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Nibali non abdica al trono, il re del mare si conferma lo Squalo
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Nibali non abdica al trono, il re del mare si conferma lo Squalo

[Immagine: 2_0136379_1_thumb2.jpg]
Vincenzo Nibali col forcone del vincitore della Tirreno-Adriatico
Photo : © Bettiniphoto.net

Una Tirreno-Adriatico infarcita di grandi nomi quella di quest'anno, e a vincerla è un Italiano, forse il meno pronosticabile tra i grandi di questa corsa : Vincenzo Nibali. L'atleta Siciliano bissà così il successo dello scorso anno, e lo fa alla sua maniera, sempre all'attacco, sia a Prati di Tivo, sia nella tappa decisiva di Porto Sant'Elpidio, dove sull'ormai gia celeberrimo muro di Sant'Elpidio a Mare, ha compiuto, in compagnia con Sagan e Rodriguez, un autentico capolavoro tattico e di coraggio, distanziando di circa 50 secondi il leader, che sembrava inattaccabile, Chris Froome. L'atleta Siciliano, gia vincitore della Vuelta 2010 e podio al Tour 2012, è arrivato a difendere il suo titolo di "re dei due mari" dopo un Giro dell'Oman abbastanza deludente e con una condizione non pari a quella dello scorso anno. Per Nibali ora si spalancano le porte per un grande Giro d'Italia che lo vedrà sicuramente protagonista e, perchè no, anche per un tentativo di rivincita a quella Liegi che lo scorso anno gli sfuggì negli ultimi 1000 metri.
La cronosquadre di apertura ha visto la vittoria dei campioni del mondo dell'Omega Pharma Quick Step, davanti a Movistar e BMC. Astana di Nibali a 20 secondi, Froome a 25 e Contador a 29. Cavendish primo leader. Poi due giornate di volate di gruppo, dove il maltempo la fa da padrone. A Indicatore a sprintare davanti a tutti è Matthew Goss, vincitore della Sanremo 2011, con Cavendish solo 5° e Greipel 7°. Non c'è duello tra i due velocisti più forti al mondo neanche il giorno dopo a Narni-Scalo, dove a spuntarla è quel fenomeno che risponde al nome di Peter Sagan, che diventa prepotentemente il favorito per la prossima Milano-Sanremo. A Prati di Tivo è, come sempre, grande Sky, grazie a uno straordinario lavoro di Cataldo, Henao e Uran nell'ordine. Attacca Contador a metà salita, rispondono Nibali e il sorprendente Santambrogio, ma non riescono a staccare il gruppo, che grazie alla grande sparata di Uran si riporta sotto. Per Froome basta solo dare la sua oramai proverbiale "sparata" all'ultimo km per vincere la tappa. A vestire la maglia di leader è però il Polacco Michal Kwiatkowski. Il traguardo di Chieti del giorno dopo premia il solito Purito Rodriguez, che precede di 8 secondi Mollema e un non brillantissimo Contador. Kwaitkowski perde le insegne del primato che passano a Froome. Nibali perde nel finale 9 secondi, e tutto sembra perduto. Sembra... Partito con intenzioni bellicose gia dal mattino, lo squalo dello stretto interpreta all'attacco l'ultima tappa in linea, andandosene sul muro al 30 % di Sant'Elpidio a Mare. Rodriguez e Sagan si aggregeranno a lui poi in discesa, mentre Contador, Samuel Sanchez, Santambrogio e Chris Horner perdono l'attimo e Froome non riesce a stare neanche in gruppo. Quello che segue è una cavalcata a 3 con il vantaggio dalla maglia azzurra che cresce secondo dopo secondo. La tappa va al fenomenale Sagan, la maglia azzurra a Nibali, che gestisce agevolmente i 34 secondi di vantaggio nella crono di chiusura, vinta da Tony Martin davanti al nostro Adriano Malori. Froome arriva secondo in generale, Contador terzo con un secondo di vantaggio su Kwiatkowski e due su Purito.
Per gli Italiano piazzamenti di tappa con Belletti a Indicatore, Malori all'ultima crono, Santambrogio e Nibali a Prati di Tivo e Porto Sant'Elpidio e maglia di miglior scalatore a Damiano Cunego, autore di due lunghissime fughe nelle due tappe più dure della corsa.
 
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