, il grande Kamil ha perso smalto e non è stato più un fattore;
- Robert Johansson 7,5: miglior stagione della carriera offuscato dalla stella Granerud, ma piena di soddisfazioni con un'argento sul grande ad Oberstdorf;
- Ryoyu Kobayashi 7,5: comincia la stagione malissimo bucando i mondiali di volo (che avrebbe vinto qualora si fossero svolti a Marzo 2020), poi dalla Tournèe in poi miglior progressivamente le prestazioni fino alla vittoria di Zakopane. Ai mondiali tuttavia non è un fattore, ma chiude la stagione alla grande ritrovando le sensazioni del passato e vedendosi sfuggire la coppa di volo per le condizioni atmosferiche sfavorevoli. Farà paura a tutti nella stagione olimpica;
- Piotr Zyla 8: solito consistente Piotr Zyla, 5 podi senza vincere in Coppa del Mondo, ma la gemma della stagione e della carriera arriva nella gara iridata su trampolino piccolo dove si porta a casa l'oro;
Dawid Kubacki 6,5: per molti doveva essere il leader della squadra Polacca in questa stagione, tuttavia dopo la Tournèe conclusa al terzo posto, ha un calo simile a quello di Stoch senza però trovare più podi. Arriva quinto sul piccolo ai mondiali, ma chiude in calando;
- Anze Lanisek 7: stagione solida con quattro podi in Coppa del Mondo e un bronzo su Normal Hill, la migliore della carriera e il migliore degli Sloveni;
- Karl Geiger 8: è davvero difficile dare un voto alla sua stagione. Parte coi favori del pronostico nella lotta per la sfera di cristallo, tuttavia salta le gare di Nizhny Tagil per assistere la moglie che poi non partorisce, prende un aereo per Planica, partecipa ai mondiali di volo che vince, finita la manifestazione riprende l'aereo perchè la figlia nasce, in ospedale si prende il Covid, lo smaltisce e torna nella bolla il giorno stesso della qualificazione della gara di Oberstdorf della Tournèe, la vince, poi disputa una Tournèe da alti e bassi che conclude secondo. Poi a Gennaio i giorni di inattività per il Covid si fanno sentire e perde smalto, ai mondiali casalinghi si presenta in sordina, ma vince 4 medaglie su 4 gare e a Planica fa sua la coppa di volo sfruttano il vento da dietro. Forse la stagione più rocambolesca per un singolo nella storia del Salto. In tutto questo tanti successi;
- Marius Lindvik 6,5: grande talento, ma troppo discontinuo;
- Daniel Andre Tande 6,5: chiude in ospedale a Ljubljana una stagione da alti e bassi che sembrava finita nella prima gara di Kuusamo dopo una caduta in cui il ginocchio ha cozzato con la neve. Tuttavia si ripresenta il giorno dopo chiudendo a punti. Per lui due podi a fine Gennaio e tanta costanza fino alla rovinosa caduta di Planica che mette a repentaglio tante cose nella sua carriera. Spero davvero di rivederlo presto;
- Bor Pavlovcic 7,5: comincia benissimo la stagione, poi nelle prime due gare della Tournèe è impresentabile e viene rispedito a casa. Torna a fine Gennaio in Coppa del Mondo e trova due podi a Klingenthal dove era di gran lunga la seconda forza in campo dietro a Granerud. Buca i mondiali, ma è di nuovo protagonista nel finale di stagione con un podio a Planica e il salto più lungo di tutta la stagione nell'ultima gara;
- Stefan Kraft 7: stagione nata male con il Covid dopo lo zero di Wisla e continuata peggio dopo il forfait nei salti di allenamento dei mondiali di volo per un infortunio alla schiena. Torna in gara alla Tournèe concludendo spesso a punti con un solo podio, ma il capolavoro lo trova sullo Schattenbergschanze ai mondiali sul trampolino grande, dove coglie l'oro mondiale;
- Michael Hayobeck 5,5: anch'egli appiedato dal Covid a inizio stagione, ritorna in gara ai mondiali di volo dove chiude quarto, poi non ha altri acuti per i problemi atavici sullo stacco, tranne nell'ultima settimana di gare, sempre a Planica. In sostanza una stagione tenuta in piedi dalle belle cosa fatte a Planica;
- Johan Andre Forfang 5: oggetto misterioso, capace di grandi salti ad altre gare in cui è impresentabile;
- Philipp Aschenwald 5: doveva essere la stagione dell'esplosione, è stata la stagione alla fine della quale ci si chiede se avverrà mai questa fantomatica esplosione o se rimarrà un incompiuto;
- Peter Prevc 4,5: impalpabile, e dire che aveva finito bene la scorsa stagione;
- Gregor Deschwanden 6,5: miglior stagione della carriera per questo saltatore di culto;
- Mikhail Nazarov 6,5: vedi Deschwanden;
- Severin Freund 6: ritorna in pianta stabile in Coppa del Mondo dopo i tanti infortuni. Non è quello del passato, ma fa il suo;
- Constantin Schmid 5: sul livello di Freund, ma al contrario del più decorato connazionale, lui è nel fiore degli anni e continuiamo ad aspettare la sua esplosione;
- Naoki Nakamura 6,5: enigmatico a dir poco. E' impresentabile ad inizio stagione e solo per le vicissitudini Covid rimane aggregato al gruppo di Coppa del Mondo invece che venire rispedito in Giappone, da Febbraio in avanti trova una costanza di rendimento in zona punti impossibile da pronosticare;
- Evgeny Klimov 4: questa è la seconda stagione di fila sotto il Par e quest'anno è stato scavallato da Nazarov nelle gerarchie interne della squadra Russa;
- Simon Ammann 5,5: impresentabile ad inizio stagione, tanto che ci si chiedeva se avesse continuato con la carriera, trova in concomitanza coi mondiali una forma degna di un Ammann ormai 40enne. Il viale del tramonto è già imboccato, ma ha avuto una bella reazione;
- Davide Bresadola 6: prima stagione in Coppa del Mondo e Dicembre di grande qualità con i primi punti e un ottimo ventiquattresimo posto ai mondiali di volo. Tuttavia poi la stagione è andata in salita e ai mondiali junior non è stato nemmeno il miglior Italiano;
- Alex Insam 5: torna in zona punti a Zakopane dopo tre anni, ma l'Insam che fu è lontanissimo;
- Repubblica Ceca 0: sul serio, non c'è nulla da commentare, pessimi tutti, una nazione senza una linea da seguire;


E' stato un lungo e freddo inverno ed ora che siamo in primavera è giunto il momento di calare il sipario su questa strana ma avvincente stagione invernale. L'augurio è di ritornare alla serenità quest'estate per poi rituffarci nell'inverno con il classico spirito invernale.
Un saluto e buona estate. Ciao
 


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Chiudiamo la stagione invernale con la notizia più bella: Daniel Andre Tande si è risvegliato ed ha già intrapreso il percorso di recupero.
 


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