A distanza di diverse ore sono ancora ebbro, colmo per quanto ho visto. Adoro l’atletica leggera, da sempre. La seguo molto meno di un tempo ma tutte le gare che ho visto, Olimpiadi, Mondiali, Europei, tanti meeting, confluiscono nel rendermi estatico di fronte a quei 20 minuti impensabili. Per parlare un poco più di Jacobs mi sposto sul topic dell’atletica. Qui volevo però cogliere una giusta osservazione di Manuel: dopo tanti grandi eventi in cui gli azzurri hanno fatto spesso peggio rispetto ai propri limiti, in tanti in questi giorni stanno gareggiando al loro meglio.
Sara Fantini ha realizzato l’ultima misura utile per la finale del martello femminile, non lontana dal suo personale di 72,31, una eccellente soddisfazione per lei. Il primato italiano (il 73,59 di Ester Balassini) è alla sua portata. Figlia d’arte, ha 24 anni e margini per prestazioni ancora migliori in futuro.
Luminosa Bogliolo è stata davvero eccellente nella sua semifinale, con il primato italiano a 12”75 e a un soffio dalla finale. Ha margini di crescita, una finale ai Mondiali o alle prossime Olimpiadi parigine, forse anche una medaglia europea, non sono sogni inarrivabili.
Note molto liete da Alessandro Sibilio: dopo l’oro agli Europei U23 di quest’anno, con un bel 48”42, si è qualificato per la stellare finale dei 400 hs di dopodomani, infrangendo il muro dei 48” con un notevolissimo 47”93! Oggi in semifinale ha disputato la gara perfetta per quelli che sono i suoi limiti attuali, sempre in spinta ed ottimo nel rettilineo finale, come da sua caratteristica. Non ha fatto il primato italiano (47”54) solo perché nella specialità abbiamo avuto un certo Fabrizio Mori… Per migliorare ancora dovrà lavorare sul numero di passi tra gli ostacoli ma ci sono margini importanti, considerando i suoi soli 22 anni. C’è odore di medaglie future per questo ragazzo!
Martedì finale stellare per i 400 hs… Il norvegese Warholm ha stabilito da poco il nuovo primato del mondo con 46”70 (che reggeva da Barcellona 1992, lo stupefacente 46”78 di Kevin Young) ma in semifinale si è visto anche uno strepitoso Rai Benjamin, che ha chiuso in 47”37 dopo aver tirato il freno negli ultimi 50 metri, consentendo a Warholm di passarlo con 47”30 (il norvegese teneva molto ad assicurarsi una corsia esterna). Benjamin, già Argento a Doha, detiene anche la terza prestazione di sempre con 46”83. In un’altra semifinale il 21enne brasiliano Alison Dos Santos ha abbassato il suo personale di tre centesimi, a 47”31. Insomma, c’è il rischio di una finale in cui servirà il primato del mondo per portare a casa l’oro!
Nel frattempo un primato del mondo lo ha abbattuto la 25enne Yulimar Rojas, con 15,67 nel triplo, superando il 15,50 dell'ucraina Inesa Kravec che resisteva dal 1995. Sensazione che la venezuelana (già campionessa mondiale a Londra 2017 e Doha 2019!) non abbia reso al massimo in gara, con il muro dei 16 metri non così inarrivabile!