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OHN e KBK, Sagan e Van Avermaet partono con il piede giusto sul pavé
#1
News 
Omloop Het Nieuwsblad e Kuurne-Brussel-Kuurne, Peter Sagan e Greg Van Avermaet partono con il piede giusto sul pavé

Peter Sagan e Greg Van Avermaet sul podio della Omloop Het Nieuwsblad - © BettiniPhoto
Peter Sagan e Greg Van Avermaet sul podio della Omloop Het Nieuwsblad - © BettiniPhoto


Nello scorso weekend si è ufficialmente aperto il periodo dedicato alle classiche del pavé, uno dei momenti più attesi e sicuramente più affascinanti di tutta la stagione ciclistica. Come sempre ad aprire le danze sono state la Omloop Het Nieuwsblad, un tempo nota come Het Volk e considerata un piccolo Fiandre, e la Kuurne-Brussel-Kuurne, più semplice a livello di percorso ma di difficile controllo.

Protagonista della due giorni fiamminga è stato il solito Peter Sagan. Alla OHN probabilmente generoso al di sopra delle sue (attuali) possibilità e sicuramente ingenuo in volata, perfetto invece il giorno successivo alla Kuurne. Sicuramente però i segnali sono stati decisamente positivi, anche al di sopra di qualche attesa. In pianura sembrava avere una marcia in più e spesso si aveva la sensazione che giocasse con gli avversari, mentre lo scatto dovrebbe tornare quello secco di un tempo man mano che si accumulerrano chilometri e giorni di corsa.

Non da meno Greg Van Avermaet. Il talento è meno cristallino, ma il senso tattico - come ha dimostrato anche a Rio de Janeiro - è decisamente migliore rispetto a quello dello slovacco. Alla OHN alcune volte sembrava arrancare ai cambi di ritmo di Sagan, ma sul traguardo lo ha spolverato senza tanti complimenti; alla Kuurne invece la BMC ha perso l'attimo buono e si è giocata la superiorità numerica, con Greg che si è ritrovato ad inseguire il gruppetto di testa per favorire il compagno di squadra Drucker. Il fiammingo però si candida a principale rivale di Sagan, pronto a riscattare la caduta (con conseguente frattura della clavicola) patita allo scorso Giro delle Fiandre che gli tolse ogni sogno di gloria.

Escono con le ossa rotte Tom Boonen e Alexandre Kristoff. Per fortuna non letteralmente: una caduta a metà OHN ha visto coinvolti, tra gli altri, anche i due campioni delle pietre, tagliandoli fuori dalla lotta per la vittoria finale. Ma senza riportare fratture o gravi danni. Tony Martin, anche lui a terra come tutta la Katusha, invece ha rimediato 8 punti di sutura in viso. Il giorno dopo Boonen ha dovuto alzare bandiera bianca a causa di problemi di stomaco, mentre Kristoff e Katusha ancora non avevano assorbito tutte le botte e sono rimasti sorpresi dal subbuglio del finale di corsa. Da veirificare.

Buona OHN per Sep Vanmarcke, unico a tenere testa al duo Sagan-Van Avermaet. Non una sorpresa, soprattutto in queste corse; quando si alza un po' l'asticella, quando si ragiona di Giro delle Fiandre o Parigi-Roubaix, il fiammingo però tende a deludere le attese. Saprà smentire? Risultati altalenanti per la Lotto-Soudal di Jurgen Roelandts e Tiesj Benoot e il Team Sky: i primi anonimi ed i secondi "spreconi" (nel senso di aver sprecato energie per nulla) alla OHN, entrambi hanno saputo trovare riscatto il giorno dopo con la fuga di Roelandts ed i piazzamenti di Luke Rowe (3°) e Benoot (4°).

Ottime notizie invece per la Trek-Segafredo: Jasper Stuyven mostra buone cose - ed una bella dormita - tra OHN (8°) e KBK (2°), Fabio Felline si scopre forte anche sulle pietre (4° alla OHN, primo degli italiani), Theuns e Rast si confermano gregari di conclamato valore. John Degenkolb, non presente alla due giorni di apertura, sarà contento. Sempre se tutti rispetteranno le gerarchie di squadra...

A proposito di italiani. Considerando le poche soddisfazioni date negli ultimi anni, il buongiorno alle classiche del 2017 può dirsi molto positivo. Detto di Felline, Matteo Trentin in entrambe le giornate è stato il miglior Quick Step - un po' il Real Madrid del pavé - al traguardo, posizionandosi 9° alla OHN e, prendendo parte all'azione decisiva, 5° alla Kuurne. Il problema per il trentino è il solito: lo spazio. Tra Boonen, Terpstra, Stybar, magari anche Gaviria, è sempre difficile ritagliarsi un ruolo di primo piano alle corse del nord. Ma la sua crescita prosegue sulla giusta strada. Buonissimo il ritorno in scena di Oscar Gatto, 5° alla OHN e con concorrenza alla sua portata tra le fila dell'Astana; mentre Gianni Moscon ha dato prova di grande solidità, lavorando egregiamente per i suoi compagni di squadra. Si farà.

 
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#2
Altro personaggio passato un po' sottotraccia Oliver Naesen, pur senza mettersi particolarmente in mostra si piazzato nei dieci in entrambe le corse ^^
 
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#3
Una precisazione: Tony Martin non è caduto alla Omloop ma alla Kuurne, mentre era nel gruppo di testa.
 
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#4
(01-03-2017, 01:43 AM)BidoneJack Ha scritto: Altro personaggio passato un po' sottotraccia Oliver Naesen, pur senza mettersi particolarmente in mostra si piazzato nei dieci in entrambe le corse ^^

Andava messo tra le menzioni d'onore Asd
Un posticino lo avrei ritagliato anche per Phil, che non mi aspettavo di vederlo in gruppo alla Het Volk. Lo facevo più in ritardo di condizione. Anche se il Fiandre non è che sia lontanissimo ormai...
Qualcosa di più mi attendevo da Stybar e Terpstra, Vandenbergh (non so però se ha potuto correre per sé). Anche Demare pensavo potesse fare un pochino meglio alla Het Volk, visto i favolosi tempi fatti segnare sulla Cipressa. Discorso a parte Stannard, che quando andava forte qui poi faceva parecchio schifo negli appuntamenti che contano...
 
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