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Tramadol: un analgesico la causa di alcune cadute?
#1
http://www.cyclismactu.net/news-divers-l...39475.html

Secondo lo staff medico della Lotto la causa della scarsa concentrazione in corsa per diversi corridori e le conseguenti cadute sarebbe un farmaco, il Tramadol.
Avendo aderito all'MPPC non ne fanno più usco a differenza ad esempio di BMC, Sky e OPQS.
 
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#2
Che scemenze! Chissà quanto può influire un analgesico sulla stanchezza fisologica dovuta ai chilometri percorsi!
 
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#3
Citazione: È stata riscontrata anche la sonnolenza, anche se è un problema trascurabile rispetto agli altri oppioidi.

http://it.wikipedia.org/wiki/Tramadolo

Comunque Van den Broeck cadrebbe anche se gli mettessero le rotine alla bicicletta, altro che tramadol... Sweat
 
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#4
Ma per carità dai...
 
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#5
Il Team Sky ha chiesto che il Tramadol venga inserito nella lista delle sostanze vietate, visto che causa effetti collaterali come "vertigini e sonnolenza, che sono cause di rischio per la sicurezza dei corridori". L'ex corridore della squadra britannica Michael Barry, che ha corso anche nella US Postal e nella Discovery Channel insieme a Lance Armstrong, ha confessato di utilizzare questo farmaco, che porterebbe pure alla dipendenza.

http://www.velo-club.net/article?sid=77393
 
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#6
Maxi-caduta, scoppia il caso Tramadol
Hanno provato in tanti a identificare la causa della doppia maxi caduta di ieri. E tra le tante, spunta anche il nome del Tramadol, un farmaco antidolorifico che è già al centro del'attenzione. «Il Tramadol - ci ha spiegato il dottor Michele De Grandi, medico sociale della Lampre Merida - è un oppiaceo che ha diversi effetti collaterali come senso di vomito e nausea, e sembra togliere anche un po' di lucidità e di freschezza. Le società che come noi fanno parte del MPCC (il Movimento Per un Ciclismo Credibile) già hanno deciso di non usarlo e hanno chiesto all'Uci di inserirlo nella lista dei prodotti vietati. Non a caso anche la Wada ha messo questo medicinale sotto osservazione. Non è stata cero questa la causa della caduta, ma potrebbe essere una concausa, questo sì».

tuttobiciweb.it
 
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#7
almeno se cadono non sentono dolore
 
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[+] A 1 utente piace il post di BidoneJack
#8
TRAMADOLO: CHI LO USA AL GIRO? QUANTO PUÒ FARE MALE?
Il medico del Team Lampre (nonché medico federale) Michele De Grandi ha smentito questo virgolettato a lui riferito due giorni fa dal sito tuttobiciweb (http://tinyurl.com/m2qdt8u):

… «Non è stata certo questa la causa della caduta, ma potrebbe essere una concausa, questo sì» …

La caduta è quella di Cassino, la “causa” o concausa su cui indagava il sito era l’ipotesi che l’assunzione di «tramadol» da parte di alcuni corridori (in realtà si tratta di tramadolo, un analgesico oppioide, una sorta di oppio sintetico principio attivo di potenti antidolorifici come il Contramal), fosse tra le ragioni della caduta di Cassino: il tramadolo può, come effetto collaterale, causare vertigini e convulsioni e ridurre in modo importante la capacità di guida di qualunque veicolo, bici compresa.

Tuttobici ha precisato di aver sbagliato il titolo (o qualcosa del genere) riferendo che De Grandi non ha mai associato la sostanza alla caduta. Ne prendiamo atto.

Quindi nessun medico si è espresso ufficialmente sul tema. Tema, come scriviamo già da tempo, di grande interesse e attualità. Ecco un primo articolo pubblicato su Cycling Pro due anni abbondanti fa.

«Si chiama tramadolo cloridrato ed e’ il principio attivo di un potente antidolorifico (in Italia venduto sotto il nome di Contramal) che nel ciclismo (come nel calcio e nel rugby) sta diventando un vero problema di salute. Un recente blitz delle forze dell’ordine prima della partenza di una corsa dilettantistica in Veneto ha evidenziato, tra le altre cose, l’utilizzo di questa sostanza diluita nelle borracce da parte di molti giovani corridori. Lo scopo? Combattere, anestetizzandolo invece che imparando a sopportarlo, il dolore. Il problema e’ che il tramadolo e’ un derivato oppioide, ma non inserito nella categoria degli stupefacenti. E degli oppiacei puo’ avere anche alcuni effetti collaterali: tremori nervosi, attacchi epilettici, disturbi della personalita’. Fatti gravi, specie se succedono in corsa. A dispetto di questo, il tramadolo non e’ stato inserito dalla Wada nella lista dei prodotti dopanti e, quindi, non viene cercato nei controlli. Quanto dovremo aspettare perche’ si rimedi a questa mancanza problematica?».

Il processo penale contro i direttori sportivi dei dilettanti che avrebbero utilizzato il tramadolo, inserendolo in gocce nelle borracce dei giovanissimi dei corridori prima della partenza di una gara è ancora in corso. In altre indagini ci sono evidenze simili.

Il Contramal viene venduto in farmacia solo dietro presentazione di ricetta non ripetibile e si usa in caso «Stati dolorosi acuti e cronici di diverso tipo e causa e di media e grave intensità, come pur in dolori indotti da interventi diagnostici e chirurgici». Quindi, in teoria, potrebbe essere usato anche con gli atleti che hanno riportato seri traumi da caduta in corsa. Ma c’è una serie di effetti collaterali che rendere pericoloso farlo su un atleta che debba restare in gara. Riportiamo solo il più importante:

«Il Tramadolo, anche se preso conformemente alle istruzioni, può causare effetti come sonnolenza o vertigini e di conseguenza pregiudicare le reazioni di chi guida e aziona macchine. Ciò vale specialmente in caso di associazione con alcool o con altre sostanze psicotrope»

Le interazioni più note (tra parentesi la frequenza) sono queste: capogiri (molto comune), cefalea e sonnolenza (comune), nausea (molto comune), senso di fatica (comune). Gli effetti collaterali “rari” o “non comuni” (ma possibili) sono tanti e impressionanti.

La Wada ha “attenzionato” il prodotto, il Movimento per il Ciclismo Credibile ne ha chiesto la messa al bando. Concordiamo in pieno con la seconda richiesta e speriamo che la Wada si svegli e non tentenni per anni come ha fatto con altre sostanze. Restiamo convinti che nessun medico serio in ambito professionistico farebbe correre a un atleta un rischio del genere e che tutti i medici, venuti a conoscenza dei rischi potenziali, abbiano già fatto lavoro di dissuasione con i loro corridori.

Sul tema abbiamo interpellato due “medici del ciclismo” (A e B, con orientamenti diversi), che chiedendoci un rigoroso anonimato, hanno risposto alle nostre domande.

- Nella sua attività professionale, lei prescrive spesso il tramadolo?

A: No. E’ un antidolorifico che alcuni miei pazienti si “portano dietro” dopo un ricovero ospedaliero. Prescrivo antidolorifici con meno effetti collaterali.

B: Raramente. E’ un prodotto più ospedaliero, può capitare di darlo dopo eventi traumatici a pazienti allettati.

- Lo prescrive o lo prescriverebbe a un corridore in gara?

A: Assolutamente no. Primo perché inibisce la capacità di guida, secondo perché un corridore che ha bisogno del tramadolo non deve correre.

B: Mi è capitato. Vede, quando un corridore VUOLE comunque continuare un grande giro (magari spinto dal direttore sportivo o da voi della stampa) con una costola incrinata o un polso rotto, il tramadolo lo aiuta a dormire. Non glielo farei mai assumere la mattina prima del via o in corsa, ma la sera sì.

- Secondo lei qualcuno prende il tramadolo in corsa, ad esempio qui al Giro.

A: Non ne ho idea, spero di no.

B: Penso di sì.

Se, come dice il medico B (che non non pare aver chiari gl ieffetti collaterali), ci sono elementi per dire che la sostanza è usata dai professionisti, chi sa qualcosa ha il dovere di parlare. Con i giornalisti o con le procure sportive. Il Tramadolo per ora non è doping ma somministrare un farmaco pericoloso è un reato. Non perdiamo altro tempo.

da Il blog di CyclingPro
http://blog.cyclingpro.it/2014/05/18/tra...fare-male/
 
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