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Girobio
#21
Il campione italiano concede il bis, primo Stefano Agostini a Pianezze nella settima tappa del Girobio.
Dopo aver vinto la tappa di Montecassino oggi il campione italiano Stefano Agostini (Zalf Desiree Fior) ha vinto la settima tappa del Girobio, da Lonato del Garda a Pianezze di km 165. Agostini ha selezionato il gruppo lungo il secondo passaggio della salita della Rosina e si è presentato solo al traguardo con una manciata di secondi di vantaggio su Stefano Locatelli (Team Colpack) e Enrico Battaglin (Zalf Desiree Fior).
Per effetto del lieve ritardo accusato da Mattia Cattaneo (Trevigiani), quattordicesimo all’arrivo con 48” di ritardo dal vincitore, la classifica generale si è “accorciata”. Ora Cattaneo comanda la gara con un vantaggio di 31” sul colombiano Winner Anacona Gomez (Caparrini) mentre Stefano Agostini (Zalf Desiree Fior) è terzo a 45”. Entro un minuto di ritardo ci sono anche il bielorusso Siarhei Novikau (Palazzago) e Fabio Aru (Palazzago).
Domani, sabato 18 giugno, è in programma l’ottava tappa o, per meglio dire, il tappone dolomitico da Bassano del Grappa a Gallio (VI) di km 186.
Domani si disputa l’ottava tappa, da Bassano del Grappa a Gallio di km 186, la tappa più lunga del Girobio. Si tratta della tappa più impegnativa con il passo del Brocon da scalare dopo 50 chilometri dalla partenza. Il valico è posto a 1616 metri slm. Un’altra difficoltà il gruppo lo affronterà a Selva di Grigno, a 50 chilometri dall’arrivo. Il dislivello complessivo da superare è di 3732 metri. Un’ultima insidia è posta a 25 chilometri dall’arrivo, con alcuni tratti di strada bianca ad Asiago.
Stasera le immagini della settima tappa del Girobio andranno in onda su RAISPORT 2 dalle ore 20.00 alle ore 20.30 ed in replica alle ore 23.55.

ORDINE D’ARRIVO
1. Stefano Agostini (Zalf Desiree Fior) km 165 in 3h40’29” media km/h 44,956; 2. Stefano Locatelli (Team Colpack) a 8”;
3. Enrico Battaglin (Zalf Desiree Fior) a 8”;
4. Salvatore Puccio (Hoppla’);
5. Fabio Aru (Palazzago) a 10”;
6. Francesco Bongiorno (Zalf Desiree Fior) a 10”;
7 Edoardo Zardini (Team Colpack) a 12”:
8. Donato De Ieso (Vejus) a 13”;
9. Winner Anacona Gomez (Caparrini) a 13”;
10. Gianfranco Zilioli Team Colpack) a 18”;
17. Mattia Cattaneo (Trevigiani) a 48”.

CLASSIFICA GENERALE
1. Mattia Cattaneo (Trevigiani)
2. Winner Anacona Gomez (Caparrini) a 31”;
3. Stefano Agostini (Zalf Desiree Fior) a 45”;
4. Siarhei Novikau (Palazzago) a 42”;
5. Fabio Aru (Palazzago) a 56”;
6. Enrico Battaglin (Zalf Desiree Fior) a 1’16”;
7. Matteo Busato (Zalf Desiree Fior) a 1’25”;
8. Stefano Locatelli (Team Colpack) a 2’10”;
9. Francesco Bongiorno (Zalf Desiree Fior) a 2’18”;
10. Donato De Ieso (Vejus) a 2’24” .

girobio.com
 
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#22
Moreno Moser domina le Dolomiti al Girobio
Moreno Moser (Team Lucchini) ritrova il sorriso a Gallio. Dopo aver centrato l’obiettivo nello sprint finale di Martinsicuro (prima tappa), oggi il trentino leader della classifica a punti Rigoni di Asiago ha vinto l’ottava tappa del Girobio, da Bassano del Grappa a Gallio di km 186. Scattato lungo il tratto di strada bianca posto a venti chilometri dalla conclusione, Moser ha aumentato nel finale il suo vantaggio ed ha vinto la gara con 1’50” di vantaggio sui più immediati inseguitori.
Alle sue spalle c’è stato il marcamento ad uomo tra i migliori; specialmente Mattia Cattaneo (Trevigiani) e Winner Anacona Gomez (Caparrini), rispettivamente primo e secondo della classifica generale, hanno pedalato senza perdersi mai di vista. Anacona ha vinto lo sprint per il secondo posto ed ha guadagnato l’abbuono di sei secondi su Cattaneo a cui rimane ora una dote di 25 secondi da difendere domani, nell’ultima tappa, da Asiago ad Asiago di km 123.

ORDINE D’ARRIVO
1. Moreno Moser (Team Lucchini) km 186 in 5h08’03” media km/h 36,325;
2. Winner Anacona Gomez (Caparrini) a 1’50”;
3. Stefano Agostini (Zalf Desiree Fior)
4. Stefano Locatelli (Team Colpack);
5. Mattia Cattaneo (Trevigiani);
6. Edoardo Zardini (Team Colpack);
7. Fabio Aru (Palazzago);
8. Vincenzo Ianniello (Caparrini) a 1’57”;
9. Andrea Di Corrado (Team Colpack) a 2’56”;
10. Enrico Battaglin (Zalf Desiree Fior)

CLASSIFICA GENERALE
1. Mattia Cattaneo (Trevigiani)
2. Winner Anacona Gomez (Caparrini) a 26”;
3. Stefano Agostini (Zalf Desiree Fior) a 42”;
4. Fabio Aru (Palazzago) a 57”;
5. Moreno Moser (Team Lucchini) a 1’28”;
6. Stefano Locatelli (Team Colpack) a 2’11”;
7. Enrico Battaglin (Zalf Desiree Fior) a 2’21”;
8. Siarhei Novikau (Palazzago) a 2’52”;
9. Matteo Busato (Zalf Desiree Fior) a 3’23”;
10. Francesco Bongiorno (Zalf Desiree Fior) a 3’25”

girobio.com
 
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#23
Che vittoria di Moser! Sullo sterrato poi voleva per davvero! :o
 
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#24
GIROBIO. Trionfo di Cattaneo, l'ultima tappa a Zanotti

Mattia Cattaneo ha vinto il GiroBio (Giro d'Italia dilettanti) 2011. La nona e ultima tappa, con arrivo ad Asiago nel Vicentino, ha visto il successo in volata di Marco Zanotti sull'ucraino Kashtan e Aldegheri. Ventuno anni il 25 ottobre, bergamasco di Alzano Lombardo, Mattia Cattaneo succede nell'albo d'oro del Giro al colombiano Carlos Betancour. Il corridore della Trevigiani-Bottoli si conferma atleta completo e dalle caratteristiche per le corse a tappe. Non meno di un mese fa si era aggiudicato il Giro delle Pesche Nettarine di Romagna. Oggi, ad Asiago, ha scritto il suo nome nel prestigioso carnet del Giro d'Italia.

tuttobiciweb.it
 
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#25
Team Colpack protagonista di un grande GiroBio

Tempo di bilanci in casa del Team Colpack al termine di un GiroBio, Giro d’Italia Dilettantanti Under 27, che non ha fatto realizzare sogni, ma che ha visto la formazione di patron Beppe Colleoni sempre grande protagonista. In lotta su tutti i fronti e anche se è mancata la vittoria è sicuramente stata una delle squadre più forti e in vista della corsa.
Stefano Locatelli, Edoardo Zardini, Andrea Di Corrado, Davide Orrico, Gianfranco Zilioli e Davide Villella hanno onorato al meglio la corsa segnalandosi sempre tra i migliori di questo GiroBio.

Alla fine l’uomo di punta della squadra, Stefano Locatelli (nella foto Rodella, in azione), ha chiuso la classifica generale al sesto posto a 2’11” dal leader Cattaneo. Ha pagato a caro prezzo i problemi tecnici avuti nella cronometro di Alba Adriatica. Per quanto riguarda la classifica degli altri componenti della squadra: Gianfranco Zilioli 13esimo a 6’; Edoardo Zardini 18esimo a 11’05”; Davide Orrico 25esimo a 23’29”; Davide Villella 35esimo a 27’54”; Andrea Di Corrado 43esimo a 34’23”.

Il Team Colpack, grazie alle prestazioni dei suoi ragazzi, ha chiuso al secondo posto nella classifica a squadre del Giro dietro solo alla Zalf Desirée Fior.

Andiamo a rivivere giorno per giorno quello che è stata la corsa della formazione diretta dal team manager Antonio Bevilacqua e dal direttore sportivo Gianluca Valoti: dopo la prima tappa di ambientamento, nella seconda frazione da Pescara a Rodi Garganico ottiene un sesto posto Andrea Di Corrado protagonista nella fuga che ha deciso la corsa.
Nella terza tappa da San Severo a Benevento, nel finale prova il colpo da lontano ancora Di Corrado, ma il suo tentativo in compagnia di altri due atleti è neutralizzato a meno di 2 km dalla conclusione. Alla fine per la Colpack ci sarà la soddisfazione di vedere Gianfranco Zilioli in maglia etica.
Nella quarta tappa con arrivo all’abbazia di Montecassino quinto posto per Stefano Locatelli, ancora piazzato il giorno successivo nel tappone con arrivo a Campo Imperatore dove chiude sesto dopo che la squadra ha svolto davvero un gran lavoro in salita.
Locatelli è invece sfortunato nella cronometro di 12 km da Giulianova ad Alba Adriatica vittima di una foratura e poi costretto ad un doppio cambio di bicicletta, incidenti che di fatto hanno compromesso la sua rincorsa alla vittoria finale del Giro.
Dopo il giorno di riposo e il trasferimento, nella settima tappa da Lonato del Garda a Pianezze, secondo posto per Stefano Locatelli, settimo Edoardo Zardini e decimo Gianfranco Zilioli. La Colpack dimostra ancora di essere presente.
Nel tappone dolomitico, Bassano del Grappa-Gallio, quarto posto per Stefano Locatelli e sesto per Edoardo Zardini. Con tutti i ragazzi della Colpack presenti nella fuga dei 25 da cui poi sono usciti i migliori della giornata. Poi nell’ultima tappa di ieri, disegnata sul circuito di Asiago, ci hanno provato ancora ad andare all’attacco in diverse battute Di Corrado, Zardini e Locatelli, ma alla fine il gruppo si è giocato la vittoria con un sprint a ranghi compatti.

Chiudiamo il nostro resoconto dal GiroBio 2011, ricordando che sabato, al termine dell’8/a tappa, l’organizzazione della corsa ha deciso di assegnare la maglia etica all’atleta comasco Davide Orrico del Team Colpack. Ci è sembrata molto bella e intelligente la motivazione che va a premiare uno degli atleti più disponibili del gruppo. Motivazione che vi proponiamo qui sotto.
“Davide ha saputo incarnare anche questa edizione, ma già dalla prima, quella del 2009, il modello perfetto, volitivo, efficace ed eroico del gregario. Corridore di grande spessore e concretezza, ma non solo, Davide infatti partecipando alle tre edizioni di Girobio, si è sempre contraddistinto per l’assidua presenza alle serate culturali ed è sempre stato vicino agli organizzatori con spirito costruttivo, propositivo, collaborativo. Grazie e bravo Davide”(nella foto Rodella, Orrico con il patron del GiroBio Brocci)

Grazie a tutti ragazzi, nonostante tutto è stata una gran bella avventura…

comunicato stampa

tuttobiciweb.it
 
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#26
GiroBio 2011: Agostini e Moser, il futuro è vostro - Promossi e bocciati dopo dieci giorni di corsa

Mattia Cattaneo - 9.5
Nei pronostici della vigilia era un semplice outsider, tra tanti, ma ha saputo correre con intelligenza, gestendo alla grande il bonus di 2 minuti che gli altri big, probabilmente sottovalutandolo, gli avevano concesso nella tappa garganica. Il vero capolavoro è stato compiuto nella tappa di Gallio, nella quale non ha mai abbozzato neanche un piccolo cedimento. Come caratteristiche ricorda un po' Nibali...

Winner Anacona - 9
Probabilmente il colombiano della Danton Caparrini è stato più forte pretendente al Giro in salita, ma alla fine ha pagato la famosa fuga di Rodi. Dal giorno dopo ha fatto il diavolo a quattro per cercare di rosicchiare secondi, venendo ripreso a pochissimo dall'arrivo a Benevento e riuscendo nell'impresa a Montecassino, Campo Imperatore e Marostica. Si può dire che gli sia mancata la stoccata finale nella penultima tappa ma ha lottato da leone, portando a casa una bellissima tappa. Tra i suoi un bravo anche a Vincenzo Ianniello (voto 6.5).

Stefano Agostini - 9
Lo conoscevamo come corridore esplosivo, ma adatto a salite non troppo lunghe e invece a questo GiroBio ha dato l'impressione di essere molto competitivo anche su questo terreno. Due vittorie di tappa, il podio e la maglia di miglior scalatore sono un bottino invidiabilissimo per il tricolore.

Moreno Moser - 8.5
Stoccata da finisseur, grandi doti da cronoman e spettacolare cavalcata sull'altopiano d'Asiago, con tanto di classifica a punti conquistata. Peccato per la defaillance di Marostica, complice forse anche un giorno di riposo che pare gli abbia fatto più male che bene, senza la quale avrebbe potuto lottare sicuramente per il podio e probabilmente per la vittoria. Cavallo di razza purissima.

Marco Zanotti - 8
In un Giro sulla carta con pochissimi arrivi per sprinter, il desenzanese della Casati piazza due botte prima e dopo le grandi montagne, sfruttando con intelligenza il lavoro di altre formazioni più attrezzate (i bresciani erano solo in quattro alla partenza) e raccogliendo il massimo possibile. Probabilmente un po' sottovalutato dagli addetti ai lavori, è ormai maturo per il tanto sospirato salto di qualità.

Stefano Locatelli - 5.5
Da tanti era dato come il vincitore in pectore di questo Giro e per buona parte della decade la Colpack (voto 9 per la competitività del collettivo, 5 per la gestione delle risorse) ha corso compatta attorno a lui, sacrificando anche altre pedine importanti come Zilioli, Villella, Zardini che potevano rendersi utilissime se piazzate nelle fughe. Alla fine è solo sesto e il secondo posto di Marostica non può essere consolatorio.

Fabio Aru - 7
Ancora un passo in avanti per lo scalatore sardo, dopo le belle prove nelle corse a tappe del 2010 e in Coppa delle Nazioni nell'aprile scorso. Manca il podio per pochissimi secondi (e per qualche abbuono a suo sfavore) ma in salita è costantemente con i primissimi, anche se gli manca il colpo del ko. Se, come pare, non passerà professionista, ha ancora un anno e mezzo per farci vedere ottime cose nella categoria. Bene anche Novikau (6.5, un combattente), respinto sì dal tappone, ma capace di sfiorare la maglia nella tappa del Gran Sasso e di chiudere ottavo in classifica.

Salvatore Puccio - 5
Che non fosse il Puccio ammirato in aprile lo si era capito già nelle prime tappe quando in più di un'occasione non aveva concretizzato l'enorme mole di lavoro del Team Hopplà (spessissimo all'attacco con più di un atleta, ma senza acuti, voto 6). Una brutta caduta verso Montecassino dopo l'incoraggiante terzo posto di Benevento può aver tarpato definitivamente le ali all'umbro, capace comunque di un sussulto d'orgoglio a Marostica. Chiude solo 17esimo, troppo lontano per essere vero.

Zalf Desirée Fior - 8
Un'eccezionale somma di individualità non è bastata agli uomini di Rui e Faresin per portare a casa la classifica finale. Oltre al già citato Agostini un incontenibile Busato (8 anche per il vincitore del Friuli, sempre all'attacco nei primi giorni e capace di reggere degnamente sulle montagne), un Battaglin (6.5, bei miglioramenti in salita ma nessun colpo decisivo) competitivo su tutti i terreni e un Bongiorno (6, è sempre lì ma ci è parso un po' sottotono) forse ancora poco integrato negli schemi avevano tutte le carte in regola per far saltare il banco ma hanno pensato forse più ai traguardi parziali che a provare il colpaccio. Bilancio in ogni caso più che buono.

Trevigiani - 7.5
Tutto il contrario della Zalf: tutti per uno e uno per tutti. Con Cattaneo in maglia, non si sono sottratti alle responsabilità della corsa, macinando chilometri su chilometri in testa al gruppo e trovando - per onor del vero - per strada anche qualche ottimo alleato. Alla fine portano a casa anche la cronometro con Jakub Novak (7, a disposizione del team ma capace di mettere tutti in riga ad Alba Adriatica) e una splendida vittoria di gruppo.

Daniele Cavasin - 7
Abilissimo a sfruttare una delle poche tappe adatte ai suoi mezzi, infilarsi in una fuga orchestrata da altre squadre e a castigare tutti nella volatina ristretta dopo un finale di tappa abbastanza nervoso, cogliendo la sua prima vittoria stagionale.

Donato De Ieso - 7
Una citazione meritata anche per il portacolori della Vejus, unica formazione meridionale ammessa al GiroBio. Costantemente nei primi dieci di classifica fino al tappone di Gallio, ha sofferto sulla salita verso il Rifugio Barricata e ha dovuto accontentarsi di un comunque onorevolissimo 19esimo posto, al suo primo appuntamento di un certo livello. Per il team beneventano un'ottima vetrina sfruttata alla grande, sperando in una crescita costante del movimento ciclistico meridionale.

Giancarlo Brocci - 8
Al baffo toscano va dato atto di aver costruito una realtà totalmente nuova, accolta con scetticismo, ma capace di andare avanti per la propria strada (cosa già difficile per i tempi che corrono) e di continuare a far parlare ancora tanto. Le idee non gli mancano e il suo staff, per la categoria, è di ottimo livello.
Giuseppe Cristiano

cicloweb.it
 
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#27
Non mi piacciono le pagelle con tanti voti positivi e pochi negativi Asd

Comunque, a questo GiroBio, m'è garbato un sacco Moser: sullo sterrato andava al doppio degli altri, è molto veloce, e anche la pedalata (lo si vede bene nella crono) pare quella di un professionista, agile ed efficace. Ha un gran futuro. Sisi
Anche Aru non m'è dispiaciuto, molto molto generoso. Quando passerà prof, dovrebbe aver la carriera assicurata: se non riuscirà a diventare un campione, un posto come faticatore lo dovrebbe trovar di sicuro...
 
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#28
(22-06-2011, 04:08 PM)SarriTheBest Ha scritto: Comunque, a questo GiroBio, m'è garbato un sacco Moser: sullo sterrato andava al doppio degli altri, è molto veloce, e anche la pedalata (lo si vede bene nella crono) pare quella di un professionista, agile ed efficace. Ha un gran futuro. Sisi

Scusa la domanda da profano, ma se uno andasse forte e non avesse la pedalata da professionista avrebbe maggior margini di crescita, o sbaglio?
Insomma lui mostra gia i frutti della corretta pedalata, li può guadagnare meno rispetto agli altri,.... o sbaglio?
 
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#29
Beh, la pedalata agile è uno step che, nel ciclismo d'oggi, chiunque deve acquisire, perchè sennò rischi di far poca strada. Il fatto che Moser già riesca ad avere questo stile lo avvantaggia rispetto ai coetani che, di norma, vengono "svezzati", da questo punto di vista, proprio tra i prof. Normalmente gli U23 sono, tendenzialmente, sempre di pedalata un po' più dura: l'esempio più lampante penso sia Malori, molto duro quando andò in scena ai mondiali u23 mentre adesso è già migliorato parecchio da questo punto di vista...

Poi massa muscolare, resistenza, cambi di ritmo ecc son tutto un altro discorso, che va sviluppato parallelamente della pedalata corretta da tenere...
 
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#30
8-17 Giugno 2012
Girobio - Giro Ciclistico d'Italia

[Immagine: Logo_GiroBio.png]


Le Tappe:

08.06.2012, 1^ tappa: MONTE URANO-TORTORETO LIDO
09.06.2012, 2^ tappa: COLONNELLA-ALBA ADRIATICA
10.06.2012, 3^ tappa: NOTARESCO-SORA
11.06.2012, 4^ tappa: AVEZZANO-MONTE TERMINILLO
12.06.2012, 5^ tappa: PERUGIA-GAIOLE IN CHIANTI
14.06.2012, 6^ tappa: GREVE IN CHIANTI-PERIGNANO
15.06.2012, 7^ tappa: MONTICELLI TERME-LONATO DEL GARDA
16.06.2012, 8^ tappa: ROVERETO-PASSO GAVIA
17.06.2012, 9^ tappa: ASIAGO–ASIAGO


I Partecipanti: QUI


Sito Web della Corsa: www.girobio.com
 
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#31
GiroBio, Lunedì la presentazione dell'edizione 2012
Saranno gli studi del Processo alla Tappa su Rai Sport 2 ad ospitare, lunedì 21 maggio alle ore 15, la presentazione ufficiale dell'edizione 2012 del Girobio - Giro Ciclistico d'Italia Under27. Nel giorno in cui la carovana del Giro d'Italia professionisti si riposa in vista del gran finale sulle montagne che hanno scritto la storia della corsa rosa, la quotidiana trasmissione di approfondimento condotta da Alessandra De Stefano dedicherà un ampio spazio alla corsa a tappe per under27 in programma dell'8 al 17 giugno. Un palcoscenico televisivo che fornirà l'occasione per analizzare i percorsi e le caratteristiche delle tappe, nonchè per presentare le numerose novità che accompagneranno l'edizione 2012 della corsa a tappe cara a patron Giancarlo Brocci.

tuttobiciweb.it
 
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#32
Svelate le tappe del GiroBio 2012: si sale su Terminillo e Gavia
Questo pomeriggio durante l'edizione speciale del giorno di riposo del Giro d'Italia di Processo alla Tappa, Giancarlo Brocci Patron del GiroBio ha svelato al pubblico, senza dettagli specifici che saranno dati nella giornata di domani, le tappe della prossima edizione che l'anno scorso aveva visto trionfare Mattia Cattaneo.
Su nove tappe ci saranno due arrivi in salita (e che arrivi), una cronometro e la classica tappa sulle Strade Bianche di Gaiole in Chianti.

Ecco il dettaglio delle tappe:
Monturano - Tortoreto Lido
Colonella - Alba Adriatica
Alba Adriatica (crono)
Sora - Monte Terminillo (arrivo in salita)
Perugi - Gaiole in Chianti (Strade Bianche)
Greve in Chianti - Perignano
riposo
Monticelli Terme - Lonato del Garda
Rovereto - Passo Gavia (arrivo in salita)
Asiago - Asiago

cicloweb.it
 
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#33
Cattaneo infortunato non fara' il Giro. Niente Colombiani. Strada spianata per Aru ?
 
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#34
Beh in una corsa così devi avere anche la squadra forte e quella di Aru non mi sembra in grado di controllare, poi lui sulle strade bianche va in difficoltà, al Toscana Terra di Ciclismo si è salvato per un pelo. Un avversario immagino che possa essere Bongiorno, però non conosco nessun'altro in pratica. I due americani Dombrowski e Boswell sono forti, però non so se ci saranno, c'è la nazionale ma la startlist non saprei come trovarla
 
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#35
Se c'è Dombrowski mi sa che non c'è storia, come si è visto al California, questo in salita va già più forte di gran parte dei professionisti...
 
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#36
Beh però sono molto discontinui, Boswell due anni fa arrivò tra i primi in un arrivo in salita tipo del Tour of Utah (aveva 18 anni) però non è rimasto a quei livelli. Dombrowski sembra più forte però i nostri non sono assolutamente da sottovalutare
 
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#37
I nostri non sono certamente da sottovalutare, ma Dombroski avendo già corso tra i pro ha acquisito più sicurezza ed esperienza. Aru potenzialmente non ha nulla da invidiare all'americano, l'anno scorso al Giro della Valle d'Aosta l'ha pure battuto, ma penso che il Dombro correndo con i prof si sia migliorato molto mentre Aru sia più o meno sui livelli dell'anno passato...
 
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#38
(05-06-2012, 10:56 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: I nostri non sono certamente da sottovalutare, ma Dombroski avendo già corso tra i pro ha acquisito più sicurezza ed esperienza. Aru potenzialmente non ha nulla da invidiare all'americano, l'anno scorso al Giro della Valle d'Aosta l'ha pure battuto, ma penso che il Dombro correndo con i prof si sia migliorato molto mentra Aru sia più o meno sui livelli dell'anno passato...

Eh, è il solito discorso. Triste
Tra l'altro lui poteva passar subito con l'Astana se non sbaglio, ma ha preferito rinviare tutto in Estate proprio per poter correre il GiroBio.

Comunque allo scorso GiroBio, nella vittoria di tappa (la seconda) di Moser, c'era un bel pezzo di sterrato, e Aru comunque riuscì ad arrivare nel gruppo dei migliori. Quindi non sarà un fenomeno, però se stringe i denti ce la fa a tener duro su certi terreni...
 
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#39
Ma sbaglio o non sarà under 27 quest'anno? Mi pare di averlo sentito al processo...
 
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#40
GiroBio, scopriamo le squadre al via
In carrellata, riflettori puntati sulle squadre che partecipano al Giro Bio.

HOPPLA'. Ormai mancano pochissimi giorni a uno degli appuntamenti più importanti della stagione per il Team Hopplà Wega Truck Italia Valdarno, il Giro Ciclistico d'Italia Under 27, ormai noto a tutti come Giro Bio.
La corsa si svolgerà su nove giornate di gara, inframezzate da una di riposo, mentre al secondo giorno si correrà al mattino una semitappa in linea e al pomeriggio una cronometro. Decisiva risulterà l'ascesa al Passo di Gavia (visionata qualche giorno fa da Bongiorno e Gorodnichev), al termine di una frazione da leggenda con 5500 metri di dislivello spalmati su oltre 70 km di salita, mentre una prima scrollata alla classifica potrà arrivare dopo la quarta tappa, con arrivo a Campoforogna, sul Monte Terminillo. Immancabili nel menu anche le strade bianche, nella quinta frazione che si concluderà a Gaiole in Chianti.
Saranno al via venerdì 8 da Monte Urano Manuel Bongiorno, Ilya Gorodnichev, Andrea Manfredi, Antonio Merolese, Antonino Puccio e Mirko Trosino, mentre sarà costretto a fare il tifo da casa Andrea Fedi, vittima di una frattura al coccige causata da una caduta in allenamento qualche giorno fa.
«La scelta del sestetto non è stata facile - spiega Riccardo Forconi - perché c'erano diversi ragazzi che meritavano la convocazione. In ogni caso crediamo di aver allestito una formazione omogenea, competitiva per far bene soprattutto in ottica classifica generale. Infatti abbiamo preferito non portare uomini veloci privilegiando ragazzi che potessero dare una mano a Bongiorno sia in salita che in pianura. Manuel, per quello che ha fatto vedere finora, parte con i gradi di capitano, ma avrà accanto due uomini importanti come Gorodnichev e Manfredi che vanno a nozze sui percorsi duri. Potremo contare anche sulla grande esperienza di Puccio e sulla buona condizione di due giovani e ottimi pedalatori come Merolese e Trosino. In definitiva, gli ingredienti per far bene ci sono tutti, se la fortuna ci assisterà sono convinto che disputeremo un'ottima corsa!»

TREVIGIANI. L’assenza di Mattia Cattaneo cambia inevitabilmente le prospettive, ma la Trevigiani Dynamon Bottoli che affronterà il Girobio 2012 ha la consapevolezza di poter puntare al massimo. Il vincitore della scorsa edizione, infortunatosi al Giro delle Pesche Nettarine, lascia le sue consegne a Jakub Novak, il campione nazionale della Repubblica Ceca, vincitore al Girobio 2011 della cronometro di Alba Adriatica. Nei piani della squadra l’uomo per la classifica è lui.
Nella formazione selezionata da Mirco Rossato e Marco Milesi rientra anche Enrico Barbin. Il recente vincitore del Degasperi parte con il proposito di cercare le vittorie di tappa. Sarà la strada a decidere se su di lui potranno ricadere anche le consegne di aspirante leader. Al fianco di Novak e Barbin ci saranno Alfio Locatelli, Massimo Coledan, Eugert Zhupa e il velocista Andrea Dal Col. Corridori rodati e ben affiatati, abituati a lavorare per la vittoria e a gestire la marcatura stretta degli avversari.

GENERALI VIDEA. Sarà una Generali Videa Ballan F. Coppi Gazzera d'attacco quella che si vedrà in corsa nelle prossime due settimane al Giro d'Italia dilettanti: il sestetto scelto da Renato Bonso e Roberto Zoccarato, infatti, ha tutte le carte in regola per ben figurare al GiroBio che si correrà da venerdì 8 a domenica 17 giugno.
Partenza da Monte Urano (Fm) e arrivo ad Asiago (Vi), per 1350 km da percorrere in dieci giorni suddivisi in otto tappe, due semitappe ed un giorno di riposo: questo il programma che attende Daniele Cavasin, Eric Sheppard, Francesco Flora, Davide Gani, Nicolò Rocchi e Mattia Moresco.
Saranno loro, guidati da Renato Bonso con l'assistenza tecnica di Giuseppe Tonellato e l'accompagnamento dei massaggiatori Marco Gelain e Luca Zanetti, a dover difendere i colori del sodalizio veneziano nella gara a tappe più attesa dell'intera stagione.
"Abbiamo una squadra che può fare molto bene soprattutto nelle tappe intermedie" ha commentato Renato Bonso nell'annunciare la formazione "Schieriamo al via sei punte che dovranno correre con intelligenza e coraggio: siamo competitivi in volata con Cavasin e Rocchi e in salita con Sheppard e Gani, però dovremo anticipare gli uomini più attesi, tentare da lontano ed entrare nelle fughe che ogni anno caratterizzano questa corsa. La classifica, invece, si deciderà molto probabilmente sui due arrivi in salita del Terminillo e del Gavia, impossibile fare una previsione."
Tanto entusiasmo e tanta esperienza per il team che può vantare tra le proprie fila Daniele Cavasin, vincitore lo scorso anno della seconda con arrivo a Rodi Garganico: "Il GiroBio è una corsa particolare che si prepara per un anno intero: lo scorso anno mi ha regalato la gioia più grande" ha raccontato Cavasin "Spero di poterla rivivere: ho una buona condizione e anche la squadra mi sembra stia molto bene, quindi, ci proveremo dal primo all'ultimo chilometro, chissà che questa corsa non ci riservi ancora qualche bella sorpresa."

GENERAL STORE. Mancano ormai meno di 48 ore al via del GiroBio, il Giro d'Italia dilettanti che venerdì prenderà le mosse da Monte Urano (Fm) per concludersi domenica 17 giugno, dopo 1350 km ad Asiago (Vi), e anche per la General Store Mantovani Cicli Fontana è giunto il momento di diramare le convocazioni.

Valigie già pronte per Michele Simoni, Pietro Tedesco, Sebastiano Dal Cappello, Isaia Modena, Roberto Giacobazzi e Luca Vaccari, che quest'oggi partiranno alla volta della località marchigiana che ospiterà le operazioni preliminari e i controlli medici di routine in attesa dello start ufficiale di venerdì.
A dirigere dall'ammiraglia il sestetto bianco-verde sarà l'ex professionista Simone Bertoletti che insieme al team manager Roberto Ceresoli ha diramato proprio in queste ore la composizione della formazione prescelta per il GiroBio "Michele Simoni sta preparando questo appuntamento da alcune settimane e sarà la nostra punta nelle tappe più impegnative: a supportarlo avrà Roberto Giacobazzi che ha già fatto vedere buone cose in salita" ha anticipato il "Billy" "Dal Cappello avrà il compito di gettarsi nella mischia nelle tappe pianeggianti, per gli altri, invece, carta bianca e libertà d'inventiva perchè il GiroBio è una corsa da interpretare ogni giorno all'attacco, specie sul percorso disegnato quest'anno dagli organizzatori."
Cinque le frazioni intermedie che potranno essere sfruttate dai cacciatori di tappe sguinzagliati in gruppo da Ceresoli e Bertoletti, due le occasioni a disposizione delle ruote veloci e altrettanti gli arrivi in quota che verosimilmente decideranno le sorti della classifica finale, disposti alla quarta e all'ottava tappa rispettivamente sul Terminillo e sul Gavia. Per completare il menù, oltre al giorno di riposo, manca solo la cronometro di 12 km, in programma nella seconda semitappa di sabato 9 Giugno da Giulianova ad Alba Adriatica. Questo il programma della gara a tappe che sarà seguita come di consueto dalle telecamere Rai che proporranno ogni giorno su Rai Sport 2 (canale 58, digitale terrestre) un'ampia sintesi dedicata proprio ai protagonisti del GiroBio.
"La vittoria di Roncolevà ci ha dato morale e ha fatto da cartina tornasole sull'ottima condizione dell'intera squadra" ha sottolineato Bertoletti "Purtroppo a causa di una influenza abbiamo dovuto rinunciare all'ultimo momento a Polivoda che su questo percorso sarebbe andato a nozze: nonostante questo possiamo contare su di un gruppo affiatato e molto competitivo che proverà a fare bene dal primo all'ultimo giorno di gara."
Al GiroBio non ci sarà, invece, Alessandro Forner, il trionfatore del Gp di Roncolevà, che sabato tenterà l'assalto al bis stagionale sul circuito di Fiesse (Bs) "Si tratta di una decisione che avevamo preso da tempo" spiega Roberto Ceresoli "Il percorso del GiroBio 2012 è molto impegnativo e l'unica tappa completamente pianeggiante è quella conclusiva di Asiago: per questo, per potersi giocare le proprie carte allo sprint, è indispensabile superare salite anche importanti come Terminillo, Tonale e Gavia. In questo senso Dal Cappello offre qualche garanzia in più e d'accordo con i ragazzi abbiamo preferito fare questa scelta. Forner sarà comunque in gara sabato a Fiesse dove la squadra cercherà di pilotarlo al meglio come già abbiamo fatto domenica a Roncolevà."

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