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NBA Season 2021
#21
Onestamente non vedo grossi pro nel far giocare Trae con Rondo.

Levi la palla dalle mani di Young e in difesa gli esterni avversari ti sbranano.

Discorso diverso con Dunn che è stato preso per essere il bodyguard di Youg. Però bisogna capire cosa vogliono fare con Huerter.
 
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#22
Ha una delle second unit più nutrite della lega. Probabilmente più avanti potrà usare un pacchetto di questi per provare ad arrivare ad un giocatore da quintetto (magari un'ala piccola)


Non mi sorprenderei se una crescita di Okongwu quest'anno possa portare nella prossima off season alla cessione di Capela che ha contratto in scadenza nel 2023.
In alla piccola qualche minuto lo avrà anche Tony Snell
 
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#23
Iniziamo a fare il punto della situazione?

Partiamo con l'Atlantic Division.

BOSTON CELTICS: Rispetto all'anno scorso hanno perso Hayward, il quale aveva fatto un'ottima regular season (17,5 punti di media col 50% dal campo e il 38% da tre), ma ai playoffs non aveva praticamente giocato. Tuttavia, hanno aggiunto uno come Tristan Thompson che a rimbalzo farà molto comodo. In sostanza il valore di questi Celtics è abbastanza simile a quello della squadra che pochi mesi fa ha perso le finali di conference contro gli Heat. Tatum e Brown sono giovani e possono ancora migliorare, mentre Kemba può giocare meglio rispetto alla scorsa stagione. Nelle gerarchie della Eastern partono dietro a Brooklyn e a Milwauekee, se non implode, e più o meno alla pari con Miami.

BROOKLYN NETS: Con il ritorno di KD ed Irving sono i favoriti, a est, per arrivare alle Finals. Se dovessero prendere anche Harden sarebbero i primi indiziati al titolo. Al momento hanno un roster lungo e completo. La staffetta Allen-Jordan nel ruolo di pivot è un lusso. Il pacchetto piccoli, con Dinwiddie e LeVert oltre al già citato Irving è di livello altissimo. Tra gli esterni hanno Prince, lo specialista del tiro da tre Harris e un Luwawu che sta diventando giocatore (finalmente). Per Harden si deve sacrificare un po' di profondità, ma ovviamente ne vale la pena.

NEW YORK KNICKS: Quest'anno i Knicks sono una delle maggiori candidate alla prima scelta al draft. Squadra giovanissima, ma al momento priva di giocatori che, in prospettiva, sembrano poter diventare dei fuoriclasse. Cercheranno di capire, sempre che Thibo non se ne esca con delle rotazioni assurde, se i vari Knox, Barrett, Toppin, Ntilikina, Dennis Smith Jr, Mitchell Robinson, Bolmaro possono avere un futuro nella Grande Mela. Nel mentre metteranno in mostra Randle, che non ha neanche un brutto contratto, nel tentativo di scambiarlo alla deadline.

PHILADELPHIA 76ERS: L'off season dei Sixers si può facilmente riassumere in un concetto: addiction by subtraction. Hanno scambiato Al Horford e Josh Richardson col solo scopo di alleggerire il cap. Ora si spera che il cambio di allenatore possa permettere alla franchigia di fare il salto di qualità. Mike Brown era davvero un coach osceno, incapace di valorizzare i suoi giocatori. Al suo posto, però, arriva un Doc Rivers reduce dal fragoroso fallimento dei Clippers. Non il massimo. L'off season, ad ogni modo, ha portato il tiro da tre di Seth Curry che fa sempre comodo e un Howard che può dare minuti di qualità quando Embiid si siede. Ora, inoltre, Tobias Harris potrà giocare stabilmente da quattro. Vediamo se Rivers, per aprire il campo in un quintetto che deve fare i conti con l'assenza di tiro di Simmons e con un Embiid che deve giocare in area, darà spazio al talentuoso Korkmaz, giocatore fin troppo bistrattato da Brown. Verosimilmente non avranno problemi a qualificarsi per i playoffs. Per fare strada, però, è necessario un salto di qualità rispetto al 2020.

TORONTO RAPTORS: In off season si sono concetrati su un Fred VanVleet ovvia prorità dopo la grande stagione che ha fatto, lasciando, però, che Marc Gasol e Serge Ibaka si accordassero con altre squadre. Se il catalano, comunque in netto calo, è stato sostituito in modo dignitoso con Aron Baynes, quella di Ibaka è una perdità importante. Ai playoffs ci andranno comunque, poiché Siakam, al netto della brutta post season fatta pochi mesi fa, resta una stella e VanVleet, un Lowry che a 35 anni è ancora capace di produrre tanto e bene e Anunoby formano un ottimo supporting cast. Sarà complicato, però, per i Raptors conquistare il fattore campo per l'ottavo anno consecutivo. Dopodiché, c'è Anunoby che andrà in scadenza l'anno prossimo e se gioca come nel 2019/2020 (10+5 col 50% dal campo e il 39% da tre) chiamerà bei soldi.
 
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#24
Ormai i tuoi report sulle squadre NBA,le aspetto come il Natale Cool
 
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#25
Phila ha dovuto dar via giocatori perché lo scorso anno ha dato ad Harris uno dei contratti più onerosi della Nba. Ancora 4 anni per quaso 150 milioni. Ben più del valore attuale di mercato di un giocatore che pure è ottimo. All star borderline ad Est
 
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#26
Passiamo ora alla Central Division.

CHICAGO BULLS: I grossi cambiamenti, rispetto all'anno scorso, riguardano il front office e la guida tecnica. Arturas Karnisovas, braccio destro di Tim Connelly ai Denver Nuggets, è il nuovo vice presidente delle Basketball Operations (formalmente quello che comanda), Marc Eversley prende il posto Gar Forman come GM mentre Billy Donovan, in arrivo da OKC, sostituisce il disastroso Jim Boylen in panchina. I Bulls sono una franchigia da ricostruire, ma hanno dei pezzi interessanti. Innanzitutto c'è Zach LaVine che è giocatore da 25 efficienti a partita che sa tirare tanto e bene da tre. Il FO dovrà decidere se vuole costruire su di lui o no, dato che ha appena due anni di contratto. E' in scadenza, invece, Lauri Markkanen, il quale, dopo due ottime prime stagioni, ha deluso le aspettative l'anno scorso. Bisognerà capire quanto e se pagarlo, dato che è restricted. Sarà unrestricted a fine stagione, invece, Otto Porter. Se integro è un role player di altissimo profilo, che gioca e difende più posizioni e tira molto bene da tre. Proveranno a scambiarlo a qualche squadra bisognosa in cambio di una prima scelta. Andranno valutati ulteriormente, inoltre, anche il sophomore Coby White e il terzo anno Wendell Carter Jr, giocatori che hanno fatto intravvedere del potenziale. Per quanto riguarda il rookie Patrick Williams, invece, leggo che è un cestista non ancora totalmente pronto per la NBA, al quale va dato tempo.

CLEVELAND CAVALIERS: I Cavs iniziano la stagione muovendosi un po' nel buio. La panca è affidata a J.B. Bickerstaff che, negli anni, non ha dimostrato di essere un grande coach. Kevin Love ha ancora tre anni di contratto a oltre trenta milioni cadauno. Scambiarlo è pressoché impossibile anche perché, nonostante abbia solo trentadue anni, sembra ormai un lontano parente del giocatore che fu. Potrebbero provare a piazzare la scadenza di Drummond, a meno che il rendimento della squadra non si riveli migliore rispetto a ciò che si pensa. Di base, infatti, i Cavs non sono comunque un team di infimo livello come, ad esempio, i Knicks. Collins Sexton, l'anno scorso, da sophomore, ha fatto una stagione da venti punti di media col 47% dal campo e il 38% da tre. Vero che è sostanzialmente una shooting guard di sei piedi senza difesa e senza playmaking, ma uno scorer del genere, nel basket di oggi, può sempre incidere. Larry Nance e Cedi Osman sono due ottimi role player e i sophomore Darius Garland e Kevin Porter hanno fatto delle buone stagioni da rookie e potrebbero essere cresciuti molto in questi mesi. C'è da dire che Kevin Porter ha talento, ma sembra non starci troppo con la testa. Vabbuò che ha solo vent'anni......

DETROIT PISTONS: I Pistons sono stati una delle franchigie più attive sul mercato, ma sono solo a metà dell'opera. Possono avere ambizioni di post season solo se Griffin resta sano. Ma un eventuale Griffin formato 2018/2019, ora che ha solo due anni di contratto, si scambia troppo bene per rinunciare a una trade se capita l'occasione. In sostanza credo che il FO di Detroit, avendo D-Rose in scadenza e Griffin, come scritto sopra, a cui sono rimasti appena due anni, resti molto attivo sul mercato, conscio che può fare ottimi affari se questi due iniziano la stagione giocando al meglio delle loro possibilità. Le prese di Plumlee e Grant, a livello di progetto, possono anche avere poco senso, ma hanno ambedue dei contratti digeribili (Grant è strapagato, ma ha solo tre anni). Anche loro, o quest'anno o il prossimo, si possono scambiare bene a franchigie che ne hanno più bisogno. Praticamente hanno gettato le basi per ripartire bene, ma il FO non deve farsi ingolosire da un eventuale mediocrità dorata. Ovviamente la speranza è che almeno uno dei tre giocatori presi nella top-20 al draft sia buono. Killian Hayes, imho, è molto interessante, sicuramente ha tutti i crismi della combo guard che tanto va di moda nella pallacanestro odierna. E di Saddiq Bey parlano tutti bene.

MILWAUKEE BUCKS: Dopo il fallimento della scorsa stagione, I Bucks sono praticamente all'ultima spiaggia. Aver perso Bogdanovic quando sembrava ormai prossimo a vestire la maglia di Milwaukee è davvero una brutta botta. Ad ogni modo, Holiday al posto di Bledsoe è un nettissimo upgrade, dato che Jrue è meglio di Eric sia in attacco che in difesa. La loro D, peraltro, era già la migliore della lega e con l'aggiunta di Holiday dovrebbe migliorare ulteriormente. Poi dietro si accoppiano teoricamente bene con tutti, inclusa Brooklyn. Il problema è l'attacco e per quello avrebbe fatto proprio comodo uno come Bogdanovic, capace di tirare bene da tre e di creare dal palleggio. Degli altri giocatori che hanno preso ai saldi in free agency quello che potrebbe dare una mano, in modo dignitoso, in fase offensiva, è Bobby Portis, specie se riuscisse a tirare dall'arco quantomeno con il 38%.

INDIANA PACERS: Il roster resta quello dell'anno scorso, ma cambia la guida tecnica con Nate Bjorkgren, ex assistente di Nurse ai Raptors, che prende il posto di Nate McMillan. Sarà importante, innanzitutto, che Oladipo riesca a ritornare il giocatore ammirato prima del brutto infortunio. Il 4-0 subito l'anno scorso da Miami ai playoffs non rispecchia il vero valore dei Pacers che con Oladipo al top e Sabonis sano possono essere una vera spina nel fianco per tutti nella Eastern Conference. Poi c'è il nodo Myles Turner, che Indiana era pronta a scambiare ai Celtics per Hayward. Turner è un ottimo giocatore, ma sembra non riuscire a fare il salto di qualità definitivo. I Pacers, ormai, hanno scelto Sabonis e tenere in panca un giocatore che prende 18 milioni per le prossime tre stagioni non ha molto senso. Ad ogni modo, Turner è stato il migliore dei suoi nell'infausta serie con gli Heat, è un atleta dalla grande verticalità, uno dei migliori stoppatori della NBA, e possiede anche un buon tiro dall'arco. Se lo si mette sul mercato, sicuramente arriveranno buone offerte.
 
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#27
Quello che hai scritto sui bulls, sono pienamente d’accordo, spero che markkanen, uno dei idoli attuali, si riprenda
 
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#28
Oggi parliamo della Southeast Division.

ATLANTA HAWKS: Ne abbiamo già parlato a più riprese, con le firme di Gallinari, Bogdan Bogdanovic e Rondo sono stati gli indiscussi protagonisti della free agency. Ora i playoffs sono l'obiettivo minimo e si dovrà misurare la pressione ai giovani, non tanto a Young e Collins, che abbiamo capito essere buoni, ma che per comprendere quanto lo siano ai massimi livelli dobbiamo vederli in post season, quanto piuttosto ai vari Hunter, Reddish e Huerter. Se servisse, peraltro, hanno così tanto materiale scambiabile da poter rimescolare il mazzo in un attimo.

CHARLOTTE HORNETS: Chi capisce gli Hornets è bravo. Non è un caso che, fatto salvo per tre stagioni fortunate, veleggino nella mediocrità da quando sono rinati. Tra Rozier e Graham uno, probabilmente, è di troppo. Sono due ottimi giocatori, ma anche nel 2020 non puoi circolare con un backcourt composto da due cestisti alti un metro e ottanta. Il secondo è in scadenza e con un salario ridicolo, dunque chiaramente non possono ricavarci nulla, mentre il primo, che prende bei soldi, ha ancora solo due anni di contratto, quindi si scambia bene. LaMelo, se ci credi, è una presa che ha senso da mettere di fianco a Graham, in quanto giocatore alto due metri e dotato di playmaking. Il super contratto dato ad Hayward, che sarà ancor più oneroso dato che per prenderlo hanno tagliato Batum, è veramente no sense. A meno che non scambino LaMelo e altra roba per un'altra star, gli asset li avrebbero anche. Inoltre, bisognerà capire cosa possono diventare P.J. Washington e Miles Bridges, coppia di ali che pare interessante, e se Malik Monk, che va in scadenza, potrà mai essere un serio microwave dalla panca. Hanno pure la scadenza di Big Handsome Cody Zeller da scambiare. Se devo essere sincero, secondo me, il margine per costruire qualcosa di meglio rispetto a quanto visto in epoca recente c'è. Bisogna vedere se riescono a fare delle trade importanti.

MIAMI HEAT: I vicecampioni NBA hanno rinnovato Dragic con un annuale e hanno sostituito i partenti Crowder e Derrick Jones con Bradley e Harkless. Crowder è un bel role player e tra questi ultimi quattro cestisti citati è il giocatore migliore, ma non è comunque il suo addio a far tramontare i sogni di gloria degli Heat. Bradley e Harkless, inoltre, sono due difensori buoni per tutte le stagioni e questo non guasta mai. Poi se il primo, nel sistema Heat, ritrovasse un po' dello smalto perduto, allora potrebbe anche rivelarsi un valore aggiunto. Quello di cui ha bisogno Miami, per fare un passetto in avanti, è un salto di qualità di Tyler Herro. Con un Herro capace di fare venti punti a sera, le cose diventerebbero ancora più facili per Butler, Adebayo e Dragic.

ORLANDO MAGIC: Reduci da due uscite al primo turno ai playoffs, per i Magic, quest'anno, non sarà facile confermarsi a est. Gli Hawks sembrano pronti a soffiare loro lo slot e ci sono altre franchigie, con roster più talentuosi, che potrebbero stupire. Oltretutto, Jonathan Isaac, l'uomo chiave della difesa di Orlando, la cosa più vicina a un punto di forza, insieme a Vucevic, che ha avuto la franchigia della Florida negli ultimi due anni, è rotto. Sarà una stagione interlocutoria. Fournier è in scadenza e Aaron Gordon ha solo altri due anni di contratto. Si potrebbe scambiarli a qualche contender. Anche perché, con gli asset che hanno loro, prendere una star non sarà facile. Si monitora la crescita di Fultz, il quale, comunque, a fine stagione sarà restricted free agent proprio come il sopraccitato Isaac. Sarà un'annata importante anche per Mo Bamba, chiamato a dimostrare di poter essere un giocatore NBA. Le uniche certezze, a conti fatti, sono Vucevic, che ha un contratto lungo, ma a cifre consone al suo valore, e coach Clifford. Ambedue meriterebbero un contesto più competitivo, sia esso Orlando o un'altra franchigia. Il FO, dunque, è chiamato a capire cosa si può realmente fare con le carte che hanno in mano. Se c'è margine per costruire qualcosa con questo materiale o se vale la pena buttare giù tutto col tritolo.

WASHINGTON WIZARDS: Franchigia che, attualmente, si trova nelle sabbie mobili a causa del contrattone dato a un John Wall che, ormai, è fuori da un anno e mezzo. Bradley Beal è un giocatore fortissimo, che ogni squadra vorrebbe a roster, ed è ormai prigioniero degli Wizards, ove predica nel deserto. In off-season, inoltre, hanno dato un contratto troppo lungo e troppo remunerativo a Bertans. Il lettone è un tiratore d'elite, ma se inizia ad avere problemi fisici quel contratto si rivelerà l'ennesimo salasso e nessuno lo vorrà. Hanno giovani interessanti come Thomas Bryant e Rui Hachimura, non capisco cosa aspettino a farsi dare un bel pacchetto di scelte per Beal e ripartire da quello. Compredo che non è mai facile sacrificare uno così, ma non hanno margine per costruirgli attorno, dunque tanto vale farselo pagare tantissimo, dato che ha ancora due anni di contratto più player option, e iniziare un nuovo corso.
 
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#29
Isaac sarebbe un bel giocatore e avrebbe un gran mercato se non fosse per il brutto infortunio, Fultz invece arriva fin troppo presto in RFA per i Magic. Cole Anthony potrebbe essere una bella sorpresa.
Beal non è prigioniero, ha sempre detto di voler rimanere a Washington, forse soprattutto perchè non ha mai avuto una vera occasione di giocare con Wall da quando è diventato una vera star. Probabilmente vuole arrivare alla FA libero di scegliere dove andare
 
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#30
Raramente le 8 squadre favorite per i playoffs sono state cosi facilmente individuabili
Provo ad azzardare una griglia
1 Brooklyn Milwaukee
2 Miami Boston
3 Philadelphia Indiana
4 Toronto Atlanta
5 Orlando Chicago
6 Washington Charlotte
7 Detroit Cleveland
8 New York

Forse ho un poco penalizzato Toronto e dalla 5 alla 7 fila le posizioni sono più dubbie
 
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#31
(30-11-2020, 12:07 AM)melo21 Ha scritto: Isaac sarebbe un bel giocatore e avrebbe un gran mercato se non fosse per il brutto infortunio, Fultz invece arriva fin troppo presto in RFA per i Magic. Cole Anthony potrebbe essere una bella sorpresa.
Beal non è prigioniero, ha sempre detto di voler rimanere a Washington, forse soprattutto perchè non ha mai avuto una vera occasione di giocare con Wall da quando è diventato una vera star. Probabilmente vuole arrivare alla FA libero di scegliere dove andare

Alla FA ci arriva comunque libero di scegliere dove andare.

Semplicemente credo sia solo più signore rispetto a quelli che fanno i capricci.
 
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#32
Passiamo ad ovest con la Northwest division.

DENVER NUGGETS: Durante la free agency hanno salutato Jerami Grant, Mason Plumlee e Torrey Craig. Il primo è sicuramente la perdita più pesante, dato che è un difensore versatile capace di tenere sia i lunghi che le ali. Plumlee è un ottimo giocatore di pallacanestro, ma ai Playoffs il campo, data la conformazione di Denver, lo vedeva poco o nulla, mentre Craig è sostituibile per definizione. Ad ogni modo, Denver ha fatto anche un corposo mercato in entrata. Per quanto riguarda i lunghi: hanno rinnovato Millsap, che con un ruolo più defilato può tornare utile, e hanno firmato JaMychal Green, ottimo difensore, meno versatile di Grant, ma più forte sui lunghi, e la scommessa Isaiah Hartenstein, ventiduenne molto quotato da teenager che a Houston non è riuscito a ritagliarsi il suo spazio. Per quanto riguarda il backcourt, invece, i Nuggets hanno firmato Facundo Campazzo, stella dell'Eurolega e grande playmaker. Bisognerà vedere, tuttavia, come riusciranno a integrarlo in una second unit in cui è già presente una buona point guard come Monte Morris. Dato che quest'ultimo è in scadenza, è molto probabile che verrà scambiato per lasciare spazio all'argentino. Infine, il draft ha portato Zeke Nnaji e RJ Hampton. Due progetti a lungo termine, dato che hanno ambedue diciannove anni. Il primo è un lungo atletico che dicono possa mettere su un tiro da tre credibile, il secondo, prima di farsi male, era uno dei prospetti più quotati del draft, una guardia rapida e atletica che sta lavorando sul tiro con Mike Miller. Praticamente è l'ormai classica scommessa à la Nuggets come Michael Porter Jr. e Bol Bol. Proprio da questi due passano le ambizioni di anello di Denver. Il pick&roll Jokic-Murray è il migliore della lega, se gli altri due restano sani possono portare quell'iniezione di talento che serve alla franchigia del Colorado per fare il salto di qualità definitivo.

MINNESOTA TIMBERWOLVES: I T-Wolves hanno rivoluzionato la squadra alla scorsa trade deadline liberandosi del contratto pesantissimo di Andrew Wiggins e prendendo tre pezzi preziosi come D'Angelo Russell, Malik Beasley e Juancho Hernangomez. Gli ultimi due, che erano in scadenza, sono stati rinnovati con dei contratti in linea con il loro valore. Inoltre, al draft hanno scelto con la numero uno Anthony Edwards, guardia dalle grandi doti fisiche che, però, deve migliorare il tiro dall'arco, e hanno preso, anzi ripreso, via trade, Ricky Rubio. Il roster ora è lungo e talentuoso ed è logico che si inizi a coltivare qualche ambizione. Quest'anno servirà per capire a cosa può realmente ambire questo gruppo, ma i playoffs non sono un sogno. Tuttavia, c'è bisogno che la stella Karl Anthony Towns inizi a essere un vero e proprio leader dentro e fuori dal campo. Il FO dei Wolves ha fatto un lavoro eccellente per cucirgli attorno una squadra talentuosa, lunga e competitiva. Ora tocca a lui dimostrare di non essere solo uno che mette su statistiche senza sostanza.

OKLAHOMA CITY THUNDER: Tra draft e free agency Oklahoma ha smontato definitivamente la squadra. Gallinari non è stato rinnovato, mentre Schroeder, Adams e Chris Paul sono stati scambiati per delle scelte. Oltretutto, Kelly Oubre Jr. e Ricky Rubio, arrivati nella trade di Chris Paul, sono stati girati ad altre squadre. Si ripartirà dai giovani Shai Gilgeous-Alexander e Luguentz Dort, che tanto bene hanno fatto nella scorsa stagione. Sono una delle grandi candidate al peggior record della lega, ad ogni modo. Inoltre, in quest'annata proveranno a ricavare qualcosa da due veterani come Trevor Ariza e George Hill. E' cambiata anche la guida tecnica, con Mark Daigneault, ex head coach della loro franchigia di G-League, che prende il posto di Billy Donovan, al quale è stato dato il nulla osta per firmare con un contesto più competitivo.

PORTLAND TRAIL BLAZERS: Poche mosse, ma decisamente mirate per Portland durante l'off-season. Hanno lasciato andare Whiteside, sostituito con Kanter che aveva fatto bene qua nel 2019; hanno rinnovato Carmelo Anthony e Rodney Hood, due bocche da fuoco che fanno sempre comodo, soprattutto nelle serate in cui Lillard e McCollum sono un po' appannati, e, soprattutto, hanno preso via trade un ottimo difensore sugli esterni quale Robert Covington scambiando Ariza e una prima scelta. Dalla free agency, oltretutto, sono arrivati anche la scommessa Harry Giles e Derrick Jones Jr, superatleta che agli Heat ha dimostrato di poter giocare anche in contesti importanti. Con Nurkic che era già tornato a pieno regime nella bolla, Gary Trent che ormai è una realtà e la leadership di Lillard e McCollum, Portland punta a lottare per avere il fattore campo ai playoffs e coltiva qualche piccola speranza di Finals.

UTAH JAZZ: Utah ha fatto solo due movimenti maggiori sul mercato, ma essi sono bastati per aumentare la sua competitività. Uno è il rinnovo del sesto uomo Jordan Clarkson e l'altro è il ritorno di Derrick Favors. D-Fav non solo rappresenta una polizza in caso di cessione di Gobert, ma è anche un lungo versatile che in difesa può dare ai Jazz cose che il francese non dà. Ad esempio, storicamente Favors è molto più bravo a difendere su Jokic rispetto a Gobert. Utah è un'altra outsider per le Finals ad ovest, come Portland. Ma in quanto squadra inferiore, a livello di talento, ai favoritissimi Lakers e anche a Nuggets e Clippers, deve mettere tutti i pezzi del puzzle al suo posto per poter competere con le franchigie sopraccitate. Per questo sarà importantissimo che Bojan Bogdanovic, che ha saltato i playoffs nella bolla per infortunio, torni il fantastico ventellista super efficiente visto prima dello stop delle competizioni dovuto al Covid. Con Mitchell e Bojan ambedue al top, Utah è una cliente scomodissima per chiunque.
 
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#33
[Immagine: EoMfEj2XcAAkSg5?format=jpg&name=medium]
 
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#34
Salvo due partite non è che mi piacciano più di tanto questi accoppiamenti per Natale
 
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#35
Continuiamo con le preview e passiamo, ora, alla Pacific Division.

GOLDEN STATE WARRIORS: Il bruttissimo infortunio di Klay Thompson scombina decisamente i piani dei Warriors. Curry è Curry, ma l'anno scorso ha giocato solo cinque partite e bisogna vedere se ritroverà subito la condizione migliore. Anche il rendimento di Draymond Green, nell'ultima stagione, è calato a picco. Forse anche poiché un po' privo di stimoli. Il resto del roster sembra abbastanza senza arte né parte. Wiggins e Oubre sono giocatori che hanno punti nelle mani, ma punti nelle mani che, ad oggi, hanno sempre spostato pochino. Oltretutto, negli altri aspetti del gioco non sono due che risaltano. Wiseman è sicuramente un gran prospetto, ma bisogna vedere se è pronto per incidere sin da subito. Indubbiamente front office e proprietà non vogliono arrendersi all'incedere del tempo e stanno cercando un modo, peraltro al momento pagando una luxury tax salatissima, per ridare linfa a un progetto a fine ciclo. Pare siano sulle tracce di James Harden e prendendolo le loro prospettive cambierebbero nettamente.

LOS ANGELES CLIPPERS: Siamo già praticamente all'ultima spiaggia per i Clippers dato che Kawhi ha solo un anno di contratto (più eventuale player option). Hanno perso Harrell sul mercato e pare che a breve scambieranno anche Lou Williams. Dunque indubbiamente ci sarà un netto retooling. Ibaka è una bella presa e quando conta un netto upgrade rispetto ad Harrell dato quello che può darti in difesa e la capacità di segnare dall'arco. Kennard, inoltre, è sicuramente un colpo sottovalutato. E' reduce da una stagione in cui ha giocato poco, ma quando lo ha fatto ne ha messi 16 di media col 40% da tre ed è anche un giocatore che aggiunge un po' di playmaking. Sicuramente, però, è un cestista che si porta dietro qualche red flags, dato che ha avuto problemi ad ambedue le ginocchia. Nel complesso questi Clippers mi piacciono di più di quelli dell'anno scorso, però gli equilibri restano molto fragili.

LOS ANGELES LAKERS: A conti fatti il mercato dei campioni in carica è stato decisamente importante. I rinnovi di Lebron e Davis, ovviamente, sono le notizie più positive della free agency. Dennis Schroeder al posto di Rondo, da un punto di vista meramente tecnico, è un netto upgrade. Oggi il tedesco è un giocatore decisamente migliore rispetto al collega e dati i miglioramenti esibiti a OKC, per quanto riguarda il tiro dall'arco, può essere considerato la vera e propria terza opzione offensiva dei Lakers. Anche poiché Kuzma si è visto che ad alti livelli fa proprio fatica e non so quanto LA ancora lo aspetterà. Dopodiché, tornando a Schroeder, bisogna vedere con che mentalità si calerà in un contesto con grossissime ambizioni di titolo date alcune dichiarazioni recenti non entusiasmanti. Il mercato, inoltre, il quale ha visto le partenze di Green, Bradley e Howard, ha portato anche Wesley Matthews e una nuova coppia di lunghi composta da Gasol e Harrell. L'intenzione del FO di LA mi pare chiara: costruire un asse Schroeder-Harrell, sullo stampo di quella composta da Lou Williams ed Harrell ai Clippers, che possa produrre tanto in modo da dare un po' più di riposo alle due star. D'altro canto, in un eventuale serie coi Nuggets sono molto più esposti a Jokic con Harrell e Gasol piuttosto che con Superman.

PHOENIX SUNS: I Suns sono stati indubbiamente la regina dell'off-season a ovest dato che hanno preso, scambiando Rubio, Oubre e paccottiglia varia, nientemeno che Chris Paul. CP3 e Booker compongono uno dei migliori backcourt della lega e, per caratteristiche, i due dovrebbero fittare molto bene. Considerando che già l'anno scorso hanno sfiorato i playoffs, in quest'annata, salvo infortuni gravi delle loro stelle, non dovrebbero avere problemi a raggiungerli. Anche perché, oltretutto, hanno aggiunto al roster un pezzo come Jae Crowder, 3&D che ha fatto bene ovunque è andato. Potrebbero anche essere competitivi per il fattore campo, ma rispetto alle top di gamma manca qualcosina, ovvero un Ayton capace di essere un difensore credibile (crescerà, ma c'è davvero tanto lavoro da fare).

SACRAMENTO KINGS: Sembra passata una vita da quando, sotto Joerger, vincevano quaranta partite. As usual i Kings pare siano tornati al punto di partenza, considerando che hanno perso anche il loro secondo miglior giocatore in free agency. Giusto maxare Fox perché per uno small market trovare un giocatore del genere non è mai facile. Si punta sul backcourt composto da DeAron e Buddy Hield che, comunque, non è certamente da buttare, con l'aggiunta del rookie Tyrese Haliburton di cui si dice un gran bene. Nel frontcourt hanno aggiunto un Whiteside ormai schifato da tutti, il quale è un po' una polizza in caso di ulteriori infortuni di Marvin Bagley III. La seconda scelta del draft 2018 è un lungo indubbiamente di talento, ma l'anno scorso non ha giocato praticamente mai (13 partite disputate in tutto). Il rischio è che siano troppo forti per perderne tante, ma troppo scarsi per andare ai playoffs.
 
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#36
Intanto Harden non si è presentato al primo allenamento dei Rockets.
 
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#37
(06-12-2020, 09:38 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Intanto Harden non si è presentato al primo allenamento dei Rockets.

[Immagine: Q0zlJk6.jpg]
 
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#38
@ Luca: a quando l’analisi dell’ultima Division?
 
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#39
Sto aspettando di vedere se la situazione Harden evolve.
 
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#40
Max a PG13%

Grazie Jerry Wub
 
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